Innanzitutto un grande Grazie a Renato Giallombardo che da anni e in prima persona si spende come nessun altro (nei fatti e non solo nelle parole) per contribuire a innovare nel Metodo e, quindi, conseguentemente a qualificare nel Merito, l’elaborazione Sana della Politica (intesa come Polis) … specificatamente agendo proattivamente sul processo di selezione delle Idee e di formazione del Consenso e quindi di valorizzazione delle Persone in grado di perseguirle … sia promuovendolo su base Civica (Casting delle Idee per Roma) … ma anche mettendolo al servizio del #PartitoDemocratico romano e del Lazio.
Quello che Renato propone, promuove e pratica – rappresentando in tal senso un prezioso riferimento aggregativo per molti cittadini democratici, impegnati nel civismo, ma anche per questo non necessariamente iscritti ad alcun partito – nessuno lo aveva fatto prima ed ancora oggi viene visto da molti con imbarazzo e diffidenza, soprattutto da Chi ha consapevolezza del potenziale rivoluzionario in termini di messa in discussione del controllo consolidato e perpetuo del proprio potere (corpi intermedi, lobbies, circoli, fondazioni, correnti, ecc.) … vere metastasi delle dinamiche democratiche !
Mentre invece questi Modelli di Disintermediazione, evoluti e adattati, vanno promossi, sviluppati in scala e praticati nella Comunità ai diversi livelli, anche funzionalmente all’obiettivo di attivare Vere Primarie come strumento diffuso e propedeutico alle fasi elettorali.
E’ questa la strada per Innovare la Politica e farla tornare ad essere percepibile dalle Persone come Bella, Sana e Utile.
Tutti evocano la Partecipazione dei Cittadini, ma poi ai fatti il tutto finisce spesso in sterili e strumentali slogan che frustrano le aspettative e producono l’effetto opposto …
Nel Pd avere oggi un leader forte e bravo è condizione preziosa, necessaria, ma non sufficiente per Innovare la Politica diffusamente anche nei Territori. E lo sappiamo bene.
Anche a Roma, il leader forte e bravo non può essere il paravento di comodo dietro il quale (ri)posizionarsi per non mettere radicalmente in discussione, affrontare – quanto meno con lo stesso coraggio politico testimoniato da #MatteoRenzi nel mettersi in gioco – e risolvere quei meccanismi perversi – già noti a tutti da tempo, … ma da quasi tutti assecondati per ragioni inconfessabili o per l’istinto conformista delle tre scimmiette – … meccanismi che hanno devastato il brand del Pd romano e il suo rapporto con la Comunità … portandolo ai disastri di #MafiaCapitale, ai Circoli fantasma e ai Tesseramenti fittizi, al dimissionamento notarile e quindi anti-politico di #Marino, alla Sconfitta elettorale a favore del grillismo, … un terremoto catastrofico di ERRORI politici … certificati da un commissariamento difficile durato 2 anni e mezzo …
E dopo un terremoto così devastante quale Persona di buon senso farebbe ricostruire agli stessi ingegneri, alle stesse ditte ? …
Per questo, per riconquistare realmente la Credibilità Democratica alla Politica prima ancora che al #Pd e non semplicemente per controllare segmenti di Potere, occorre vincere la scommessa sul Metodo !
Grazie all’iniziativa #unoraperlatuacitta promossa da Renato con l’Associazione #CapitaleRoma e con l’adesione di #AdessoRoma3,#InnovatoriEuropei e #ARomaSiCambia si è offerto al Congresso romano un piccolo ma significativo strumento di pragmatismo in tal senso. Come Renato ha sottolineato ben (o solo) 2 dei 4 candidati alla segreteria del Pd romano hanno di fatto colto l’invito e partecipato con la loro presenza:
– Livio Ricciardelli che si è candidato spontaneamente per primo e subito dopo la convocazione del congresso (un mese fa) ed è certamente l’espressione più libera e indipendente e per questo preziosa per il Pd romano per rappresentare tutti quegli iscritti che non si riconoscono nelle logiche delle appartenenze e dei processi precostituiti, così anche rappresentando credibilmente una garanzia di potenziale includente porta di ingresso al partito per nuove energie …
– Andrea Casu, candidatosi nei giorni successivi, che, come scrive Renato, è espressione della maggioranza e “ha già compreso che è il metodo che ha fallito in questa fase e che solo con un cambiamento radicale nella definizione del metodo di selezione si potranno salvare anche le professionalità e le competenze più utili al partito e alla città.”
A questo punto abbiamo ottime probabilità che ci siano le migliori condizioni sinergiche per sostenere il Percorso, prima ancora delle Persone, (cito sempre Renato) per poter concorrere a “smantellare quell’idea di scambio tra votanti e votati e introducendo nel sistema un nuovo e diverso metodo di selezione di quella che molti amano impropriamente definire ‘la classe dirigente’ ” … e quindi all’affermazione della rivoluzione metodologica per cambiare il “building consensus process” nel Partito Democratico romano !
quindi … Buon Voto a Tutti e che Vinca il Metodo per Innovare la Politica e Riconquistare la #CredibilitàDemocratica !
Carlo d’Aloisio Mayo