Tempio della Leopolda

Leopolda

TEMPIO DELLA LEOPOLDA

Volendo fare un tentativo per significare quale aspetto socio politico debba caratterizzare il comportamento di chi si vuole essere chiamato “democratico”, si può ipotizzare la costruzione di un tempio virtuale, che potremmo chiamare il tempio della Leopolda in omaggio allo sforzo che tanti democratici hanno fatto, nella vecchia stazione di Firenze, come luogo fisico, nel riunirsi, riconoscersi ed esprimere il proprio pensiero.

La leopolda virtuale è’ un tentativo, nella realtà virtuale dei social netwoks, di mettere insieme, su face book, un gruppo di persone e le loro idee che sono liberamente espresse, in una stanza virtuale, per essere poi, se possibile, allargate in un consesso reale.

Il tempio della LEOPOLDA è un tempio periptero, circondato da quattro colonne:

Ogni colonna ha un suo significato, ma, nella complessità del mondo di oggi, non è facile essere esaustivi.

Cominciamo così:

Neo Umanesimo

Capitalismo conscio

Comunitarismo

Solidarietà

Sull’architrave del tempio è scolpita la seguente preghiera, per credenti e non credenti

FEDE DEMOCRATICA

Laudato sie…..per tucte le creature

Spetialmente messor lo frate Sole

Lo quale é iorno , et allumeni noi.

Et ellu é bellu e radiante cum grande splendore…

Per Sora Luna e le Stelle

In celu

Clarite et pretiose et belle

Frate Vento

Et per aere et nubilo et sereno et onne tempo

Per lo quale le creature han sustentamento

Per Sora Aqua la quale

É multo utile et pretiosa et casta

Frati Focu e Lampadina

Per li quali s’illumina la notte

Et elli sono belli et iocundi et robustosi et forti

Sora Madre Terra

Che ci sustenta e governa

Frate Perdono

Che sostiene per noi infirmitate e tribulatione

Sora nostra Morte

Dalla quale nullu homo vivente po’ scappare

– o –

La prima colonna … il Neo umanesimo

…….Cominciamo dall’uomo. Sarà possibile nel futuro un mondo in cui l’essere umano ritorni al centro del sociale?

Una società umana in cui le facce delle persone, quando si incontrano, si sorridano con gli occhi, in un tacito saluto di solidarietà umana.

Facce bianche, nere, gialle, tutte accomunate dalla gioia di vivere, dalla speranza di trascorrere una vita normale, per se e per le future generazioni.

L’uomo nuovo ha per prima cosa la soddisfazione dei suoi bisogni primari: un cibo per tutti, una dimora per tutti, una famiglia per tutti ed un mondo di amici veri.

Poi i bisogni secondari, in un’ottica di ottimizzazione umana, fisica e spirituale. Poi il tema dello spirito e della fede.

Una società umana in cui credenti di tutte le religioni, atei compresi, si confrontino in un umanesimo del presente e del possibile futuro “post mortem”.

– o –

La seconda colonna … il capitalismo conscio

…..Nel secolo passato, capitalismo, comunismo, teorie economiche varie si sono succedute, contrapposte, combattute, con risultati sempre incerti e mai esaustivi.

Nel terzo millennio, con la globalizzazione dei mercati, con l’affacciarsi di popolazioni nuove ed emergenti, sarà possibile una nuova forma di merceologia?

…..una merceologia eco e socialmente possibile che qualcuno potrebbe chiamare capitalismo conscio” ?

Un capitalismo in cui l’obiettivo della partecipazione al capitale, perche il capitale genera ricchezza, attraverso il lavoro, …non sia assoluto, ma rispettoso dell’ecosistema, con l’obiettivo di non danneggiare il pianeta terra.

Esso non dovrebbe sponsorizzare unicamente i desideri a breve termine, ma guardare più lontano, nel tempo e nello spazio.

Questo è un vecchio messaggio dei nostri antenati che hanno sempre guardato ad un futuro migliore, meno per loro e più per i propri figli e nipoti.

Essere “conscio” vuol dire essere sveglio e pensante.

Vivere in modo conscio vuol dire percepire il mondo attorno a noi e dentro di noi, capire le circostanze e prendere le decisioni che onorino le nostre necessità attuali, ma nel rispetto e nella solidarietà dell’intera comunità.

– o –

La terza colonna … il comunitarismo

Significa vedere, sia per l’individuo che per la società, il mondo come un “ ecosistema”.

In chiave cibernetica potremmo parlare di un sistema socio economico contro reazionaro, in cui

la comunità non è egoisticamente chiusa e ristretta, ma è la più larga possibile.

La comunità non è la stretta fascia del nostro mondo, ma allarga i suoi confini fino a dove può arrivare, sia in chiave spazio che tempo.

In questa comunità il legame generazionale è intenso ma rispettoso tra padri, figli, nonni e anche bisnonni.

La società umana richiede per tutti la condivisione e la comune appartenenza a una forma di vita sociale.

Le istituzioni devono sempre poter rappresentare lo spirito del popolo e realizzare il bene comune. La società deve essere quindi una comunità nel sentire il bene delle persone.

Il bene della comunità è quindi il bene delle persone.

Le istituzioni devono forgiare i cittadini al bene comune.

L’educazione che le generazioni attuali devono dare alle generazioni future deve tendere a fare emergere le qualità che ognuno possiede, una meritocrazia rispettosa e conscia delle proprie responsabilità tesa sempre al bene comune.

Devono avere un ruolo dominante nella vita delle persone, dovendo lo Stato conservare la comunità nel tempo.

– o –

La quarta colonna … la solidarietà

Essere solidali significa rinunciare a qualcosa di tuo per aiutare il tuo prossimo.

Essere solidali significa saper perdonare quando si riceve una offesa perchè solo in tal modo saremo noi perdonati quando offendiamo il nostro prossimo.

Essere solidali significa applicare, per un credente cristiano, le massime del vangelo, non a parole ma con i fatti.

Per un non credente, essere solidali significa condividere il dolore e la sofferenza degli altri, non a parole, ma con i fatti.

La solidarietà è una pesante colonna di marmo, che pesa sul collo, come, per un cristiano dovrebbe essere la croce di Cristo.

Per un non credente la colonna pesa forse di più, perchè mentre un credente nutre la speranza che in un mondo futuro…dopo la sua morte.. il bene che ha fatto gli venga restituito aumentato e moltiplicato, il non credente, quando rinuncia al suo egoismo per un altra persona dà del suo e non aspetta ritorni.

Roberto Mastrofilippo
Roberto Mastrofilippo

di Roberto Mastrofilippo, ammiraglio e scrittore

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… per "richiamare la POLITICA alla sua missione: essere lo STRUMENTO attraverso il quale i Cittadini DECIDONO del proprio FUTURO”