Renzi commissaria il Pd Romano ? Ora azzerare il partito e riconvocare i Congressi !

Matteo Renzi e Matteo Orfini

Renzi decide: Pd Roma commissariato

Il premier: «Non metto la polvere sotto il tappeto.

Orfini si occuperà del partito capitolino».

“Il colpo di mannaia arriva in serata, al termine di una tormentata direzione di partito. La decisione è irrevocabile: il Pd Roma viene commissariato.

Ad annunciarlo, non a caso, è lo stesso premier Matteo Renzi, ospite da Mentana su La7: «Sono sconvolto nel vedere una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia. C’è la presunzione di innocenza, ma il governo è impegnato per la trasparenza, quando vediamo certe vicende viene la rabbia e l’amarezza. I politici romani devono fare una riflessione profonda. Il centro della vicenda riguarda l’amministrazione Alemanno, ma parte del Pd romano non si può tirare indietro, ho proposto il commissariamento del Pd di Roma nella persona del presidente del partito, Orfini. Io non metto la polvere sotto il tappeto».

Sarebbe stato il segretario romano Lionello Cosentino, paradossalmente indicato solo la settimana scorsa come il più papabile nuovo vicesindaco al fianco di Marino in un rimpasto della squadra di governo della Capitale, a fare un passo indietro. E non si tratta solo di una situazione politica deflagrata in poche ore, ma anche il suo nome nelle intercettazioni della maxi inchiesta per mafia. Nessun provvedimento giudiziario per Cosentino ma in politica questo è un «dettaglio» secondario. Una situazione eccezionale, uno choc senza precendenti per il Pd romano, alla quale occorreva una risposta altrettanto eccezionale. E non è finita qui. Il 12 è indetta la direzione del Pd provinciale. E con un partito regionale ancora traballante, è sempre più certa la strada dell’azzeramento totale di tutti gli incarichi del Pd locale. A tutti i livelli. Un’occasione insomma per uscire da un’impasse di gestione che da oltre un anno sta di fatto ha bloccato il ponte vitale che collega la strategia politica alla concretezza dell’amministrazione. Un commissariamento utile e necessario insomma anche per «parare» le conseguenze politiche dello tsunami.

Scatenati i Cinque Stelle che ieri hanno indetto una conferenza stampa con tanto di arance in bella mostra e dopo aver sottolineato che «tutti i partiti sono coinvolti, tranne loro» hanno chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto Pecoraro per chiedere «il commissariamento di Roma Capitale». Un’ipotesi remota quanto devastante per l’intero Paese. Intanto nello choc generale il consigliere regionale del pd, Eugenio Patanè si è dimesso dalla presidenza della commissione Cultura alla Regione Lazio. Tutto tace invece sul fronte Forza Italia nella quale Luca Gramazio resta capogruppo alla Regione e Giovanni Quarzo capogruppo e presidente della commissione Trasparenza in Campidoglio. In molti si chiedono come mai non abbia lasciato quest’ultimo incarico che, presunzione di innocenza garantita, stona non poco con le accuse imputatigli. Opportunità politica insomma. E di questo si parla dentro e fuori il Campidoglio. A chiarire la sua posizione anche il leader della Civica Alfio Marchini, sul quale è emerso un vago collegamento nelle intercettazione con Luca Odevaine: «Avrò parlato quattro cinque volte in vita mia con Luca Odevaine, solo di problemi legati alla mobilità cittadina. Tra l’altro, aveva un’ottima reputazione anche in ambienti istituzionali e mi disse che il suo impegno in politica era concluso. Devo dire inoltre che non mi offrì mai la sua collaborazione».

La sensazione generale è tuttavia quella di uno spartiacque che si è aperto, all’improvviso, sulla politica romana. Appena due anni fa colpì l’intero centrodestra con lo scandalo della Regione Polverini. Una classe dirigente eliminata ed elezioni anticipate. Il Pd allora se la cavò con il candidare i consiglieri uscenti a Camera e Senato.

In due anni però è cambiato molto. Anzi tutto.”

Susanna Novelli (da “Il Tempo“)

Silvia Di Stefano denuncia il carro
la denuncia di Silvia Di Stefano del 13-11-2013
Comitato Roma per Matteo Renzi 14-11-2013
il Comitato Romano per Renzi 2013

Che aggiungere ? la strada era – purtroppo – ben segnata. (ndr – “Pd Roma. Tutti (anche i “renziani”) acclamano Cosentino. Perchè ?… Noi No !” )

Occorre ora avere il coraggio di radicalmente azzerare il partito, chiuderlo nelle sue attuali dinamiche perverse e riaprirlo ai Cittadini ed alle istanze realmente partecipative e democratiche; ed il passaggio necessario sarà anche quello di riconvocare i Congressi con tutt’altra metodica.

Ad majora Partito Democratico !

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