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Adesso Liberiamo il Pd Roma dalle Correnti ! (o almeno proviamoci)

Nel dicembre 2014 il Pd Roma viene COMMISSARIATO per fare fronte alla degenerazione che il sistema trasversale delle CORRENTI aveva prodotto nel Partito – sistema purtroppo di fatto CONDIVISO (perché anche l’omertà è connivenza) dal comportamento conformista della grande maggioranza degli Iscritti: Circoli fantasma, Tesseramenti fasulli, Congressi fittizi, Debito Milionario, Assenza di Democrazia e di Rispetto delle Regole, Cordate di Spartizione di ogni Potere, Opposizioni poco Politiche e  molto Consociative in Comune e nei Municipi, … tutti fatti e fenomeni che erano sotto gli occhi di tutti, dai più giustificati endemici, praticati dai dirigenti per perseguire il proprio orticello, tollerati dagli iscritti per assecondare i propri referenti … da pochi (molto pochi) denunciati ad ogni occasione … ed infine generatori di scandalo (un po’ ipocrita) solo con l’emersione giudiziaria del malaffare di Mafia Capitale

… insomma il peggio che un Movimento Democratico poteva dare di sé … e che è culminato – dopo le lotte intestine anche per le rivendicazioni su Assessorati e incarichi di Potere – con l’epilogo del Sindaco Marino, scelto dai Cittadini con Primarie Democratiche e Libere Elezioni e DIMESSO d’ufficio, senza alcun dibattito pubblico, con un atto notarile eseguito da tutti i Consiglieri Comunali eletti con i Voti degli elettori del Partito Democratico (tra i quali una degli attuali candidati, Valeria Baglio), … uno dei fatti più anti-politici che si potessero concepire e attuare, con l’effetto di produrre il crollo definitivo della Credibilità Democratica del Pd, aprendo politicamente la strada alla sconfitta elettorale e all’affermazione – per demeriti altrui più che propri – di Virginia Raggi e del suo Movimento …

Solo un anno prima, nel dicembre 2013, si era concluso l’ultimo Congresso che aveva visto contrapporsi 4 candidature  – Lionello Cosentino, Tommaso Giuntella, Tobia Zevi, Lucia Zabatta – tutte espressioni delle diverse correnti in campo, … apparentemente l’un contro l’altra agguerrite per contarsi (ma anche spartirsi) i voti nei Circoli … e poi invece convergere all’Assemblea elettiva per condividere e acclamare (quasi) all’unanimità (399 su 400) la nuova Segreteria con Lionello Cosentino segretario e  Luciano Nobili vice-segretario. La Segreteria che solo 12 mesi dopo verrà rimossa con l’insediamento del commissario Matteo Orfini.

Bene. Lo stesso Matteo Orfini ha più volte evidenziato come il suo incarico si sia reso necessario proprio per far fronte ai danni prodotti dalle logiche degenerative che le Correnti-Lobbies portano in sé.

Se si crede veramente determinante Cambiare Verso al Metodo per cambiare in meglio, lo si deve cominciare a perseguire con i fatti e testimoniarlo con i comportamenti, favorendo processi che disintermedino il potere – non diversamente regolamentabile – delle correnti-lobbies …

Ad esempio, dopo 2 anni e mezzo dovevano essere introdotte regole sane che garantissero il non ripetersi dei fenomeni insani sulle modalità di presentazione delle Candidature: fissare un termine stretto di pochi giorni per proporre la propria Candidatura (con un numero minimale di firme a sostegno) e poi prevedere alcune settimane per consentire di svolgere dibatti nei Circoli e raccogliere le firme sulle candidature. Per le correnti-lobbies sarebbe stato un po’ più problematico condizionare le scelte fino all’ultimo …

E invece no. Si è assistito al solito balletto della ricerca infinita di accordi di caminetto, con l’epilogo – non trovando l’intesa (ma questo era nelle probabilità) di esprimere 3 candidati – Andrea Casu, Valeria Baglio, Andrea Santoro – in prossimità della scadenza dei termini e di riuscire a raccogliere per ciascuno oltre 500 firme in pochissime ore … Quale è il valore democratico di queste candidature ? Quale è il dibattito nel Merito ? Quale è il senso del rinnovamento democratico di questo modo di procedere, condizione invece indispensabile per rigenerare la credibilità e quindi il consenso ?

L’unico a perseguire un Metodo innovativo, mettendoci la faccia e candidandosi subito … senza aspettare di essere candidato da “altri” è stato Livio Ricciardelli. Ha girato i Circoli per settimane, ha ascoltato e discusso di Politica, ha raccolto le Firme.

Livio, nel suo piccolo, ha Cambiato Verso al Metodo sbagliato che ha devastato il #PDRoma in questi anni.  Perché dopo 2,5 anni di commissariamento solo Livio ha avuto il coraggio di farlo ? Vogliamo ripartire con il film già visto ?

Nessuno degli iscritti romani è stato veramente messo in grado di partecipare a confronti e approfondimenti per formarsi una libera opinione sulle proposte di Merito Politico di tutti e 4 candidati; ci siamo tutti di fatto fermati al Metodo, condiviso o meno, con cui si sono o sono stati candidati: indipendentemente o rispondendo ad una logica di filiera di appartenenza …

Ora si Vota per il Congresso Romano.

Chi vuole esprimere un Voto Politico per liberare il #PdRoma dalla logica perversa delle Correnti-Lobbies sostenga Livio Ricciardelli con il proprio Voto Libero.

#CambiaVerso #CredibilitàDemocratica #EnergieAlternative #SenzaCorrente 

Commissario Orfini: “da ora, il Pd strumento aperto e inclusivo, Primarie aperte con chi ci sta (a sinistra)”

Coppola e Orfini al PD Montesacro

E’ sempre più chiaro come oramai vi siano 2 dimensioni del Pd …

… da una parte quella che Renzi ed il nuovo gruppo dirigente (non solo renziano) rappresentano a livello nazionale, testimoniata soprattutto dall’azione di governo del Paese, azione che – pur in condizione di disomogenea coalizione – si qualifica come riformatrice, innovatrice, credibile e coraggiosa … e che, non casualmente, ha raccolto oltre il 40% dei consensi attivi alle europee 2014 …

… dall’altra quella dei territori, complessa, contraddittoria, involuta in sé stessa, dominata e condizionata da una miriade di lobby locali … diffusamente cristallizzatasi a quei congressi territoriali dell’ottobre-novembre 2013, strategicamente pretesi anticipati rispetto alle primarie dell’8 dicembre da quella parte del partito (così detto “apparato”) proprio per salvaguardarne la continuità di controllo in previsione dell’ormai ineluttabile “ondata renziana” (ma non solo)

… ed in effetti nei mesi precedenti, a partire dalla mobilitazione nelle Primarie 2012 per il candidato premier Matteo Renzi, si era via via aggregata spontaneamente e diffusamente una nuova straordinaria energia di persone, attratte e appassionatamente rimotivate verso l’idea di poter fare buona politica democratica (movimenti anche trasversali, come ad es. “occupy pd” e “open pd” che si ribellavano alla stagnazione conservativa del partito) … energia che purtroppo in buona parte si infranse proprio in quel machiavellismo congressuale … anche per l’oggettiva responsabilità (miopia o convenienza) di quei “politici” che per primi e con evidente (quanto meno personale) lungimiranza, avevano cavalcato il nome di Matteo e che quindi, in qualche modo investite o investendosi della sua rappresentanza, hanno intrapreso le dinamiche congressuali ripercorrendo però le stesse vecchie logiche … così purtroppo inibendo la credibilità di un modello alternativo di governance e buona parte delle potenzialità rigenerative disponibili …

… linfa di vitalità politica al passo con i tempi che un Vero Partito Democratico dovrebbe avere nel suo DNA costitutivo, come anti-corpo agli interessi degenerativi e riflesso auto-rinnovatore … anche perché lo stesso Statuto all’art. 9 recita proprio come il PD “promuova la trasparenza e il ricambio nelle cariche politiche e istituzionali”

Ma questo ricambio – piuttosto epocale a livello nazionale, nelle Persone, ma anche nel Metodo e nelle Idee – sul territorio, praticamente (ancora) non c’è stato !

Anzi, dal 3 dicembre 2014 il PD Roma è Commissariato !

… ed a distanza di oltre un anno – nonostante sia prescritto dall’art. 17 dello Statuto – non vi sono ancora, evidentemente, le condizioni neanche per un naturale ricambio degli organi dirigenti …

Assemblea PD III Municipio

L’assemblea pubblica del III Municipio convocata per parlare di Roma 2016 e svoltasi ieri (mercoledì 16 dicembre) ne è stata la cruda testimonianza.

Alla presenza della carica n.2 del PD (!), nonché Commissario del PD Roma, la partecipazione è consistita in circa una sessantina di persone, delle quali la gran parte espressione diretta della dirigenza dei Circoli sopravvissuti o censurati dalla Relazione Barca e comunque coattamente accorpati nella loro azione di iniziativa politica dal Commissariamento, anche municipale, in corso.

Paolo Coppola - Commissario Pd III Municipio
Paolo Coppola – Commissario Pd III Municipio

Sono comunque intervenute in tutto una decina di persone. La gran parte, appunto, espressione storica dell’organizzazione; solo 2 o 3 in qualità di liberi cittadini (iscritti, simpatizzanti o elettori che fossero).

Assemblea Pd III Municipio

Quasi in tutti gli interventi, come nella platea, si percepiva prevalentemente nervosismo, conflittualità latenti, insoddisazione e frustrazione.

Come quando a chi – con solitario coraggio ed onestà intellettuale, anche da posizione non renziana, ha evidenziato come la Leopolda sia un esempio di contest politico da conoscere, anche per comprenderne le ragioni del successo e dell’evidente capacità attrattiva verso le nuove generazioni (valutazione poi sostenuta dallo stesso Orfini, anch’esso non renziano) … – la platea (che esprimeva un’età media stimabile intorno ai 50/60 …) ha risposto rumoreggiando in una neanche troppo malcelata insofferenza anti-renziana …

Reazione culturalmente comprensibile e rispettabile … e comunque ben diversamente stimabile rispetto ai trasformisti di turno che in questi ultimi 24 mesi si sono via via “renzianamente folgorati lungo la via del Nazareno” … come ad esempio coloro che – da (legittimamente) anti-renziani (soprattutto per quel che significa in termini di visione e di metodo politico), dopo essersi impegnati nel contrastarne l’ascesa per ragioni di “appartenenza”, si preoccupano ora – per altrettante esigenze personali di continuismo politico – di riposizionarsi nel contesto, … magari rincorrendo selfie con Matteo o sbandierando la propria “entusiastica partecipazione leopoldina”

assemblea III Municipio

E così, in un ambiente innaturalmente aggregato – dove serpeggiavano storiche conflittualità e rancori tra rappresentanti di una composita classe dirigente locale, arroccata e conservatrice, quanto disorientata e preoccupata sul destino dei propri “poteri”, … ma che appunto – proprio per questa sua inadeguatezza – è stata evidentemente la causa dell’attuale e persistente commissariamento anche del PD municipale (fatto politicamente gravissimo, ma che oramai sembra vissuto quasi come se fosse una perturbazione meteorologica), … – si è assistito al teatrino dei vari gregari che, in piena e profonda elaborazione politica, chiedevano conto dei ruoli e dei pesi decisionali nella designazione delle prossime candidature … così come alla testimonianza di consiglieri municipali e comunali orfani di Marino, con valutazioni diverse sul suo operato e sull’esito della sua sindacatura, … come ad esempio di chi, tra i dimessi dal notaio, preannunciava la propria non ricandidatura (apprezzata polemicamente da una parte della platea – ndr: comunque la sua prima consiliatura comunale risale al 1997 …) per poi sottolineare la personale (comprensibile) problematicità di condizione nel poter portare nuovamente voti al Pd …

Fabrizio Panecaldo

La testimonianza dei Cittadini non protagonisti in prima linea del Pd locale è stata invece quella di denunciare la difficoltà di comunicazione e di interazione proprio con questi rappresentanti, istituzionale e di partito; del fatto che i problemi da loro vissuti e da loro segnalati non trovano abitualmente interlocutori attenti e in grado di ascoltare, di rispondere e di agire …

Paolo Coppola e Matteo Orfini

Dopo aver anche dialogato con gli intervenuti, Matteo Orfini ha concluso l’assemblea ripercorrendo la storia e le ragioni delle controverse e difficili decisioni prese nella vicenda Marino, per poi indicare il percorso che porterà lo stesso Pd alle prossime elezioni di Roma 2016:

… il PD Romano resterà commissariato almeno fino alle prossime elezioni …

… le candidature saranno frutto del confronto con il territorio, ma valutate centralmente una per una …

… la progettualità politica non potrà più ridursi a mere conferenze programmatiche vissute all’interno del partito … non è il partito che deve dare risposte … le risposte vanno cercate nella comunità …

… occorre rendersi conto ed essere consapevoli che il mondo sta evolvendo, anche quello della rappresentanza e quindi del consenso, che i corpi intermedi non sono più rappresentativi dell’universo sociale di riferimento (ha fatto l’esempio di Confindustria e di Confcommercio) e che quindi un partito che si propone di essere rappresentativo di una intera comunità sociale deve saperne essere espressione, deve sapersi aprire ad esso con umiltà e in forme diverse, inclusive, capaci di attrarre nuovi stimoli, nuove capacità e nuove competenze …

… l’azione del Pd non può quindi circoscriversi ad essere espressione solo dei Circoli così come attualmente organizzati … il Pd deve contaminarsi con la Comunità divenendone strumento attivo, aperto e inclusivo …

… le Primarie si faranno aperte e si proporranno a chi vorrà starci (ed ha aggiunto: “a sinistra”)

parole chiave Assemblea riPrendiamci il PD

Conclusioni ?

Il Commissariamento di un qualsiasi potere è un fatto grave, indicatore di condizionamento criminale e/o incapacità di governo … fatto gravissimo a maggior ragione per un partito “Democratico“; il fatto poi che sia avvenuto a Roma è esempio ancora più nefasto e inquietante, significativo del diffuso stato reale delle cose …

Questo commissariamento saprà e servirà dunque a traghettare il Partito Democratico verso un’altra dimensione, la sua, quella fondativa, quella che gli compete ?

Il compito è ambizioso quanto arduo. Non servono certamente “romanelle” dei Circoli/Sezioni, tanto meno agevolare ricollocazioni personali o di cordate di potere, per di più già compromesse …

Nel ragionevole immaginario collettivo non è molto credibile chiedere iscrizioni e voti in questa condizione.

Per questo, da oggi occorre mettersi in gioco sui valori della democrazia, della legalità, del civismo, della capacità progettuale di riforma, con strumenti nuovi e trasversali, capaci di attrarre nuovo capitale umano e reputazionale, coinvolgendo chiunque abbia voglia di cambiare veramente le cose, chiunque abbia forza, entusiasmo, volontà di fare, anche nel suo piccolo, da driver per un nuovo umanesimo nel quale ritrovare il senso collettivo e la capacità di fare sistema, per Fare Bene Comune e magari anche per rigenerare le ragioni di un Vero Partito Democratico.

Con un equazione: se il Pd romano in questi anni non ha saputo fare buona politica democratica per Roma e per sé stesso (anzi, inquinandosi con poteri clientelari e conservatori, come con gli affari di Mafia Capitale e dintorni, scoperchiati e non), … sarà la buona politica democratica a rigenerare Roma e (anche) un vero Partito Democratico Romano.

Anche perché alla Leopolda – come (criticamente) osservato da alcuni – da 6 anni non sventolano le bandiere del Pd …

… e quindi Buon 2016 a Roma, con un nuovo Capitale X Roma !

Carlo d’Aloisio Mayo

Eroi e Martiri o Soldatini Traditori ?

Consiglieri PD dimessi Marino

… in questa brutta storia per Roma, per la Politica e per il PD (brutta perché francamente non c’è nulla di cui sentirsi democraticamente orgogliosi e gratificati …) pare evidente che quanto meno si sia vissuto lo stesso deficit di COMUNICAZIONE che è stato – giustamente – rimproverato a Marino (e che pare essere piuttosto cronico in questo Pd romano)

… se si vuole affrontare il tema seriamente sarebbe corretto non cavalcare la scorciatoia dei giochi di ruolo dei Soldatini/Traditori o degli Eroi/Martiri … del fare il solito quadrato massimalista e sterile delle parti tra Buoni e Cattivi

… piuttosto sarebbe prezioso discutere di metodo e scelte politiche, per le quali chiunque faccia politica ed a maggior ragione chiunque sia eletto, avrebbe il dovere di risponderne relazionandosi con il proprio elettorato – reale e potenziale – prima, durante e dopo ….

… in questa vicenda, il prima e il durante a quanto pare ce lo siamo giocato non al meglio (e gli effetti siano piuttosto devastanti e di questo risultato ci dovrebbe essere un livello di responsabilità …)

… per il dopo sarebbe auspicabile – per chi ha a cuore un nuovo scenario per un vero Partito Democratico – che chi ha fatto scelte importanti e gravi (in un senso o nell’altro) si faccia carico di venirle a spiegare e discutere pubblicamente nelle diverse sedi che consentano la crescita politica e democratica del consenso

… altrimenti ognuno finirà per sentirsi sicuro nella sua torre d’avorio ed il fiume continuerà a scorrere …

lupa capitolina

L’addio di Marino: “Il Pd mi ha accoltellato”. Renzi: “Ha perso contatto con la città”

Marino Addio

L’addio di Marino: “Il Pd mi ha accoltellato”

Renzi: “Ha perso contatto con la città”

Conferenza stampa dell’ormai ex sindaco di Roma dopo le dimissioni dei 25 consiglieri comunali che hanno portato allo scioglimento della giunta 

Chi mi ha accoltellato ha 26 nomi e cognomi e un unico mandante“. Così l’ormai ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, dà sfogo alle proprie riflessioni durante la conferenza stampa in Campidoglio convocata dopo il passo indietro dei 26 consiglieri comunali. “Quando un familiare ti accoltella, dopo pensi: ma è stato un gesto inconsulto o premeditato? Io questa riflessione non l’ho ancora fatta”.

“Per me è molto rilevante poter fare queste comunicazioni e alcune riflessioni – spiega Marino nell’affollata sala stampa del Campidoglio -. La crisi politica che si è aperta, auspicavo si potesse chiudere nell’aula per spiegare con dibattito chiaro e trasparente cosa stesse accadendo. Invece si è preferito andare dal notaio, segno di politica che discute e decide fuori da sedi democratiche“. Le dimissioni dei consiglieri “hanno ridotto la politica che ratifica decisioni assunte altrove”. Marino ha poi aggiunto di prendere atto “della scelta dei consiglieri che hanno preferito sottomettersi e dimettersi” e rivendica “lo straordinario cambiamento” fatto nei suoi due anni e mezzo di governo “oggi Roma è tornata ad essere virtuosa e abbiamo chiuso parentopoli”.

L’ex sindaco inizia così a elencare le azioni della sua amministrazione rivendicando i risultati di due anni e mezzo di amministrazione a Roma fino all’ultimo provvedimento di ieri sera “la chiusura di residence per l’emergenza abitativa”. “Abbiamo trovato 874 milioni di debiti – sottolinea Marino – e ora i conti sono in ordine e possono ripartire gli investimenti, abbiamo sbarrato le porte al malaffare, riconquistato lo spazio pubblico, impostato un nuovo ciclo dei rifiuti chiudendo Malagrotta”. E ancora: “Abbiamo aperto la metropolitana C e stavamo lavorando un nuovo assetto societario, per i trasporti”.

Quanto alle indagini, l’ex sindaco chiarisce di aver “chiesto di poter essere ascoltato come persona informata sui fatti. Tutti sanno che quando c’è una indagine è giusto che la magistratura compia tutti i suoi atti per arrivare a dichiarare l’innocenza o meno. Per questo avevo la volontà – prosegue – di presentarmi davanti all’Aula e raccontare tutti gli aspetti di questi due anni e mezzo, non privi di tranelli di altre forze politiche”.

L’ex sindaco, poi, a una domanda di un giornalista sui rapporti con Matteo Renzi chiarisce: “Rapporti turbolenti con il presidente del Consiglio? No, nell’ultimo anno non ho avuto alcun rapporto. Chi mi ha accoltellato ha 26 nomi e cognomi e mi pare un unico mandante”.

Infine i ringraziamenti: “Ringrazio chi, votandomi, ha deciso di dare inizio a una stagione di grandi cambiamenti. Ringrazio gli assessori, ringrazio i presidenti di municipio. Auguro anche buon lavoro al commissario che verrà, di lavoro ne avrà tanto. Credo che il segno che lasciamo sia un segno profondo. Spero che non si torni indietro, non è in gioco il futuro di Ignazio Marino, è in gioco il futuro di Roma. Si può uccidere una squadra ma non si possono fermare le idee”.

da:  @unitaonline · 30 ottobre 2015

la Politica rientri nella Legalità Istituzionale

Renzi-e-Marino-cartello
Renzi e Marino alla Garbatella – giugno 2013

MARINO PORTI IL PD IN AULA E RIFIUTI LO SCONTRO EXTRA-ISTITUZIONALE: E’ ATTO POLITICAMENTE DOVUTO E CORRETTO

Abbiamo sostenuto Marino fin da quando valutammo che la sua candidatura si proponeva di rottura rispetto ad alcuni schemi logori della politica e congeniti nel PD.

In questi 2 anni Marino ha certamente avuto coraggio meriti, come ha anche commesso errori e dimostrato limiti, anche di comunicazione; se i suoi errori si dimostreranno gravi sarà indagato, processato e, nel caso, condannato; ma fino a quando questo non avverrà il tutto è solo fumus, strumentale e irresponsabile.

Certamente si è trovato contro un fronte composito, che ha visto aggregarsi legittime ma anche strumentali istanze politiche di parte insieme a spudorate ragioni di potere e di criminalità politica.

Questo ha certamente mosso una significativa interessata forza mediatica che ha via via cercato di minarne la credibilità popolare fino a costringerlo alle dimissioni.

In queste tre settimane, con il Sindaco dimissionario, si è avuta l’ulteriore dimostrazione che la Buona Politica a Roma non esiste e tanto meno nel PD la capacità e la volontà di voler saper fare buona politica.

Marino ha fatto bene a ritirare le dimissioni, perché il suo dovere è quello di rispondere agli elettori, non alle bande dei partiti (di maggioranza e di opposizione); presentarsi in Aula Giulio Cesare è un atto politicamente corretto e dovuto con il quale ha scelto di rifiutare lo scontro extra-istituzionale in atto da settimane e di spiegare (auguriamoci con chiarezza) ai cittadini le ragioni e gli obiettivi per cui crede di dover portare avanti la sua esperienza di governo.

Ed i consiglieri del PD – una parte dei quali eletti proprio grazie al suo premio di maggioranza ! – devono assumersi pubblicamente le loro responsabilità e lo devono fare nella sede istituzionale – entrando nel merito dei temi di Roma – con un atto di coraggio e non di codardia politica (della serie “dimissioni in blocco” !?)

Dopo settimane di tira e molla nel quale il dibattito è restato inchiodato alla contesa mediatica tra favorevoli e contrari alle dimissioni, fa benissimo il Sindaco a ricondurre la crisi all’interno del perimetro istituzionale e presentarsi in Aula Giulio Cesare.

Alla luce dell’atteggiamento ai limiti dell’eversivo in cui ha perseverato il PD romano e dell’intollerabile ingerenza vaticana, è centrale restituire all’Assemblea capitolina il ruolo che le spetta e che in questi anni è stato sistematicamente sacrificato sull’altare della “ragione di partito”.

Marino ritirando le proprie dimissioni vuole costringere la sua maggioranza a formulare una mozione di sfiducia e a portare la crisi in aula.

Sarebbe un modo per aprire finalmente quel dibattito sui problemi, le soluzioni e le priorità per la Capitale, senza il quale verrebbe sprecata l’ennesima occasione per mettere finalmente al primo posto gli interessi e il futuro della città.

le “HA” di Marino

le HA di Ignazio Marino

Nonostante gli evidenti “errori di comunicazione” di Ignazio Marino e del suo staff, nessuno finora è riuscito a spiegare le vere ragioni di questo accanimento mediatico nei suoi confronti …

E come si spiega quello dei suoi compagni di partito, oggi severi critici e paladini del “bene comune”, quanto tatticamente inerti o interessatamente distratti verso tutte le precedenti vere vergogne del PD romano, dalla gestione consociativa e mafiosa con Alemanno ai congressi romani ?

È vero, Marino ha “tante pecche”, ma sarebbe bene ricordare anche i suoi pregi, soprattutto alcuni dei risultati raggiunti nei due anni di governo della Città.

Ecco l’elenco delle “HA di Marino” – scritto da Marco Donati con il supporto di Jacopo Spaziani – per ricordare che Ignazio Marino…

1) HA chiamato la Guardia di Finanza il primo giorno che si è insediato [leggi qui];

2) HA risparmiato 120 milioni ogni anno solamente confrontando le spese allegre del comune con i prezzi di mercato come, per esempio, pagare 4800€ ogni pc ai soliti noti [leggi qui];

3) HA portato e continua a portare al Procuratore Pignatone tutta la documentazione in possesso dell’Amministrazione comunale consentendo così di dare una svolta importante alle indagini di Mafia Capitale;

4) HA chiuso Malagrotta dopo 30 anni evitando così pesantissime sanzioni dall’Europa e tornando ad accedere nuovamente ai fondi europei [leggi qui];

5) HA indetto un bando internazionale per la raccolta rifiuti portando ad oggi la differenziata al 43% (prima sulla carta era la metà, ma di fatto non esisteva dato a Malagrotta si inceneriva tutto) [leggi qui];

6) HA riaperto i cantieri della metro C. Nel 2013 la talpa era ferma, in 2 anni ha 21 fermate in più [leggi qui];

7) HA identificato un nuovo centro per i rifiuti. A settembre apre Rocca Cencia per la trasformazione dell’umido a impatto zero e senza odori [leggi qui];

8) HA messo a capo dei vigli un poliziotto facendo infuriare quella lobby potentissima dei vigili, ha tolto loro i privilegi, li ha denunciati il 31/12 e ha messo la turnazione dei dirigenti comunali [leggi qui];

9) HA cacciato l’AD di AMA poi arrestato con Mafia Capitale [leggi qui];

10) HA cacciato in ATAC (quasi) tutti gli assunti da Alemanno imbucati in ufficio e li ha mandati a fare i controllori [leggi qui];

11) HA allungato i turni dei dipendenti ATAC e obbligato tutti loro (come già funziona ovunque nel mondo) a timbrare il cartellino a inizio e fine turno [leggi qui];

12) HA messo un magistrato alla trasparenza [leggi qui];

13) HA mandato le ruspe a Ostia liberando gli accessi al mare dove da anni TUTTI facevano finta di non sapere che comandava la mafia degli Spada e dei Fasciani [leggi qui];

14) HA , in soli 6 mesi portato al 90% il raddoppio della Prenestina (in 6 anni avevano realizzato solo il 40%) [leggi qui];

15) HA pedonalizzato i fori e il tridente. (a chi avrebbe creato disagio questo? Io vedo solo un fiume di pedoni che si godono il centro storico);

16) HA eliminato i camion bar dal centro storico restituendo Roma al suo fascino naturale. (facendo un torto alla famiglia Tredicine, mentre tutti quelli saliti prima al Campidoglio hanno sempre temuto sfidare) [leggi qui];

17) HA valorizzato i fori con le luci del premio Oscar Vincenzo Storaro e gli spettacoli multimediali di Piero Angela e Paco Lanciano in attivo già dal primo anno [leggi qui];

18) HA riportato in attivo il teatro dell’opera [leggi qui];

19) HA portato ingenti investimenti nella cultura anche da parte dei privati [leggi qui];

20) HA fatto rimuovere migliaia di cartelloni abusivi e ha vietato le pubblicità a sfondo sessista [leggi qui];

21) STA pagando circa un miliardo di debiti che si è ritrovato appena insediato [leggi qui];

22) HA fatto il bilancio di previsione a inizio anno e non alla fine o addirittura l’anno successivo come avveniva in precedenza [leggi qui];

23) HA stabilito nuove regole più stringenti per il bando degli appalti e l’affidamento di lavori pubblici [leggi qui];

24) HA portato alla riduzione del tempo di apertura degli sportelli della metro, riducendo così il numero di ingressi senza biglietto [leggi qui];

25) HA sperimentato (sulla linea B1) la timbratura del biglietto in uscita dalla metro come ulteriore incentivo a timbrarlo [leggi qui];

26) HA comprato nuovi cassonetti della spazzatura, che quelli che abbiamo ora sono in leasing a un prezzo astronomico [leggi qui];

27) HA iniziato a sostituire l’illuminazione della città con le lampadine al LED [leggi qui];

28) da questa estate sono partiti i lavori per il rifacimento delle principali arterie stradali in previsione del Giubileo [i cantieri stradali sono ovunque, basta farsi un giro nel traffico];

29) HA finanziato il progetto per la realizzazione del GRAB (poi bloccato dall’ultimo assessore Esposito) [leggi qui];

30) HA fatto ristrutturare tutta una serie di monumenti (Colosseo, Fontana di Trevi, Barcaccia, Piazza 4 Fontane, ecc.) [avete fatto una passeggiata in centro negli ultimi 2 anni no?];

31) HA varato un nuovo piano per i ripetitori con lo scopo di ridurre l’inquinamento da elettrosmog [leggi qui];

32) creato per la prima volta il registro unioni civili, trascrizione matrimoni tra persone omosessuali contratti all’estero, progetti contro il bullismo omofobico (d’accordo, facendo infuriare il Vaticano) [leggi qui];

33) HA finalmente varato un nuovo PGTU [leggi qui];

34) HA messo 300 spazzini in più nelle strade [leggi qui];

35) HA messo il gps alle spazzatrici (prima non avevano nemmeno un percorso stabilito da percorrere) [leggi qui];

36) HA indetto una gara europea tras

dopo Marino ? … Marino.

Papa Francesco Totti

… forse mi sono distratto, ma ho sentito dire che Marino è stato dimesso ? … è vero ? … mica sarà stato il Pd a dimetterlo ? … forse saranno stati i tifosi dell’anti-politica spiccia o i media scandalistici a gettone a dimetterlo ? … o quelli che hanno cominciato a chiederlo il giorno dopo la sua elezione, tipo i Gramazio & C. per intenderci … o tipo quei boss del Pd ritrovatisi senza Assessorato, senza o con pochi poteri (con tutta la fatica fatta in campagna elettorale per raccogliere democraticamente i consensi …) … alcuni di loro poi chiamati in causa dai vari Buzzi e Carminati ?

Certo in una “democratica” visione anglo-sassone è sana e sacrosanta l’idea che un amministratore debba sempre essere trasparente, anche sulle piccole cose … e se sbaglia vuol dire che non è pienamente affidabile … quanto meno per amministrare l’interesse comune …

Solo che a Roma (e in Italia) a me me pare che i problemi siano ancora un tantino più grossi di questa bella visione idilliaca … insomma che le alternative nel migliore e più sano dei casi qui si misurano ancora non con i “migliori” … ma con “i meno peggio” …

A Roma (e in Italia) è pieno di “personaggi” – burocrati e politicanti di mestiere – che occupano le stanze dei bottoni da anni, da decenni, che al meglio si trasferiscono da un potere all’altro, da una lobby istituzionalizzata all’altra, relazionandosi e scambiandosi favori … quelli – fatto strano – non vengono quasi MAI di(s)messi (se non proprio alla frutta o quando presi con le mani nel sacco) … passano i Sindaci e questi ramificati e clientelari poteri intermedi restano lì e continuano ad aggiustarsi le cose e pure a pontificare sul rinnovamento (oggi in molti pure simpatizzanti “renziani” … si sa è di moda e conviene …) … insomma è pieno di “gente di potere” – quello delle stanze, quello poco visibile, a cui nessuno fa il pelo né il contropelo sui loro sistematici affari, sulle loro modalità di gestione del “bene comune” (… insomma , qualcosa di più e altro che scontrini di cene con moglie a spese del comune …)

Beh ? allora … mica sarà stato il Pd romano – si, quello commissariato – a dimettere Marino ? … sarebbe come suicidarsi quando si è in fin di vita … dopo aver scoperto improvvisamente che si è pieni di metastasi (ben 27 circoli “potere per il potere” su 108 !) … una sorta di auto-eutanasia … ma dai non ci credo …

beh vabbè … se si va al voto di nuovo toccherà rimboccarsi le maniche … trovare un nuovo candidato … e come ? … beh facendo stavolta delle belle primarie, veramente aperte e libere … nelle quali avremo file di persone “democratiche” … certamente già piene di voglia di scegliere un nuovo – questa volta affidabile e preparato – candidato per la poltrona di sindaco della Città eterna ….

Mica sarà più come agli ultimi congressi romani e regionali del Pd dove il voto quasi ovunque era un flusso omogeneo di truppe cammellate al servizio del proprio ras locale … fenomeno riprovevole del quale oggi tutti fanno a gara nella scena di scandalizzarsi … ma che allora al quale tutti – ma proprio quasi tutti – si adeguavano per cercare di rosicchiare qualche decimo di percentuale utile da far pesare altrove … (ah già, ma i Circoli “potere per il potere” erano solo 27 su 108 ? … +/- 1/4 ? … in effetti allora il problema quasi non c’era … perché tutto questo casino ?)

Non vedo proprio l’ora che arrivino le primarie di primavera, sono certo, finalmente il “partito democratico” aprirà alla società civile per accogliere nuove persone, nuove idee, nuove energie per cambiare e migliorare radicalmente questa Città !

Come ? Matteo ha detto che a Roma non si fanno Primarie ? … che decide Lui il candidato ? … caspita ! beh … – a parte che mi pare improbabile che il leader delle primarie censuri le primarie – … però potrebbe essere un vantaggio … così certi giochi di potere locale potrebbero rimanere effettivamente tagliati fuori … però, certo, sarebbe un atto di centralismo … insomma piuttosto contro natura rispetto all’idea bella e sana di “Partito Democratico” … diciamo che la cosa potrebbe avere pro e contro e varrebbe la pena valutarne il saldo in termini di benefit … così su due piedi mi verrebbe da pensare che – ad oggi – possa servire a perdere onorevolmente la Città … (insomma invece che 6 a 1, magari 4 a 3)

E quale potrebbe essere il candidato ideale da tirar fuori dal cilindro ? … innanzitutto direi un romano, poi un politico trendy credibile o un tecnico ? … ma quanti ce ne sono a Roma ? mmh … secondo me pochi, pochissimi, … uno tipo Bob Giachetti ? … o un magistrato alla Sabella ? … ma si presterebbero alla disfatta, sia pure onorevole ? … ne dubito.

Quindi ? una figura con esperienza amministrativa discretamente consolidata, una personalità verso fine carriera tale da poter poi onorevolmente lasciare il campo come eroe immolato al ruolo di salvatore della Patria (anzi della Capitale) dai brutti, sporchi e cattivi altri (fascisti, grillini, boh …)

Diciamocelo francamente che per come sta messo oggi il Pd, per vincere a Roma, bisognerebbe ingaggiare solo che una figura di sintesi popolare straordinaria … ad esempio un Papa Francesco o … un Francesco Totti … o meglio ! … un Papa Francesco Totti !

Fantasie a parte … e tornando ad oggi, quale è il senso di tutto ciò ? Marino è un ladro ? Marino ha fatto tutto male ? Qualcuno può dimostrare che un “altro” avrebbe potuto fare certamente di meglio ? … forse ? … è legittimo, ben venga, lo spero, lo speriamo in tanti.

Però penso che Marino sia stato eletto (sia pure con un consenso popolare in recessione generale) e che debba onorare il suo impegno e che debba essere messo nella condizione di poterlo portare a termine … e comunque tutto questo deve avvenire nelle sedi istituzionali, non via whatsapp o nelle solite stanze …

Come ? … dandogli pieni poteri e piena fiducia, a partire dal manipolo dei Consiglieri del Pd e di SEL (ma quanti di loro saranno mai rieletti, oltre una parte di loro esserlo stato grazie al premio di maggioranza conquistato proprio da Marino ! …) … consentendogli ed aiutandolo – sostenendolo con i fatti – a fare piazza pulita di quei poteri parassitari, di quei burocrati, di quei corpi intermedi istituzionalizzati che tirano giacche da tutte le parti pro domo propria in nome di un controllo del consenso che oggi deve essere drasticamente ridimensionato per riqualificarne le condizioni di costruzione in tutt’altra direzione e metodo …

Per me, ad oggi 11 ottobre, per Roma, ma soprattutto per il Pd – consentendo ai Commissari di Rottamare radicalmente ed effettivamente con i FATTI e non con le Aspirine il marcio che lo ha ridotto allo stato pietoso attuale – il dopo Marino può essere solo che … Marino.

Carlo d’Aloisio

Noi stiamo con il Sindaco Marino !

Marino Sindaco

Noi stiamo con il sindaco Marino perché nei primi 11 mesi dall’insediamento della Giunta:

• Ha ridotto il Consiglio di Amministrazione delle municipalizzate (e non ha finito)
• Ha dimostrato di NON farsi sottomettere dai poteri forti e tanto meno dai capi-corrente del Pd Roma
• Ha denunciato gli autori dei biglietti falsi dell’ATAC
• Ha accolto l’invito a partecipare al Gay Pride romano e sarà la prima volta per il sindaco di Roma
• Ha sottoscritto il Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo, impegnandosi contro questa piaga sociale
• Ha chiuso Malagrotta, la più grande discarica a cielo aperto d’Europa
• Non si impone sugli assessori e garantisce la loro autonomia
• Ha avviato la mappatura e il recupero del patrimonio immobiliare del Comune
• Ha predisposto per l’approvazione il Regolamento per il verde urbano
• Ha approvato il progetto di un Piano regolatore degli impianti di affissione
• Ha risparmiato finora 117 milioni
• Ha implementato il Car sharing
• Ha aumentato la tassa sui camion-bar da 3 a 30 euro al giorno
• Ha già recuperato 40 milioni di evasione fiscale
• Ha annullato la TASI per le seconde case ai figli con meno di 15.000€ ISEE
• Ha deliberato per 1.072 alloggi popolari in 18 mesi
• Ha procurato 400 nuovi posti negli asili e nelle scuole d’infanzia
• Ha ridotto la TASI al minimo, con un risparmio medio per famiglia di 109 € rispetto all’IMU
• Ha collaborato all’approvazione in Parlamento del decreto enti locali
• Ha aumentato la tassa di concessione del suolo pubblico per gli eventi musicali
• Ha stanziato 384 milioni per il sociale tra dipartimento, trasferimenti diretti e municipi
• Ha risolto il problema del salario accessorio per i dipendenti comunali
• Ha eliminato l’IRPEF per 530.000 cittadini che guadagnano meno di 10.000 € l’anno
• Ha portato la raccolta differenziata dei rifiuti dal 23 al 38% 
• Ha progettato e sta realizzano il più grande parco archeologico del mondo con la chiusura dei Fori Imperiali

Noi stiamo con il sindaco Marino perché contro di lui si sono schierati tutti i maneggioni – soprattutto, purtroppo, quelli ancora nel Pd – che non riescono più a fare tutto quello che vogliono.