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Commissario Orfini: “da ora, il Pd strumento aperto e inclusivo, Primarie aperte con chi ci sta (a sinistra)”

Coppola e Orfini al PD Montesacro

E’ sempre più chiaro come oramai vi siano 2 dimensioni del Pd …

… da una parte quella che Renzi ed il nuovo gruppo dirigente (non solo renziano) rappresentano a livello nazionale, testimoniata soprattutto dall’azione di governo del Paese, azione che – pur in condizione di disomogenea coalizione – si qualifica come riformatrice, innovatrice, credibile e coraggiosa … e che, non casualmente, ha raccolto oltre il 40% dei consensi attivi alle europee 2014 …

… dall’altra quella dei territori, complessa, contraddittoria, involuta in sé stessa, dominata e condizionata da una miriade di lobby locali … diffusamente cristallizzatasi a quei congressi territoriali dell’ottobre-novembre 2013, strategicamente pretesi anticipati rispetto alle primarie dell’8 dicembre da quella parte del partito (così detto “apparato”) proprio per salvaguardarne la continuità di controllo in previsione dell’ormai ineluttabile “ondata renziana” (ma non solo)

… ed in effetti nei mesi precedenti, a partire dalla mobilitazione nelle Primarie 2012 per il candidato premier Matteo Renzi, si era via via aggregata spontaneamente e diffusamente una nuova straordinaria energia di persone, attratte e appassionatamente rimotivate verso l’idea di poter fare buona politica democratica (movimenti anche trasversali, come ad es. “occupy pd” e “open pd” che si ribellavano alla stagnazione conservativa del partito) … energia che purtroppo in buona parte si infranse proprio in quel machiavellismo congressuale … anche per l’oggettiva responsabilità (miopia o convenienza) di quei “politici” che per primi e con evidente (quanto meno personale) lungimiranza, avevano cavalcato il nome di Matteo e che quindi, in qualche modo investite o investendosi della sua rappresentanza, hanno intrapreso le dinamiche congressuali ripercorrendo però le stesse vecchie logiche … così purtroppo inibendo la credibilità di un modello alternativo di governance e buona parte delle potenzialità rigenerative disponibili …

… linfa di vitalità politica al passo con i tempi che un Vero Partito Democratico dovrebbe avere nel suo DNA costitutivo, come anti-corpo agli interessi degenerativi e riflesso auto-rinnovatore … anche perché lo stesso Statuto all’art. 9 recita proprio come il PD “promuova la trasparenza e il ricambio nelle cariche politiche e istituzionali”

Ma questo ricambio – piuttosto epocale a livello nazionale, nelle Persone, ma anche nel Metodo e nelle Idee – sul territorio, praticamente (ancora) non c’è stato !

Anzi, dal 3 dicembre 2014 il PD Roma è Commissariato !

… ed a distanza di oltre un anno – nonostante sia prescritto dall’art. 17 dello Statuto – non vi sono ancora, evidentemente, le condizioni neanche per un naturale ricambio degli organi dirigenti …

Assemblea PD III Municipio

L’assemblea pubblica del III Municipio convocata per parlare di Roma 2016 e svoltasi ieri (mercoledì 16 dicembre) ne è stata la cruda testimonianza.

Alla presenza della carica n.2 del PD (!), nonché Commissario del PD Roma, la partecipazione è consistita in circa una sessantina di persone, delle quali la gran parte espressione diretta della dirigenza dei Circoli sopravvissuti o censurati dalla Relazione Barca e comunque coattamente accorpati nella loro azione di iniziativa politica dal Commissariamento, anche municipale, in corso.

Paolo Coppola - Commissario Pd III Municipio
Paolo Coppola – Commissario Pd III Municipio

Sono comunque intervenute in tutto una decina di persone. La gran parte, appunto, espressione storica dell’organizzazione; solo 2 o 3 in qualità di liberi cittadini (iscritti, simpatizzanti o elettori che fossero).

Assemblea Pd III Municipio

Quasi in tutti gli interventi, come nella platea, si percepiva prevalentemente nervosismo, conflittualità latenti, insoddisazione e frustrazione.

Come quando a chi – con solitario coraggio ed onestà intellettuale, anche da posizione non renziana, ha evidenziato come la Leopolda sia un esempio di contest politico da conoscere, anche per comprenderne le ragioni del successo e dell’evidente capacità attrattiva verso le nuove generazioni (valutazione poi sostenuta dallo stesso Orfini, anch’esso non renziano) … – la platea (che esprimeva un’età media stimabile intorno ai 50/60 …) ha risposto rumoreggiando in una neanche troppo malcelata insofferenza anti-renziana …

Reazione culturalmente comprensibile e rispettabile … e comunque ben diversamente stimabile rispetto ai trasformisti di turno che in questi ultimi 24 mesi si sono via via “renzianamente folgorati lungo la via del Nazareno” … come ad esempio coloro che – da (legittimamente) anti-renziani (soprattutto per quel che significa in termini di visione e di metodo politico), dopo essersi impegnati nel contrastarne l’ascesa per ragioni di “appartenenza”, si preoccupano ora – per altrettante esigenze personali di continuismo politico – di riposizionarsi nel contesto, … magari rincorrendo selfie con Matteo o sbandierando la propria “entusiastica partecipazione leopoldina”

assemblea III Municipio

E così, in un ambiente innaturalmente aggregato – dove serpeggiavano storiche conflittualità e rancori tra rappresentanti di una composita classe dirigente locale, arroccata e conservatrice, quanto disorientata e preoccupata sul destino dei propri “poteri”, … ma che appunto – proprio per questa sua inadeguatezza – è stata evidentemente la causa dell’attuale e persistente commissariamento anche del PD municipale (fatto politicamente gravissimo, ma che oramai sembra vissuto quasi come se fosse una perturbazione meteorologica), … – si è assistito al teatrino dei vari gregari che, in piena e profonda elaborazione politica, chiedevano conto dei ruoli e dei pesi decisionali nella designazione delle prossime candidature … così come alla testimonianza di consiglieri municipali e comunali orfani di Marino, con valutazioni diverse sul suo operato e sull’esito della sua sindacatura, … come ad esempio di chi, tra i dimessi dal notaio, preannunciava la propria non ricandidatura (apprezzata polemicamente da una parte della platea – ndr: comunque la sua prima consiliatura comunale risale al 1997 …) per poi sottolineare la personale (comprensibile) problematicità di condizione nel poter portare nuovamente voti al Pd …

Fabrizio Panecaldo

La testimonianza dei Cittadini non protagonisti in prima linea del Pd locale è stata invece quella di denunciare la difficoltà di comunicazione e di interazione proprio con questi rappresentanti, istituzionale e di partito; del fatto che i problemi da loro vissuti e da loro segnalati non trovano abitualmente interlocutori attenti e in grado di ascoltare, di rispondere e di agire …

Paolo Coppola e Matteo Orfini

Dopo aver anche dialogato con gli intervenuti, Matteo Orfini ha concluso l’assemblea ripercorrendo la storia e le ragioni delle controverse e difficili decisioni prese nella vicenda Marino, per poi indicare il percorso che porterà lo stesso Pd alle prossime elezioni di Roma 2016:

… il PD Romano resterà commissariato almeno fino alle prossime elezioni …

… le candidature saranno frutto del confronto con il territorio, ma valutate centralmente una per una …

… la progettualità politica non potrà più ridursi a mere conferenze programmatiche vissute all’interno del partito … non è il partito che deve dare risposte … le risposte vanno cercate nella comunità …

… occorre rendersi conto ed essere consapevoli che il mondo sta evolvendo, anche quello della rappresentanza e quindi del consenso, che i corpi intermedi non sono più rappresentativi dell’universo sociale di riferimento (ha fatto l’esempio di Confindustria e di Confcommercio) e che quindi un partito che si propone di essere rappresentativo di una intera comunità sociale deve saperne essere espressione, deve sapersi aprire ad esso con umiltà e in forme diverse, inclusive, capaci di attrarre nuovi stimoli, nuove capacità e nuove competenze …

… l’azione del Pd non può quindi circoscriversi ad essere espressione solo dei Circoli così come attualmente organizzati … il Pd deve contaminarsi con la Comunità divenendone strumento attivo, aperto e inclusivo …

… le Primarie si faranno aperte e si proporranno a chi vorrà starci (ed ha aggiunto: “a sinistra”)

parole chiave Assemblea riPrendiamci il PD

Conclusioni ?

Il Commissariamento di un qualsiasi potere è un fatto grave, indicatore di condizionamento criminale e/o incapacità di governo … fatto gravissimo a maggior ragione per un partito “Democratico“; il fatto poi che sia avvenuto a Roma è esempio ancora più nefasto e inquietante, significativo del diffuso stato reale delle cose …

Questo commissariamento saprà e servirà dunque a traghettare il Partito Democratico verso un’altra dimensione, la sua, quella fondativa, quella che gli compete ?

Il compito è ambizioso quanto arduo. Non servono certamente “romanelle” dei Circoli/Sezioni, tanto meno agevolare ricollocazioni personali o di cordate di potere, per di più già compromesse …

Nel ragionevole immaginario collettivo non è molto credibile chiedere iscrizioni e voti in questa condizione.

Per questo, da oggi occorre mettersi in gioco sui valori della democrazia, della legalità, del civismo, della capacità progettuale di riforma, con strumenti nuovi e trasversali, capaci di attrarre nuovo capitale umano e reputazionale, coinvolgendo chiunque abbia voglia di cambiare veramente le cose, chiunque abbia forza, entusiasmo, volontà di fare, anche nel suo piccolo, da driver per un nuovo umanesimo nel quale ritrovare il senso collettivo e la capacità di fare sistema, per Fare Bene Comune e magari anche per rigenerare le ragioni di un Vero Partito Democratico.

Con un equazione: se il Pd romano in questi anni non ha saputo fare buona politica democratica per Roma e per sé stesso (anzi, inquinandosi con poteri clientelari e conservatori, come con gli affari di Mafia Capitale e dintorni, scoperchiati e non), … sarà la buona politica democratica a rigenerare Roma e (anche) un vero Partito Democratico Romano.

Anche perché alla Leopolda – come (criticamente) osservato da alcuni – da 6 anni non sventolano le bandiere del Pd …

… e quindi Buon 2016 a Roma, con un nuovo Capitale X Roma !

Carlo d’Aloisio Mayo

Eroi e Martiri o Soldatini Traditori ?

Consiglieri PD dimessi Marino

… in questa brutta storia per Roma, per la Politica e per il PD (brutta perché francamente non c’è nulla di cui sentirsi democraticamente orgogliosi e gratificati …) pare evidente che quanto meno si sia vissuto lo stesso deficit di COMUNICAZIONE che è stato – giustamente – rimproverato a Marino (e che pare essere piuttosto cronico in questo Pd romano)

… se si vuole affrontare il tema seriamente sarebbe corretto non cavalcare la scorciatoia dei giochi di ruolo dei Soldatini/Traditori o degli Eroi/Martiri … del fare il solito quadrato massimalista e sterile delle parti tra Buoni e Cattivi

… piuttosto sarebbe prezioso discutere di metodo e scelte politiche, per le quali chiunque faccia politica ed a maggior ragione chiunque sia eletto, avrebbe il dovere di risponderne relazionandosi con il proprio elettorato – reale e potenziale – prima, durante e dopo ….

… in questa vicenda, il prima e il durante a quanto pare ce lo siamo giocato non al meglio (e gli effetti siano piuttosto devastanti e di questo risultato ci dovrebbe essere un livello di responsabilità …)

… per il dopo sarebbe auspicabile – per chi ha a cuore un nuovo scenario per un vero Partito Democratico – che chi ha fatto scelte importanti e gravi (in un senso o nell’altro) si faccia carico di venirle a spiegare e discutere pubblicamente nelle diverse sedi che consentano la crescita politica e democratica del consenso

… altrimenti ognuno finirà per sentirsi sicuro nella sua torre d’avorio ed il fiume continuerà a scorrere …

lupa capitolina

il Pd romano che non vedeva “mafia capitale”/1

pd romano mafia capitale

In questo articolo del Monitore Romano pubblicato nell’autunno 2013 il quadro di composizione del coordinamento del Pd che – in piena era post Bersaniana – auto-traghettò il partito romano nella fase congressuale del 2013 … ovvero dopo l’elezione di Marino e prima del Congresso divenuto poi oggetto delle criticità locali emerse con la “Relazione Barca” … congresso nel quale tutti e 4 i candidati concorsero apparentemente l’un contro l’altro schierati, ma in realtà per contarsi e poi nominare per acclamazione la segreteria … segreteria romana poi commissariata solo un anno dopo da Renzi a seguito delle vicende di “Mafia Capitale” … leggendo i nomi si può apprezzare come in tanti siano via via divenuti “selfie-renziani” …

Coordinamento PD romano: ecco i nomi dei 22 componenti. Manuale Cencelli per soddisfare le correnti

Ecco i 22 membri del coordinamento cittadino del Partito Democratico:

Componenti di diritto:

EUGENIO PATANE’ Presidente dell’Assemblea  >>  oggi Consiglere Pd Regione Lazio (dimessosi da presidente Commissione Cultura)

EMILIO MANCINI Presidente della Direzione  >>  oggi Presidente Commissione Garanzia Pd Roma

DOMENICO ROMANO Segretario romano dei Giovani Democratici 

CARLO COTTICELLI Tesoriere del Pd roma  >>  oggi Tesoriere del Pd Roma

FRANCESCO D’AUSILIO membro in qualità di capogruppo PD in Campidoglio  >>  oggi dimessosi da Consigliere Comunale

Componenti eletti:

MICAELA CAMPANA (area Mario Ciarla)  >>  oggi in segreteria nazionale

LORENZA BONACCORSI (area Renzi)  >>  oggi presidente PD Lazio e in segreteria nazionale

PIERO LATINO (area Zingaretti)  >>  oggi in segreteria PD Lazio

ENRICO PETROCELLI (area Miccoli)  >>  ex anti-renziano, oggi funzionario Farnesina in quota Mogherini

GIULIO BUGARINI (area Mancini)  >>  oggi nominato da Zingaretti nel CdA dell’Ipab Santa Margherita

GIULIA TEMPESTA (area Orfini)  >>  oggi vicecapogruppo Pd nel Consiglio Comunale di Roma

MARCO PACCIOTTI (Sinistra PD)  >>  oggi Coordinatore Nazionale del Forum Immigrazione del PD 

FABRIZIO PANECALDO (area Letta)  >> oggi capogruppo Pd nel Consiglio Comunale di Roma

SARA LILLI (area Valeriani)  >> oggi Consigliere Pd Municipio Roma I e membro Commissione Garanzia Pd Roma

SILVIO DI FRANCIA (area Patanè)  >>  oggi nello staff del Sindaco Marino come Consulente per i Diritti Civili e Umanitari

STEFANIA SPIRITO  (area Di Stefano)  >>  oggi membro Assemblea Pd Roma

DANIELE PALMISANO (area Marroni)  >>  oggi responsabile delle politiche municipali del Pd Roma

MAURIZIO POLICASTRO (Popolari)  >> oggi Consigliere Roma Capitale e presidente della commissione speciale Metro C

DAVIDE DI CARLO (area Nanni)  >>  oggi Consigliere Pd Municipio Roma V

FRANCESCA LEONCINI (Popolari)   >>  oggi Consigliere Pd Municipio Roma III

GIANCARLO D’ALESSANDRO (AreaDem)  >>  oggi portavoce segreteria PD Lazio

ROBERTO COCCO (Area Morassut)  >>  oggi membro Assemblea Pd Roma

PD, trionfa Matteo Renzi ed in III municipio emerge il gruppo dirigente renziano

Comitato Renzi IV

Meglio di Matteo Renzi ci sono solo i Renziani. Della prima ora, di quelli che spingono il carro, di quelli che sul carro ci sono saliti anche perché tanti ne hanno dovuti spingere in passato, dei semplici iscritti e militanti fino a ieri sparuta minoranza nei circoli democratici, dei simpatizzanti e dei volontari dei gazebo, che a stento trattenevano lacrime e sorrisi davanti alle centinaia di schede a favore del Sindaco.

Un risultato enorme, anche a Roma e nel III municipio, dove gli uomini e le donne che sostenevano Matteo Renzi avevano sofferto il voto organizzato in favore di Cuperlo nella prima fase del congresso democratico, quella dedicata agli iscritti.

Insieme con la vittoria di Matteo Renzi si profila anche un nuovo gruppo dirigente per il municipio, molto diverso da quello rappresentato dal segretario uscente Vittorio Pietrosante e dal presidente del partito Claudio Ricozzi, entrambi impegnati ai seggi per Cuperlo. Attualmente ancora minoritario visto che sul candidato vicino a Massimo D’Alema convergevano anche le simpatie dei consiglieri municipali Francesca Leoncini (già coordinatrice del circolo Talenti), Yuri Bugli (già coordinatore del circolo Tufello), Romolo Moriconi (già coordinatore del circolo Fidene), Anna Punzo, Fabio Dionisi, Francesco Coronidi, dei consiglieri comunali Marco Palumbo e Mirko Coratti e della segretaria storica del circolo Montesacro Luisa Palumbo, nel cui circolo “rosso” Renzi ha vinto con il 50,48% dei votanti. A sostegno di Cuperlo c’erano anche il Presidente del municipio Paolo Marchionne e gli assessori municipali Federica Rampini e Pierluigi Sernaglia.

Dall’altra parte la pattuglia dei Renziani, fra vecchi e nuovi innesti. Ci sono quelli della prima ora come Silvia Di Stefano, l’unica che nelle primarie del 2012 in III municipio aveva sostenuto il Sindaco rottamatore e fondatrice dell’associazione Adesso! Roma 3 insieme con Carlo D’Aloisio, ideologo del movimento Renziano del III municipio iscritto al circolo pd Talenti ed Alessandro Danè, iscritto del circolo Giovanna Marturano del Nuovo Salario. C’è la neo eletta consigliera municipale Marzia Maccaroni, delegata alla convenzione provinciale, che Renzi l’ha sempre sostenuto anche quando non era stata ancora eletta a Piazza Sempione e che rappresenta già un esempio di rinnovamento dell’amministrazione. Ci sono Simona Bazzoni, unica donna del III municipio eletta all’assemblea nazionale, Pinuccia Cazzaniga e Roberto Mastrofilippo, tutti iscritti al circolo Pd di Montesacro. Davide La Greca responsabile organizzazione al circolo Nuovo Salario, Ermanno Righetti, delegato alla convenzione provinciale del circolo Pd Giovanna Marturano. E ancora Maurizio Procaccini e Floria Cariucci, iscritti on-line ed inviati dal partito nella sede “fantasma” di Vigne Nuove, dove avranno l’arduo compito di materializzare la sede virtuale del circolo. Ci sono Domenica Vignaroli e Aldo Pellegrini che a Settebagni sono renziani da sempre e che hanno sempre combattuto per avere il gazebo nel loro quartiere di periferia. Spazio anche ai più giovani come Luca Morviducci, rappresentante al seggio di via Cinigiano, Silvia Giamogante, renziana doc della prima ora di Colle Salario e Lorenzo Carmignani, studente della Luiss, pronto a dare forza ai giovani democratici di Montesacro. Insieme con loro anche figure più conosciute del III municipio, che hanno sostenuto Matteo Renzi pur avendo in passato votato alle primarie per il premier Pierluigi Bersani. Fabrizio Panecaldo, consigliere comunale eletto all’assemblea nazionale del Pd e Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III municipio, uno che è stato due volte alla Leopolda di Firenze e che era seduto in prima fila all’auditorium della conciliazione. Entrambi fuori dagli incarichi del partito cittadino e locale. Con Renzi si è schierata anche Paola Ilari, già vicesegretario del Pd e candidata alle scorse elezioni comunali senza risultare fra le elette. Ancora Angelo Massacci, consigliere municipale del Pd del quartiere Fidene-Villa Spada.

La sfida più importante per Matteo Renzi inizia adesso. Dovrà ricostruire il partito nazionale e quello dei territori. Aprire e rinnovare la classe dirigente come ha promesso da due anni a questa parte. Dovrà farlo tuttavia anche in territori dove i gruppi dirigenti e gli amministratori locali non hanno votato per lui. Più di due milioni di persone gli hanno voluto dare il potere di cambiare l’attuale gruppo dirigente del Partito Democratico, come anche lui ha dichiarato nel discorso della vittoria. Dalle sue scelte future dipenderà molto del futuro del Partito Democratico.

 

Articolo ripreso dal blog utile Municipio 3

La “Questione Romana” (1) – Tag Panoramica Comitato Roma per Renzi (14-11-13)

Comitato Roma per Matteo Renzi 14-11-2013

Maria Coscia, eletta dal 1987 nel consiglio comunale di Roma, dove dal 2000 al 2008 viene nominata assessore alle politiche educative e scolastiche. E’ membro della direzione nazionale del Pd e deputata della Repubblica.

Daniela Valentini, consigliere comunale dal 1985 al 1993. Nel 1998 è eletta presidente di Ama dopo essere stata nominata nel consiglio d’amministrazione dell’azienda, mentre nel 2001 è nominata assessore al commercio con Veltroni. Tra il 2005 e il 2010 viene eletta consigliere regionale, dove ricopre l’incarico di assessore all’agricoltura. Attualmente è senatrice della Repubblica.

Fabrizio Panecaldo, fondatore dei Verdi viene eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 1997, dopo due legislature come consigliere municipale. Nel 2006 viene eletto con la Lista Civica per Veltroni prima, ricoprendo anche la delega ai Pup e con il PD nel 2008 e nel 2013. Candidato non eletto alla Regione Lazio con il PD, attuale coordinatore della maggioranza comunale.

Marco Di Stefano, consigliere al Comune di Roma per il Centro Cristiano Democratico dal 1997, nel marzo 2003 viene eletto segretario provinciale del neonato UDC, eletto in Regione nel 2005 nella Lista civica Piero Marrazzo e nominato assessore a Risorse Umane, Demanio e Patrimonio, nel 2007 passa all’Udeur Popolari di Clemente Mastella, di cui diviene vice segretario nazionale. Nel 2008 passa al PD e viene nominato assessore all’Istruzione, nel 2010 viene eletto consigliere della Regione Lazio e nel 2013 è deputato in Parlamento in seguito alle dimissioni di Marta Leonori, nominata assessore di Roma Capitale.

Giancarlo D’Alessandro, Per due decenni nella CGIL scuola e poi segretario generale della Funzione Pubblica di Roma e Lazio. Nel 1993 eletto nel Consiglio Comunale di Roma, poi presidente della Commissione speciale per il Giubileo, ancora dal 1999 fino al 2008 assessore con Rutelli e poi con Veltroni. Nel 2000 è l’artefice del protocollo di intesa tra Comune di Roma e Unione degli Industriali che farà nascere il Distretto romano della I.C.T., di cui sarà vicepresidente fino al 2008.

Eugenio Patanè, dal 2005 al 2010 ricopre il ruolo di capo segreteria del gruppo “Uniti nell’Ulivo” alla Regione Lazio. Dal 2006 è eletto consigliere comunale di Roma. Nel 2007 viene nominato nell’esecutivo regionale del Pd Lazio e nel 2009 nell’esecutivo del Pd di Roma. Nel 2010 viene eletto presidente dell’assemblea romana del Pd. Consigliere regionale dal 2013, presidente della V commissione.

L’INCIUCIO dei MANIFESTI ABUSIVI ! … questa è l’anti-politica !

Inciucio Manifesti 5
… ecco un esempio del “da dove inizia l’INCIUCIO” – ovvero la complicità e la connivenza nelle scelte e nei comportamenti che inquinano e devastano l’Amministrazione Pubblica e la Politica (… e per quanto mi riguarda la credibilità del PD … attraverso quella dei suoi Candidati che partecipano – anziché denunciarlo ed opporsi – a questo sistematico comportamento assai poco “democratico”)

… in ognuna delle migliaia di tabelle elettorali esposte in giro per i Municipi e per la Città … vengono affissi – uno dopo l’altro ed uno sopra l’altro – decine e decine di manifesti … che tra stampa e affissione hanno un costo in media di circa 1/2 euro ciascuno … moltiplicate ed ottenete il risultato di quanti SOLDI vengono SPESI (… da dove provengono ?) ... per una forma di comunicazione selvaggia, prevaricatrice, arrogante, inquinante del decoro urbano … che finisce con una sorta di “spartizione” finale … (come si può vedere nelle foto scattate questa mattina nel III Municipio)

Inciucio Manifesti

… il risultato è quello che ognuno può valutare … e magari giudicare con il VOTO … ma certamente chi NON vuole partecipare a questo “sporco gioco” … come chi non ha le risorse per “competervi” … in pratica i Candidati ed i Partiti più leali, più onesti e/o più piccoli … probabilmente quelli meno “compromessi con altri interessi” … vengono di fatto calpestati nel rispetto dei loro diritti di comunicazione … e penalizzati sul piano della partecipazione democratica …

… il regolamento di queste affissioni prevede l’assegnazione di ciascuna tabella ad un Partito e/o ad un Candidato .. in modo tale che ciascun competitor – con una spesa minima – possa “comunicare” la sua idea … e soprattutto metterla a “confronto” con quella degli altri partecipanti ….

Inciucio Manifesti 1

… la violazione di tale regolamento prevederebbe RIMOZIONI tempestive e SANZIONI che non vengono di fatto MAI applicate e riscosse … perché sono poi gli stessi Eletti che sistematicamente ne stabiliscono e favoriscono l’auto-CONDONO …

… questo scandalo – come la sua denuncia – va avanti da decenni (ricordo le prime campagne de “Il Messaggero” nel 1975 … “non votare chi imbratta la tua città”) … senza che la gran parte degli Amministratori e dei Politici che calcano la scena da anni vi abbia VOLUTO e SAPUTO porre FINE ! …

… perché ?

(CdA)