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Elezioni Europee: Forza Pd ! Forza Simona !

Forza Simona

Domenica si vota !

… c’è da sperare che ciascuno di noi in queste settimane abbia avuto modo di farsi un’opinione la più chiara possibile sulla situazione e sulle prospettive serie del Paese, e dell’Italia in Europa.

Dobbiamo effettivamente lavorare affinché l’energia positiva e propositiva di Matteo sia sempre più contaminante tra le Persone, tra i Cittadini … ma prima di tutto tra gli Amministratori effettivamente democratici.

Questa linfa serve a dimostrare nei fatti che le cose, se si vuole, si possono fare, adesso! (non più “poi vediamo …”)

Purtroppo il “non ascoltare“, il “non saper rispondere“, il “non fare“, peggio ancora il “tramare interessi” … è la storia malsana della politica di questo Paese … ed oggi è benzina di voti verso chi si propone con fanatismi e demagogie …

Matteo va avanti come un treno.
Occorre che altri, altrettanto capaci e di buona volontà, sappiano fare bene per le loro competenze, nei loro territori.

Dobbiamo anche essere consapevoli che Matteo:
– guida un Partito (dall’8 dicembre 2013) ancora molto “vecchio” nel suo dna e nelle sue dinamiche
(grazie al giochino dei congressi locali fatti prima, si sono conservate molte delle stesse logiche e feudalità)
– guida un Governo (dal 25 febbraio 2014) che è di coalizione, non espressione di un mandato popolare (diretto o indiretto) sulla sua persona, sul suo progetto di Paese.

Anche in questa campagna elettorale all’interno del Pd si è assistito a scene e comportamenti ben poco edificanti e soprattutto squallidi per i retroscena che lasciano immaginare.

Qui la denuncia del “simpatico” fenomeno del big Renzianoad ore“.

Troppi eventi pubblici, volantini, sms, … per invitare a votare singoli candidati, soprattutto alcuni di quelli “storici“, come ad intendere che la capolista Simona Bonafè – ossia l’espressione di Matteo – fosse da snobbare, in alcuni casi addirittura da vedere come una competitor da superare !

In sintesi: Matteo porti i voti al Pd, che loro li portano ai propri candidati per farli vincere su Matteo.

Altri – per di più fattisi eleggere in cariche romane nel nome di Renzi – ilari di tali segnalazioni, si sono invece prodigati in penose e meschine ritorsioni verso l’unico Circolo del nostro territorio dove Matteo ha vinto il congresso, in pratica a danno della stessa Simona (e quindi del Pd) …

Questa è quella parte del partito ancora tutta da rottamare per liberarlo democraticamente verso i Territori e verso i Cittadini, per costruire concretamente un’Italia ed un’Europa nuova e diversa !

Proviamoci anche noi !
Buon Voto !

DEMOCRATICI e LIBERI !

Democratici e Liberi

Roma – Scout Center – sabato 29 marzo 2014

Saggezza di incontro pro-Renzi di Comitati ed Associazioni Romane e Laziali

“Costruiamo la bella politica” – Adesso! a Roma e nel Lazio.
L’incontro dei Comitati, delle Associazioni e dei Cittadini che condividono il “Grande Progetto” di cambiamento del Paese di Matteo Renzi

Carlo d’Aloisio (Mayo) – anche in rappresentanza di Adesso! Roma 3 – è stato, insieme ad Agatino Grillo e Gianni Sabato, tra i promotori dell’incontro romano, al termine del quale ha commentato:

… chi ha partecipato alla bella, aperta e produttiva iniziativa a Roma di questa mattina – una delle rare per “diversità d’impostazione e ricchezza di contenuti” degli ultimi mesi almeno nell’ambito del Pd romano – in cui si è parlato ed ascoltato di politica … volando ben al di là delle mediocri logiche di appartenenza congressuale … e raccontando – anche per condividerli – progetti e strumenti politici trasversali e concreti in attivazione sui territori … sono certo possa anche testimoniare come alcune preoccupazioni di “confusione” della vigilia – almeno certamente quelle di chi in buona fede le aveva manifestate – fossero ingiustificate e sproporzionate … nel caso, francamente spiace solo per chi (magari per plateali suoi problemi di “valutazione”, a mio avviso da “vecchia politica”) possa aver avuto interesse a sollecitare questi pregiudizi e la relativa confusione …
… siamo infatti convinti che dare “bellezza e valore alla politica” nei fatti e non tanto solo a parole (magari strumentalmente anche in nome di Renzi) sia la vera cartina di tornasole che possa fare la differenza per rinnovare il Pd e il Paese …

… dobbiamo far “vivere la politica“, attivando diffusamente strumenti di ascolto, di conoscenza, di consenso, di trasparenza e di condivisione per far crescere la vera partecipazione che vuol dire consapevolezza di appartenere ad una Comunità
… dobbiamo rivolgerci non solo agli iscritti o agli elettori già motivati, ma a tutti i Cittadini e partendo dai Territori
solo così possiamo indebolire le logiche conservatrici del potere delle “lobby” e delle “correnti”, che con esso si alimentano e si rinnovano consociativamente nel controllo della “cosa pubblica” … e per farlo occorre avere il coraggio e la determinazione di praticare nella visione e nel metodo l’essere … DEMOCRATICI e LIBERI !

Saggezza di incontro Pro-Renzi di Comitati ed Associazioni Romane e Laziali

Saggezza d'incontro

Domani – Sabato 29 marzo dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Roma Scout Center – Largo dello Scautismo, 1 – 00162 Roma

Incontro dei Comitati, delle Associazioni e dei Cittadini che condividono il “Grande Progetto” di cambiamento del Paese di Matteo Renzi, per:
• condivisione di buone pratiche e progetti sui territori
• presentazione del documento “l’impegno di Bologna” elaborato dalle associazioni presenti alla Conferenza organizzativa Nazionale di coordinamento delle Associazioni Adesso! e dei Comitati pro-Renzi tenutosi a Bologna il 15 e 16 marzo 2014
• creazione di un coordinamento leggero e non burocratico dei comitati e associazioni renziane romane e laziali aderenti al manifesto

… proprio nello spirito che ci ha riuniti in tanti a Bologna il 14 e 15 marzo e che siamo convinti sia stato felicemente riassunto nel manifesto finale, l’iniziativa di domani mattina a Roma è nata per proporre ad altre associazioni/comitati romani e laziali di conoscere, valutare ed eventualmente aderire – nelle modalità previste – all’impegno delineato …
… l’evento di domani vuole infatti essere un volano aperto e trasparente con le tante realtà che a Roma e nel Lazio si sono coagulate in questo straordinario anno e mezzo di politica, che ha visto conoscerci ed aggregarci intorno al percorso di Matteo, impegnato a testimoniare nei fatti una visione diversa e moderna della Polis …
… per questo crediamo che sia in un certo senso nostro “dovere” – in quanto rappresentanti delle associazioni romane e laziali presenti a Bologna ed in coerenza ed attuazione con quanto scaturito a conclusione della conferenza stessa – diffondere e proporre di condividere gli intenti e gli impegni così ben espressi nel manifesto bolognese con il più ampio e rappresentativo possibile panorama di associazioni e comitati romani e laziali …
… tutto ciò deve anche servire – laddove ve ne sia bisogno – a sapientemente metabolizzare come ricchezza comune e non come limite le diversità di valutazioni e posizioni da ciascuno di noi liberamente intraprese nel purtroppo ancora troppo “tradizionale e conservativo” percorso congressuale locale dei mesi scorsi …
… per questo invitiamo le Associazioni come anche i Democratici Liberi a condividere questo obiettivo per domani ed a testimoniare la loro idea per fare diventare bella la Politica partendo dai nostri Territori e dal coinvolgimento diretto dei Cittadini, in modo da far crescere anche a Roma – in una visione inclusiva e fuori dalla logica delle appartenenze – questa straordinaria ed innovativa ricchezza ed energia !

sempre liberi

“L’Impegno di Bologna”

grande-atene-eccoci

Il documento conclusivo elaborato dalle associazioni presenti alla conferenza organizzativa nazionale svoltasi nel weekend appena concluso a Bologna.
Sancisce l’avvio del progetto ‪#‎GrandeAtene‬.

“L’Impegno di Bologna”

Proveniamo da realtà molto diverse, uniche e originali.
Ci siamo trovati a Bologna per costruire il progetto che oggi abbiamo chiamato Grande Atene.

Abbiamo pensato e riflettuto molto tra di noi e con i nostri associati, abbiamo vissuto due anni intensi, pieni di entusiasmo e passione.
Abbiamo ascoltato discorsi della sconfitta e della vittoria, ci siamo impegnati innanzitutto per il nostro Paese, per un Paese che vive la crisi più intensa e drammatica della sua Storia Repubblicana.

Oggi il migliore tra tutti noi è Presidente del Consiglio, il suo compito è quello di dare corpo alla speranza che in questi anni ha saputo trasmettere.
Un percorso di riforme, a partire da quella elettorale e del Senato, e di interventi che, siamo certi, non solo porteranno l’Italia fuori dalla secca, male imprimeranno un cambio di passo e la metteranno tra i paesi guida dei futuri Stati Uniti d’Europa.

Abbiamo imparato a conoscerci tra appuntamenti sparsi per l’Italia e campagne elettorali.
Abbiamo deciso di incontrarci a Bologna, la città dell’Ulivo, per intraprendere un percorso di ascolto, confronto e coordinamento che ci permetta di crescere e maturare.

Il Partito Democratico è la nostra agorà, ed è lo strumento che permetterà al nostro impegno di diventare azione.
Ci impegniamo a continuare ad interpretare quel ruolo innovativo di collante con la società civile che abbiamo esercitato in questi anni.
A traghettare in questo partito trasparenza, aria fresca e forze che ancora non vi si riconoscono.

Quel Partito Democratico, degli elettori e degli iscritti come recita il proprio Statuto, che vogliamo molto più aperto, a cui abbiamo deciso in tanti di aderire e in cui, dopo la conclusione del percorso congressuale, molti di noi oggi sono impegnati come attivisti, militanti e dirigenti.

Quel Partito Democratico che sia espressione di una sinistra forte e capace di rappresentare finalmente uno dei due attori principali di un sistema politico bipolare che si fondi sull’alternanza di governo.

Abbiamo deciso di mettere a disposizione gli uni degli altri le nostre narrazioni personali affinché nessuno di noi rimanga indietro nel proprio percorso di partecipazione e militanza politica.

Oggi a Bologna ci impegniamo a proseguire nel nostro Progetto che abbiamo provato a definire secondo alcune direttrici di riferimento:
– Coordinamento/Organizzazione
– Formazione/Sostegno
– Amministrazione/Militanza
– Ascolto/Partecipazione
– Sussidiarietà/Primarie

Ci impegniamo a realizzare eventi e incontri sui diversi territori che permettano a noi e ai nostri associati di crescere e di specializzare le nostre competenze, consapevoli che il merito non può essere una semplice richiesta se prima non è una nostra ricerca continua.
L’entusiasmo è la precondizione, l’impegno e l’associazionismo il nostro metodo, la competenza il nostro servizio.

Continueremo a fare rete, senza cadere nella retorica della corrente.
A questa parola preferiamo l’aggettivo“coerente” che proveremo ad abbinare ad ogni nostro comportamento politico.
Sappiamo usare i social network e continueremo ad usarli, specializzandoci ulteriormente e sviluppando i luoghi di confronto e di dibattito che già abbiamo messo in campo in questi anni.
Ci sentiamo pienamente inseriti nella PD Community e vogliamo dare il nostro contributo alla sua crescita e al suo successo.

Abbiamo descritto il nostro impegno.
Siamo democratici, siamo democratici liberi.

Bologna, 16 marzo 2014

Album delle fotografie dell’Evento di Bologna

 

Adesso ! … da Bologna in cammino “Verso una Grande Atene”

Grande Atene

Bologna  – sabato 15 e domenica 16 marzo

“Verso una Grande Atene”

Conferenza organizzativa nazionale di coordinamento delle associazioni Adesso! e dei comitati pro-Renzi

Novanta partecipanti appartenenti a 43 associazioni distribuite in 30 provincie e 12 regioni d’Italia. Saranno tutti riuniti a Bologna il prossimo weekend, sabato 15 e domenica 16 marzo, presso l’NH Villanova Hotel, dove inizieranno il cammino “Verso una Grande Atene”.

Si tratta di una conferenza organizzativa “che mira a rispondere a una richiesta di movimento e cambiamento che continua ad esserci dentro e fuori il Pd anche ora che Matteo Renzi è diventato presidente del consiglio” – spiega Davide Ricca, che a metà gennaio lanciò la suggestione di questo incontro da ateniesi.it, il blog dell’associazione Adesso! Torino della quale è coordinatore. “Quella richiesta adesso ha bisogno di nuove forme di espressione e partecipazione, ed è per questo che ci troveremo a Bologna, per capire cosa possiamo fare tutti insieme e come possiamo farlo, con quali strumenti. L’obiettivo – continua l”ateniese” Ricca – è essere coordinati a livello nazionale, cosa che finora è mancata, pur mantenendo ciascuno la propria autonomia sui territori di appartenenza. Così non disperderemo, anzi rafforzeremo, il capitale umano di passione e di competenza che abbiamo scoperto nel Paese a partire dalle primarie del 2012”.

“Verso una Grande Atene”, completamente autofinanziata dai partecipanti, inizierà con una sessione plenaria, che verrà poi suddivisa in tre tavoli di lavoro tematici, uno per i coordinatori delle associazioni, uno per la comunicazione e i social e l’altro per l’organizzazione di eventi. “In questo modo – conclude il coordinatore degli Ateniesi – risponderemo anche al dibattito sul futuro delle associazioni “Adesso!” che si è acceso dopo l’elezione di Matteo Renzi come segretario del Pd: noi non ci fermiamo, anzi rilanciamo e continueremo ad animare con entusiasmo e competenza la vita politica di questo Paese”.

Comunicato stampa del 12 marzo 2014

 

Verso la Grande Atene !

Grande Atene

Conferenza Organizzativa Nazionale

“Verso la Grande Atene”

Bologna – 15 e 16 Marzo 2014

La Conferenza Organizzativa Nazionale è rivolta a tutte le associazioni, ai comitati e gruppi informali che si sono formati spontaneamente attorno agli appuntamenti della Leopolda e al percorso che ha portato Matteo Renzi  alla premiership.

Il progetto Verso la Grande Atene – che prenderà avvio concretamente durante la Conferenza Organizzativa – mira sostanzialmente a creare un coordinamento nazionale tra tutte queste realtà, così da non disperdere, ma rafforzare, il capitale di uomini e donne, di passione e di competenze che abbiamo scoperto durante questi mesi.

E’ prevista una sessione iniziale plenaria nella quale verrà esposto il progetto della “Grande Atene” a cui farà seguito il dibattito tra i coordinatori delle diverse associazioni presenti.

L’evento non è aperto al Pubblico.

Per info e adesioni: monica.vittone@gmail.com

Ateniesi Atene

Adesioni promotrici

1 – Davide Ricca (Adesso! Torino)

2 – Daniele Delpin (ADESSO BUGGIANO PER MATTEO RENZI)

3 – Alessia Scoccianti (ADESSO! MACERATA)

4 – Manuela Campanella (Officine Democratiche)

5 – Gianni Sabato (Compagnia delle Azioni)

6 – Dario Forti (Comitato con Matteo Renzi di Milano Città Studi)

7 – Tiziana Bernazzi – (Siena Cambiaverso donne)

8 – Mariella Rosati – (ADESSO DONNE 3.0 E COMITATO CINISELLO BALSAMO)

9 – Daniela Scandella – (ADESSO DONNE 3.0)

10 – Damiano Tradigo – (ADESSO! VCO)

11 – Andrea Sani – (adesso empoli)

12 – Marisa Galbussera (adesso padova)

13 – Marco Franceschini (Adesso Parma)

14 – Ciro Rosano (ADESSO! Collegno)

15 – Marco Angeli (Adesso Pescia)

16 – Marcello De Sanctis (Adesso Roma8)

17 – Mirko Mejetta (Adesso! Milano Nord)

18 – Graziano Marinelli (Adesso Conversano)

19 – Alessio Cinti (Senigallia ADESSO!)

20 – Vito Maratea (Ricinciamo da qui adesso!)

21 – Luisa Barnaba (Amici di Matteo Renzi Monopoli)

22 – Antonia Schiavarelli (San Salvo Adesso!)

23 – Massimiliano Scapecchi (Adesso! Castelnuovo!)

24 – Marco De Angelis (SPOLETO ADESSO!)

25 – Edy Girolami (Adesso Pistoia)

26 – Rosario Bressi (Adesso! Catanzaro)

27 – Monica Vittone (Adesso Canavese)

28 – Cristina Beghi (Adesso! Sasso Marconi)

29 – Carlo D’Aloisio (Adesso! Roma 3)

30 – Luca Benzo (ADESSO! MONZA E BRIANZA)

31 – Dario Ballini (Adesso! Isola d’Elba)

32 – Gino Quagliani (Adesso! Sasso Marconi)

33 – Giovanni Bonetti (Comitato Matteo Renzi Adesso! Bracciano)

34 – Roberto Catalano (ago.ra ravenna)

35 – Paolo Valente (adesso latina)

36 – Fabio Mazali (Open Mind Mantova)

37 – Stefano Sermenghi (Adesso! Bologna)

38 – Emiliano Liberati (ADESSO CINGOLI)

39 – Emanuele Chiappero (Officina pinerolese)

40 – Mirco Ciavattini (associazione della Pallacorda Civitanova Marche)

41 – Martino Trisolini (Adesso Noci)

42 – Valeria Fiorentini (Renziani della Prima Ora)

43 – Silvia Fiorentini (Renziani della Prima Ora)

44 – Riccardo Diolaiuti (MarlianAdesso)

45 – Francesco Montedoro (Adesso Grottaglie – provincia di Taranto)

46 – Fabrizio Pastorello (Nativi Democratici)

47 – Nicola Preiti (Comitato Umbria Sanità per Renzi Adesso!)

48 – Antonella Carolina Lodetti (ADESSO DONNE 3.0)

49 – Andrea Donati (Milano Metropolitana con Matteo Renzi)

50 – Lucia Corona Piu (Adesso Verona)

51 – Barbara Marzialetti (Adesso Il Fermano)

52 – Massimo Petrelli (Adesso Parma)

53 – Roberto Isi (Adesso Ponte Per Matteo Renzi)

54 – Ezio Gambino (Moncalieri Adesso!)

55 – Andrea Massai (Adesso! Pistoia)

56 – Antonio Gentile (NetDem)

57 – Edy Girolami (Adesso Pistoia)

58 – Vera Corso (adesso siracusa)

59 – Selenia Mirabile (Big Bang Salemi)

60 – Elisabetta Palumberi (Adesso! Bologna)

61 – Paoletta Susino (Big Bang Adesso Pozzallo – Big Bang Adesso Provincia di Ragusa)

62 – Emanuela Coscia (Adesso! Roma 8)

63 – Claudio Bellavita (socialisti per Renzi)

64 – Marco Michelini (Adesso ! Marca)

65 – Francesco Simonini (Adesso san giuliano terme per matteo renzi)

66 – Alessandra Nencioni (Costruiamo Adesso – provincia Pesaro Urbino)

67 – Giuseppe Ficcaglia (Big Bang Collesano)

68 – Ginetto Pellerino (Adesso l’Alba)

69 – Marta Giovannini (Adesso l’Alba)

70 – Alessio Pecoraro (Insieme Adesso!)

71 – Raffaele Trudu (Adesso! Venaria Reale)

72 – Anna Gloria Giani (ADESSO!VALDELSA)

73 – Francesco Franzese (la Citta’ di Saviano (Na) per Matteo Renzi Premier)

74 – Ilaria De Santis (Adesso Padova)

75 – Claudio Cosmaro (Adesso Udine)

76 – Alessandra Simili (Adesso! Bologna)

77 – Camisola Giuseppe Carlo (Adesso Liberamente Asti)

78 – Umberto Varoli (Adesso per Sala Baganza)

79 – Pietra gelo Bonardi (Adesso l’Alba)

80 – Alessandro Prandi (Adesso l’Alba)

81 – Pierfrancesco Palego (Adesso Padova)

82 – Massimiliano Pisano (Arcisate con Renzi)

83 – Marco Bramato (Comitato per Matteo Renzi n. 3895 Sannicola (LE))

84 – Maria D’Andrea (Adesso Siracusa)

85 – Rita Mormile (Adesso Castiglione Della Pescaia)

86 – Paolo Fontana (Il futuro è adesso! Pietra Ligure per Matteo Renzi)

Rottamiamo anche i vetero europeisti falliti !

tastobufalaPETIZIONE A SOSTEGNO DEL SEGRETARIO DEL PD MATTEO RENZI
PER NON CANDIDARE ALLE EUROPEE E QUINDI RICICLARE I GIA’ ROTTAMATI, COME D’ALEMA, BINDI, FIORONI, BETTINI & Co.

Il nuovo Partito Democratico di Matteo Renzi, nato grazie alla partecipazione e di tre milioni di persone, ha bisogno del sostegno di tutte quelle persone che vogliono stare accanto a Matteo nella sua azione di rinnovamento delle idee, delle donne e degli uomini che avranno il compito di promuovere il merito ed una politica più aperta alla società civile e ai problemi del nostro Paese.
Per questa ragione promuoviamo questa mozione affinché con il nostro sostegno attivo si possa dare, per tempo, ancora più forza alle parole di Matteo per quanto riguarda le candidature alle prossime elezioni europee.
Quello che vogliamo è che la nostra futura delegazione in Europa sia scelta promuovendo la selezione di persone di grande capacità e competenza, rifuggendo i vecchi schemi che in passato hanno portato all’elezione di vecchi esponenti della nomenclatura, spesso gratificati per scelte referenziali o di consolazione, ben poco produttive ma molto remunerative.
Per questa ragione vogliamo dire NO, come ha già fatto Matteo e quindi sostenendolo pienamente, alle possibili candidature di Massimo D’Alema, eletto parlamentare nel 1987 e già europarlamentare nel 2004, di Rosy Bindi, eletta alle europee nel 1989 e già presidente del Partito Democratico, di Goffredo Bettini, eletto consigliere comunale nel 1989 e già parlamentare italiano nel 1992, già coordinatore del Partito Democratico insieme al responsabile dell’organizzazione del partito Giuseppe Fioroni, anche lui eletto per la prima volta sindaco di Viterbo nel 1989 quando ancora era in piedi il muro di Berlino e poi deputato dal 1996.

Adesso! Roma 3

I renziani contro Renzi. Il caso della direzione romana del Pd.

Comitato Renzi IV

Un vecchio lupo di mare della Prima Repubblica un giorno mi disse: “In politica gli uomini e le donne si misurano allorquando gli si propone una candidatura”. Poi seguì un lungo silenzio ed una boccata al suo toscano. Questa massima è sempre valida, dalle ceneri della Prima Repubblica sino agli albori della Terza, sempre che ci si ponga supini a tali trovate giornalistiche. A ben guardare ad oggi le reazioni di uomini e donne dinnanzi ad una candidatura, sembra di ritrovarsi in piena Prima Repubblica.

Ed ora veniamo a noi. I renziani romani. Chi sono? Quante sono le correnti sub renziane? Dove è, a poco meno di un mese dalle primarie dell’8 dicembre, lo spirito che ha animato tanti renziani della prima ora? La situazione a me, che sono un simpatizzante piddino senza tessera, sin dal primo istante in cui ho messo piede sulla soglia di via dei Pianellari, la sede del comitato centrale renziano in occasione delle ultime Primarie Pd, mi è parsa subito piuttosto chiara. Una squadra quella renziana romana composta da diverse anime. Una componente di giovani di belle speranze candidi e puri. Una sotto componente di giovani renziani, fuoriuscita dai giovani democratici di stampo ex-Ds in rampa di lancio, disposti a tutto pur di farsi candidare. Ed una buona componente di riciclati i quali, in virtù della propria storia pregressa e dei voti presi alle ultime tornate elettorali, erano sicuri di uno strapuntino nel rinnovamento a macchie di leopardo di Matteo Renzi. Ultima componente, non meno importante in verità, quella composta da una manciata di amici personali del leader fiorentino, sparuta compagine romana del bel salotto di Palazzo della Signoria. I professanti della religione della prima Leopolda (ben attenti a guardare dall’alto in basso quelli della seconda Leopolda). Forti degli sberleffi che, sino a due anni fa, avevano sopportato nella Roma bersaniana e dalemiana, vantavano un diritto inalienabile di primogenitura e quindi destinati per direttissima nelle alte sfere del nuovo Pd.

In quelle settimane prima dell’8 dicembre i giochi mi parvero già fatti. Così negli ultimi due mesi mi sono limitato unicamente ad osservare la nascita del nuovo Pd renziano, ben disposto ad aggiungere nuove classificazioni nel mio personale bestiario dell’umanità politica italiota di sinistra.

Ma il Pd romano detta sempre la linea delle nuove tendenze ed il fascino della Capitale è anche in questo. Tutto sta nel ragionare con ordine per mettere insieme i pezzi del puzzle romano. Nei due mesi precedenti le Primarie del Pd si sono strutturati e radicati, soprattutto in rete, i Comitati “Adesso!” Renzi. Almeno uno per ogni municipio romano. Da questi è stata creata una mailing list nella quale tutti gli ammessi potevano dare il proprio contributo in fatto di spunti di riflessione (per la verità pochi) e coordinate organizzative (per lo più durante l’ultima settimana). Ho fatto anche io parte di una di queste mailing list dei renziani romani. Vi sono potuto entrare soltanto dopo che uno degli eletti in pectore della prima Leopolda è stato rassicurato sulle mie intenzioni. Sapendo che ero un giornalista locale “de quartiere”, qualcuno ha dovuto garantire che non fossi lì in veste di cronista, ma di simpatizzante. Difatti durante quelle due settimane, non ho scritto parola dinnanzi a quella massa immane di mail che si susseguivano l’una all’altra senza soluzione di continuità.

Tuttavia anche durante la mia permanenza nella mailing list dei Comitati renziani mi si è subito palesata la stessa sensazione che ebbi sull’uscio di via dei Pianellari: i giochi erano già fatti ben prima dell’8 dicembre.

Nel mentre che ricevevo una valanga di mail dalla mailing list dei Comitati renziani, ho dato il mio contributo, timido per la verità, presso il Comitato “Adesso!” del terzo municipio di Roma. Ho dato il mio contributo perché a fondare quel comitato c’era Silvia Di Stefano. A molti questo nome magari non dirà molto, ma ai renziani romani sì. Silvia è quella donna che vedete in fotografia. Tiene ben esposto un cartello “Io voto Renzi, tu che ne penzi?”. Quel cartello lo scrisse sui divanetti del foyer dell’Auditorium di via della Conciliazione. Mi chiese pure che mi sembrava di quel cartello. E io, con il mio solito fare snob, le risi in faccia. Lei accettò quel mio sorriso, perché veniva da un amico. Ed infine quella foto venne pubblicata pure sui giornali nazionali che ripresero quel primo evento romano del tour di Renzi per le primarie con Bersani.

Ma perché vi sto parlando di Silvia? Perché Silvia, dinnanzi ad una proposta di candidatura nella lista per l’assemblea nazionale a sostegno di Matteo Renzi ha detto di no. Qui torniamo alla massima del politico con il toscano. Silvia ha declinato l’invito a candidarsi perché non sopportava l’idea di condividere quella battaglia con quei riciclati piddini che erano saliti sul carro del vincitore. A me la coerenza fa sempre commuovere, ragione per cui ancor oggi ripenso di quel mio sorriso snob da veltroniano con la puzza sotto il naso che le ho riservato. Ma Silvia ha fatto molto di più. Laddove ci si era resi conto che durante i congressi dei vari circoli Pd di Roma, venivano avallate votazioni di circoli fantasma e con tesseramenti gonfiati, ha chiesto a più riprese l’intervento delle commissioni di garanzia del partito ed anche della stessa componente renziana. Dinnanzi al menefreghismo del Partito e persino della componente renziana, alla fine Silvia e il direttivo storico del suo circolo hanno deciso di chiudere la sede del Pd di Castel Giubileo. Un circolo vero, in carne ed ossa. L’unico che aveva sostenuto Matteo Renzi a Roma quando tutti erano bersaniani e che l’aveva persino fatto vincere quando tutto il partito remava contro il rottamatore.

È stato così che, avendo il suo esempio in mente, ho rifiutato anche io una proposta di candidatura all’assemblea nazionale. Il Circolo Renziano del Terzo municipio doveva esprimere un nome. Dopo il passo indietro di Silvia, è stato fatto il mio nome per il quinto posto in lista (quindi ineleggibile per ragioni di sistema elettorale). Fatto sta che il mio nome è stato comunque cassato in piena notte da coloro che non mi faccio problemi a definire la peggior feccia della politica romana piddina. Il giorno dopo scrissi una nota su Facebook denunciando l’ostracismo sul mio nome. La risposta non si fece attendere. Fui chiamato da quelli di via dei Pianellari che mi proposero il reinserimento in lista. Rifiutai. Avendo capito oramai il giochino, mi tirai subito fuori. E di questo devo ringraziare l’esempio di Silvia.

Ad oggi mi trovo costretto a ritirare fuori tutto ciò perché mi trovo davanti ad una lettera aperta che gira su facebook. La scrive Cristiana Alicata. Una lettera in polemica con il neo eletto segretario del Pd romano. Tale Cosentino. Si chiede chiarezza nella nomina della direzione romana del Pd. Si chiedono criteri certi, che non si rifacciano al codice cancelli sulle quote percentuali derivanti dalla tornata delle Primarie. E io mi chiedo: perché pretendere per la direzione romana ciò che non si è preteso per quella nazionale? Anzi ciò che nemmeno si è avuto il coraggio di chiedere?

Cristiana perché? Perché chiedere oggi ciò che non è stato chiesto all’indomani delle liste per l’assemblea nazionale zeppe di riciclati? Perché non aver promosso una raccolta di firme per chiedere all’indomani della nomina della direzione nazionale, conto di alcune scelte, una fra tutte quella ad esempio di Fioroni? Laddove Matteo Renzi ha dato una grande rappresentazione plastica di realismo politico con la nomina in direzione di D’Alema, Fioroni, Veltroni e molti altri che sarebbero dovuti essere rottomati, tante anime candide del Renzismo sono salite su qualche scialuppa ed hanno abbandonato la nave. E chi può dargli torto?

La lettera aperta, corredata da circa 100 firme sembra un capriccio da fanciullo dinnanzi ai deludenti regali di Babbo Natale. È stato chiaro sin dall’inizio cosa sarebbe successo. Renzi ha imbarcato pezzi di apparato pur di stravincere le Primarie. Scelta discutibile, ma che ha dato i frutti sperati. Oggi lui è segretario di tutto il Pd. Ragione per cui, sempre su questo blog, ho scritto che oggi i Comitati Adesso Renzi devono sciogliersi, semplicemente perché hanno raggiunto con successo il proprio scopo: far eleggere Renzi. Ho auspicato anche che i renziani che vogliano sostenere il Pd con Renzi segretario debbano iscriversi ai Circoli Pd e portare idee e contributi dentro le sedi del partito, come è normale in un movimento organizzato che prevede nel suo statuto che i circoli siano centrali per l’attività del partito.

Invece, ci ritroviamo ancora una volta con una lettera aperta in polemica con il Pd romano. Come se i renziani dovessero, al pari di due anni fa, imporre una figura nuova al comando con nuove linee di gestione del Partito. Come se i renziani dei comitati non vogliano accettare la realtà: Renzi è venuto a patti con l’apparato che lui stesso deve adesso gestire al meglio. Non voler accettare questa evidenza equivale a disconoscere la scelta fatta dallo stesso Renzi.

E ci troviamo al punto di partenza: Cristiana Alicata perché hai accettato la candidatura alla Assemblea nazionale del Pd in quota Renzi, se ancor oggi non sei in sintonia con la linea dettata dal tuo leader? Battere i piedi non serve a nulla. Oppure sbaglio?

Enrico Pazzi

articolo tratto dal Blog di Enrico Pazzi, giornalista, sostenitore di Adesso! Roma 3

Matteo Renzi: “Restiamo ribelli e cambiamo l’Italia”

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Relazione del nuovo segretario del Pd all’Assemblea Nazionale del 17-12-2013

“il fine di un partito non è il governo, ma il miglioramento della vita delle persone”

“Per quanto mi riguarda la correttezza delle relazioni è fondamentale, quello che penso io lo dico in faccia e l’unico modo per uccidere i retroscenisti è utilizzare lo stesso linguaggio fuori e dentro. Al centro non c’è il destino personale di uno o dell’altro, abbiamo sulle spalle la responsabilità dell’Italia”. Così Matteo Renzi, aprendo il suo intervento, sul suo modo di rapportarsi anche con il premier Enrico Letta.

”Se noi siamo un partito politico è perchè abbiamo a cuore l’idea di un’Italia capace di innamorarsi e di fare innamorare”. Renzi ha aggiunto ”non siamo quindi semplicemente a ragionare di noi ma cosa fare perchè l’Italia cambi con l’orgoglio del suo passato ma guardando verso il futuro”. La sfida alle primarie è ”stata leale” e l’offerta della presidenza del Pd a Gianni Cuperlo ”è tutto tranne il tentativo di ‘do ut des’, ma è il tentativo di un partito che non solo ha indicato la strada” ma in cui ”insieme si è più forti”.

Restiamo ribelli e cambiamo l’Italia.

”Ciascuno di noi ha il suo pantheon di ribelli”, ha detto Matteo Renzi. ”Ma l’essere ribelli è soprattutto una sfida con se stessi”, ha aggiunto. ”Si è ribelli se ciascuno di noi prova a cambiare la quotidianità: dobbiamo essere capaci di cambiare nel nostro piccolo l’Italia”.

”Il voto degli elettori delle primarie è l’ultimo appello che ci hanno dato per dire: cambia il Pd per cambiare l’Italia. Non hanno votato solo il candidato ma il Pd, visto come unico interlocutore per un cambiamento senza se e senza ma”.

”Non si tratta di fare la pacificazione fra noi e Berlusconi ma si tratta di fare la pace con gli italiani, di fare la pace fra i politici e gli italiani”. ”La rottamazione si è imposta come il bisogno di chi crede nella politica di un netto stacco rispetto al passato. O si volta pagina o il passato è confinato in un museo. Ha senso difendere la nostra storia solo se capaci di scrivere una pagina nuova. Casa nostra è sulla frontiera non al museo delle cere”.

”Se alle prossime europee si va con risultati di governo balbettanti la responsabilità non ce l’avranno né Grillo né Berlusconi, la responsabilità cadrà tutta in toto in testa al Pd”. Ha detto il segreatrio del Pd annunciando ”una agenda per il prossimo anno” di governo e ”una visione per i prossimi 15 anni in Italia”.

”L’Europa non è il nostro salvatore ma senza l’Italia l’Ue non va da nessuna parte e in questo tutti noi dobbiamo aiutare Enrico nel semestre europeo. La Merkel è diventata in passato un’alibi per tutti ma mettere a posto i conti non si fa per la signora Merkel ma per una normale dignità verso i tuoi figli”. “Bisogna partire da un accordo alla tedesca, voce per voce, punto per punto e con i tempi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi”.

E’ la proposta avanzata da Renzi. ”Entro un mese” un progetto di legge per semplificare le regole del lavoro: è l’impegno preso da Renzi all’assemblea, in cui ha detto che il primo punto dell’agenda di governo dovrà essere ”un gigantesco piano” per il lavoro, con punto di partenza ”la fine dell’era ideologica sul lavoro”. “Piangere e fare grandi proclami dopo le stragi e poi dimenticarli è inaccettabile. Nel patto di coalizione serve l’impegno a modificare la Bossi-Fini e inserire lo jus soli“.

”Io sono fra quelli più prudenti” ma ”il tema delle unioni civili lo metteremo nel patto di coalizione, che piaccia a Giovanardi o no: noi siamo il Pd”. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte con le forze di maggioranza da domani mattina ma con Enrico abbiamo deciso di aspettare la legge di stabilità per evitare fibrillazioni”.

E’ il timing che Matteo Renzi fissa per l’avvio della discussione sulla legge elettorale e sulle riforme. ”Alla prossima legislatura noi non eleggiamo più 315 senatori”, perché ”il Senato non deve più avere una funzione elettiva”.

”Diamo per buono il Natale ma o entro fine gennaio si approva alla Camera la riforma o la politica perde la faccia“. Così  Renzi sulla riforma elettorale, spiegando che serve una legge per cui “chi vince vince e le larghe intese sono l’eccezione non la regola”, chiarendo che ci sono vari modelli per la stabilità.

E continua sul tema delle riforme rivolgendosi al leader del M5s:  ”In modo provocatorio Grillo dice rinuncia ai 40 milioni di rimborsi. Lo dico io ‘Beppe firma qua’: caro Grillo hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme. Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e su legge elettorale”.

”Ci stai a giocare in modo pulito e trasparente senza accordi senza patti? Se sei disponibile, il Pd è davanti a te e non dietro”.  ”Se ci stai, si fa – aggiunge -. Se noi ci stai, sei per l’ennesima volta un chiacchierone e l’espressione buffone vale per te”.

“Mi sono evidenti i miei limiti personali, in alcuni casi caratteriali ma sono consapevole di svolgere un ruolo insieme. Il Pd deve guidare la carretta e non inseguirla: se lo facciamo l’Italia giocherà non in difesa ma andando all’attacco. Sarà difficile ma anche straordinariamente bello impegnarsi per cambiare l’Italia”.

”C’è un sacco di lavoro da fare. Se riusciremo a fare tutto quello che abbiamo messo in campo,avremo un anno divertente, leggermente scoppiettante e pieno di passione per la politica”.  Ha detto il segretario del Pd riprendendo la parola all’assemblea nazionale a Milano.

Lettera aperta all’Assemblea Nazionale: in Direzione eleggiamo Simona Bazzoni !

Simona Bazzoni primo piano

Domani, domenica 15 dicembre 2013, la nuova Assemblea Nazionale del Pd eleggerà la Direzione Nazionale del partito, ossia l’organo di indirizzo politico e di esecuzione degli indirizzi dell’Assemblea.
Quali saranno i criteri di scelta?
Saranno i “soliti noti” a sgomitare tra di loro per garantirsi un posto nell’assise politica del Pd?
Noi chiediamo che il nuovo Partito Democratico cambi verso sin dalle sue prime mosse.
Il nuovo PD che vogliamo deve rinnovare la propria classe dirigente usando un metodo democratico e trasparente, valorizzando il merito, le competenze professionali e personali, la rappresentanza dei territori .
Per tali motivi chiediamo che Simona Bazzoni, mamma, manager internazionale, espressione vera del territorio di Roma, sia eletta in Direzione Nazionale.

Il Curriculum di Simona

Simona Bazzoni, laurea in Economia e Commercio Università Cattolica, durante gli anni della laurea ha lavorato, in Europa, per Tyco Ltd come Oracle development.
In seguito revisore dei conti presso Ernst&Young Milano per cinque anni e dopo una breve parentesi in Leroy Merlin si è trasferita in Thailandia come Direttore Generale di una società di food trading e ristorazione. A conclusione di questa esperienza è stata chiamata a dirigere il settore della ristorazione e delle sponsorizzazioni food and beverage nel Padiglione Italiano Expo di Shanghai 2010. In seguito dopo una breve esperienza nelle istituzioni a Roma, ha intrapreso la carriera di libera professionista come esperta organizzativa di aziende italiane nei mercati stranieri dirigendo progetti a New York, Brisbane ed Hong Kong.
Da pochi mesi mamma è tornata in Italia, dove, come volontaria per il comitato Renzi si è occupata di organizzare le candidature, i seggi e seguire le elezioni dei delegati esteri in quota Matteo Renzi nel collegio “PD Mondo”.

Perché Simona ?

Il grande successo ottenuto da Matteo Renzi nel voto all’estero porta anche il nome di Simona che ha saputo trovare soluzioni ad ogni problema, ha saputo essere un punto di riferimento per i nostri italiani all’estero, e che non si è mai tirata indietro ad ogni sfida, soprattutto del voto online, permettendo di far votare migliaia di italiani sparsi nel mondo e che volevano esprimere il loro voto.
La sua esperienza all’estero è una caratteristica alla quale non possiamo rinunciare, per la visione del futuro, per la visione del lavoro, per la visione dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, per la visione che non esistono più confini nazionali o europei ma solo globali.
I mercati europei sono saturi e maturi: se si vuole essere competitivi e si vuole veramente uscire dalla crisi occorre guardare ai nuovi mercati e questo è l’apporto di valore che può dare Simona al PD.

Link

appello promosso da Agatino Grillo e Carlo d’Aloisio Mayo e pubblicato su Democratici Digitali

Comitati o Circoli ? Che futuro per il Pd ?

sede comitati renzi

All’indomani della vittoria delle Primarie di Matteo Renzi, mi ero posto un quesito: con un consenso basato su un gran voto di opinione, con la preconizzazione di un partito liquido quale elemento strategico per vincere le elezioni, che futuro per i circoli Pd? Il tempo ci darà una risposta.

Chi una risposta pare averla già data sono alcuni attivisti renziani dei vari comitati Adesso che si sono costituiti durante le ultime Primarie. E quindi ci si pone un’altro interrogativo: quale futuro per i Comitati pro Renzi?

Secondo logica, questo interrogativo non si dovrebbe porre. I comitati nascono per una determinata finalità, raggiunta la quale poi si sciolgono. Di conseguenza, è pacifico che i comitati pro Renzi ad oggi dovrebbero sciogliersi.

Ed invece? Invece capita di ascoltare, da parte di qualche militante renziano, che i comitati devono sopravvivere alle Primarie. Che si debbano rafforzare e implementare la propria rete. Nelle intenzioni di taluni renziani ci devono essere quindi i comitati da una parte e i circoli Pd dall’altra. La creazione di una sorta di Pd ombra renziano formato dai comitati che si sovrapporrebbe al Pd dei circoli.

Ma va da sé che Renzi domenica sera è stato eletto segretario del Pd. Non solo di una parte, ma di tutto il Partito Democratico. Un’elezione che ha trovato certamente appoggio da parte dei renziani non tesserati, ma anche da molti circoli del Pd dei tesserati. Ad oggi Renzi è il segretario di tutti gli iscritti al Pd, sopratutto perché le Primarie hanno eletto il segretario di Partito e non il candidato alla premiership espresso da una coalizione.

Magari alcuni attivisti renziani dei comitati vogliano far pesare la propria posizione di rendita da poco acquisita per ottenere qualche promozione sul campo, ai danni magari di qualche militante tesserato di circolo. Ma Renzi ha ampiamente dimostrato, per esempio con la composizioni delle liste per l’Assemblea nazionale, che non intende fare a meno di quei pezzi di apparato che sul territorio, oltre a digitare con maestria sui social network, hanno i voti.

E poi bisogna riconoscere che i Circoli sono un immenso patrimonio per il Pd. Una ricchezza rara che, per esempio, Berlusconi cerca di scimmiottare con i Club. Ad oggi, tutti quei renziani che credono ciecamente nel progetto Renzi, dovrebbero mostrare la propria coerenza tesserandosi al Pd ed entrando nei circoli. D’altronde nelle ultime Primarie hanno votato l’idea che Renzi ha di partito, oltre che di Paese.

A tal proposito, un esempio ci viene in soccorso. Il New Labour Party di Tony Blair. Quest’ultimo ci mise tre anni a rinnovare il Labour Party, portandolo alla vittoria dopo 18 anni di opposizione ed aprendo in seguito un ciclo decennale di governo. Lavorò nel partito per cambiarlo dall’interno, per poi portare lo stesso partito a governare il Paese. Strada consigliabile a Renzi. Sempre che non voglia dar vita ad un nuovo soggetto politico.

In questo ultimo caso, è ragionevole pensare che i Comitati debbano diventare altro.

Enrico Pazzi

articolo tratto dal Blog di Enrico Pazzi, giornalista, sostenitore di Adesso! Roma 3

 

Adesso! Roma 3: Festa e discussione sul futuro dei comitati

131210-discussione-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Quale futuro per i comitati per Matteo Renzi? Appassionata discussione ad “Adesso Roma 3”. Occorre “fare rete” per collaborare in modo efficace su campagne politiche comuni

Ieri sera sono andato alla festa del comitato “Adesso Roma 3”  presso il circolo “Nuovo Salario” in piazza Bortolo Belotti 37 per festeggiare la vittoria di Matteo Renzi e, come recitava l’invito, “scambiarci le prime opinioni ed idee sul da farsi con tutti coloro che hanno apertamente e concretamente sostenuto il progetto di Matteo in questi anni, in questi mesi, in queste settimane o anche solo in questi giorni!” All’incontro erano presenti anche Valentina Grippo e Simona Bazzoni elette in Assemblea nazionale nel collegio IV della Capitale (municipi III e IV). Assente il 3° eletto Fabrizio Panecaldo sebbene invitato.

Valentina e Simona

Valentina e Simona hanno dato inizio alla discussione politica dando una prima lettura dei risultati delle primarie dell’8 dicembre e garantendo che il loro impegno in Assemblea nazionale sarà improntato alla massima trasparenza tenendo costantemente informati i comitati, gli iscritti al partito e gli elettori delle discussioni e delle decisioni adottate. 131210-discussione-bis-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Cambiare verso

Silvia Di Stefano, già segretaria del circolo Pd Castel Giubileo Settebagni di Roma, ha ricordato quanto accaduto in fase di compilazione delle liste per l’Assemblea nazionale: i comitati e i segretari di circolo sono stati “tagliati fuori” dal tavolo delle decisioni per privilegiare “accordi di corrente” che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana. Silvia ha auspicato che il neosegretario Matteo Renzi sappia cambiare verso al PD e ristabilire criteri di scelta delle candidature basate sul merito e non sull’appartenenza a filiere di potere. 131210-discussione-ter-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Il futuro dei comitati

Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III Municipio, ha dato il via alla discussione sul futuro dei comitati auspicandone lo scioglimento. “Renzi è adesso il segretario di tutti” ha sottolineato Riccardo “e dunque i comitati hanno esaurito il loro compito storico. I componenti dei comitati devono confluire nei circoli del PD portando loro nuove energie e idee” Agatino Grillo (cioè io) è intervenuto sostenendo invece la tesi opposta: “Occorre rilanciare l’azione politica dei comitati: per la loro diffusione capillare e per la composizione dei loro associati i comitati sono una risorsa preziosa sui cui il neosegretario del PD potrà far ricorso nella lunga battaglia che lo vedrà impegnato per il rinnovamento del partito e del Paese” Sul tema “sciogliere o rilanciare i comitati” sono intervenuti con tesi e proposte diverse tutti i convenuti ciascuno sottolineando vantaggi e svantaggi delle 2 opzioni.

Conclusioni

Le conclusioni comuni del dibattito sono state sintetizzate da Carlo d’Aloisio Mayo individuando nell’obiettivo prioritario quello di costruire da subito strumenti ed iniziative per riuscire a far ripartire la Politica dai Cittadini e dai Territori, quale strumento per incidere nelle scelte comuni del nostro futuro, riconquistando fiducia e credibilità verso la Democrazia, per cui:

  • i comitati possono evolversi in libere forme associative per promuovere iniziativa politica e culturale che sia da volano dinamico tra i Cittadini e il Partito Democratico
  • è necessario lavorare nei e con i circoli PD per rendere il partito sempre più inclusivo e trasparente
  • occorre complessivamente “fare rete”, promuovere “servizi comuni” quali infrastrutture web (sito, social network, piattaforma liquida di partecipazione), format di eventi partecipativi per l’elaborazione politica ed economica, condivisione delle best practice sui territori…

La festa

Torte e spumante, birra e pizza, battute e sfottò, palloncini rossi hanno segnato la fine della serata. 131210-palloncini-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

articolo ripreso da Democratici Digitali