Archivi categoria: Matteo Renzi

Video-Foto Clip: “Le Primarie dei Comitati Romani per Matteo Renzi”

comitati Renzi Roma

Il più Grande Spettacolo dopo il Big Bang
Libera interpretazione fotografica della campagna dei Comitati Romani per Matteo Renzi alle Primarie 2013 per l’elezione del Segretario del Partito Democratico

di Patrizia Cini

PD, trionfa Matteo Renzi ed in III municipio emerge il gruppo dirigente renziano

Comitato Renzi IV

Meglio di Matteo Renzi ci sono solo i Renziani. Della prima ora, di quelli che spingono il carro, di quelli che sul carro ci sono saliti anche perché tanti ne hanno dovuti spingere in passato, dei semplici iscritti e militanti fino a ieri sparuta minoranza nei circoli democratici, dei simpatizzanti e dei volontari dei gazebo, che a stento trattenevano lacrime e sorrisi davanti alle centinaia di schede a favore del Sindaco.

Un risultato enorme, anche a Roma e nel III municipio, dove gli uomini e le donne che sostenevano Matteo Renzi avevano sofferto il voto organizzato in favore di Cuperlo nella prima fase del congresso democratico, quella dedicata agli iscritti.

Insieme con la vittoria di Matteo Renzi si profila anche un nuovo gruppo dirigente per il municipio, molto diverso da quello rappresentato dal segretario uscente Vittorio Pietrosante e dal presidente del partito Claudio Ricozzi, entrambi impegnati ai seggi per Cuperlo. Attualmente ancora minoritario visto che sul candidato vicino a Massimo D’Alema convergevano anche le simpatie dei consiglieri municipali Francesca Leoncini (già coordinatrice del circolo Talenti), Yuri Bugli (già coordinatore del circolo Tufello), Romolo Moriconi (già coordinatore del circolo Fidene), Anna Punzo, Fabio Dionisi, Francesco Coronidi, dei consiglieri comunali Marco Palumbo e Mirko Coratti e della segretaria storica del circolo Montesacro Luisa Palumbo, nel cui circolo “rosso” Renzi ha vinto con il 50,48% dei votanti. A sostegno di Cuperlo c’erano anche il Presidente del municipio Paolo Marchionne e gli assessori municipali Federica Rampini e Pierluigi Sernaglia.

Dall’altra parte la pattuglia dei Renziani, fra vecchi e nuovi innesti. Ci sono quelli della prima ora come Silvia Di Stefano, l’unica che nelle primarie del 2012 in III municipio aveva sostenuto il Sindaco rottamatore e fondatrice dell’associazione Adesso! Roma 3 insieme con Carlo D’Aloisio, ideologo del movimento Renziano del III municipio iscritto al circolo pd Talenti ed Alessandro Danè, iscritto del circolo Giovanna Marturano del Nuovo Salario. C’è la neo eletta consigliera municipale Marzia Maccaroni, delegata alla convenzione provinciale, che Renzi l’ha sempre sostenuto anche quando non era stata ancora eletta a Piazza Sempione e che rappresenta già un esempio di rinnovamento dell’amministrazione. Ci sono Simona Bazzoni, unica donna del III municipio eletta all’assemblea nazionale, Pinuccia Cazzaniga e Roberto Mastrofilippo, tutti iscritti al circolo Pd di Montesacro. Davide La Greca responsabile organizzazione al circolo Nuovo Salario, Ermanno Righetti, delegato alla convenzione provinciale del circolo Pd Giovanna Marturano. E ancora Maurizio Procaccini e Floria Cariucci, iscritti on-line ed inviati dal partito nella sede “fantasma” di Vigne Nuove, dove avranno l’arduo compito di materializzare la sede virtuale del circolo. Ci sono Domenica Vignaroli e Aldo Pellegrini che a Settebagni sono renziani da sempre e che hanno sempre combattuto per avere il gazebo nel loro quartiere di periferia. Spazio anche ai più giovani come Luca Morviducci, rappresentante al seggio di via Cinigiano, Silvia Giamogante, renziana doc della prima ora di Colle Salario e Lorenzo Carmignani, studente della Luiss, pronto a dare forza ai giovani democratici di Montesacro. Insieme con loro anche figure più conosciute del III municipio, che hanno sostenuto Matteo Renzi pur avendo in passato votato alle primarie per il premier Pierluigi Bersani. Fabrizio Panecaldo, consigliere comunale eletto all’assemblea nazionale del Pd e Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III municipio, uno che è stato due volte alla Leopolda di Firenze e che era seduto in prima fila all’auditorium della conciliazione. Entrambi fuori dagli incarichi del partito cittadino e locale. Con Renzi si è schierata anche Paola Ilari, già vicesegretario del Pd e candidata alle scorse elezioni comunali senza risultare fra le elette. Ancora Angelo Massacci, consigliere municipale del Pd del quartiere Fidene-Villa Spada.

La sfida più importante per Matteo Renzi inizia adesso. Dovrà ricostruire il partito nazionale e quello dei territori. Aprire e rinnovare la classe dirigente come ha promesso da due anni a questa parte. Dovrà farlo tuttavia anche in territori dove i gruppi dirigenti e gli amministratori locali non hanno votato per lui. Più di due milioni di persone gli hanno voluto dare il potere di cambiare l’attuale gruppo dirigente del Partito Democratico, come anche lui ha dichiarato nel discorso della vittoria. Dalle sue scelte future dipenderà molto del futuro del Partito Democratico.

 

Articolo ripreso dal blog utile Municipio 3

Primarie 8 dicembre: Votiamo Renzi, sosteniamo le donne che ci rappresentano !

Sosteniamo con orgoglio le nostre Candidate donne all’Assemblea Nazionale presenti nella Lista della mozione di Matteo Renzi per la Segreteria del “Partito Democratico” (IV Collegio = Municipi III e IV):

Vale e RenziValentina Grippo – Consigliere comunale di Roma dal 2013, Presidente della commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali, 42 anni, tesi di laurea in legge con Stefano Rodotà, la più giovane dirigente donna nel terziario e nei Beni Culturali, giornalista, docente universitaria, renziana della prima ora.   –  (Web Site)

Simona BazzoniSimona Bazzoni – 40 enne, mamma, vive a Monte Sacro, Consulente in internalizzazione di imprese, export manager nei mercati asiatici, revisore dei conti, ha vissuto per oltre 6 anni in Asia, responsabile sponsorizzazioni e ristorazione Expo di Shanghai, volontaria in associazione per la tutela degli animali, candidata in rappresentanza di Adesso! Roma 3  –  (Pagina Fb)

Romana RanucciRomana Ranucci – Giornalista, residente nel III Municipio, 37 anni quasi la metà passati a seguire la politica per lavoro e per passione, nel Partito Democratico dal 2007, coordinatrice Ufficio Stampa Comitato Renzi Roma. Perché Renzi ? Per il suo programma, per la sua onestà, ma soprattutto per metterlo alla prova dove tutti gli altri hanno fallito.  (Pagina Fb)

vota 8 dicembre

Domenica 8 dicembre TUTTI possono votare !

basta andare ai seggi con la carta d’identità e versare un contributo di 2 Euro

Qui Tutte le Info Utili !

Le anime belle e i vecchi lupi di mare. Cosa farà Renzi ?

Pazzi di RenziCome scriveva Jeremy Bentham, “La morale non è nulla più che la regolarizzazione dell’egoismo”. E in questo caso di egoismi, incrociati, coincidenti, sovrapposti, ve ne sono.

Più di qualcuno ha, più o meno dichiarato, sottointeso, fatto capire che sì, le liste che Matteo Renzi ha sottoscritto a Roma sono discutibili. Le anime belle presenti nelle liste renziane lo sanno. Matteo Renzi è sceso a patti con pezzi di apparato che la volta scorsa avevano appoggiato graniticamente Bersani. Molti di questi la volta ancora prima avevano sostenuto Franceschini. Renzi ha stretto un patto, per molti “necessario”, con quel pezzo di Pd che, anche in occasione della presentazione della sua mozione durante i congressi dei circoli romani, ha esordito con la locuzione “Premetto che non sono renziano…”.

E in virtù di questo patto scellerato, sono state composte delle liste per l’Assemblea nazionale più che discutibili, soprattutto nella misura in chi Renzi avrebbe dovuto incarnare il cambiamento e il rinnovamento. A sostenere Renzi in Assemblea nazionale ci saranno alla fine pochissimi renziani della prima ora, aderenti ai principi di rinnovamento del Partito, a fronte di molti vecchi lupi di mare, la cui unica finalità è quella di riconvertirsi e sopravvivere per un altro paio di decenni.

Questa mia nota non è chiaramente diretta ai vecchi lupi di mare che, al massimo, potrebbero ridere dinnanzi a prese di posizione di principio. La mia nota è diretta a quei giovani e meno giovani renziani, che hanno sin da subito sposato le istanze di rinnovamento del Matteo Renzi delle Primarie del 2012. Quel Renzi che orgogliosamente combatteva contro l’apparato schierato con Bersani, predicando la “rottamazione”.

In questi ultimi giorni, anche a seguito del mio rifiuto di essere reintegrato nella lista per Matteo Renzi nel Collegio del III e IV municipio (dopo essere stato depennato in piena notte) ho riflettuto molto sulle ragioni del mio diniego. E questa è la risposta: non si può scendere a patti se si vuole perseguire coerentemente la via del rinnovamento. Non vale la massima secondo cui, se non si può avere un totale rinnovamento, ci si accontenta di un timido inizio. Perché poi dal 9 dicembre tutto cambierà. Più che altro, per quanto mi riguarda, vale quel che affermava Jung, “Solo un cambiamento dell’atteggiamento individuale potrà portare con sé un rinnovamento dello spirito delle nazioni. Tutto comincia con l’individuo”. E se il rinnovamento non avviene per mezzo di un atteggiamento individuale, ci si trova dinnanzi ad una pantomima di rinnovamento.

E veniamo al succo: laddove ci si trova davanti a liste scellerate, è difficile fare distinguo. Certo, ci sono valide persone in queste liste, ma sono purtroppo una esigua minoranza, relegate nella riserva indiana dei Renziani della prima ora. Il metodo che ha prevalso, nella stragrande maggioranza dei casi, è stato quello della cooptazione di grandi pezzi di apparato che, avendo fiutato il vento, si sono messi a disposizione del nuovo che avanza e che li salverà. Il tutto nella peggiore ipocrisia democratica, che come già accaduto in passato, ha convinto interi gruppi dirigenti a seguire come Messia una volta Veltroni, una volta Franceschini, una volta Bersani ed ora Renzi.

Ci sono tante persone che ci credono in buona fede, tuttavia proprio a loro voglio rivolgermi, cercando di metterli in guardia dal proprio ego. Non si pensi nemmeno per un attimo che da soli, isolati in una esigua minoranza, si possa fare il benché minimo rinnovamento. Sulla scorta di questo ragionamento, si rischia di rimanere prigionieri del proprio egoismo e della propria ambizione. Magari si potrà anche raggiungere una qualche forma di realizzazione personale, ma questa non coinciderà con ciò di cui ha bisogno il Paese.

Non si confonda, insomma, la propria felicità personale con la felicità della collettività. Non si dissimulino i propri desideri con la speranza che una leadership personale possa sostituite la forza e la solidarietà di una comunità. Queste secondo me sono le ragioni che avrebbero dovuto spingere le tante anime belle del renzismo della prima ora a rifiutarsi di far parte dell’esigua minoranza di coloro che comporranno l’assemblea nazionale del Pd. Poiché saranno proprio loro i più delusi se il rinnovamento ed il Big Bang promesso da Renzi, dopo il 9 dicembre, dovesse rivelarsi marginale, riproponendo quanto già avvenuto con la scelta della classe dirigente promosse nelle liste democratiche.

Ecco perché, a volte, è bene dire no. Con coraggio e coerenza.

Sempre nella speranza di sbagliarmi.

Enrico Pazzi

articolo tratto dal Blog di Enrico Pazzi, giornalista, sostenitore di Adesso! Roma 3

Il Pd è “cosa vostra”. Lo psicodramma “PAZZI”.

enrico pazzi Non avrei mai pensato di meritare tanto. Un manipolo di politici piddini di Montesacro disperati al solo suono del mio nome. Pare che qualcuno di questi abbia rischiato lo svenimento: “Enrico Pazzi nella lista per il Collegio 4 per Renzi! Ma che semo matti!”. Si trattava di una candidatura simbolica, tra la quinta e la sesta posizione, tenendo conto che a venire eletti all’Assemblea nazionale del Pd in quota Renzi per quella lista saranno al massimo le prime due, tre posizioni.

Ad un certo punto, uno dei signori del Pd di Montesacro ha anche proposto “Scriviamo una lettera alla Federazione. Diciamogli chi è Pazzi.Un giornalista che ha infangato il Pd. E non da ora. Da sempre!”. E quelli in Federazione si saranno pure meravigliati di tanto clamore e di tanto astio da parte dei notabili di Montesacro dinnanzi al mio nome. E si saranno chiesti,“Ma chi è ‘sto Pazzi che li fa tanto incazzare!?!?”.

Ed è bene che sia io a rispondergli.

Sono semplicemente un giornalista. Con Roma2013.org dal 2009 ho condotto inchieste sullo sperpero di denaro pubblico. Dai rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri municipali,sino ad arrivare al mega abuso edilizio del Salaria Sport Village.

Evidente che tutto ciò mi abbia fatto meritare tutto questo odio da parte di una buona fetta del Pd di Montesacro. Tanto odio, da aver tardato la presentazione della lista “renziana” per per il Collegio 4 di alcune ore pur di cancellare il mio nome da quella lista.

Cambiamo

Mi spiace aver creato scompiglio tra quei poveri politici piddini che da vent’anni fanno di Roma e di Montesacro carne da macello. E’ stata colpa mia. E’ stato un mio errore di valutazione aver pensato che, con Renzi, anche soggetti esterni ai caminetti e ai loft del Pd romano,potessero trovare posto in una delle sue liste, seppur in posizione simbolica. Ma rimane un fatto, le liste di Renzi venute fuori dal chiuso della stanza dei bottoni sono deleterie. Sono offensive per tutti quei comitati che hanno lavorato per Renzi. Ma di fatto, tutte le liste di Roma dimostrano una cosa: non c’è spazio per chi è esterno alle correnti. Non c’è spazio per chi non ha parenti, amici influenti o un rapporto diretto con il capo Matteo Renzi.

E quindi, in ultimo, caro Matteo Renzi,scusami se ho creduto, anche solo per un istante, che il tuo Pd potesse essere anche un po’ nostro. E’ invece pare che questo Pd sia destinato ad essere, una volta di più, solo “vostro”.

Ad maiora.

Enrico Pazzi

articolo tratto dal Blog di Enrico Pazzi, giornalista, sostenitore di Adesso! Roma 3

pubblicato anche sul blog informativo del territorio Municipio 3.it

No Silvia, No Party !

Comitato Renzi IV

Silvia Di Stefano

… coraggiosa bandiera renziana della prima ora” nel III (ex IV) Municipio di Roma (… ora pare sia una colpa …)

… entusiastica fondatrice del Pd (… anche questa …)

… segretaria del Circolo Castel Giubileo,
(… l’unico Circolo che ha anche chiuso per denunciare l’indifferenza e l’inadeguatezza del sistema di garanzia del Pd
sui Circoli “fantasma” che invece vengono riaperti ad hoc ad ogni occasione elettorale per moltiplicare potere …)

… rappresentante dell’UNICO territorio romano dove – grazie al suo credibile lavoro politico – alle Primarie 2012 Matteo Renzi ha vinto su Bersani con oltre il 60% !

Golpe Democratico ! La prima sfida di Renzi segretario: le Liste per l’Assemblea

concordia Pd

In un vero “Partito Democratico” un reale e consolidato “metodo Partecipativo Decisionale” consentirebbe una costante selezione della migliore classe dirigente, della sua verifica e del suo rinnovamento in un percorso di valorizzazione delle eccellenze per qualità, storia, merito, competenze.

Questa prassi democratica – anticorpo naturale verso le inadeguatezze e le degenerazioni – ancora non appartiene alla storia di questo Pd “storto”, dominato dalle ereditate e replicate logiche di potere correntizio volte più alla conquista ed al controllo delle rendite di posizione che alla più feconda elaborazione e sintesi politica.

Il partito non è ancora né organizzato, né allenato, né pronto, anche se i tentativi pionieristici di introdurre metodiche orizzontali rappresentano almeno un embrione fecondo della volontà di “cambiare verso” anche a questo aspetto.

Matteo si trova a rappresentare non una semplice alternativa tra opzioni diverse ma interne alla storica logica del partito, ma una sfida per una svolta epocale nella visione e nella pratica della politica.

La forza di questo progetto nasce dal successo politico – pur coincidente con una sconfitta numerica – liberamente coagulatosi in quel quasi 40% di consensi alle Primarie 2012 pari a circa 1.100.000 voti raccolti tra i Cittadini, a fronte di un sostegno organizzato del partito che non superava il 2/3 %.

In questi giorni Renzi è arrivato primo alla Convenzione Nazionale con una percentuale del 45% pari a circa 135.000 preferenze tra gli iscritti al Pd.

Questo successo – fino a pochi giorni prima davvero impronosticabile – è stato certamente anche dovuto all’appoggio ricevuto da alcune aree storiche ed organizzate del partito (correnti): Area Dem, Veltroniani ed una parte dei Lettiani (?).

Oggi però i leader vincenti nel Paese non sono né Letta, né Veltroni, né Franceschini e neanche tutti e tre messi insieme ! il leader vincente è Matteo Renzi !

La forza popolare di Matteo tra i Cittadini, acquisita nel 2012 ed ora potenzialmente esponenziale (in base a tutti i sondaggi) ha un valore ben di gran lunga superiore a tutti gli appoggi interni che possa raccogliere o radunare; anzi la mitigata chiarezza del rapporto con questi “sostenitori” potrebbe rappresentare un boomerang, probabilmente dopo, ma anche nell’attrattività dei votanti alle Primarie dell’8 dicembre.

Renzi1

A queste componenti (chiamiamole così per falso pudore) è comunque comprensibile riconoscere un ruolo come neo-spingitori del “carro”.

Questo riconoscimento non può però prescindere dal rispetto e dalla condivisione degli obiettivi fondanti il progetto di rinnovamento della classe politica e della politica stessa.

Anche le proposte sui  Nomi che andranno a formare la nuova Assemblea Nazionale non possono sfuggire a questa condizione, vera cartina di tornasole delle profonde e leali ragioni dell’adesione e del sostegno a Renzi.

Per garantire la piena percorribilità politica del progetto di “rivoluzione democratica” nei prossimi 4 anni, occorre quindi formare una vera squadra di qualità, determinazione, trasparenza, coerenza e competenza.

Purtroppo, da molte parti d’Italia arrivano invece segnali inquietanti di personaggi che “vogliono stare sul carro” con alle loro spalle una lunga carriera politico-istituzionale caratterizzatasi, nella migliore delle ipotesi, per una non brillante linearità e trasparenza.

Sembrano essere in tanti, in troppi a voler tirare la giacca a Matteo.

Per non accontentare qualcuno e scontentare qualcun altro e soprattutto per non cedere ad una condizione che lo potrebbe portare ad essere prigioniero dei “soliti giochi”, Matteo ha una sola coraggiosa ma coerente strada: assumersi la piena responsabilità nella scelta personale dei 1.000 Nomi per l’Assemblea Nazionale.

Ovviamente gli eletti saranno di meno, ma la soglia dei 500 deve essere abbondantemente superata con Persone di indiscussa qualità, coerenza e limpidezza, capaci di ben testimoniare lo “start up” della nuova classe politica del “Partito Democratico” !

Solo con questo “Golpe Democratico”, dovuto a Matteo come atto di rispetto e di fiducia, si potranno mettere veramente alla prova sincerità e lealtà delle adesioni “interne” di chi il “carro” vuole realmente “spingerlo” anziché “salirci”, ci si potrà preventivamente sottrarre da ogni scontato strumentale attacco politico-mediatico e soprattutto si potrà lanciare con slancio e forza di assoluta credibilità la scommessa degli ultimi giorni per attrarre con entusiasmo e passione quanti più Cittadini a votare Renzi alle Primarie dell’8 dicembre !

Se Matteo fa Matteo … la sfida si fa davvero convincente e vincente !

renzi-convenzione

Carlo d’Aloisio Mayo

Articolo pubblicato su “Ateniesi

Articolo ripreso su “Tazebao News

L’otto dicembre, Matteo vince … (anche) se non ci sono “loro”!

renzi-cavallo-AMICI
vignetta di Mauro Biani sul Manifesto (4-04-13)

La sua forza per il cambiamento siamo “Noi”.

E le Primarie Aperte il nostro “Cavallo di Troia”.

Ieri sera al Circolo Trastevere abbiamo partecipato ad una vera rara riunione politico-organizzativa “orizzontale”, promossa dal comitato “fare il cambiamento” ed alla quale erano presenti i rappresentanti di numerosi comitati Renzi romani, alcuni sorti già per le Primarie 2012, altri costituitisi in questi giorni.

Riunione Comitati Romani 21-11-13 A

Duole sottolinearlo, ma del difetto metodologico della “brutta politica” e del “Pd storto” di questi anni, fino a ieri sera sembrava non esimersi neanche l’area “renziana” romana.

Soprattutto in queste ultime settimane veramente tante potevano e dovevano essere le occasioni per incontrarci, creare ascolto, fare rete partecipata e condivisa, strumenti realmente necessari e coerenti con il progetto “Open Pd” di Matteo per cambiare verso alla politica, dandogli nuova forza e credibilità motivante ed aggregante.

Abbiamo invece assistito a candidature calate dall’alto (nemmeno troppo), all’imposizione di alleanze inquietanti e controproducenti, a strategie territoriali di dubbia linearità e opportunità, a convocazioni, sconvocazioni e sovra-convocazioni su auto-convocazioni che hanno, volenti o nolenti, mortificato e represso il desiderio montante di voler “fare bella politica” che la sfida di Matteo suscita e appassiona.

“Voglia” che è ora invece indispensabile per rigenerare entusiasmo e passione, la vera linfa per un’aggregante progressiva partecipazione verso l’8 dicembre.

“Voglia” che non la si può coattare con le logore logiche delle “chimere”, del buttare il cuore (e la testa) oltre l’ostacolo non preoccupandosi di come saltarlo, ma che la si alimenta continuando a percorrere la strada della credibilità, che oggi vuol dire “cambiare gli attori” e selezionare una nuova classe politica che serva – per merito e competenza – a formare la squadra di qualità a sostegno di Matteo, in grado di dare davvero il via all’ambizioso progetto del “cambiare verso alle tante cose sbagliate della nostra società.

E’ questo il punto “tutto politico”. Viviamo un’era disastrosa sul piano sociale ed economico proprio perché figlia della “cultura dei compromessi consociativi”, sistematicamente finalizzata a svendere l’interesse del “bene comune”per mediare la salvaguardia, spesso ingiustificata, dei privilegi di pochi.

E questo Matteo lo sa bene e lo dice chiaramente. Ma non tutti quelli che lo rappresentano a vario titolo lo praticano, non capiamo se per malizia, per riflesso culturale condizionato o per limiti di coraggio e volontà.

Riunione Comitati Romani 21-11-13 n

Ieri sera per noi è emerso chiaro. Ascoltando le tante diverse voci di chi – anche non avvezzo al “mestiere politico” – ha testimoniato con passione ed entusiasmo il suo impegno ad investire in questa sfida risorse intellettuali e di tempo della propria vita, sottraendole agli affetti ed agli impegni lavorativi e familiari.

E’ questa la vera ricchezza del progetto di cambiamento. E’ la capacità potenziale di questa energia di continuare a contaminarsi, ad attrarre, a moltiplicarsi, facendo emergere le eccellenze in termini di idee e di persone.

E’ il “Metodo” !

E il metodo deve iniziare a fare la differenza e la sostanza anche in politica.

Ieri sera abbiamo avuto ben chiaro che questa energia è dentro di noi e che ognuno di noi ha voglia di liberarla, ma che sentiamo fortissimo l’imbarazzo della responsabilità del percorso che da antagonisti ci sta portando alla possibilità di svolgere il ruolo più responsabile dei protagonisti.

Ruolo che ci costringe, ora, soprattutto a misurarci frontalmente con quelle componenti della “vecchia e brutta politica” che per la loro consolidata abilità si disarticolano nel tentare ogni strada per la tutela ed il riposizionamento del loro “potere”.

Riunione Comitati Romani 21-11-13  D

Ieri sera abbiamo compreso che il nostro problema non è trattare con queste dinamiche per rosicchiare qualche voto (o posto) in più. Questo approccio, magari anche onesto intellettualmente ma perdente in partenza, poteva appartenere alla tradizionali logiche di minoranza all’interno di un sistema dominante forte e consolidato. Non può appartenere a questa, forse ultima speranza per molti, decisiva sfida.

Ora in ballo è ben altro !

Lo strumento delle Primarie aperte è l’unico vero “Cavallo di Troia” che abbiamo per poter – una volta per tutte – liberare tutto ciò !

Se nel “cavallo” salgono anche i Troiani è evidente che non entreremo mai vivi a Troia, né Noi né Matteo.

Per completare la metafora, la Lista per l’Assemblea Nazionale è la squadra che deve entrare nel “Cavallo”.

Non è quindi una disputa su qualche trespolo in più o in meno, o per posizionare qualche bella bandierina “indipendente” o almeno rivendicare di averlo tentato, magari in un incomparabile sfida strategica finalizzata all’annacquamento dei “poteri forti”.

E’ in ballo l’avvio credibile di un radicale progetto di rinnovamento del sistema, che necessità dello sradicamento delle ragioni di questi “poteri”. E la Democrazia delle primarie ne è lo strumento.

Per farlo, per essere credibili testimoni ed apostoli (laici) di questo progetto occorre avere chiaro che ogni compromesso più o meno tattico ne indebolisce la percorribilità, fino probabilmente a renderlo sterile.

Riunione Comitati Romani 21-11-13  C

Ieri sera è stato bello parlare anche di quello che vorremmo fare a partire dal 9 dicembre. Ma per arrivare al 9 dicembre Matteo – e Noi con Lui – dobbiamo PRIMA vincere l’8 dicembre, non solo numericamente (che con qualche mezzuccio e accordo non sarebbe difficile raggiungere) ma VINCERE POLITICAMENTE al 100% !

E quindi convincere. L’anno scorso Matteo convinse oltre un milione di persone avendo dalla sua appena il 2% del partito organizzato e rappresentato. Oggi ha raccolto il 47% dei consensi tra gli iscritti.

Ammesso e non concesso che “loro” possano essere stati “utili” a raggiungere questo risultato e che “loro” lo abbiano fatto per un rinnovato spirito politico e non per “altro”, ben venga un Metodo con criteri condivisi (senza deroghe) per la selezione delle candidature a sostengo di Matteo Renzi nelle Liste per l’Assemblea Nazionale del Pd, per dare forza e credibilità al progetto di rinnovamento della politica e del “Partito Democratico”.

Chi si adeguerà sarà il benvenuto.

Non è una questione di “nomi”, ma di cosa ognuno rappresenta.

Riunione Comitati Romani 21-11-13 B

Articolo pubblicato anche su Tazebao News

Dieci “comandamenti laici” per la squadra a sostegno di Matteo Renzi

la squadra di Matteo RenziCriteri per la selezione delle candidature a sostengo di Matteo Renzi nella Lista per l’Assemblea Nazionale del Pd, per dare forza e credibilità al progetto di rivoluzione democratica della politica e del “Partito Democratico”

Possono far parte della Lista iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico:

1) che non abbiano riportato:
a) condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti,  consumati  o tentati, previsti dall’articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;
b) condanne definitive  a pene superiori a due  anni di reclusione per i delitti,  consumati  o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo I, del codice penale;
c) condanne definitive a pene superiori  a due anni di reclusione, per delitti  non colposi, consumati o tentati,  per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, determinata  ai sensi dell’articolo 278 del codice di procedura penale.

2)  che non siano stati rinviati a giudizio per reati penali relativi agli articoli precedentemente già citati, anche quando la condanna definitiva non sia ancora sopraggiunta.

3)  che non provengono da altre forze politiche nelle quali abbiano ricoperto incarichi di partito o cariche elettive.

4)  che non siano stati eletti in Parlamento per più di due mandati nel corso della propria vita.

5)  che non siano stati eletti nei Consigli regionali, comunali e municipali per più di due mandati nel corso della propria vita.

6)  che non siano stati nominati Ministri, Assessori Regionali, Provinciali, Comunali e Municipali nel corso della propria vita.

7)  che non abbiano ricoperto ruoli nei Consigli d’Amministrazione di aziende pubbliche di nomina politica.

8) Possono far parte della lista iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico che non abbiano ricoperto ruoli negli esecutivi regionali, provinciali e romani del Partito Democratico.

9)  che non abbiano già fatto parte dell’attuale Assemblea Nazionale del Partito Democratico, eletta nell’ultimo congresso del partito.

10)  che non abbiano con i propri atti pubblici denigrato o gettato discredito sull’immagine del Partito Democratico.

pronti per lo scatto

quella pubblicata è solo una proposta di partenza che può rappresentare una base di discussione per l’individuazione, in un processo condiviso, dei criteri per la formazione delle Liste che garantiscano e favoriscano in modo trasparente un vero e genuino rinnovamento della classe politica, prima del Partito Democratico e poi del Paese.