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Se ora c’è (finalmente) un Commissario nel PD romano (e anche) del III Municipio … ci sarà un perché !

scimmie politica pd

Avevamo inteso parlare di “Cambiare Verso” alla politica ?

La ricerca di Fabrizio Barca sui Circoli romani del Pd rappresenta la prima indagine conoscitiva di una realtà composita, potenzialmente preziosa, ma – salvo straordinarie eccezioni – diffusamente conservativa di piccoli status quo di potere e quindi allergica, per non dire – in alcuni casi – parassitaria rispetto ad un’idea di sana viralità della polis.

Barca ha il merito di aver aperto finalmente il tema, che però non può esaurire nelle sue “conclusioni formali” le ragioni di un’azione urgente di riforma organizzativa del partito, riforma che non può certamente permettersi di essere di mediocre sanatoria & maquillage, ma che per produrre effetti seri e credibili dovrà essere radicale, visibile e misurabile.

L’indagine – frutto di una sociologia un po’ troppo arcaica e ortodossa – ha però soprattutto il limite – ad oggi – di non essere andata oltre la valutazione dei fortini, indagando sui soldati e sui sotto-ufficiali, assegnando diffusamente medaglie al valore ed attestati riabilitativi, risibilmente riconducendo a poche situazioni estreme ed insostenibili i giudizi di criticità, ma con l’occasione paradossalmente tirandoci dentro anche qualche altra situazione invece “scomoda”. Di fatto quindi – volendo o nolendo – generando confusione e melina sul senso e sul valore dei verdetti più severi, con buon effetto di imbrodarne il peso critico ed offrendo possibilità di rivendicare potenziale pari dignità riabilitativa.

Le critiche vanno però sempre concepite in senso costruttivo. Quindi ben vengano presto ulteriori e più brillanti indagini sui Generali e sui Colonnelli di questo partito ancora poco “democratico”; ma anche sugli Ufficiali, vasto schieramento di professionisti del fare politica, detentori di scarse idee, ma convintamente investiti della loro insostituibile predestinazione di missione, esasperatamente tatticistici, orgogliosi cacciatori e piazzisti di tessere e voti, agguerriti paladini solo dei loro interessi di armata e sempre pronti a reinterpretarsi e ricollocarsi – chi più, chi meno tempestivamente – per tentare di restare in piedi e continuare a cavalcare le onde di un potere più o meno spicciolo.

Lionello Cosentino e Luciano Nobili
Lionello Cosentino e Luciano Nobili, segretario e vice

Se il Pd romano è stato commissariato ci sarà dunque un perché ? Evidentemente si. E cerchiamo di non fare finta di non saperlo e quindi di non capirlo. Altrimenti non ce ne sarebbe stato l’estremo bisogno (per noi, solitariamente, ineluttabile da tempi non sospetti).

Quello che oggi viene definito mediaticamente il fenomeno di “Mafia Capitale” non è “una” casualmente contingente ed imprevedibile degenerazione del sistema o di una sua parte deviata e malsana; è solo l’apice penalmente rilevato di quell’iceberg di pluridecennale ombrosa para-burocrazia del sistema, alibi foriero di clientelismo e lobbysmo verticale. Fenomeno – ben percepito e subito dagli “onesti”, quanto omertosamente negato e praticato dai “conniventi” – che quotidianamente genera e consente, in carenza di adeguati anticorpi, la sua sistemica prolificazione, finanche a divenire costume sociale e quindi riflesso culturale nella vita cittadina, così anche radicalmente esasperando conflittualità tra avvantaggiatidiseredati.

E se vi è Mafia vi è anche mafiosità, ovvero quel contorno ambientale diffuso di atteggiamenti sociali e comportamenti politici che non arrivano ad assumere rilevanza criminale e quindi di cronaca (anche se invece lo meriterebbero), ma che collusivamente sottendono al clima di necessario sostegno a che si possano compiere gli atti più eclatanti. Mafioso quindi non è solo il big che finisce in manette, ma anche tutto quell’entourage che lo sostiene interessato nella costruzione e nella ramificazione del proprio potere.

primarie pd
in un partito le scelte alternative si fanno in Congresso!

In un partito democratico gli indirizzi politici e quindi le scelte organizzative si determinano in sede di Congresso, analizzando e discutendo i problemi, prefigurando obiettivi e soluzioni, candidando coerenti idee e persone.

Matteo Renzi lo ha fatto al congresso nazionale e in un certo senso – grazie alla rilevanza mediatica dell’evento – “usando” le primarie come cavallo di troia per scalare rapidamente e radicalmente un corpo partito fossile ed auto-conservativo, incancrenita eredità delle sue condizionanti origini fondative.

Partito tanto ottuso e chiuso in sé stesso da concorrere masochisticamente a prefigurare il suo ineluttabile destino, prima concependo, anzi abortendo, gli ignobili respingimenti democraticialle primarie 2012 e poi – dopo il flop elettorale e lo sbando conseguente – tentando di auto-tutelarsi, di fronte all’ineluttabile avvento del cambiamento renziano, anticipando la gran parte dei congressi locali rispetto alle primarie che avrebbero eletto il nuovo segretario.

In questo scenario, quei congressi hanno espresso quanto di peggio potevano esprimere in termini di corsa senza scrupoli a recintare il proprio orticello e consolidare il proprio fortino territoriale e di rappresentanza, per far contare il loro peso nelle sedi decisionali.

In quei mesi di quasi solitarie battaglie per una elementare legalità e dignità politica democratica, la nostra critica fu severa anche verso quei soggetti che posizionati sul versante renziano – certamente minoritario in quella fase – avrebbero fatto meglio ad investire su credibilità e coerenza di metodi, ideeobiettivi e persone volte a prefigurare il CambiaVerso della Politica e la necessaria rigenerazione di un nuovo vero OpenPd romano (sempre che fossero nei loro pensieri), piuttosto che perseguire il compromesso con navigati personaggi di potere e di apparato (ininfluenti per il risultato finale di Renzi) per ricavarne spiccioli di percentuali e conquistarsi cariche consociative, destinate – come poi è stato – ad essere commissariate.

Pericle - discorso agli Ateniesi

professionismo del “Far Politica” o impegno per il Bene Comune ?

In democrazia la forma è sostanza. Essere minoranza e quindi parte con responsabilità di verifica, controllo e critica (possibilmente costruttiva) è fondamentale ed ha pari dignità ed importanza di chi – investito dalla maggioranza dei consensi in quel momento – è chiamato ad assumersi responsabilità di guida e quindi di scelta.

E questa mancanza di visione, di rispetto e di pratica abituale delle ragioni fondanti la democrazia – a partire dalla gestione del Partito e proiettate verso l’amministrazione della cosa pubblica – è evidente indicatore di quel modus pensandi consociativo che porta da decenni il proliferare delle condizioni di malgoverno del Bene Comune e – in mancanza di una vera e sana dinamica di trasparenza e quindi di controllo in tempo reale – del perpetrarsi ineluttabile delle conseguenti degenerazioni anche in malaffare criminale.

Pd III Municipio

Se anche il Pd del III Municipio è stato commissariato ci sarà dunque un perché? 

Si, in questo quadrante di Roma, il Pd NON esprime da anni alcuna reale e significativa dinamica attrattiva e partecipativa democratica sul territorio e tra i cittadini.

Le cause sono certamente da ricercare nella governance, ossia nel rapporto tra quegli uomini e quelle donne che in questi anni hanno avuto l’occasione e la responsabilità di gestirlo, ma che evidentemente (probabilmente anche per attitudini, motivazioni e capacità) sono stati – tranne le poche eccezioni ben verificabili – più impegnati a consolidare il proprio fortino (spesso legato a discendenze familiari) per le ragioni di cui sopra, che a preoccuparsi del destino politico di un vero Partito Democratico nei nostri quartieri.

Ed in questo spirito sono state malgestite anche le numerose occasioni pubbliche rappresentate da primarie ed elezioni che in questi ultimi anni (2012/2014) avrebbero potuto rappresentare ben altro in termini di apertura e di crescita politica ed organizzativa.

Non servirebbe a cambiare nulla non analizzare e non mettere in discussione tutto ciò; come anche non servirebbero scorciatoie quali quelle di invitare gli stessi personaggi a farsi sostituire da “facce nuove”, riciclate o acquisite per cooptazione, ovvero di mantenere le condizioni pseudo-operative di un pachidermico corpo intermedio con anacronistici propositi di mediazione sociale, nel quale l’appartenenza o meno – oltre che nei casi di puro tesserismo – sia vissuta più in termini di Totem o di Tabù, anziché di confronto, dialettica e crescita culturale.

parole chiave Assemblea riPrendiamci il PD
… è il Metodo a fare la differenza !

Il tema è reale e quotidiano ed è quello di ritrovare sul campo la dignità ed il valore della politica, quella che serve a perseguire le ragioni del tanto sbandierato, ma altrettanto troppo spesso maltrattato e dimenticato “Bene Comune”.

Serve quindi innanzitutto cambiare Metodo, introdurre meccanismi e modalità che privilegino la più ampia, libera e pluralistica formazione di Idee, la loro messa in gioco attraverso il confronto e la costruzione del consenso sulla loro effettiva percorribilità e la conseguente possibilità che queste Idee, emergendo, esprimano le Persone che per competenza e passione possano rappresentarle e perseguirle, andando così di fatto a selezionare e costituire una nuova classe dirigente.

Un partito democratico e moderno deve puntare ad essere un catalizzatore dinamico e naturale di istanze associative tematiche, interessate e capaci nel sostenerne le finalità; un soggetto aperto, attrattivo ed aggregante, proiettato dalla società verso le istituzioni.

E questo percorso deve essere attraversato da strumenti concreti di sistematica ed effettiva trasparenza e comunicazione circolare.

Per riorganizzare e rilanciare un vero Partito Democratico, in Italia, come a Roma e nel nostro territorio, ci vogliono coraggio, passione e determinazione

Matteo Orfini, commissario Pd romano
Matteo Orfini, commissario del Pd romano
Paolo Coppola
Paolo Coppola, commissario del Pd del III Municipio

Anche per questo, buon lavoro -davvero – a Matteo Orfini ed a Paolo Coppola !

… e ad majora Partito Democratico !

Carlo d’Aloisio Mayo

… un po’ di cronistoria politica 2012-2015 sul territorio:

Renzi al 40%, il Pd romano a “zero”

Cristiana Alicata all’Assemblea Nazionale del Pd sulla questione romana

Renzi commissaria il Pd Romano ? Ora azzerare il partito e riconvocare i Congressi !

Marino e il Pd romano

a Roma CambiamoVerso ? con chi ? Avanti un altro !

Elezioni Europee: Forza Pd ! Forza Simona !

Renziani “ad ore” ? No grazie !

“Costruiamo la bella politica. Adesso! A Roma e nel Lazio”

DEMOCRATICI e LIBERI !

Congresso Regionale del PD Lazio – Open Primarie in III Municipio ?!

I renziani contro Renzi. Il caso della direzione romana del Pd.

Adesso! Roma 3: Festa e discussione sul futuro dei comitati

PD, trionfa Matteo Renzi ed in III municipio emerge il gruppo dirigente renziano

Il Pd è “cosa vostra”. Lo psicodramma “PAZZI”.

No Silvia, No Party !

Golpe Democratico ! La prima sfida di Renzi segretario: le Liste per l’Assemblea

L’otto dicembre, Matteo vince … (anche) se non ci sono “loro”!

Dieci “comandamenti laici” per la squadra a sostegno di Matteo Renzi

Con Matteo Renzi contro i circoli fantasma ed i signori delle tessere: intervista a Silvia Di Stefano (di Democratici Digitali)

La “Questione Romana” (2) – Perché Matteo straperde a Roma ?

Cambiamo verso alla Politica. Partiamo da Noi, Adesso ! (di Carlo d’Aloisio Mayo su “Ateniesi”)

il Circolo Pd di Castel Giubileo chiude per protesta !

Convenzione al Circolo “Nuovo Salario”: Renzi vs. Cuperlo 2 – 1

Pd Roma. Tutti (anche i “renziani”) acclamano Cosentino. Perchè ?… Noi No !

Circolo e Congresso “Gosth” in III Municipo

“Big Bang” Adesso! Roma 3

La Tessera del partito non è quella del “Tifoso” !

Lettera Aperta ai Cittadini ed al Presidente del III Municipio

Lettera Aperta al Pd del III Municipio

Coraggio ! Circoli, Congressi, Primarie … ALL OPEN PD !

MANIFESTO dell’Associazione Politico Culturale ADESSO ! ROMA 3

Manifesto Appello “Adesso Liberiamo il Pd !”

Daje Marino ! Nun fa’ parla’ Bersani, la Bindi, la Finocchiaro, Fassina & Co. … e vinciamo a Roma !

L’INCIUCIO dei MANIFESTI ABUSIVI ! … questa è l’anti-politica !

Assemblea Nazionale del PD – Roma 11 maggio 2013

“Il PECCATO ORIGINALE” – Dossier “la Verità sulle Primarie 2012: Partecipazione & Democrazia & Trasparenza & Privacy ?”

Mozione “Ricominciamo da Due, anzi da Zero !”

LETTERA (lunga, per chiarezza) Aperta (molto) a PierLuigi Bersani, al “Partito Democratico” e al centro-sinistra (tutto)

PERCHE’ I “RESPINGIMENTI DEMOCRATICI” ?

Primarie Bene Comune !

Renzi al 40%, il Pd romano a “zero”

603927_649895851692468_403361523_nCommento in risposta ad un post di Patrizia Prestipino del 12 aprile 2015

Patrizia ho stima di te e del tuo impegno …

Rivendico da sempre e con orgoglio il mio piacere di fare politica liberamente, rispondendo alla mia coscienza, senza dovermi condizionare a logiche precostituite di appartenenza …

Mi sono iscritto al Pd sei mesi PRIMA che Matteo Renzi si candidasse alle primarie 2012 … lo feci con slancio e passione dopo tanti anni di riflessione e tante aspettative sull’idea di un vero Partito Democratico … e lo feci anche per reazione di orgoglio democratico per aver subito una mediocre vergogna consociativa del Pd di un Paese dei castelli romani, il quale si era svenduto per un piatto di potere un mio esposto che inchiodava le responsabilità manipolative dell’amministrazione di destra su una gara di appalto alla quale avevo partecipato per il mio lavoro …

Ho partecipato con passione alle primarie sostenendo Matteo in quanto incarnava lo spirito di rottura con gli schemi vecchi, logori e perdenti del fare politica … in quei mesi per me straordinari ho conosciuto persone bellissime, ma anche toccato dal vivo tutti i difetti morali e comportamentali di buona parte dell’organizzazione del partito, dei suoi rappresentanti, nei quali leggevo motivazioni che non coglievo essere “ideali” ma di convenienza conservativa del proprio status quo acquisto … quelle primarie, al di là del risultato, sono state la “Caporetto” politica del partito … dopo aver riflettuto, personalmente mi tolsi la soddisfazione di scrivere una lettera aperta a Pierluigi Bersani poche settimane dopo le primarie – in pieno “smacchiamo il giaguaro” – invitandolo a fare un passo indietro perché a mio avviso la lettura politica di quelle primarie era non chiara, chiarissima ! … e le elezioni lo dimostrarono e tutte le vicende successive lo confermarono …

Ma poi la dinamica del congresso anziché rinnovare il partito lo ha cristallizzato … il compromesso di fare prima i congressi locali e poi le primarie “aperte” sono state il prezzo che ha consentito di liberare Matteo verso palazzo Chigi .. ma che ha incartato il partito su sé stesso … non rinnovandolo nella sua classe dirigente diffusa … e continuando a portarsi dentro scorie che purtroppo non sono solo “casi isolati di malandrini” ma un modus faciendi della politica che è quello – per dirlo con una parola – che andava “ROTTAMATO” … per consentire realmente al Pd di aprirsi ai Cittadini e ai Movimenti, rendendosi credibile e divenire veramente il PARTITO DEMOCRATICO delle Idee e delle istanze …

In quei congressi locali – dai quali Matteo si tenne distante – occorreva avere comunque il coraggio – soprattutto in chi si muoveva in nome di Renzi – di rappresentare la diversità rispetto alle cose sbagliate del passato … ben sapendo che si sarebbe comunque rappresentata una minoranza in quel momento, ma che almeno avrebbe avuto la credibilità della coerenza … che se poco pagava in quella fase sarebbe tornata preziosa ora ! (ma, scusa, Matteo non ha fatto così con le primarie 2013 ?)

Ed invece per quella che è stata la mia esperienza ed anche – te lo dico – la mia delusione, pur agendo personalmente e con pochi altri con determinazione in quella direzione … ho assistito un bel po’ inebetito ad un omertoso conformismo dilagante, politicamente mediocre e sterile … come lo stallo di oggi purtroppo attesta. (ndr – “Pd Roma. Tutti (anche i “renziani”) acclamano Cosentino. Perchè ?… Noi No !” )

Sono tante le persone belle nel Pd, come tante belle ce ne sono anche fuori del Pd … e questo forse è uno dei problemi … perché forse non sono molte – quelle belle – tra quelle che hanno una responsabilità, altrimenti non si sarebbe finiti in questa situazione kafkiana con Renzi al 40% alle Europee e l’immagine del partito praticamente a “zero” … e quello che tu dici “non andava fatto passare il messaggio …” era una volontà che andava espressa nei congressi, perché è in quella sede che si forma la classe dirigente di un partito e se quella classe sbaglia c’è una minoranza che ha la credibilità per divenire maggioranza ! … perché la dinamica democratica è questa … oppure il partito è altro! … un abbraccio.

Carlo Emoticon smile

questo il post di Patrizia Prestipino pubblicato il 12 aprile 2015:

“La verità è che è stato un errore lasciar passare il messaggio che il Partito Democratico romano sia un partito “pericoloso”. Messaggio
Sbagliato e dannoso. Io sono stata quella che un “certo” sistema di potere del partito l’ha criticato e combattuto nel passato con tutte le sue forze. Ma un conto è lottare apertamente perché le così cambino. Un altro è fare i conti con una realtà che agli occhi degli altri è stata pericolosamente dipinta come “pericolosa” .
Conosco tanti iscritti e giro per tanti circoli: ascolto tante parole e vedo tante facce, ma non vedo e non ascolto gente pericolosa . Forse ne vedo preoccupata e smarrita, ma non certo pericolosa .
Questa roba getta discredito sul partito tutto, togliendo forza e fiato a chi, invece, in un partito sano pulito e utile ci crede e combatte da anni per averlo tale.
Chi ha sbagliato paghi e vada a casa o in galera. Ma non manchi il rispetto per tutti quelli che PER e CON questo partito lavorano quotidianamente con impegno e passione . Altrimenti saranno i romani e gli italiani a non avere più rispetto per noi.”
‪#‎honestypd‬

Angelo Rughetti Luca Lotti Lorenzo Guerini Luciano Nobili Lorenza BonaccorsiSergio D’ippoliti Sergio Gaudio Massimo Minnetti Patrizio Chiarappa Giuseppe Vatinno Gabriele Veneziale Carlo Cotticelli Roberto Morassut Roberto GiachettiValentina Grippo Di Michela Di Biase Debora Serracchiani Gianluca Santilli Claudio Poverini Roberto Cocco Italo Santilli Fabio Melilli Lucia Palone. Raffaele Pizzati Pina Tosto Riccardo Agostini Adriano Amato Andrea Alemanni Angelo PuglieseEmiliano Liberati Raffaella Rojatti

Che fine ha fatto Simona ?

Simona Bazzoni

Simona Bazzoni, la rappresentante del III Municipio di Roma all’Assemblea Nazionale del Pd

Simona, dopo aver condiviso insieme bella politica in nome del “CambiaVerso” di Matteo Renzi, sei stata con passione e trasparenza candidata, sostenuta ed eletta all’Assemblea Nazionale del Pd per rappresentare questo territorio ed in particolare il movimento democratico che si è spontaneamente aggregato nel III Municipio di Roma tra le Primarie del 2012 e quelle del 2013 intorno al nome di Matteo ed alla voglia di rinnovamento nel “fare politica” !

E’ passato oltre un anno e non abbiamo avuto più tue notizie, né il piacere di incontrarti per confrontarci sui temi di cui l’Assemblea nazionale si è occupata, né quello di leggere tuoi resoconti e proposte di lavoro …

Puoi darci un segno ?

Grazie !

Renzi commissaria il Pd Romano ? Ora azzerare il partito e riconvocare i Congressi !

Matteo Renzi e Matteo Orfini

Renzi decide: Pd Roma commissariato

Il premier: «Non metto la polvere sotto il tappeto.

Orfini si occuperà del partito capitolino».

“Il colpo di mannaia arriva in serata, al termine di una tormentata direzione di partito. La decisione è irrevocabile: il Pd Roma viene commissariato.

Ad annunciarlo, non a caso, è lo stesso premier Matteo Renzi, ospite da Mentana su La7: «Sono sconvolto nel vedere una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia. C’è la presunzione di innocenza, ma il governo è impegnato per la trasparenza, quando vediamo certe vicende viene la rabbia e l’amarezza. I politici romani devono fare una riflessione profonda. Il centro della vicenda riguarda l’amministrazione Alemanno, ma parte del Pd romano non si può tirare indietro, ho proposto il commissariamento del Pd di Roma nella persona del presidente del partito, Orfini. Io non metto la polvere sotto il tappeto».

Sarebbe stato il segretario romano Lionello Cosentino, paradossalmente indicato solo la settimana scorsa come il più papabile nuovo vicesindaco al fianco di Marino in un rimpasto della squadra di governo della Capitale, a fare un passo indietro. E non si tratta solo di una situazione politica deflagrata in poche ore, ma anche il suo nome nelle intercettazioni della maxi inchiesta per mafia. Nessun provvedimento giudiziario per Cosentino ma in politica questo è un «dettaglio» secondario. Una situazione eccezionale, uno choc senza precendenti per il Pd romano, alla quale occorreva una risposta altrettanto eccezionale. E non è finita qui. Il 12 è indetta la direzione del Pd provinciale. E con un partito regionale ancora traballante, è sempre più certa la strada dell’azzeramento totale di tutti gli incarichi del Pd locale. A tutti i livelli. Un’occasione insomma per uscire da un’impasse di gestione che da oltre un anno sta di fatto ha bloccato il ponte vitale che collega la strategia politica alla concretezza dell’amministrazione. Un commissariamento utile e necessario insomma anche per «parare» le conseguenze politiche dello tsunami.

Scatenati i Cinque Stelle che ieri hanno indetto una conferenza stampa con tanto di arance in bella mostra e dopo aver sottolineato che «tutti i partiti sono coinvolti, tranne loro» hanno chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto Pecoraro per chiedere «il commissariamento di Roma Capitale». Un’ipotesi remota quanto devastante per l’intero Paese. Intanto nello choc generale il consigliere regionale del pd, Eugenio Patanè si è dimesso dalla presidenza della commissione Cultura alla Regione Lazio. Tutto tace invece sul fronte Forza Italia nella quale Luca Gramazio resta capogruppo alla Regione e Giovanni Quarzo capogruppo e presidente della commissione Trasparenza in Campidoglio. In molti si chiedono come mai non abbia lasciato quest’ultimo incarico che, presunzione di innocenza garantita, stona non poco con le accuse imputatigli. Opportunità politica insomma. E di questo si parla dentro e fuori il Campidoglio. A chiarire la sua posizione anche il leader della Civica Alfio Marchini, sul quale è emerso un vago collegamento nelle intercettazione con Luca Odevaine: «Avrò parlato quattro cinque volte in vita mia con Luca Odevaine, solo di problemi legati alla mobilità cittadina. Tra l’altro, aveva un’ottima reputazione anche in ambienti istituzionali e mi disse che il suo impegno in politica era concluso. Devo dire inoltre che non mi offrì mai la sua collaborazione».

La sensazione generale è tuttavia quella di uno spartiacque che si è aperto, all’improvviso, sulla politica romana. Appena due anni fa colpì l’intero centrodestra con lo scandalo della Regione Polverini. Una classe dirigente eliminata ed elezioni anticipate. Il Pd allora se la cavò con il candidare i consiglieri uscenti a Camera e Senato.

In due anni però è cambiato molto. Anzi tutto.”

Susanna Novelli (da “Il Tempo“)

Silvia Di Stefano denuncia il carro
la denuncia di Silvia Di Stefano del 13-11-2013
Comitato Roma per Matteo Renzi 14-11-2013
il Comitato Romano per Renzi 2013

Che aggiungere ? la strada era – purtroppo – ben segnata. (ndr – “Pd Roma. Tutti (anche i “renziani”) acclamano Cosentino. Perchè ?… Noi No !” )

Occorre ora avere il coraggio di radicalmente azzerare il partito, chiuderlo nelle sue attuali dinamiche perverse e riaprirlo ai Cittadini ed alle istanze realmente partecipative e democratiche; ed il passaggio necessario sarà anche quello di riconvocare i Congressi con tutt’altra metodica.

Ad majora Partito Democratico !

a Roma CambiamoVerso ? con chi ? Avanti un altro !

Marco Di Stefano
Marco Di Stefano coordinatore di uno dei tavoli della Leopolda 2014 a Firenze

Valigette piene di soldi e affitti gonfiati, la rete del deputato pd

Accuse a Marco Di Stefano, coordinava un tavolo alla Leopolda. Al telefono: «Ho fatto le primarie con gli imbrogli, ma ora li tiro dentro tutti»

Silvia Di Stefano denuncia il carro
la denuncia di Silvia Di Stefano del 13-11-2013
Comitato Roma per Matteo Renzi 14-11-2013
il Comitato Romano per Renzi 2013

… dedicato a TUTTI quelli (pochi, ma c’erano …) che non applaudirono alla denuncia sul metodo e sugli impresentabili “fatti” salire sul carro romano di Matteo Renzi … quanto avevamo ragione … la politica è coraggio di saper scegliere … non rincorrere la conservazione dei propri orticelli … o è altro (anche se fatta in nome di Renzi) … sempre Grande Silvia !

Facciamo Rete: Adesso ! Italia

facciamo rete

presentazione di Adesso ! Italia

Roma – Venerdì 21 novembre 2014 – ore 14.30

Hotel Royal Santina (Sala Lucrezia) – Via Marsala, 22 (adiacente Stazione Termini)

La presentazione avverrà dalle 14.30 alle 20.30 e si articolerà in 3 fasi :

  • PRESENTAZIONE DOCUMENTO PROGRAMMATICO I Responsabili per area tematica nominati per la nostra Associazione saranno chiamati sul palco a presentare il lavoro nell’area di competenza
  • PRESENTAZIONE COORDINATORI REGIONALI I Coordinatori regionali saranno chiamati sul palco per raccontare alla platea come intendono organizzare la squadra di Adesso Italia sui territori e ad elencare le eventuali iniziativi a carattere regionale/nazionale che hanno intenzione di mettere in piedi
  • PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA DI PRESIDENZA Presidente, Segretario Nazionale, Coordinatore Nazionale e Tesoriere presenteranno Adesso! Italia in una visione d’insieme, indicando iniziative ed eventi che si stanno organizzando e le associazioni o realtà territoriali con cui si sta creando la rete.
  • Adesso ! Italia a Roma

Il tutto sarà intervallato da interventi dei presenti che vorranno esprimere la propria opinione.

E’ prevista inoltre la partecipazione di parlamentari ed esponenti PD che ci racconteranno la loro idea sulla forma partito e sul ruolo delle associazioni ai fini di un massimo coinvolgimento degli elettori nella vita del partito.

Noi siamo qui per cambiare l’Italia

Noi siamo qui per cambiare l'Italia

“Carissime democratiche, carissimi democratici, noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna”

La lettera di Matteo Renzi a tutte le iscritte e gli iscritti al PD

Carissime democratiche, carissimi democratici,

mentre volgono al termine le tante Feste dell’Unità svoltesi in tutta Italia, invio questa email innanzitutto per ringraziarvi dell’impegno sul territorio, della passione, della dedizione con cui state aiutando il PD in queste ore così delicate.
 
Già, perché il risultato del 25 maggio – con quello squillante 40,8% – impone a tutti noi di essere all’altezza di una grande responsabilità: ridare fiducia all’Italia e agli italiani. Tocca a noi, nessuno si senta escluso.
 
L’Italia sta cambiando molto. Dalle riforme istituzionali e costituzionali fino alla giustizia, passando per il terzo settore e la politica estera, dove il successo della nomina di Federica Mogherini costituisce un motivo di orgoglio e speranza per ciascuno di noi. In questi mesi stiamo lavorando moltissimo. E ormai siamo al momento finale di discussioni che pure erano state bloccate per anni come quella su una legge elettorale in grado di assicurare un vincitore certo o la riforma costituzionale che sono già alla seconda lettura e che dovranno essere affrontate senza indugio dal parlamento in queste settimane. Perché se la politica cambia se stessa e dà il buon esempio, poi, tutto è più semplice.
 
Tra le prossime sfide segnalo in modo particolare:
 
La scuola. Perché solo dando valore e dignità all’impegno degli insegnanti e alle aspettative delle famiglie riusciremo a risollevare l’Italia. Qui trovate il link del progetto del Governo. Vi prego di leggerlo, di discuterlo nei circoli, a scuola, in ufficio. La riforma della scuola non può essere la solita legge calata dall’alto. Abbiamo due mesi per discuterne ovunque, non perdiamo questa occasione. Coinvolgendo mamme e figli, prof e custodi, nonni e assessori.
 
Il lavoro. Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il JobsAct. Dobbiamo attirare nuovi investimenti, perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari. Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall’età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi.
 
Il fisco. Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a undici milioni di italiani e diminuendo l’odiosa Irap del 10% per le aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto. Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio del 10% dell’Irap che è già avvenuto, ma di cui non parla nessuno. Il fisco deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice. Per questo nell’ambito del programma dei mille giorni, partendo già dal prossimo anno, introdurremo innanzitutto la dichiarazione dei redditi precompilata.
 
Bloccare l’emorragia dei posti di lavoro e tornare a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti, finalmente!) e, prima di tutto, investire sull’educazione e sulla scuola: questa è la nostra sfida. Ci hanno detto che siamo di destra per questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista anglosassone degli anni Ottanta.
A me hanno insegnato che essere di sinistra significa combattere un’ingiustizia, non conservarla. Davanti a un problema c’è chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza convegni lasciando le cose come sono. Anche nel nostro partito c’è chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportare il PD del 25%. Noi no.
 
Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova.
Sul sito trovate l’indicazione della nuova segreteria. Chi può ci dia una mano, partendo dalle iniziative per le imminenti regionali e per le forme di autofinanziamento. Abbiamo la grande occasione di cambiare il paese più bello del mondo: Aiutiamoci a farlo sul serio.

Elezioni Europee: Forza Pd ! Forza Simona !

Forza Simona

Domenica si vota !

… c’è da sperare che ciascuno di noi in queste settimane abbia avuto modo di farsi un’opinione la più chiara possibile sulla situazione e sulle prospettive serie del Paese, e dell’Italia in Europa.

Dobbiamo effettivamente lavorare affinché l’energia positiva e propositiva di Matteo sia sempre più contaminante tra le Persone, tra i Cittadini … ma prima di tutto tra gli Amministratori effettivamente democratici.

Questa linfa serve a dimostrare nei fatti che le cose, se si vuole, si possono fare, adesso! (non più “poi vediamo …”)

Purtroppo il “non ascoltare“, il “non saper rispondere“, il “non fare“, peggio ancora il “tramare interessi” … è la storia malsana della politica di questo Paese … ed oggi è benzina di voti verso chi si propone con fanatismi e demagogie …

Matteo va avanti come un treno.
Occorre che altri, altrettanto capaci e di buona volontà, sappiano fare bene per le loro competenze, nei loro territori.

Dobbiamo anche essere consapevoli che Matteo:
– guida un Partito (dall’8 dicembre 2013) ancora molto “vecchio” nel suo dna e nelle sue dinamiche
(grazie al giochino dei congressi locali fatti prima, si sono conservate molte delle stesse logiche e feudalità)
– guida un Governo (dal 25 febbraio 2014) che è di coalizione, non espressione di un mandato popolare (diretto o indiretto) sulla sua persona, sul suo progetto di Paese.

Anche in questa campagna elettorale all’interno del Pd si è assistito a scene e comportamenti ben poco edificanti e soprattutto squallidi per i retroscena che lasciano immaginare.

Qui la denuncia del “simpatico” fenomeno del big Renzianoad ore“.

Troppi eventi pubblici, volantini, sms, … per invitare a votare singoli candidati, soprattutto alcuni di quelli “storici“, come ad intendere che la capolista Simona Bonafè – ossia l’espressione di Matteo – fosse da snobbare, in alcuni casi addirittura da vedere come una competitor da superare !

In sintesi: Matteo porti i voti al Pd, che loro li portano ai propri candidati per farli vincere su Matteo.

Altri – per di più fattisi eleggere in cariche romane nel nome di Renzi – ilari di tali segnalazioni, si sono invece prodigati in penose e meschine ritorsioni verso l’unico Circolo del nostro territorio dove Matteo ha vinto il congresso, in pratica a danno della stessa Simona (e quindi del Pd) …

Questa è quella parte del partito ancora tutta da rottamare per liberarlo democraticamente verso i Territori e verso i Cittadini, per costruire concretamente un’Italia ed un’Europa nuova e diversa !

Proviamoci anche noi !
Buon Voto !

Renziani “ad ore” ? No grazie !

Renziani ad ore DEMOCRATICI

… alle categorie dei “renziani” della “prima”, “seconda”, “terza” …”ultima ora” … – tutte legittime (se intellettualmente oneste) … anche per esperienza diretta, dobbiamo aggiungere quella dei “renziani ad ore” … ossia riferibile a quei “personaggi” che mutuano le loro idee e posizioni in relazione all’interlocutore che hanno di fronte …

… come chi – ad esempio ieri sera (martedì) – ha messo il proprio nome nella locandina ed ha partecipato con la propria presenza ad un evento pubblico per – di fatto – “apparire” come sostenitore di Simona Bonafè … ossia la capolista indicata da Matteo Renzi

evento Bonafè… mentre solo la sera precedente (lunedì) interveniva ad una cena elettorale pubblica per sostenere (legittimamente) la candidatura di Enrico Gasbarra … invitando però le centinaia di presenti a votare SOLO Gasbarra … “perché a Roma deve arrivare PRIMO !” …

Panecaldo x Gasbarra Primo

Forza Simona ! – Forza Partito Democratico !

“Costruiamo la bella politica. Adesso! A Roma e nel Lazio”

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Resoconto dell’evento

“Costruiamo la bella politica. Adesso! A Roma e nel Lazio”

– sabato 29 marzo 2014 –

“Dare bellezza e valore alla politica nei fatti e non solo a parole è l’unica strada per rinnovare il PD e il Paese”

Sabato 29 marzo 2014, dalle 9.00 alle 14.00, presso il “Roma Scout Center”, largo dello Scautismo 1 (nei pressi di p.zza Bologna, metro B) i comitati, le associazioni e coloro che appoggiano il programma e l’impegno di Matteo Renzi si sono incontrati per condividere esperienze, scambiarsi “buone pratiche politiche”, costituire un coordinamento “leggero” (liquido, operativo, non formale), individuare le “campagne” e i progetti su cui impegnarsi nei prossimi mesi.

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Adesioni

All’evento (qui su FaceBook)  hanno aderito:

  1. Adesso Roma 3
  2. Con Matteo Renzi – Roma 5
  3. Adesso Roma 7
  4. Adesso Giustiniano per Matteo Renzi
  5. Capitale Roma
  6. San Giovanni per Renzi
  7. Per Matteo Renzi segretario e premier
  8. Adesso Latina
  9. Adesso Nuovi Italiani Con Renzi
  10. Città democratica
  11. Big Bang Roma
  12. Big Bang Rignano Flaminio

Interventi

Agatino Grillo, Adesso Roma 7

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Agatino, che è stato insieme a Carlo d’Aloisio Mayo e Gianni  Sabato tra i promotori dell’incontro, ha rapidamente presentato i temi dell’incontro (qui la sua presentazione in pdf) soffermandosi su 4 punti:

  1. analisi e ragionamenti sulla “bella politica”
  2. condivisione di buone pratiche e progetti sui territori
  3. censimento delle competenze
  4. presentazione del documento “l’impegno di Bologna

“L’impegno di Bologna” è il manifesto conclusivo elaborato dalle associazioni presenti alla conferenza organizzativa nazionale svoltasi il 15 e 16 marzo 2014 a Bologna: Agatino ha invitato tutti i comitati e le associazioni presenti a sottoscrivere il documento.

Chi è Agatino Grillo?

Agatino è:

  • il coordinatore di “Adesso Roma 7”, comitato creato in occasione delle primarie del PD del 2013 per appoggiare la candidatura di Matteo Renzi e successivamente trasformatosi in associazione;
  • il responsabile della comunicazione del Circolo PD Alberone di via Appia Nuova 361 a Roma;
  • creatore del sito http://democratici-digitali.com/

Nel febbraio 2014 Agatino è stato eletto all’Assemblea regionale del PD Lazio.

Slide

  • Slide dell’intervento di Agatino all’evento “Costruiamo la bella politica”. Adesso! A Roma e nel Lazio del 29 marzo 2014 (pdf, 423 K, 11 pp.)

Augusto Zucaro, “Con Matteo Renzi – Roma 5”

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Augusto, dopo aver rapidamente presentato il comitato “Con Matteo Renzi – Roma 5” (V Municipio di Roma), ha illustrato la necessità di operare in maniera continuata e coordinata nei territori facendo da cerniera tra i cittadini e il Partito Democratico ed impegnandosi per eliminare fenomeni quali “signori delle tessere”, finanziatori privati di circoli che dovrebbero essere pubblici, “circoli fantasma” eccetera.
Augusto ha poi illustrato la sua attività  anche in relazione al “Tavolo civico” costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per migliorarne la trasparenza, la gestione della dirigenza, l’efficienza e parlato della necessità di arrivare anche in Italia ad un vero e proprio “Freedom Of Information Act” (FOIA) che sul modello della legge statunitense sulla libertà di informazione consenta l’accesso totale o parziale a tutti i documenti delle amministrazioni pubbliche se non espressamente coperte da segreto.
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di approfondire il tema del “Freedom Of Information Act” italiano anche attraverso la costituzione di un “gruppo di studio”.

Chi è Augusto Zucaro?

Augusto Zucàro è nato a Roma, dove vive tuttora, 53 anni fa.
È dirigente, da 10 anni, presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli; è dirigente anche dell’Associazione degli Allievi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione  (oggi Scuola Nazionale dell’Amministrazione) e del sindacato “Dirpubblica”.
È iscritto al PD fin dalla sua fondazione (in passato è stato iscritto al PCI e ai DS) ed è il coordinatore del comitato “Con Matteo Renzi – Roma 5” (comitato del V Municipio di Roma).

Alessandra Ponzo, Capitale Roma

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Alessandra ha presentato “Capitale Roma” associazione che vuole contribuire al processo d’innovazione culturale, politica e sociale di Roma.
“Capitale Roma” opera costruendo reti sociali tra individui, fuori dalle consorterie, dalle lobby e da tutto ciò che sia autoreferenziale e protezionistico per favorire processi di ricambio generazionale grazie all’innovazione tecnologica ed infrastrutturale, all’internazionalizzazione delle imprese, del mondo del lavoro e delle professioni.
La prima iniziativa dell’associazione è un concorso di idee denominato “Casting delle Idee”: un nuovo modello di “azione sociale” per sperimentare innovative forme di consensus building tra i territori di Roma Capitale, usando strumenti virali come le app e un “Palco” dal quale presentare la propria “Idea – Progetto” in 10 minuti.
Nella presentazione di Alessandra che segue tutti i dettagli e le modalità per partecipare al “Casting delle idee”.

Slide

  • Presentazione “Casting delle idee: le idee si realizzano con il consenso e non con le relazioni” (pdf, 277 K. 11 pp.)

Capitale Roma

•    Sito web: http://capitaleroma.it
•    Pagina Facebook: https://www.facebook.com/CapitaleRoma
•    Email: castingdelleidee@capitaleroma.it

Video di presentazione di “Capitale Roma”
•    Link diretto YouTube http://youtu.be/lhT_94ZWWbg

Per contattare Alessandra Ponzo

Valentina Grippo, consigliere comunale di Roma Capitale

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Valentina ha affrontato il tema di cosa significhi realmente impegnarsi per “cambiare il Paese”.
Il punto di partenza dell’analisi di Valentina è stata la necessità che la battaglia politica che Matteo Renzi sta conducendo in Parlamento e nel Partito sia accompagnata dall’impegno politico dei comitati e delle associazioni di cittadini e di iscritti.
Nei quartieri, nei municipi, nei posti di lavoro, “fare il cambiamento” significa impegnarsi anche attraverso campagne di informazione, tavoli di lavoro, punti di ascolto.
Al cambiamento nella società civile si deve accompagnare però anche il cambiamento nel Partito Democratico.
“Noi iscritti al PD, specie se ricopriamo cariche, dobbiamo impegnarci in prima persona per rendere il partito sempre più accogliente, trasparente, aperto alle proposte di iscritti e cittadini ed economicamente sostenibile” ha sottolineato Valentina.
Incontri di comitati ed associazioni, dove cittadini, elettori e iscritti si riuniscono e individuano le priorità per l’azione politica congiunta sono utili e aiutano il rinnovamento del Paese.
È importante, però, ha concluso Valentina, che questi incontri non rimangano episodici ma siano il punto di partenza per una pratica politica coordinata e continuata.

Chi è Valentina Grippo?

Valentina Grippo è Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali e componente della Commissione Cultura di Roma Capitale.

Andrea Alemanni, “Città democratica”

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Andrea ha presentato “Città democratica” associazione attiva dal 2009 e che si caratterizza per le attività di formazione e informazione su temi civili e sociali a Roma grazie all’organizzazione di “tavoli di lavoro e di incontro” intorno ai quali si incontrano e discutono rappresentanti delle forze politiche , sociali, economiche.
Nelle prossime settimane, ha annunciato Andrea, “Città democratica” organizzerà un evento dedicato al tema “Europa”.

Chi è Andrea Alemanni?

Andrea è stato il primo degli eletti nel 2013 nel Municipio II di Roma dove ora è capogruppo del PD e Presidente della Commissione Scuola.
Ha coordinato i comitati romani per Matteo Renzi nelle primarie del 2012.
Qui il suo cv completo http://www.civicadvisor.it/place/andrea-alemanni/

Per approfondire

Gianni Sabato, Comitato nazionale “2 x 1000”

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Gianni, che è stato insieme a Agatino Grillo e Carlo d’Aloisio Mayo, tra i promotori dell’incontroha incentrato il suo intervento sull’importanza dell’azione civile e sociale evidenziando come l’associazionismo, quello reale, quello vero, sarà il futuro della partecipazione politica, proprio per la riforma che entrerà in vigore dal 2017, quando saranno definitivamente interrotte le erogazioni da parte dello Stato ai Partiti e, quindi, vi sarà, effettivamente, l’abolizione del finanziamento pubblico.
Sull’importanza della partecipazione politica, Gianni ha citato Alexis de Tocqueville che affermava: “se vuoi partecipare alla vita politica del tuo Paese se sei in Inghilterra rivolgiti ad un Lord inglese, se sei in Francia rivolgiti al Governo, se sei negli Stati Uniti d’America rivolgiti ad un’associazione o ad un Comitato”.
Infine Gianni ha presentato il “Comitato Nazionale 2×1000 per il PD”, che ha l’obiettivo di sostenere le iniziative del Partito Democratico ed, in particolare promuovere, mediante la dichiarazione dei redditi, il 2×1000 dell’Irpef, al Partito Democratico e sponsorizzare, a tal fine, la relativa attività politica e parlamentare.

Discorso di Gianni

  • Qui il documento completo dell’intervento di Gianni in pdf  (69 K 2 pp.)

Chi è Gianni Sabato?

Console italiano della Repubblica di Macedonia, Consigliere Giuridico presso la Cancelleria dell’Ambasciata in Italia, coordinatore per gli aspetti culturali ed inter-universitari europei dell’Università di Heraclea (Macedonia).
Dal 2001 al 2003 Consigliere per i rapporti con il Parlamento presso il Ministero delle Comunicazioni, dal 2003 al 2006 Coordinatore dell’Ufficio Relazioni Internazionali, nell’ambito dell’Ufficio Diplomatico del Dipartimento Internazionalizzazione del Ministero della Attività Produttive.

Andrea Occhiello, “7 punti per il nuovo Coordinatore del PD del VII Municipio”

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Andrea dopo aver presentato il Circolo Quadraro Tuscolano e rapidamente tratteggiato la situazione politica del VII Municipio di Roma caratterizzata da una forte dialettica tra il PD e il Presidente di SEL, ha presentato la bozza di “Manifesto per un nuovo PD del VII Municipio di Roma” (qui in pdf) su cui sta lavorando “Adesso Roma 7” , associazione formata da cittadini, elettori ed iscritti del Partito Democratico che vivono o lavorano nel VII Municipio di Roma nata sulle ceneri dell’omonimo comitato che appoggiava Matteo Renzi durante le primarie del dicembre 2013.
Attraverso il “Manifesto” l’associazione chiede, in vista delle prossime elezioni per l’assemblea municipale del Partito Democratico, che il futuro Coordinatore Municipale del PD, chiunque sia e quali che siano le modalità di selezione, si impegni nel suo mandato a garantire i seguenti 7 punti:

  1. razionalizzazione dei Circoli
  2. trasparenza interna dei Circoli
  3. rapporti vivi e continuativi tra gli iscritti e il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Municipale
  4. rapporti vivi e continuativi tra gli iscritti e la giunta del Municipio
  5. contribuzioni obbligatorie al Partito da parte degli eletti
  6. percorsi di democrazia partecipata che vadano oltre la sola pratica delle primarie ad esempio con campagne di raccolta problemi e referendum per scegliere le priorità politiche
  7. integrazione, conoscenza, scambio di “buone pratiche” tra i Circoli e gli iscritti del Municipio.

Il “Manifesto” al momento ancora in bozza e sul qualse si chiedono commenti e contributi anche da parte dei altri Municipi, associazioni e Circoli è disponibile in formato pdf a questo link  (249 K , 11 pp.)

Chi è Andrea Occhiello?

Andrea Occhiello è il segretario del Circolo PD “Quadraro Tuscolano”

Italo Pesce Delfino, Circolo PD Ponte Milvio

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Italo ha presentato l’iniziativa “Dillo a noi”  una sorta di “punto di ascolto” presso il Circolo PD di Ponte Milvio  per raccogliere e classificare le segnalazioni dei cittadini sui temi e problemi del quartiere: tutti i venerdì dalle 18 alle 20 il Circolo è dedicato a questa iniziativa; le segnalazioni possono avvenire anche telefonicamente (06 333 6765) e via mail (dilloanoi.pdpontemilvio@gmail.com).
Il tutto poi , ha spiegato Italo “si concretizza negli incontri aperti con i rappresentanti del Partito Democratico che siedono nel Municipio”.
“Dillo a noi” non garantisce ovviamente una soluzioni a tutte le problematiche sollevate anche perché spesso le competenze esulano dalla giurisdizione del Municipio, ha spiegato Italo “ma quello che ci sembra di primaria importanza è far tornare la fiducia nella possibilità di cambiare le cose e risolvere i problemi. Occorre rimettere al centro dell’azione politica i cittadini con le loro esigenze e sensibilità, ed il PD deve essere il riferimento di tutto questo”.
A conclusione del suo intervento Italo ha proiettato un video realizzato l’8 marzo 2014 in occasione della presentazione in piazza dell’iniziativa “Dillo a noi”.
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di rilanciare e amplificare l’iniziativa del Circolo di Ponte Milvio in altri Circoli del PD e associazioni e dar vita ad un coordinamento cittadino di questo tipo di esperienze per poi confrontarsi con il Comune.

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Il video di “Dillo a noi”

Chi è Italo Pesce Delfino?

Italo è un antropologo visivo, fan del digitale, che lavora nel campo cinetelevisivo. Il PD è l’unico partito al quale è stato iscritto nella sua vita.

Federica Venni, “Pd Community”

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Federica ha illustrato il progetto “Pd Community” al quale collabora per  Roma e provincia chiedendo a tutti i partecipanti di sostenere l’iniziativa.

Per contattare Federica

Raffaella Rojatti, “Big Bang Rignano Flaminio”

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Raffaella ha affrontato affrontato il tema degli open data, quale opportunità per promuovere un reale cambiamento della PA italiana; parlando di trasparenza, Raffaella ha auspicato un maggior confronto fra la militanza politica tradizionale e i civic hacker della società civile, citando a riguardo il caso twitantonio , una applicazione realizzata gratuitamente dal gruppo “Spaghetti Open Data” che, in occasione delle elezioni politiche del 2013, ha raccolto tutti gli account twitter dei candidati per dare ai cittadini uno strumento per comunicare con facilità con i candidati e, soprattutto, per farlo in modo pubblico (e quindi mettendo a sistema la forza di pressione della rete).
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di costituire un “tavolo di lavoro” per la realizzazione di applicazioni simili anche in ambito romano e laziale.

Chi è Raffaella Rojatti?
Delegata alla “trasparenza e partecipazione,” del comune di Rignano Flaminio (Rm), iscritta al Partito Democratico dal 2008, eletta in Assemblea del PD Lazio nel 2014, imprenditrice nell’ambito della consulenza e traduzione linguistica. Appassionata di diritti civili (con particolare riferimento alla giustizia, gli stranieri e le minoranze), trasparenza, open government, rapporti fra tecnologie della comunicazione e processi democratici e partecipativi, Open data e Big data.

Approfondimenti

Mimmo di Biagio, “Roma Big Bang”

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Mimmo, dopo aver presentato rapidamente “Roma Big Bang”  associazione politico culturale vicina al PD ma indipendente dai partiti, che ha lo scopo di promuovere ed elaborare proposte e progetti finalizzati al rinnovamento culturale, sociale e politico dell’Italia, ha affrontato il tema dell’impegno “civile” sui territori vicino alle esigenze dei cittadini. “Meno social e più sociale” ha provocatoriamente affermato Mimmo per richiamare tutti alla necessità di fare politica per strada per dare ascolto e risposte alle esigenze delle persone normali.

Per contattare Mimmo di Biagio

Ennio Fenis Bonanno, Officine Democratiche Roma

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Ennio, che è intervenuto a nome di “Off Dem Roma”,  la rappresentanza “romana” dell’associazione “Officine Democratiche”, ha svolto un intervento sul tema dell’impegno politico sul territorio che si deve tradurre nell’ascolto delle esigenze dei cittadini e e nella proposizione di “temi e tavoli di lavoro” che affrontino e risolvano esigenze concrete.
Ennio ha anche ironizzato sui “pavoni” politici che passano più tempo a studiarsi l’ombelico invece che risolvere i problemi.
Parlando di “Officine Democratiche” Ennio ha detto che si tratta di un’associazione che vuole essere un laboratorio in cui le idee diventano proposte concrete e soluzioni applicabili.

Chi è Ennio Fenis Bonanno?

41 anni, malato cronico di Filosofia Informatica, Campano di nascita, vita, lingua e mentalità. Non iscritto al PD.

Agatino Grillo, “Circolo PD Alberone: Customer satisfaction”

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Agatino ha raccontato l’esperimento di “Customer satisfaction” svolto dal suo Circolo.
In occasione delle Primarie del 16 febbraio 2014 per la scelta del segretario regionale del PD, il Circolo Alberone  di Roma ha distribuito ai votanti un questionario  per raccogliere le opinioni di iscritti ed elettori sul partito, sul circolo, sulle primarie, sulla recente “staffetta” alla guida del Governo nazionale.
I questionari compilati sono stati 105 rispetto a 109 votanti alle Primarie presso il Circolo.
I risultati del questionario sono stati sintetizzati in un documento (scaricabile in formato word  e pdf  ) successivamente presentato agli iscritti del Circolo e condiviso con i votanti alle primarie.
Qui l’infografica  di sintesi.

Link e approfondimenti

Slide

  • Slide dell’intervento “Circolo PD Alberone: Customer satisfaction”di Agatino all’evento “Costruiamo la bella politica”. Adesso! A Roma e nel Lazio del 29 marzo 2014 (pdf, 842 K 10 pp.)

Carlo d’Aloisio Mayo, Adesso! Roma 3

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Carlo, che è stato insieme ad Agatino Grillo e Gianni Sabato, tra i promotori dell’incontro ha chiuso l’evento con un intervento in cui ha sottolineato la “bellezza politica” dell’iniziativa.
“Oggi ha avuto luogo un incontro originale sia per diversità d’impostazione sia per ricchezza di contenuti” ha commentato Carlo “ anche perché abbiamo non solo discusso di politica ma anche ascoltato tante voci volando ben al di là delle mediocri logiche di appartenenza congressuale.”
Essere riusciti a presentare, condividere e rilanciare progetti e strumenti politici trasversali e concreti sui territori, ha continuato Carlo, ha anche dimostrato che alcune preoccupazioni che taluni avevano prima dell’incontro che cioè si creasse “confusione” su ruoli, sigle e rappresentanze erano ingiustificate.
“Siamo convinti” ha concluso Carlo “che dare bellezza e valore alla politica nei fatti e non solo a parole sia l’unica strada per rinnovare il Pd e il Paese. Dobbiamo far vivere la politica, attivando diffusamente strumenti di ascolto, di conoscenza, di consenso, di trasparenza e di condivisione per far crescere la vera partecipazione che vuol dire consapevolezza di appartenere ad una Comunità. Dobbiamo rivolgerci non solo agli iscritti o agli elettori già motivati, ma a tutti i cittadini partendo dai problemi e dai temi dei territori. Solo così possiamo indebolire le logiche conservatrici del potere delle lobby e delle correnti che continuano a pesare grazie al controllo consociativo della cosa pubblica: per farlo occorre avere il coraggio e la determinazione di praticare nella visione e nel metodo l’essere democratici e liberi”.

articolo pubblicato su “Democratici Digitali