Archivi tag: III Municipio di Roma

Premio Monte Sacro: storie vere del territorio

Premio Monte Sacro

… ringrazio Riccardo Corbucci e Riccardo de Cataldo per aver organizzato questa iniziativa e perfino di avermi coinvolto al punto di trovarmi invitato come candidato finalista (gratificatisssimo !)
… vivo e lavoro in questo territorio di Roma dal 1972 (beh… ci lavoro dal ’78) … e ieri sera mi sono davvero emozionato a scoprire, conoscere e rendermi conto di quante belle persone e storie vi abitano … su tutte ovviamente quella di Federico De Rosa e dei genitori di Valentina Col
… la serata di ieri, oltre che piacevole, è stata una full immersion di umanità e di consapevolezza … sentimenti nei quali penso di aver colto la visione di chi ha ideato questo “Premio” … a cui auguro, volendovi collaborare, di concorrere a far crescere valori identitari e partecipativi, culturali e sociali, tra le Persone che “vivono” in questi quartieri di Roma … purtroppo cresciuti in questi decenni prevalentemente come mera “numerazione” amministrativa della Città …
Carlo d’Aloisio

Elezioni Europee: Forza Pd ! Forza Simona !

Forza Simona

Domenica si vota !

… c’è da sperare che ciascuno di noi in queste settimane abbia avuto modo di farsi un’opinione la più chiara possibile sulla situazione e sulle prospettive serie del Paese, e dell’Italia in Europa.

Dobbiamo effettivamente lavorare affinché l’energia positiva e propositiva di Matteo sia sempre più contaminante tra le Persone, tra i Cittadini … ma prima di tutto tra gli Amministratori effettivamente democratici.

Questa linfa serve a dimostrare nei fatti che le cose, se si vuole, si possono fare, adesso! (non più “poi vediamo …”)

Purtroppo il “non ascoltare“, il “non saper rispondere“, il “non fare“, peggio ancora il “tramare interessi” … è la storia malsana della politica di questo Paese … ed oggi è benzina di voti verso chi si propone con fanatismi e demagogie …

Matteo va avanti come un treno.
Occorre che altri, altrettanto capaci e di buona volontà, sappiano fare bene per le loro competenze, nei loro territori.

Dobbiamo anche essere consapevoli che Matteo:
– guida un Partito (dall’8 dicembre 2013) ancora molto “vecchio” nel suo dna e nelle sue dinamiche
(grazie al giochino dei congressi locali fatti prima, si sono conservate molte delle stesse logiche e feudalità)
– guida un Governo (dal 25 febbraio 2014) che è di coalizione, non espressione di un mandato popolare (diretto o indiretto) sulla sua persona, sul suo progetto di Paese.

Anche in questa campagna elettorale all’interno del Pd si è assistito a scene e comportamenti ben poco edificanti e soprattutto squallidi per i retroscena che lasciano immaginare.

Qui la denuncia del “simpatico” fenomeno del big Renzianoad ore“.

Troppi eventi pubblici, volantini, sms, … per invitare a votare singoli candidati, soprattutto alcuni di quelli “storici“, come ad intendere che la capolista Simona Bonafè – ossia l’espressione di Matteo – fosse da snobbare, in alcuni casi addirittura da vedere come una competitor da superare !

In sintesi: Matteo porti i voti al Pd, che loro li portano ai propri candidati per farli vincere su Matteo.

Altri – per di più fattisi eleggere in cariche romane nel nome di Renzi – ilari di tali segnalazioni, si sono invece prodigati in penose e meschine ritorsioni verso l’unico Circolo del nostro territorio dove Matteo ha vinto il congresso, in pratica a danno della stessa Simona (e quindi del Pd) …

Questa è quella parte del partito ancora tutta da rottamare per liberarlo democraticamente verso i Territori e verso i Cittadini, per costruire concretamente un’Italia ed un’Europa nuova e diversa !

Proviamoci anche noi !
Buon Voto !

“Costruiamo la bella politica. Adesso! A Roma e nel Lazio”

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Resoconto dell’evento

“Costruiamo la bella politica. Adesso! A Roma e nel Lazio”

– sabato 29 marzo 2014 –

“Dare bellezza e valore alla politica nei fatti e non solo a parole è l’unica strada per rinnovare il PD e il Paese”

Sabato 29 marzo 2014, dalle 9.00 alle 14.00, presso il “Roma Scout Center”, largo dello Scautismo 1 (nei pressi di p.zza Bologna, metro B) i comitati, le associazioni e coloro che appoggiano il programma e l’impegno di Matteo Renzi si sono incontrati per condividere esperienze, scambiarsi “buone pratiche politiche”, costituire un coordinamento “leggero” (liquido, operativo, non formale), individuare le “campagne” e i progetti su cui impegnarsi nei prossimi mesi.

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Adesioni

All’evento (qui su FaceBook)  hanno aderito:

  1. Adesso Roma 3
  2. Con Matteo Renzi – Roma 5
  3. Adesso Roma 7
  4. Adesso Giustiniano per Matteo Renzi
  5. Capitale Roma
  6. San Giovanni per Renzi
  7. Per Matteo Renzi segretario e premier
  8. Adesso Latina
  9. Adesso Nuovi Italiani Con Renzi
  10. Città democratica
  11. Big Bang Roma
  12. Big Bang Rignano Flaminio

Interventi

Agatino Grillo, Adesso Roma 7

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Agatino, che è stato insieme a Carlo d’Aloisio Mayo e Gianni  Sabato tra i promotori dell’incontro, ha rapidamente presentato i temi dell’incontro (qui la sua presentazione in pdf) soffermandosi su 4 punti:

  1. analisi e ragionamenti sulla “bella politica”
  2. condivisione di buone pratiche e progetti sui territori
  3. censimento delle competenze
  4. presentazione del documento “l’impegno di Bologna

“L’impegno di Bologna” è il manifesto conclusivo elaborato dalle associazioni presenti alla conferenza organizzativa nazionale svoltasi il 15 e 16 marzo 2014 a Bologna: Agatino ha invitato tutti i comitati e le associazioni presenti a sottoscrivere il documento.

Chi è Agatino Grillo?

Agatino è:

  • il coordinatore di “Adesso Roma 7”, comitato creato in occasione delle primarie del PD del 2013 per appoggiare la candidatura di Matteo Renzi e successivamente trasformatosi in associazione;
  • il responsabile della comunicazione del Circolo PD Alberone di via Appia Nuova 361 a Roma;
  • creatore del sito http://democratici-digitali.com/

Nel febbraio 2014 Agatino è stato eletto all’Assemblea regionale del PD Lazio.

Slide

  • Slide dell’intervento di Agatino all’evento “Costruiamo la bella politica”. Adesso! A Roma e nel Lazio del 29 marzo 2014 (pdf, 423 K, 11 pp.)

Augusto Zucaro, “Con Matteo Renzi – Roma 5”

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Augusto, dopo aver rapidamente presentato il comitato “Con Matteo Renzi – Roma 5” (V Municipio di Roma), ha illustrato la necessità di operare in maniera continuata e coordinata nei territori facendo da cerniera tra i cittadini e il Partito Democratico ed impegnandosi per eliminare fenomeni quali “signori delle tessere”, finanziatori privati di circoli che dovrebbero essere pubblici, “circoli fantasma” eccetera.
Augusto ha poi illustrato la sua attività  anche in relazione al “Tavolo civico” costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per migliorarne la trasparenza, la gestione della dirigenza, l’efficienza e parlato della necessità di arrivare anche in Italia ad un vero e proprio “Freedom Of Information Act” (FOIA) che sul modello della legge statunitense sulla libertà di informazione consenta l’accesso totale o parziale a tutti i documenti delle amministrazioni pubbliche se non espressamente coperte da segreto.
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di approfondire il tema del “Freedom Of Information Act” italiano anche attraverso la costituzione di un “gruppo di studio”.

Chi è Augusto Zucaro?

Augusto Zucàro è nato a Roma, dove vive tuttora, 53 anni fa.
È dirigente, da 10 anni, presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli; è dirigente anche dell’Associazione degli Allievi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione  (oggi Scuola Nazionale dell’Amministrazione) e del sindacato “Dirpubblica”.
È iscritto al PD fin dalla sua fondazione (in passato è stato iscritto al PCI e ai DS) ed è il coordinatore del comitato “Con Matteo Renzi – Roma 5” (comitato del V Municipio di Roma).

Alessandra Ponzo, Capitale Roma

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Alessandra ha presentato “Capitale Roma” associazione che vuole contribuire al processo d’innovazione culturale, politica e sociale di Roma.
“Capitale Roma” opera costruendo reti sociali tra individui, fuori dalle consorterie, dalle lobby e da tutto ciò che sia autoreferenziale e protezionistico per favorire processi di ricambio generazionale grazie all’innovazione tecnologica ed infrastrutturale, all’internazionalizzazione delle imprese, del mondo del lavoro e delle professioni.
La prima iniziativa dell’associazione è un concorso di idee denominato “Casting delle Idee”: un nuovo modello di “azione sociale” per sperimentare innovative forme di consensus building tra i territori di Roma Capitale, usando strumenti virali come le app e un “Palco” dal quale presentare la propria “Idea – Progetto” in 10 minuti.
Nella presentazione di Alessandra che segue tutti i dettagli e le modalità per partecipare al “Casting delle idee”.

Slide

  • Presentazione “Casting delle idee: le idee si realizzano con il consenso e non con le relazioni” (pdf, 277 K. 11 pp.)

Capitale Roma

•    Sito web: http://capitaleroma.it
•    Pagina Facebook: https://www.facebook.com/CapitaleRoma
•    Email: castingdelleidee@capitaleroma.it

Video di presentazione di “Capitale Roma”
•    Link diretto YouTube http://youtu.be/lhT_94ZWWbg

Per contattare Alessandra Ponzo

Valentina Grippo, consigliere comunale di Roma Capitale

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Valentina ha affrontato il tema di cosa significhi realmente impegnarsi per “cambiare il Paese”.
Il punto di partenza dell’analisi di Valentina è stata la necessità che la battaglia politica che Matteo Renzi sta conducendo in Parlamento e nel Partito sia accompagnata dall’impegno politico dei comitati e delle associazioni di cittadini e di iscritti.
Nei quartieri, nei municipi, nei posti di lavoro, “fare il cambiamento” significa impegnarsi anche attraverso campagne di informazione, tavoli di lavoro, punti di ascolto.
Al cambiamento nella società civile si deve accompagnare però anche il cambiamento nel Partito Democratico.
“Noi iscritti al PD, specie se ricopriamo cariche, dobbiamo impegnarci in prima persona per rendere il partito sempre più accogliente, trasparente, aperto alle proposte di iscritti e cittadini ed economicamente sostenibile” ha sottolineato Valentina.
Incontri di comitati ed associazioni, dove cittadini, elettori e iscritti si riuniscono e individuano le priorità per l’azione politica congiunta sono utili e aiutano il rinnovamento del Paese.
È importante, però, ha concluso Valentina, che questi incontri non rimangano episodici ma siano il punto di partenza per una pratica politica coordinata e continuata.

Chi è Valentina Grippo?

Valentina Grippo è Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali e componente della Commissione Cultura di Roma Capitale.

Andrea Alemanni, “Città democratica”

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Andrea ha presentato “Città democratica” associazione attiva dal 2009 e che si caratterizza per le attività di formazione e informazione su temi civili e sociali a Roma grazie all’organizzazione di “tavoli di lavoro e di incontro” intorno ai quali si incontrano e discutono rappresentanti delle forze politiche , sociali, economiche.
Nelle prossime settimane, ha annunciato Andrea, “Città democratica” organizzerà un evento dedicato al tema “Europa”.

Chi è Andrea Alemanni?

Andrea è stato il primo degli eletti nel 2013 nel Municipio II di Roma dove ora è capogruppo del PD e Presidente della Commissione Scuola.
Ha coordinato i comitati romani per Matteo Renzi nelle primarie del 2012.
Qui il suo cv completo http://www.civicadvisor.it/place/andrea-alemanni/

Per approfondire

Gianni Sabato, Comitato nazionale “2 x 1000”

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Gianni, che è stato insieme a Agatino Grillo e Carlo d’Aloisio Mayo, tra i promotori dell’incontroha incentrato il suo intervento sull’importanza dell’azione civile e sociale evidenziando come l’associazionismo, quello reale, quello vero, sarà il futuro della partecipazione politica, proprio per la riforma che entrerà in vigore dal 2017, quando saranno definitivamente interrotte le erogazioni da parte dello Stato ai Partiti e, quindi, vi sarà, effettivamente, l’abolizione del finanziamento pubblico.
Sull’importanza della partecipazione politica, Gianni ha citato Alexis de Tocqueville che affermava: “se vuoi partecipare alla vita politica del tuo Paese se sei in Inghilterra rivolgiti ad un Lord inglese, se sei in Francia rivolgiti al Governo, se sei negli Stati Uniti d’America rivolgiti ad un’associazione o ad un Comitato”.
Infine Gianni ha presentato il “Comitato Nazionale 2×1000 per il PD”, che ha l’obiettivo di sostenere le iniziative del Partito Democratico ed, in particolare promuovere, mediante la dichiarazione dei redditi, il 2×1000 dell’Irpef, al Partito Democratico e sponsorizzare, a tal fine, la relativa attività politica e parlamentare.

Discorso di Gianni

  • Qui il documento completo dell’intervento di Gianni in pdf  (69 K 2 pp.)

Chi è Gianni Sabato?

Console italiano della Repubblica di Macedonia, Consigliere Giuridico presso la Cancelleria dell’Ambasciata in Italia, coordinatore per gli aspetti culturali ed inter-universitari europei dell’Università di Heraclea (Macedonia).
Dal 2001 al 2003 Consigliere per i rapporti con il Parlamento presso il Ministero delle Comunicazioni, dal 2003 al 2006 Coordinatore dell’Ufficio Relazioni Internazionali, nell’ambito dell’Ufficio Diplomatico del Dipartimento Internazionalizzazione del Ministero della Attività Produttive.

Andrea Occhiello, “7 punti per il nuovo Coordinatore del PD del VII Municipio”

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Andrea dopo aver presentato il Circolo Quadraro Tuscolano e rapidamente tratteggiato la situazione politica del VII Municipio di Roma caratterizzata da una forte dialettica tra il PD e il Presidente di SEL, ha presentato la bozza di “Manifesto per un nuovo PD del VII Municipio di Roma” (qui in pdf) su cui sta lavorando “Adesso Roma 7” , associazione formata da cittadini, elettori ed iscritti del Partito Democratico che vivono o lavorano nel VII Municipio di Roma nata sulle ceneri dell’omonimo comitato che appoggiava Matteo Renzi durante le primarie del dicembre 2013.
Attraverso il “Manifesto” l’associazione chiede, in vista delle prossime elezioni per l’assemblea municipale del Partito Democratico, che il futuro Coordinatore Municipale del PD, chiunque sia e quali che siano le modalità di selezione, si impegni nel suo mandato a garantire i seguenti 7 punti:

  1. razionalizzazione dei Circoli
  2. trasparenza interna dei Circoli
  3. rapporti vivi e continuativi tra gli iscritti e il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Municipale
  4. rapporti vivi e continuativi tra gli iscritti e la giunta del Municipio
  5. contribuzioni obbligatorie al Partito da parte degli eletti
  6. percorsi di democrazia partecipata che vadano oltre la sola pratica delle primarie ad esempio con campagne di raccolta problemi e referendum per scegliere le priorità politiche
  7. integrazione, conoscenza, scambio di “buone pratiche” tra i Circoli e gli iscritti del Municipio.

Il “Manifesto” al momento ancora in bozza e sul qualse si chiedono commenti e contributi anche da parte dei altri Municipi, associazioni e Circoli è disponibile in formato pdf a questo link  (249 K , 11 pp.)

Chi è Andrea Occhiello?

Andrea Occhiello è il segretario del Circolo PD “Quadraro Tuscolano”

Italo Pesce Delfino, Circolo PD Ponte Milvio

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Italo ha presentato l’iniziativa “Dillo a noi”  una sorta di “punto di ascolto” presso il Circolo PD di Ponte Milvio  per raccogliere e classificare le segnalazioni dei cittadini sui temi e problemi del quartiere: tutti i venerdì dalle 18 alle 20 il Circolo è dedicato a questa iniziativa; le segnalazioni possono avvenire anche telefonicamente (06 333 6765) e via mail (dilloanoi.pdpontemilvio@gmail.com).
Il tutto poi , ha spiegato Italo “si concretizza negli incontri aperti con i rappresentanti del Partito Democratico che siedono nel Municipio”.
“Dillo a noi” non garantisce ovviamente una soluzioni a tutte le problematiche sollevate anche perché spesso le competenze esulano dalla giurisdizione del Municipio, ha spiegato Italo “ma quello che ci sembra di primaria importanza è far tornare la fiducia nella possibilità di cambiare le cose e risolvere i problemi. Occorre rimettere al centro dell’azione politica i cittadini con le loro esigenze e sensibilità, ed il PD deve essere il riferimento di tutto questo”.
A conclusione del suo intervento Italo ha proiettato un video realizzato l’8 marzo 2014 in occasione della presentazione in piazza dell’iniziativa “Dillo a noi”.
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di rilanciare e amplificare l’iniziativa del Circolo di Ponte Milvio in altri Circoli del PD e associazioni e dar vita ad un coordinamento cittadino di questo tipo di esperienze per poi confrontarsi con il Comune.

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Il video di “Dillo a noi”

Chi è Italo Pesce Delfino?

Italo è un antropologo visivo, fan del digitale, che lavora nel campo cinetelevisivo. Il PD è l’unico partito al quale è stato iscritto nella sua vita.

Federica Venni, “Pd Community”

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Federica ha illustrato il progetto “Pd Community” al quale collabora per  Roma e provincia chiedendo a tutti i partecipanti di sostenere l’iniziativa.

Per contattare Federica

Raffaella Rojatti, “Big Bang Rignano Flaminio”

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Raffaella ha affrontato affrontato il tema degli open data, quale opportunità per promuovere un reale cambiamento della PA italiana; parlando di trasparenza, Raffaella ha auspicato un maggior confronto fra la militanza politica tradizionale e i civic hacker della società civile, citando a riguardo il caso twitantonio , una applicazione realizzata gratuitamente dal gruppo “Spaghetti Open Data” che, in occasione delle elezioni politiche del 2013, ha raccolto tutti gli account twitter dei candidati per dare ai cittadini uno strumento per comunicare con facilità con i candidati e, soprattutto, per farlo in modo pubblico (e quindi mettendo a sistema la forza di pressione della rete).
Nella successiva discussione è emersa la volontà, da parte de comitati presenti, di costituire un “tavolo di lavoro” per la realizzazione di applicazioni simili anche in ambito romano e laziale.

Chi è Raffaella Rojatti?
Delegata alla “trasparenza e partecipazione,” del comune di Rignano Flaminio (Rm), iscritta al Partito Democratico dal 2008, eletta in Assemblea del PD Lazio nel 2014, imprenditrice nell’ambito della consulenza e traduzione linguistica. Appassionata di diritti civili (con particolare riferimento alla giustizia, gli stranieri e le minoranze), trasparenza, open government, rapporti fra tecnologie della comunicazione e processi democratici e partecipativi, Open data e Big data.

Approfondimenti

Mimmo di Biagio, “Roma Big Bang”

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Mimmo, dopo aver presentato rapidamente “Roma Big Bang”  associazione politico culturale vicina al PD ma indipendente dai partiti, che ha lo scopo di promuovere ed elaborare proposte e progetti finalizzati al rinnovamento culturale, sociale e politico dell’Italia, ha affrontato il tema dell’impegno “civile” sui territori vicino alle esigenze dei cittadini. “Meno social e più sociale” ha provocatoriamente affermato Mimmo per richiamare tutti alla necessità di fare politica per strada per dare ascolto e risposte alle esigenze delle persone normali.

Per contattare Mimmo di Biagio

Ennio Fenis Bonanno, Officine Democratiche Roma

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Ennio, che è intervenuto a nome di “Off Dem Roma”,  la rappresentanza “romana” dell’associazione “Officine Democratiche”, ha svolto un intervento sul tema dell’impegno politico sul territorio che si deve tradurre nell’ascolto delle esigenze dei cittadini e e nella proposizione di “temi e tavoli di lavoro” che affrontino e risolvano esigenze concrete.
Ennio ha anche ironizzato sui “pavoni” politici che passano più tempo a studiarsi l’ombelico invece che risolvere i problemi.
Parlando di “Officine Democratiche” Ennio ha detto che si tratta di un’associazione che vuole essere un laboratorio in cui le idee diventano proposte concrete e soluzioni applicabili.

Chi è Ennio Fenis Bonanno?

41 anni, malato cronico di Filosofia Informatica, Campano di nascita, vita, lingua e mentalità. Non iscritto al PD.

Agatino Grillo, “Circolo PD Alberone: Customer satisfaction”

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Agatino ha raccontato l’esperimento di “Customer satisfaction” svolto dal suo Circolo.
In occasione delle Primarie del 16 febbraio 2014 per la scelta del segretario regionale del PD, il Circolo Alberone  di Roma ha distribuito ai votanti un questionario  per raccogliere le opinioni di iscritti ed elettori sul partito, sul circolo, sulle primarie, sulla recente “staffetta” alla guida del Governo nazionale.
I questionari compilati sono stati 105 rispetto a 109 votanti alle Primarie presso il Circolo.
I risultati del questionario sono stati sintetizzati in un documento (scaricabile in formato word  e pdf  ) successivamente presentato agli iscritti del Circolo e condiviso con i votanti alle primarie.
Qui l’infografica  di sintesi.

Link e approfondimenti

Slide

  • Slide dell’intervento “Circolo PD Alberone: Customer satisfaction”di Agatino all’evento “Costruiamo la bella politica”. Adesso! A Roma e nel Lazio del 29 marzo 2014 (pdf, 842 K 10 pp.)

Carlo d’Aloisio Mayo, Adesso! Roma 3

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Carlo, che è stato insieme ad Agatino Grillo e Gianni Sabato, tra i promotori dell’incontro ha chiuso l’evento con un intervento in cui ha sottolineato la “bellezza politica” dell’iniziativa.
“Oggi ha avuto luogo un incontro originale sia per diversità d’impostazione sia per ricchezza di contenuti” ha commentato Carlo “ anche perché abbiamo non solo discusso di politica ma anche ascoltato tante voci volando ben al di là delle mediocri logiche di appartenenza congressuale.”
Essere riusciti a presentare, condividere e rilanciare progetti e strumenti politici trasversali e concreti sui territori, ha continuato Carlo, ha anche dimostrato che alcune preoccupazioni che taluni avevano prima dell’incontro che cioè si creasse “confusione” su ruoli, sigle e rappresentanze erano ingiustificate.
“Siamo convinti” ha concluso Carlo “che dare bellezza e valore alla politica nei fatti e non solo a parole sia l’unica strada per rinnovare il Pd e il Paese. Dobbiamo far vivere la politica, attivando diffusamente strumenti di ascolto, di conoscenza, di consenso, di trasparenza e di condivisione per far crescere la vera partecipazione che vuol dire consapevolezza di appartenere ad una Comunità. Dobbiamo rivolgerci non solo agli iscritti o agli elettori già motivati, ma a tutti i cittadini partendo dai problemi e dai temi dei territori. Solo così possiamo indebolire le logiche conservatrici del potere delle lobby e delle correnti che continuano a pesare grazie al controllo consociativo della cosa pubblica: per farlo occorre avere il coraggio e la determinazione di praticare nella visione e nel metodo l’essere democratici e liberi”.

articolo pubblicato su “Democratici Digitali

Congresso Regionale del PD Lazio – Open Primarie in III Municipio ?!

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Congresso Regionale del PD Lazio
– Domenica 16 Febbraio –

Primarie Aperte a Tutti i Cittadini

Invitiamo i Rappresentanti Eletti ed i Circoli Pd del III Municipio a coordinarsi per promuovere pubblicamente sul territorio:
1) la conoscenza dei Candidati ed il confronto sulle proposte di programma
2) la partecipazione libera e democratica alle Primarie aperte

Invitiamo i 3 candidati alla segreteria Marco Guglielmo – Lorenza Bonaccorsi – Fabio Melilli a rendere pubblica nel nostro territorio la presentazione della loro candidatura e del loro programma di lavoro … ed a dare la loro disponibilità per partecipare ad un evento-confronto pubblico da organizzare nel III Municipio (Area eventi del mercatino Conca d’Oro ?)

Consentiamo agli “elettori democratici” di poter realmente partecipare alle Primarie valutando e scegliendo le candidature sulla base della più ampia possibile conoscenza dei contenuti e delle persone … anziché limitare la partecipazione alla “solita cerchia” e sulla base delle vecchie e logore logiche di appartenenza e/o di convenienza …

Cominciamo a cambiare verso alla politica anche nel III Municipio !
Open Pd III Municipio. Adesso !

PS – Risposta di disponibilità pervenuta solo da parte di Fabio Melilli e proposta caduta nel vuoto del Pd territoriale …

I renziani contro Renzi. Il caso della direzione romana del Pd.

Comitato Renzi IV

Un vecchio lupo di mare della Prima Repubblica un giorno mi disse: “In politica gli uomini e le donne si misurano allorquando gli si propone una candidatura”. Poi seguì un lungo silenzio ed una boccata al suo toscano. Questa massima è sempre valida, dalle ceneri della Prima Repubblica sino agli albori della Terza, sempre che ci si ponga supini a tali trovate giornalistiche. A ben guardare ad oggi le reazioni di uomini e donne dinnanzi ad una candidatura, sembra di ritrovarsi in piena Prima Repubblica.

Ed ora veniamo a noi. I renziani romani. Chi sono? Quante sono le correnti sub renziane? Dove è, a poco meno di un mese dalle primarie dell’8 dicembre, lo spirito che ha animato tanti renziani della prima ora? La situazione a me, che sono un simpatizzante piddino senza tessera, sin dal primo istante in cui ho messo piede sulla soglia di via dei Pianellari, la sede del comitato centrale renziano in occasione delle ultime Primarie Pd, mi è parsa subito piuttosto chiara. Una squadra quella renziana romana composta da diverse anime. Una componente di giovani di belle speranze candidi e puri. Una sotto componente di giovani renziani, fuoriuscita dai giovani democratici di stampo ex-Ds in rampa di lancio, disposti a tutto pur di farsi candidare. Ed una buona componente di riciclati i quali, in virtù della propria storia pregressa e dei voti presi alle ultime tornate elettorali, erano sicuri di uno strapuntino nel rinnovamento a macchie di leopardo di Matteo Renzi. Ultima componente, non meno importante in verità, quella composta da una manciata di amici personali del leader fiorentino, sparuta compagine romana del bel salotto di Palazzo della Signoria. I professanti della religione della prima Leopolda (ben attenti a guardare dall’alto in basso quelli della seconda Leopolda). Forti degli sberleffi che, sino a due anni fa, avevano sopportato nella Roma bersaniana e dalemiana, vantavano un diritto inalienabile di primogenitura e quindi destinati per direttissima nelle alte sfere del nuovo Pd.

In quelle settimane prima dell’8 dicembre i giochi mi parvero già fatti. Così negli ultimi due mesi mi sono limitato unicamente ad osservare la nascita del nuovo Pd renziano, ben disposto ad aggiungere nuove classificazioni nel mio personale bestiario dell’umanità politica italiota di sinistra.

Ma il Pd romano detta sempre la linea delle nuove tendenze ed il fascino della Capitale è anche in questo. Tutto sta nel ragionare con ordine per mettere insieme i pezzi del puzzle romano. Nei due mesi precedenti le Primarie del Pd si sono strutturati e radicati, soprattutto in rete, i Comitati “Adesso!” Renzi. Almeno uno per ogni municipio romano. Da questi è stata creata una mailing list nella quale tutti gli ammessi potevano dare il proprio contributo in fatto di spunti di riflessione (per la verità pochi) e coordinate organizzative (per lo più durante l’ultima settimana). Ho fatto anche io parte di una di queste mailing list dei renziani romani. Vi sono potuto entrare soltanto dopo che uno degli eletti in pectore della prima Leopolda è stato rassicurato sulle mie intenzioni. Sapendo che ero un giornalista locale “de quartiere”, qualcuno ha dovuto garantire che non fossi lì in veste di cronista, ma di simpatizzante. Difatti durante quelle due settimane, non ho scritto parola dinnanzi a quella massa immane di mail che si susseguivano l’una all’altra senza soluzione di continuità.

Tuttavia anche durante la mia permanenza nella mailing list dei Comitati renziani mi si è subito palesata la stessa sensazione che ebbi sull’uscio di via dei Pianellari: i giochi erano già fatti ben prima dell’8 dicembre.

Nel mentre che ricevevo una valanga di mail dalla mailing list dei Comitati renziani, ho dato il mio contributo, timido per la verità, presso il Comitato “Adesso!” del terzo municipio di Roma. Ho dato il mio contributo perché a fondare quel comitato c’era Silvia Di Stefano. A molti questo nome magari non dirà molto, ma ai renziani romani sì. Silvia è quella donna che vedete in fotografia. Tiene ben esposto un cartello “Io voto Renzi, tu che ne penzi?”. Quel cartello lo scrisse sui divanetti del foyer dell’Auditorium di via della Conciliazione. Mi chiese pure che mi sembrava di quel cartello. E io, con il mio solito fare snob, le risi in faccia. Lei accettò quel mio sorriso, perché veniva da un amico. Ed infine quella foto venne pubblicata pure sui giornali nazionali che ripresero quel primo evento romano del tour di Renzi per le primarie con Bersani.

Ma perché vi sto parlando di Silvia? Perché Silvia, dinnanzi ad una proposta di candidatura nella lista per l’assemblea nazionale a sostegno di Matteo Renzi ha detto di no. Qui torniamo alla massima del politico con il toscano. Silvia ha declinato l’invito a candidarsi perché non sopportava l’idea di condividere quella battaglia con quei riciclati piddini che erano saliti sul carro del vincitore. A me la coerenza fa sempre commuovere, ragione per cui ancor oggi ripenso di quel mio sorriso snob da veltroniano con la puzza sotto il naso che le ho riservato. Ma Silvia ha fatto molto di più. Laddove ci si era resi conto che durante i congressi dei vari circoli Pd di Roma, venivano avallate votazioni di circoli fantasma e con tesseramenti gonfiati, ha chiesto a più riprese l’intervento delle commissioni di garanzia del partito ed anche della stessa componente renziana. Dinnanzi al menefreghismo del Partito e persino della componente renziana, alla fine Silvia e il direttivo storico del suo circolo hanno deciso di chiudere la sede del Pd di Castel Giubileo. Un circolo vero, in carne ed ossa. L’unico che aveva sostenuto Matteo Renzi a Roma quando tutti erano bersaniani e che l’aveva persino fatto vincere quando tutto il partito remava contro il rottamatore.

È stato così che, avendo il suo esempio in mente, ho rifiutato anche io una proposta di candidatura all’assemblea nazionale. Il Circolo Renziano del Terzo municipio doveva esprimere un nome. Dopo il passo indietro di Silvia, è stato fatto il mio nome per il quinto posto in lista (quindi ineleggibile per ragioni di sistema elettorale). Fatto sta che il mio nome è stato comunque cassato in piena notte da coloro che non mi faccio problemi a definire la peggior feccia della politica romana piddina. Il giorno dopo scrissi una nota su Facebook denunciando l’ostracismo sul mio nome. La risposta non si fece attendere. Fui chiamato da quelli di via dei Pianellari che mi proposero il reinserimento in lista. Rifiutai. Avendo capito oramai il giochino, mi tirai subito fuori. E di questo devo ringraziare l’esempio di Silvia.

Ad oggi mi trovo costretto a ritirare fuori tutto ciò perché mi trovo davanti ad una lettera aperta che gira su facebook. La scrive Cristiana Alicata. Una lettera in polemica con il neo eletto segretario del Pd romano. Tale Cosentino. Si chiede chiarezza nella nomina della direzione romana del Pd. Si chiedono criteri certi, che non si rifacciano al codice cancelli sulle quote percentuali derivanti dalla tornata delle Primarie. E io mi chiedo: perché pretendere per la direzione romana ciò che non si è preteso per quella nazionale? Anzi ciò che nemmeno si è avuto il coraggio di chiedere?

Cristiana perché? Perché chiedere oggi ciò che non è stato chiesto all’indomani delle liste per l’assemblea nazionale zeppe di riciclati? Perché non aver promosso una raccolta di firme per chiedere all’indomani della nomina della direzione nazionale, conto di alcune scelte, una fra tutte quella ad esempio di Fioroni? Laddove Matteo Renzi ha dato una grande rappresentazione plastica di realismo politico con la nomina in direzione di D’Alema, Fioroni, Veltroni e molti altri che sarebbero dovuti essere rottomati, tante anime candide del Renzismo sono salite su qualche scialuppa ed hanno abbandonato la nave. E chi può dargli torto?

La lettera aperta, corredata da circa 100 firme sembra un capriccio da fanciullo dinnanzi ai deludenti regali di Babbo Natale. È stato chiaro sin dall’inizio cosa sarebbe successo. Renzi ha imbarcato pezzi di apparato pur di stravincere le Primarie. Scelta discutibile, ma che ha dato i frutti sperati. Oggi lui è segretario di tutto il Pd. Ragione per cui, sempre su questo blog, ho scritto che oggi i Comitati Adesso Renzi devono sciogliersi, semplicemente perché hanno raggiunto con successo il proprio scopo: far eleggere Renzi. Ho auspicato anche che i renziani che vogliano sostenere il Pd con Renzi segretario debbano iscriversi ai Circoli Pd e portare idee e contributi dentro le sedi del partito, come è normale in un movimento organizzato che prevede nel suo statuto che i circoli siano centrali per l’attività del partito.

Invece, ci ritroviamo ancora una volta con una lettera aperta in polemica con il Pd romano. Come se i renziani dovessero, al pari di due anni fa, imporre una figura nuova al comando con nuove linee di gestione del Partito. Come se i renziani dei comitati non vogliano accettare la realtà: Renzi è venuto a patti con l’apparato che lui stesso deve adesso gestire al meglio. Non voler accettare questa evidenza equivale a disconoscere la scelta fatta dallo stesso Renzi.

E ci troviamo al punto di partenza: Cristiana Alicata perché hai accettato la candidatura alla Assemblea nazionale del Pd in quota Renzi, se ancor oggi non sei in sintonia con la linea dettata dal tuo leader? Battere i piedi non serve a nulla. Oppure sbaglio?

Enrico Pazzi

articolo tratto dal Blog di Enrico Pazzi, giornalista, sostenitore di Adesso! Roma 3

Adesso! Roma 3: Festa e discussione sul futuro dei comitati

131210-discussione-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Quale futuro per i comitati per Matteo Renzi? Appassionata discussione ad “Adesso Roma 3”. Occorre “fare rete” per collaborare in modo efficace su campagne politiche comuni

Ieri sera sono andato alla festa del comitato “Adesso Roma 3”  presso il circolo “Nuovo Salario” in piazza Bortolo Belotti 37 per festeggiare la vittoria di Matteo Renzi e, come recitava l’invito, “scambiarci le prime opinioni ed idee sul da farsi con tutti coloro che hanno apertamente e concretamente sostenuto il progetto di Matteo in questi anni, in questi mesi, in queste settimane o anche solo in questi giorni!” All’incontro erano presenti anche Valentina Grippo e Simona Bazzoni elette in Assemblea nazionale nel collegio IV della Capitale (municipi III e IV). Assente il 3° eletto Fabrizio Panecaldo sebbene invitato.

Valentina e Simona

Valentina e Simona hanno dato inizio alla discussione politica dando una prima lettura dei risultati delle primarie dell’8 dicembre e garantendo che il loro impegno in Assemblea nazionale sarà improntato alla massima trasparenza tenendo costantemente informati i comitati, gli iscritti al partito e gli elettori delle discussioni e delle decisioni adottate. 131210-discussione-bis-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Cambiare verso

Silvia Di Stefano, già segretaria del circolo Pd Castel Giubileo Settebagni di Roma, ha ricordato quanto accaduto in fase di compilazione delle liste per l’Assemblea nazionale: i comitati e i segretari di circolo sono stati “tagliati fuori” dal tavolo delle decisioni per privilegiare “accordi di corrente” che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana. Silvia ha auspicato che il neosegretario Matteo Renzi sappia cambiare verso al PD e ristabilire criteri di scelta delle candidature basate sul merito e non sull’appartenenza a filiere di potere. 131210-discussione-ter-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Il futuro dei comitati

Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III Municipio, ha dato il via alla discussione sul futuro dei comitati auspicandone lo scioglimento. “Renzi è adesso il segretario di tutti” ha sottolineato Riccardo “e dunque i comitati hanno esaurito il loro compito storico. I componenti dei comitati devono confluire nei circoli del PD portando loro nuove energie e idee” Agatino Grillo (cioè io) è intervenuto sostenendo invece la tesi opposta: “Occorre rilanciare l’azione politica dei comitati: per la loro diffusione capillare e per la composizione dei loro associati i comitati sono una risorsa preziosa sui cui il neosegretario del PD potrà far ricorso nella lunga battaglia che lo vedrà impegnato per il rinnovamento del partito e del Paese” Sul tema “sciogliere o rilanciare i comitati” sono intervenuti con tesi e proposte diverse tutti i convenuti ciascuno sottolineando vantaggi e svantaggi delle 2 opzioni.

Conclusioni

Le conclusioni comuni del dibattito sono state sintetizzate da Carlo d’Aloisio Mayo individuando nell’obiettivo prioritario quello di costruire da subito strumenti ed iniziative per riuscire a far ripartire la Politica dai Cittadini e dai Territori, quale strumento per incidere nelle scelte comuni del nostro futuro, riconquistando fiducia e credibilità verso la Democrazia, per cui:

  • i comitati possono evolversi in libere forme associative per promuovere iniziativa politica e culturale che sia da volano dinamico tra i Cittadini e il Partito Democratico
  • è necessario lavorare nei e con i circoli PD per rendere il partito sempre più inclusivo e trasparente
  • occorre complessivamente “fare rete”, promuovere “servizi comuni” quali infrastrutture web (sito, social network, piattaforma liquida di partecipazione), format di eventi partecipativi per l’elaborazione politica ed economica, condivisione delle best practice sui territori…

La festa

Torte e spumante, birra e pizza, battute e sfottò, palloncini rossi hanno segnato la fine della serata. 131210-palloncini-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

articolo ripreso da Democratici Digitali

Video-Foto Clip: “Le Primarie dei Comitati Romani per Matteo Renzi”

comitati Renzi Roma

Il più Grande Spettacolo dopo il Big Bang
Libera interpretazione fotografica della campagna dei Comitati Romani per Matteo Renzi alle Primarie 2013 per l’elezione del Segretario del Partito Democratico

di Patrizia Cini

No Silvia, No Party !

Comitato Renzi IV

Silvia Di Stefano

… coraggiosa bandiera renziana della prima ora” nel III (ex IV) Municipio di Roma (… ora pare sia una colpa …)

… entusiastica fondatrice del Pd (… anche questa …)

… segretaria del Circolo Castel Giubileo,
(… l’unico Circolo che ha anche chiuso per denunciare l’indifferenza e l’inadeguatezza del sistema di garanzia del Pd
sui Circoli “fantasma” che invece vengono riaperti ad hoc ad ogni occasione elettorale per moltiplicare potere …)

… rappresentante dell’UNICO territorio romano dove – grazie al suo credibile lavoro politico – alle Primarie 2012 Matteo Renzi ha vinto su Bersani con oltre il 60% !

Con Matteo Renzi contro i circoli fantasma ed i signori delle tessere: intervista a Silvia Di Stefano (di Democratici Digitali)

Comitato III Municipio
Silvia manifesta il suo entusiasmo durante le primarie del 2012 – Auditorium della Conciliazione

A Roma ci sono stati accordi territoriali con l’imposizione di nomi e metodi che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana col risultato che i risultati per Renzi nella Capitale sono insoddisfacenti

Agatino Grillo: Ciao Silvia, ti vuoi presentare?

Silvia Di Stefano: Mi chiamo Silvia Di Stefano, sono stata fra le fondatrici del Partito Democratico e da allora sono coordinatrice del circolo Pd Castel Giubileo Settebagni di Roma oggi facente parte del III Municipio della Capitale. Mi sono avvicinata alla politica per cercare di fare del bene al mio quartieree sono stata eletta nel 2006-2008 con la lista civica per Veltroni come indipendente. Ho sostenuto Matteo Renzi alle scorse primarie per cambiare il Partito Democratico e il centrosinistra.

Agatino Grillo: Silvia e il Pd: come nasce tutto?

Silvia Di Stefano: Entro nel Partito Democratico nel momento della sua fondazione con Walter Veltroni.Insieme con tante persone del mio territorio decidiamo di costruire un circolo, perché crediamo nella forza dello stare assieme per il raggiungimento del bene comune. In questi anni ho condiviso insieme ad alcune persone perbene un cammino nel Partito Democratico, per cercare di rinnovarlo ed innovarlo dall’interno, non riuscendo tuttavia a scardinare le logiche delle correnti e delle appartenenze, che Matteo Renzi dichiara di voler finalmente combattere.

Agatino Grillo: Silvia e Matteo Renzi: dicci tutto?

Silvia Di Stefano: Ho sostenuto Matteo fin dal primo giorno. Il circolo di Castel Giubileo Settebagni è stato l’unico circolo che ha dato la maggioranza dei consensi a Renzi nelle primarie del 2012, organizzando la copertura dei gazebo sul territorio del III municipio. In quell’occasione abbiamo avuto tutto l’apparato del partito a sostegno di Bersani. Molti di quelli, oggi dicono di sostenere Renzi, ma lo fanno perché oggi Matteo è sufficientemente forte per poter vincere anche senza il loro apporto. Quando Renzi venne a Roma ho cercato di trascinare a quell’incontro quelle persone che credo possano fare il bene del nostro territorio. Ho sempre riservato molta attenzione alle parole di Renzi, non condividendo anche qualche tono eccessivo sulla “rottamazione”, parola che ha spaventato molte persone. Tuttavia mi auguro che oggi che non la usa più come un tempo, applichi comunque criteri oggettivi ed innovativi per la scelta della sua squadra nei territori. La sua vera vittoria Matteo dovrà conquistarla con la composizione delle liste nazionali a suo sostegno l’8 dicembre, dimostrando quale classe politica vorrà al suo fianco.

Silvia Di Stefano denuncia il carro
la denuncia pubblica di Silvia Di Stefano alla riunione del Comitato per Matteo Renzi a Roma in Via dei Cerchi giovedì 14 novembre

Agatino Grillo: Hai denunciato l’inquinamento politico nel movimento per Matteo Renzi a Roma, spiegaci meglio …

Silvia Di Stefano: Mi rendo conto che Matteo non ha il tempo per poter osservare in tutto il Paese quello che succede sui territori e per questo ho ritenuto prioritario raccontare quello che ho visto. A Roma ci sono stati accordi territoriali che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana , e che sono stati confermati dai risultati che hanno portato ad avere Cosentino segretario e Giuntella presidente. Aldilà delle persone, c’è stata l’imposizione di nomi e metodi lontani anni luci dal cambiamento e da ciò che Matteo Renzi vuole rappresentare. La conferma mi pare sia nel risultato  negativo avuto a Roma, ampiamente al di sotto della media nazionale.

Agatino Grillo: Ti accusano di indebolire Matteo Renzi con le tue denunce così come accusarono De Sicaper ladri di biciclette … Cosa rispondi?

Silvia Di Stefano: Il metodo lo conosco bene, è lo stesso utilizzato per far fuori Veltroni e chi ha creduto nel PD come “altro” da Margherita e DS messi insieme. Le nostre denunce servono a tutelare il partito democratico e Matteo Renzi. Chi sottrae tempo e risorse alla propria vita per dedicarle al bene collettivo senza un tornaconto personale non dovrebbe aver bisogno di giustificare le propria azioni. Consentire ai circoli finti di votare, ai signori delle tessere di contare, rappresenta la morte del partito democratico che ho contribuito a fondare, quando alcuni di questi signori magari erano pure in un altro partito politico.

Agatino Grillo: Come gesto di protesta hai chiuso il tuo circolo. Non è tafazzismo?

Silvia Di Stefano: Dopo anni di lavoro nel territorio, sfoghi accorati da parte dei cittadini per gli errori clamorosi commessi dalla dirigenza nazionale del Pd, battaglie contro i potenti sostenute in solitudine e senza l’avallo del partito romano, abbiamo deciso di non accettare più questa sciatteria e questo pressappochismo di un partito che non è in grado di far rispettare nemmeno le regole che si è dato. O il partito diventa quello che si promette in televisione e sui giornali oppure per noi non è più sostenibile metterci la faccia sul territorio.

Agatino Grillo: Uscirai dal Pd?

Silvia Di Stefano: Io rimango nel Pd certo!….e spero che anche il PD di Renzi non esca dal PD….mantenendosi fedele ai suoi principi fondatori.

Agatino Grillo: Un’ultima domanda. Davvero non sei su FaceBook?

Silvia Di Stefano: Il tempo che dedico alla politica è fatto di persone ed azioni. Credo sia una questione di ampiezza della propria azione politica: Facebook è ottimo strumento per raggiungere tante persone col proprio pensiero, ma mi pare che ci siano delle degenerazioni preoccupanti, in particolare relativamente a giudizi superficiali e discussioni “tra pochi” che facilmente diventano teorie politiche.
Mi piacerebbe che queste piazze virtuali diventassero reali, con persone che si confrontano e crescono insieme, facendo esercizio di democrazia, sono sicura che tanti “teorici” della politica e dell’azione sui territori, avrebbero parecchie difficoltà se anzichè fare un post su Facebook, dovessero spiegare personalmente ai cittadini il perchè delle loro decisioni e prese di posizione.

Agatino Grillo: Grazie Silvia e buon lavoro!

Silvia Di Stefano: Grazie a voi tutti

Democratici Digitali

 

 

 

articolo pubblicato da Democratici Digitali il 20 novembre 2013

il Circolo Pd di Castel Giubileo chiude per protesta !

chiuso-per-ferie2011«Il direttivo del circolo Pd di Castel Giubileo e Settebagni, fondato alla vigilia delle primarie del 2007 e composto da iscritti che hanno partecipato alla fondazione del Partito Democratico, ha deciso di chiudere la propria sede in seguito ai gravi episodi avvenuti durante il congresso del Partito Democratico di Roma ed in risposta all’atteggiamento superficiale delle commissioni congresso preposte, riguardo ai ricorsi sulle votazione dei circoli finti, quelli cioè inesistenti sul territorio e che aprono solo in occasione dei congressi, per affermare il potere di alcuni, e ai quali tuttavia è stato comunque permesso di esprimere delegati al pari dei circoli veri e storici».

Lo dichiara in una nota Silvia Di Stefano, coordinatrice del circolo Pd che afferma di parlare a nome del direttivo.

«Decisioni che non soltanto umiliano gli iscritti dei circoli veri del Partito Democratico, che si sobbarcano il peso economico e fattivo delle azioni politiche sul territorio, ma che contribuiranno ad inquinare anche il voto per la Convenzione nazionale e le prossime primarie dell’8 dicembre – aggiunge Di Stefano – Il circolo ha espresso in un documento ufficiale le proprie perplessità riguardo al congresso romano e alle logiche correntizie e spartitorie che lo hanno caratterizzato, e che inevitabilmente porteranno all’ennesimo indebolimento a Roma della forza del Partito Democratico, in favore dei soliti personaggi, che negli ultimi cinque anni hanno immobilizzato Roma e fatto disaffezionare migliaia di elettori di centro sinistra»

Convenzione al Circolo “Nuovo Salario”: Renzi vs. Cuperlo 2 – 1

Circolo Belotti

… vale veramente raccontare come sia andata questa sera al Circolo Nuovo Salario nel III Municipio, uno dei circoli realmente democratici di Roma e storicamente ben orientato su Bersani & Co. … (così come anche relazionato ai nostri Lorenza, Marco e Luciano … ma anche a Matteo)

… già da giovedì come Comitato Renzi del III Municipio avevamo indicato in Silvia Di Stefano la persona storicamente più accreditata nel territorio per presentare credibilmente la mozione di Matteo

… purtroppo, invece, alle 14,55 di oggi (poco più di un’ora prima dell’inizio) ci è arrivato l’inspiegabile diniego dal Comitato Centrale con l’indicazione che a presentare la mozione sarebbe venuto tal Sig. Romolo Moriconi (persona a sua volta indicata dal Consigliere Fabrizio Panecaldo)

… ed invece dopo aver vanamente atteso, esaurite tutte le altre presentazioni, il garante ha dovuto prendere atto e verbalizzare l’assenza del Sig. Moriconi (che non si è proprio presentato neanche dopo !) ….

… è quindi poi intervenuto Alessandro Danè di Adesso! Roma 3 per sostenere con passione ed entusiasmo la mozione Renzi

… abbiamo poi con trasparenza ed efficacemente spiegato quello che è accaduto e sta accadendo a Roma intorno al nome di Matteo… raccontato della riunione imbarazzante di giovedì sera in Via dei Cerchi … quello che abbiamo fatto in queste settimane sui Circoli “fantasma” e sugli accordi impresentabili … e quello che faremo nei prossimi giorni per rivendicare, almeno nel territorio, la qualità del progetto in cui crediamo di “cambiare verso” alla politica e al Pd … e garantire la credibilità del nome di Matteo in vista delle primarie dell 8 dicembre …

… il risultato straordinario ha sconvolto persino la segretaria cuperliana del circolo: votanti 98 – Renzi 64 – Cuperlo 24 – Civati 6 – bianche e nulle 4 … con 1 delegato per Cuperlo e 2 delegati per Matteo !!!

… ci pare una bella testimonianza di come il coraggio della veritá, l’affidabilità e la credibilità politica di chi vive e lavora nel territorio da anni … possa pagare e meritare ben più dei compromessi con i protagonisti della “vecchia politica” che Matteo vuole rottamare e noi con lui !

Pd Roma. Tutti (anche i “renziani”) acclamano Cosentino. Perchè ?… Noi No !

Silvia Di Stefano denuncia il carro

“Nel nostro terzo (ex IV) Municipio di Roma, aggregandoci sin dall’inizio delle primarie 2012 per il premier del centrosinistra intorno alle parole chiave della proposta di Matteo Renzi, lo abbiamo sostenuto con entusiasmo.

Quello sforzo organizzativo per Renzi a Roma si concretizzò in sostanza attraverso il lavoro volontario di tante persone normali incontratesi ai gazebo e nei circoli durante le due giornate delle primarie.

A distanza di un anno, con l’arrivo di queste nuove primarie stavolta per la segreteria del partito romano, vengono calate dall’alto delle alleanze e dei candidati, che per storia e modalità rendono queste scelte incomprensibili.

Tuttavia ci adeguiamo, promuovendo anche noi in prima persona un candidato – Tobia Zevi – mettendoci la faccia e sostenendo nei circoli la sua candidatura.

Facciamo più di quanto lo stesso Matteo Renzi faccia per il cosiddetto candidato “renziano” a Roma, poiché Matteo per questa candidatura NON spende una parola, non partecipa ad iniziative pubbliche, non passa nemmeno al comitato in via dei Pianellari nel giorno dell’inaugurazione, che coincide con la visita di Renzi alla delegazione parlamentare.

Queste situazioni non ci sfuggono mentre avvengono, ma preferiamo continuare a lavorare per cercare di non arrecare danno alla corsa di Renzi alle primarie dell’8 dicembre.

Tuttavia pian piano emergono “giochetti” ed “atteggiamenti tattici”, che poco ci piacciono. Si comincia a dare credito a personaggi con cui da anni NON condividiamo alcun ideale politico, strategia, metodi d’azione ed obiettivi.

Sul nostro territorio (quello del III Municipio) emerge chiaramente un’asse politico strategico e tattico fra Zevi e Cosentino, che ci taglia fuori dalle scelte in alcuni dei circoli ed – anzi – ci mette in difficoltà, esponendoci ad attacchi politici strumentali che, più o meno indirettamente, si ripercuotono sul nome di Renzi.

Quello che accade non è causa di una nostra volontà nel voler rappresentare una primogenitura nel sostegno a Renzi, questione di cui non c’è nemmeno bisogno di discutere perché acclarata dai fatti e dalla storia politica di questi ultimi anni, bensì per l’incoerenza nei metodi e nei valori usati da chi ha avuto il compito di coordinare e gestire la mozione a sostegno di Zevi e di conseguenza di Renzi. Questa incoerenza è stata talmente marchiana da provocare una reazione spontanea da parte di iscritti, che avevano già votato convintamente Matteo Renzi alle primarie precedenti.

Per questa ragione succede che un gruppo di iscritti decide allora di ribellarsi a questo metodo, feriti dall’impotenza con cui si sono consumati obbrobri in nome di Matteo Renzi.

Si ribellano perché lo riconoscono questo metodo uguale a quello che combattono nel Partito Democratico attuale e che vogliono rottamare.

La motivazione è la salvaguardia dell’azione territoriale in vista delle primarie per la segreteria, poiché infine ciò che ci distingue da coloro che nel partito hanno sempre utilizzato questi mezzi è l’essere ancora credibili, perché noi vogliamo essere ancora credibili.

Questo atto di disobbedienza pacifica e civile ci porta a far eleggere due nostri delegati (Renziani dichiarati nei metodi e nei comportamenti) con un’altra mozione, perché appare ormai evidente come stia evolvendo il congresso e a quali risultati si arriverà con la strategia suicida adottata dalla mozione.

Avevamo talmente ragione che prima dell’apertura dell’assemblea romana del Pd i candidati di Cosentino e Giuntella sono stati convocati da Cuperlo per trovare un accordo in vista delle primarie, per massimizzare il suo risultato su Roma.

A questo ennesimo atto sfrontato ed evidente, si è deciso di rispondere votando Cosentino segretario e lasciando scheda bianca sul nome di Giuntella. Quasi che il sostegno dei due a Cuperlo sia differente e  mancando completamente il senso della battaglia vera da combattere.

Cosa è uscito dal congresso romano in realtà.

Che oltre il 70% del partito sosterrà Cuperlo alle primarie, mentre i Renziani sono relegati ed umiliati ad un misero 15% (che siamo convinti Renzi saprà moltiplicare).

A far ancor più comprendere gli errori di metodo e di sostanza, ci sono le numerose assenze nella delegazione ufficiale della mozione Zevi in assemblea romana. Aggravata ulteriormente dalla scelta scellerata di NON far partecipare alla riunione di mozione, i due delegati renziani eletti a Castel Giubileo.

Ci chiediamo e chiediamo a voi: ma l’appartenenza alla mozione Zevi conta di più del sostegno a Matteo Renzi ?

Sembra persino retorico ribadire cosa voglia dire per iscritti e simpatizzanti sapere che le due massime cariche del partito romano, segretario e presidente dell’assemblea, siano state entrambe assegnate a figure che hanno già espresso il proprio sostegno ufficiale a Cuperlo.

Sono questi i risultati che l’area renziana a Roma poteva ottenere?

O invece si poteva fare di più, soprattutto in preparazione delle primarie nazionali?

Siamo convinti di si, soprattutto se si avesse avuta la volontà di far esprimere i territori, le persone nei circoli, mettendo in campo candidature più credibili e rifiutando appoggi che in alcuni casi hanno persino fatto perdere consensi.

Noi crediamo che il disastro compiuto in nome di Renzi, perché non sapremmo definirlo diversamente, sia da ricercare soprattutto nel METODO sbagliato che è stato usato o sarebbe meglio dire non agito.

I territori che NON sono stati coinvolti nelle scelte – laddove hanno cercato di farsi sentire – sono stati mortificati e silenziati.

A Via dei Pianellari siamo stati INSULTATI. All’assemblea romana siamo stati CACCIATI.

Chiediamo a tutti voi se questi sono i cambiamenti che auspicavate quando vi siete convinti che sia possibile una rivoluzione renziana nel partito romano, e – a salire – in quello nazionale.

La cosa che più ci ha preoccupato e fatto soffrire è stata anche la mancanza di democrazia nei momenti subito successivi alla fine dei congressi.

Quando tutti sapevano che si stavano compiendo le scelte, le decisioni e le alleanze per il futuro del PD, nessuno ha voluto convocare una riunione dei delegati di Zevi/Renzi.

Perché ci chiediamo? Un candidato debole, senza il sostegno esplicito di Renzi, è stato utile solo per impedire a Cosentino di superare la soglia del 50%, in modo da dimostrare come non fosse autosufficiente e quindi affermando la forza dell’altra area all’interno dei cuperliani. Ottenuto il risultato, Giuntella fa il presidente dell’assemblea e per Zevi sarà ritagliato il ruolo connesso ai suoi 30/60 delegati.

Cosa c’entri questo con Renzi non lo abbiamo capito.

Siamo qui a scervellarci per trovare le motivazioni di questo sfacelo che porterà di nuovo Roma in mano agli strateghi del PD, che imporranno lo stile bersaniano/cuperliano, unici in tutta Italia in compagnia dell’Enna di Crisafulli.

Siamo qui a chiederci se potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto, se dovevamo dirlo a più persone, più forte, fregandocene di quelli che dicevano che “così si fa del male a Renzi”.

Perché – scusatemi – ma questa storia deve finire. Se devo mettere la mia faccia per chiedere il voto per Renzi, allora devo anche essere in grado di spiegare ALMENO le alleanze sul territorio, e – nel caso in cui queste siano ritenute necessarie dalla mozione Renzi – ci deve essere un tavolo democratico dove discuterle prima, per evitare frizioni deleterie nel territorio.

Un sorriso e un augurio di buon lavoro a tutti”

Silvia Di Stefano, segretaria del Circolo PD di Castel Giubileo-Settebagni

Comitato Roma per Matteo Renzi 14-11-2013

Facendolo nostro, abbiamo riportato integralmente il coraggioso intervento-denuncia che Silvia ha svolto alla riunione di coordinamento romano dei Comitati Renzi tenutasi giovedì 14 novembre in Via dei Cerchi 75.

correnti persone

In questo congresso romano, nel nostro piccolo come Adesso! Roma 3 abbiamo fatto “tana” ai “bersaniani” che opendemocraticamente saliti sul “carro” di Matteo Renzi, anziché spingerlo, hanno subito pensato bene di importare ed imporre i loro vecchi metodi e logori comportamenti politici, proprio quelli che Matteo vuole rottamare e di cui nelle stesse ore ne rivendica giustamente il “cambia verso” pubblicandone info-grafiche sul suo sito.

Uno dei fondamenti della democrazia – anche a garanzia della sua efficacia e trasparenza – necessita dell’assunzione responsabile ed alternativa, tra chi vi compete, del ruolo di governo per chi vince e di controllo per chi perde.

L’evocazione “unitaria” in nome dell’ “emergenza di turno” è diventato l’alibi sistematico delle devastanti modalità consociative e compromissorie che in questi ultimi decenni hanno inquinato e degradato la politica, i partiti e l’Italia.

Noi partecipiamo alla sfida dell’8 dicembre per “cambiare radicalmente verso” a questa pessima politica.

buona politica

Quale credibile ed autentica forza rinnovatrice di sé stesso può rappresentare oggi il partito romano ?

Partito che è nella gran parte delle sue ramificate ed incancrenite componenti di potere, palesemente corresponsabile del disastro politico ed organizzativo di questi anni, nel quale le voci autenticamente critiche e libere – non espressione di strumentali rivendicazioni puramente correntizie – si possono veramente contare sulle dita di una o due mani …

Un partito verticistico che si scompone tatticamente al momento congressuale per esprimere 4 candidature apparentemente alternative tra di loro – ovviamente TUTTE in nome della bandiera del RINNOVAMENTO, ma tutte di fatto cimentate a cercare voti prevalentemente con le stesse vecchie e logore dinamiche …

Un partito che poi, subito dopo il voto, torna a mortificare ogni vera dialettica democratica, ricompattandosi in acclamazioni e voti praticamente unanimi, rende evidente la finalità strumentale di tutto il percorso, puramente finalizzato alla conta interna per il riposizionamento nel potere di controllo dell’apparato.

Appare anche banale evidenziare l’equazione logica per cui “Tutti responsabili = Nessuno Responsabile” e quindi anche “Tutti Rinnovatori = Nessuno Rinnovatore”.

delega Pd Roma

All’Assemblea Romana di mercoledì 13 la presidenza ha messo in votazione per alzata di mano l’elezione di Claudio Cosentino, ma poi, anziché procedere alla conta dei contrari e degli astenuti, ha inteso forzatamente proclamare l’elezione per acclamazione.

Questa modalità non ha consentito l’espressione dei voti in dissenso, come lo erano i nostri.

Tutti, quindi, ufficialmente anche i “renziani”, hanno quindi acclamato Cosentino … e ci domandiamo perché ?

Non comprendendolo nell’interesse del nome di Matteo e – soprattutto – del suo/nostro progetto di “cambiare verso” alla politica e al Pd … possiamo almeno dire … noi no!“.

Ed è un “No” chiaro e deciso, anche se isolato, perché pensiamo che questo modo di “fare politica” non porti lontano questo Pd romano.

Carlo d’Aloisio