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la Politica rientri nella Legalità Istituzionale

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Renzi e Marino alla Garbatella – giugno 2013

MARINO PORTI IL PD IN AULA E RIFIUTI LO SCONTRO EXTRA-ISTITUZIONALE: E’ ATTO POLITICAMENTE DOVUTO E CORRETTO

Abbiamo sostenuto Marino fin da quando valutammo che la sua candidatura si proponeva di rottura rispetto ad alcuni schemi logori della politica e congeniti nel PD.

In questi 2 anni Marino ha certamente avuto coraggio meriti, come ha anche commesso errori e dimostrato limiti, anche di comunicazione; se i suoi errori si dimostreranno gravi sarà indagato, processato e, nel caso, condannato; ma fino a quando questo non avverrà il tutto è solo fumus, strumentale e irresponsabile.

Certamente si è trovato contro un fronte composito, che ha visto aggregarsi legittime ma anche strumentali istanze politiche di parte insieme a spudorate ragioni di potere e di criminalità politica.

Questo ha certamente mosso una significativa interessata forza mediatica che ha via via cercato di minarne la credibilità popolare fino a costringerlo alle dimissioni.

In queste tre settimane, con il Sindaco dimissionario, si è avuta l’ulteriore dimostrazione che la Buona Politica a Roma non esiste e tanto meno nel PD la capacità e la volontà di voler saper fare buona politica.

Marino ha fatto bene a ritirare le dimissioni, perché il suo dovere è quello di rispondere agli elettori, non alle bande dei partiti (di maggioranza e di opposizione); presentarsi in Aula Giulio Cesare è un atto politicamente corretto e dovuto con il quale ha scelto di rifiutare lo scontro extra-istituzionale in atto da settimane e di spiegare (auguriamoci con chiarezza) ai cittadini le ragioni e gli obiettivi per cui crede di dover portare avanti la sua esperienza di governo.

Ed i consiglieri del PD – una parte dei quali eletti proprio grazie al suo premio di maggioranza ! – devono assumersi pubblicamente le loro responsabilità e lo devono fare nella sede istituzionale – entrando nel merito dei temi di Roma – con un atto di coraggio e non di codardia politica (della serie “dimissioni in blocco” !?)

Dopo settimane di tira e molla nel quale il dibattito è restato inchiodato alla contesa mediatica tra favorevoli e contrari alle dimissioni, fa benissimo il Sindaco a ricondurre la crisi all’interno del perimetro istituzionale e presentarsi in Aula Giulio Cesare.

Alla luce dell’atteggiamento ai limiti dell’eversivo in cui ha perseverato il PD romano e dell’intollerabile ingerenza vaticana, è centrale restituire all’Assemblea capitolina il ruolo che le spetta e che in questi anni è stato sistematicamente sacrificato sull’altare della “ragione di partito”.

Marino ritirando le proprie dimissioni vuole costringere la sua maggioranza a formulare una mozione di sfiducia e a portare la crisi in aula.

Sarebbe un modo per aprire finalmente quel dibattito sui problemi, le soluzioni e le priorità per la Capitale, senza il quale verrebbe sprecata l’ennesima occasione per mettere finalmente al primo posto gli interessi e il futuro della città.

le “HA” di Marino

le HA di Ignazio Marino

Nonostante gli evidenti “errori di comunicazione” di Ignazio Marino e del suo staff, nessuno finora è riuscito a spiegare le vere ragioni di questo accanimento mediatico nei suoi confronti …

E come si spiega quello dei suoi compagni di partito, oggi severi critici e paladini del “bene comune”, quanto tatticamente inerti o interessatamente distratti verso tutte le precedenti vere vergogne del PD romano, dalla gestione consociativa e mafiosa con Alemanno ai congressi romani ?

È vero, Marino ha “tante pecche”, ma sarebbe bene ricordare anche i suoi pregi, soprattutto alcuni dei risultati raggiunti nei due anni di governo della Città.

Ecco l’elenco delle “HA di Marino” – scritto da Marco Donati con il supporto di Jacopo Spaziani – per ricordare che Ignazio Marino…

1) HA chiamato la Guardia di Finanza il primo giorno che si è insediato [leggi qui];

2) HA risparmiato 120 milioni ogni anno solamente confrontando le spese allegre del comune con i prezzi di mercato come, per esempio, pagare 4800€ ogni pc ai soliti noti [leggi qui];

3) HA portato e continua a portare al Procuratore Pignatone tutta la documentazione in possesso dell’Amministrazione comunale consentendo così di dare una svolta importante alle indagini di Mafia Capitale;

4) HA chiuso Malagrotta dopo 30 anni evitando così pesantissime sanzioni dall’Europa e tornando ad accedere nuovamente ai fondi europei [leggi qui];

5) HA indetto un bando internazionale per la raccolta rifiuti portando ad oggi la differenziata al 43% (prima sulla carta era la metà, ma di fatto non esisteva dato a Malagrotta si inceneriva tutto) [leggi qui];

6) HA riaperto i cantieri della metro C. Nel 2013 la talpa era ferma, in 2 anni ha 21 fermate in più [leggi qui];

7) HA identificato un nuovo centro per i rifiuti. A settembre apre Rocca Cencia per la trasformazione dell’umido a impatto zero e senza odori [leggi qui];

8) HA messo a capo dei vigli un poliziotto facendo infuriare quella lobby potentissima dei vigili, ha tolto loro i privilegi, li ha denunciati il 31/12 e ha messo la turnazione dei dirigenti comunali [leggi qui];

9) HA cacciato l’AD di AMA poi arrestato con Mafia Capitale [leggi qui];

10) HA cacciato in ATAC (quasi) tutti gli assunti da Alemanno imbucati in ufficio e li ha mandati a fare i controllori [leggi qui];

11) HA allungato i turni dei dipendenti ATAC e obbligato tutti loro (come già funziona ovunque nel mondo) a timbrare il cartellino a inizio e fine turno [leggi qui];

12) HA messo un magistrato alla trasparenza [leggi qui];

13) HA mandato le ruspe a Ostia liberando gli accessi al mare dove da anni TUTTI facevano finta di non sapere che comandava la mafia degli Spada e dei Fasciani [leggi qui];

14) HA , in soli 6 mesi portato al 90% il raddoppio della Prenestina (in 6 anni avevano realizzato solo il 40%) [leggi qui];

15) HA pedonalizzato i fori e il tridente. (a chi avrebbe creato disagio questo? Io vedo solo un fiume di pedoni che si godono il centro storico);

16) HA eliminato i camion bar dal centro storico restituendo Roma al suo fascino naturale. (facendo un torto alla famiglia Tredicine, mentre tutti quelli saliti prima al Campidoglio hanno sempre temuto sfidare) [leggi qui];

17) HA valorizzato i fori con le luci del premio Oscar Vincenzo Storaro e gli spettacoli multimediali di Piero Angela e Paco Lanciano in attivo già dal primo anno [leggi qui];

18) HA riportato in attivo il teatro dell’opera [leggi qui];

19) HA portato ingenti investimenti nella cultura anche da parte dei privati [leggi qui];

20) HA fatto rimuovere migliaia di cartelloni abusivi e ha vietato le pubblicità a sfondo sessista [leggi qui];

21) STA pagando circa un miliardo di debiti che si è ritrovato appena insediato [leggi qui];

22) HA fatto il bilancio di previsione a inizio anno e non alla fine o addirittura l’anno successivo come avveniva in precedenza [leggi qui];

23) HA stabilito nuove regole più stringenti per il bando degli appalti e l’affidamento di lavori pubblici [leggi qui];

24) HA portato alla riduzione del tempo di apertura degli sportelli della metro, riducendo così il numero di ingressi senza biglietto [leggi qui];

25) HA sperimentato (sulla linea B1) la timbratura del biglietto in uscita dalla metro come ulteriore incentivo a timbrarlo [leggi qui];

26) HA comprato nuovi cassonetti della spazzatura, che quelli che abbiamo ora sono in leasing a un prezzo astronomico [leggi qui];

27) HA iniziato a sostituire l’illuminazione della città con le lampadine al LED [leggi qui];

28) da questa estate sono partiti i lavori per il rifacimento delle principali arterie stradali in previsione del Giubileo [i cantieri stradali sono ovunque, basta farsi un giro nel traffico];

29) HA finanziato il progetto per la realizzazione del GRAB (poi bloccato dall’ultimo assessore Esposito) [leggi qui];

30) HA fatto ristrutturare tutta una serie di monumenti (Colosseo, Fontana di Trevi, Barcaccia, Piazza 4 Fontane, ecc.) [avete fatto una passeggiata in centro negli ultimi 2 anni no?];

31) HA varato un nuovo piano per i ripetitori con lo scopo di ridurre l’inquinamento da elettrosmog [leggi qui];

32) creato per la prima volta il registro unioni civili, trascrizione matrimoni tra persone omosessuali contratti all’estero, progetti contro il bullismo omofobico (d’accordo, facendo infuriare il Vaticano) [leggi qui];

33) HA finalmente varato un nuovo PGTU [leggi qui];

34) HA messo 300 spazzini in più nelle strade [leggi qui];

35) HA messo il gps alle spazzatrici (prima non avevano nemmeno un percorso stabilito da percorrere) [leggi qui];

36) HA indetto una gara europea tras

dopo Marino ? … Marino.

Papa Francesco Totti

… forse mi sono distratto, ma ho sentito dire che Marino è stato dimesso ? … è vero ? … mica sarà stato il Pd a dimetterlo ? … forse saranno stati i tifosi dell’anti-politica spiccia o i media scandalistici a gettone a dimetterlo ? … o quelli che hanno cominciato a chiederlo il giorno dopo la sua elezione, tipo i Gramazio & C. per intenderci … o tipo quei boss del Pd ritrovatisi senza Assessorato, senza o con pochi poteri (con tutta la fatica fatta in campagna elettorale per raccogliere democraticamente i consensi …) … alcuni di loro poi chiamati in causa dai vari Buzzi e Carminati ?

Certo in una “democratica” visione anglo-sassone è sana e sacrosanta l’idea che un amministratore debba sempre essere trasparente, anche sulle piccole cose … e se sbaglia vuol dire che non è pienamente affidabile … quanto meno per amministrare l’interesse comune …

Solo che a Roma (e in Italia) a me me pare che i problemi siano ancora un tantino più grossi di questa bella visione idilliaca … insomma che le alternative nel migliore e più sano dei casi qui si misurano ancora non con i “migliori” … ma con “i meno peggio” …

A Roma (e in Italia) è pieno di “personaggi” – burocrati e politicanti di mestiere – che occupano le stanze dei bottoni da anni, da decenni, che al meglio si trasferiscono da un potere all’altro, da una lobby istituzionalizzata all’altra, relazionandosi e scambiandosi favori … quelli – fatto strano – non vengono quasi MAI di(s)messi (se non proprio alla frutta o quando presi con le mani nel sacco) … passano i Sindaci e questi ramificati e clientelari poteri intermedi restano lì e continuano ad aggiustarsi le cose e pure a pontificare sul rinnovamento (oggi in molti pure simpatizzanti “renziani” … si sa è di moda e conviene …) … insomma è pieno di “gente di potere” – quello delle stanze, quello poco visibile, a cui nessuno fa il pelo né il contropelo sui loro sistematici affari, sulle loro modalità di gestione del “bene comune” (… insomma , qualcosa di più e altro che scontrini di cene con moglie a spese del comune …)

Beh ? allora … mica sarà stato il Pd romano – si, quello commissariato – a dimettere Marino ? … sarebbe come suicidarsi quando si è in fin di vita … dopo aver scoperto improvvisamente che si è pieni di metastasi (ben 27 circoli “potere per il potere” su 108 !) … una sorta di auto-eutanasia … ma dai non ci credo …

beh vabbè … se si va al voto di nuovo toccherà rimboccarsi le maniche … trovare un nuovo candidato … e come ? … beh facendo stavolta delle belle primarie, veramente aperte e libere … nelle quali avremo file di persone “democratiche” … certamente già piene di voglia di scegliere un nuovo – questa volta affidabile e preparato – candidato per la poltrona di sindaco della Città eterna ….

Mica sarà più come agli ultimi congressi romani e regionali del Pd dove il voto quasi ovunque era un flusso omogeneo di truppe cammellate al servizio del proprio ras locale … fenomeno riprovevole del quale oggi tutti fanno a gara nella scena di scandalizzarsi … ma che allora al quale tutti – ma proprio quasi tutti – si adeguavano per cercare di rosicchiare qualche decimo di percentuale utile da far pesare altrove … (ah già, ma i Circoli “potere per il potere” erano solo 27 su 108 ? … +/- 1/4 ? … in effetti allora il problema quasi non c’era … perché tutto questo casino ?)

Non vedo proprio l’ora che arrivino le primarie di primavera, sono certo, finalmente il “partito democratico” aprirà alla società civile per accogliere nuove persone, nuove idee, nuove energie per cambiare e migliorare radicalmente questa Città !

Come ? Matteo ha detto che a Roma non si fanno Primarie ? … che decide Lui il candidato ? … caspita ! beh … – a parte che mi pare improbabile che il leader delle primarie censuri le primarie – … però potrebbe essere un vantaggio … così certi giochi di potere locale potrebbero rimanere effettivamente tagliati fuori … però, certo, sarebbe un atto di centralismo … insomma piuttosto contro natura rispetto all’idea bella e sana di “Partito Democratico” … diciamo che la cosa potrebbe avere pro e contro e varrebbe la pena valutarne il saldo in termini di benefit … così su due piedi mi verrebbe da pensare che – ad oggi – possa servire a perdere onorevolmente la Città … (insomma invece che 6 a 1, magari 4 a 3)

E quale potrebbe essere il candidato ideale da tirar fuori dal cilindro ? … innanzitutto direi un romano, poi un politico trendy credibile o un tecnico ? … ma quanti ce ne sono a Roma ? mmh … secondo me pochi, pochissimi, … uno tipo Bob Giachetti ? … o un magistrato alla Sabella ? … ma si presterebbero alla disfatta, sia pure onorevole ? … ne dubito.

Quindi ? una figura con esperienza amministrativa discretamente consolidata, una personalità verso fine carriera tale da poter poi onorevolmente lasciare il campo come eroe immolato al ruolo di salvatore della Patria (anzi della Capitale) dai brutti, sporchi e cattivi altri (fascisti, grillini, boh …)

Diciamocelo francamente che per come sta messo oggi il Pd, per vincere a Roma, bisognerebbe ingaggiare solo che una figura di sintesi popolare straordinaria … ad esempio un Papa Francesco o … un Francesco Totti … o meglio ! … un Papa Francesco Totti !

Fantasie a parte … e tornando ad oggi, quale è il senso di tutto ciò ? Marino è un ladro ? Marino ha fatto tutto male ? Qualcuno può dimostrare che un “altro” avrebbe potuto fare certamente di meglio ? … forse ? … è legittimo, ben venga, lo spero, lo speriamo in tanti.

Però penso che Marino sia stato eletto (sia pure con un consenso popolare in recessione generale) e che debba onorare il suo impegno e che debba essere messo nella condizione di poterlo portare a termine … e comunque tutto questo deve avvenire nelle sedi istituzionali, non via whatsapp o nelle solite stanze …

Come ? … dandogli pieni poteri e piena fiducia, a partire dal manipolo dei Consiglieri del Pd e di SEL (ma quanti di loro saranno mai rieletti, oltre una parte di loro esserlo stato grazie al premio di maggioranza conquistato proprio da Marino ! …) … consentendogli ed aiutandolo – sostenendolo con i fatti – a fare piazza pulita di quei poteri parassitari, di quei burocrati, di quei corpi intermedi istituzionalizzati che tirano giacche da tutte le parti pro domo propria in nome di un controllo del consenso che oggi deve essere drasticamente ridimensionato per riqualificarne le condizioni di costruzione in tutt’altra direzione e metodo …

Per me, ad oggi 11 ottobre, per Roma, ma soprattutto per il Pd – consentendo ai Commissari di Rottamare radicalmente ed effettivamente con i FATTI e non con le Aspirine il marcio che lo ha ridotto allo stato pietoso attuale – il dopo Marino può essere solo che … Marino.

Carlo d’Aloisio

Buon Lavoro a Riccardo Corbucci neo Assessore ! (Presidente in pectore ?)

Riccardo Corbucci

Salutiamo con grande piacere e piena stima personale e politica la nomina di Riccardo quale nuovo Assessore del III Municipio di Roma.

Nell’assumere questo importante incarico politico ovviamente lascia quello di Consigliere che lo aveva visto eletto nel 2013 con 2.000 voti – il quorum più alto tra tutti i consiglieri municipali eletti a Roma – e conseguentemente anche la carica di Presidente del Consiglio Municipale, carica elettiva riconosciutagli proprio quale consigliere “anziano, in quanto il più votato”, ma che – va ricordato – NON fu sostenuta con il voto di tutti i consiglieri del Pd !

Sul piano politico – proprio per le qualità di Riccardo – non possiamo però non prendere atto che l’incarico arriva con 2 anni e mezzo di ritardo ed in un quadro nel quale si evidenziano – anche con un bel po’ di imbarazzo – tutte le inadeguatezze, le incompatibilità, le problematiche e le contraddizioni dell’ancora attuale governance del Pd territoriale, … anche per questo commissariata nei mesi scorsi (Paolo Coppola), così come il Pd romano (Matteo Orfini).

Riccardo nel 2013 condusse – e noi lo sostenemmo convintamente con slancio e passione – una straordinaria e trasparente campagna democratica sul territorio e tra i cittadini per le primarie municipali; primarie che lo videro perdente nei confronti dell’attuale Presidente Paolo Marchionne, con il Pd ancora in piena era “bersaniana”.

Le deleghe oggi assegnate a Riccardo – scuola, bilancio, trasparenza e partecipazione attiva dei cittadini – rappresentano una vera e propria investitura di responsabilità, un volano di funzioni “vitali” per il governo e la qualificazione del “bene comune” municipale; ruolo che vogliamo leggere, quindi, anche in chiave di nuova prospettiva futura per il territorio (e speriamo anche per il Partito Democratico)

Buon lavoro Riccardo !

Capitale Legalità: Virtù vs. Vizi

Capitale Anti Mafia

… alias radicalmente testimoniare e premiare il coraggio di denunciare il SISTEMA delle mafie e delle mafiosità …

censurandole TUTTE !

… quelle criminali intrecciate con quelle dei diffusi e capillari poteri

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… sviluppando modelli di legalità e prassi condivise virtuose …

… per rigenerare – fuori e oltre la meschina e sterile logica delle appartenenze – una rinnovata identità sociale …

… che fertilmente si sposi, prolificando, con i valori positivi – umani, storici e culturali – che più di tutti Roma e l’Italia possono rivendicare nel Mondo …

NON SPARIAMO sulla CROCE ROSSA ! (… piuttosto a certi Pianisti …)

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… fin da quando si è insediato nel 2013 (quindi solo due anni fa) in molti, quasi sempre gli stessi – attaccano sistematicamente Marino ad ogni occasione (in un modo o nell’altro, ma platealmente troppo sistematicamente anche per divenire critiche credibili e costruttive) … come se fosse Lui la causa di tutti i problemi di Roma … (anziché il marcio ed i dissesti di bilancio delle amministrazioni e dei poteri consociativi diffusi che lo hanno preceduto per decenni e che si sono incancreniti nel tessuto sociale e istituzionale della città …)

… alcuni lo attaccano per evidenti mediocri strumentalità di contro-parte politica (se non si sa dire e fare di meglio …)ALTRI, – teoricamente a Lui politicamente più vicini – perché opportunisticamente interessati a riconquistarsi fette di potere perso (e che invece pensavano di potersi continuare a coltivare … anche se alcuni di questi sono stati già silenziati dall’evolversi delle indagini della Procura …)

… ma per migliorare e cambiare la Città non servono i soliti auto-referenti tatticismi partitici volti al riposizionamento dei politicanti (oggi ancor più sterili …) rincorrendo appelli generici alle dimissioni (per farlo sostituire da chi ?) o all’unità (di chi, con chi ?)

… bensì l’affermarsi di personalità non compromesse, credibili e coerenti con idee, fatti e scelte di campo concrete, radicali e misurabili sui temi della LEGALITA’ , della TRASPARENZA, della COMPETENZA, della RESPONSABILITA’, della DEMOCRAZIA.

Carlo d’Aloisio Mayo

Casamonica, come evitare i funerali di Roma.

Casamonica, come evitare i funerali di Roma

Casamonica, come evitare i funerali di Roma.

di Renato Giallombardo, presidente Associazione Capitale Roma

Il funerale in stile Padrino a Roma è la spettacolarizzazione di un sistema criminale. In qualche modo ricorda i video dell’ISIS funzionali al reclutamento di giovani pronti al sacrificio. E’ la dimostrazione del possesso di un territorio, della forza arrogante di una subcultura criminogena che ha inquinato la nostra città. Ma è anche segno di debolezza e paura di perdere terreno.

La mafia – quella forte, sicura di sé – non ostenta. La mafia latita, governa nell’ombra, intreccia i rapporti e non alimenta la paura tra la gente. Colpisce in maniera chirurgica. La mafia, per chi l’ha vista e la conosce, ha metodi e processi molto precisi non dichiara – apertamente – guerra allo Stato, non divide la popolazione con gesti asincroni rispetto agli obiettivi. In questo e per questo il gesto è singolare, forse unico e avventato per gli stessi autori.

E’ evidente che per i romani, da oggi, non sarà più possibile vivere con la logica del “carpe diem”. Servirà una risposta forte dei cittadini e dello Stato, una risposta che sia al contempo di legalità, culturale e di proposta di nuovo modello economico.

Ed è altrettanto evidente che questa risposta non può non arrivare che dalla politica. La Roma (politica) vive da troppi anni a due dimensioni. Una nazionale che gode di privilegi e immunità, che pontifica sulle colonne dei giornali e che usa la città per i propri trampolini, disinteressandosi dei problemi reali. Ed una locale che è stata costruita sulle consorterie municipali, sulle lobby commerciali, sui circoli del Tevere, sull’impresa foraggiata dalla pubblica amministrazione. Una cultura delle relazioni e del consenso che ha distrutto valore e generato mostri politici incapaci di avere una visione.

Di Re di Roma (o presunti tali) ne abbiamo avuti tanti, troppi e non solo nel sistema criminale. Personaggi che hanno colpito la credulità popolare facendo leva sulla muscolarità di un sistema che senza usare violenza ha coltivato reticoli d’affari, nelle segreterie dei ministeri, negli uffici comunali, tra i funzionari amministrativi. Ma anche in un’imprenditoria privata parassitaria, senza slanci per la città che ha messo in pratica ricette coloniali. Senza lasciare traccia del loro passaggio. O meglio lasciando sul terreno ecomostri, infrastrutture inutilizzabili, opere a metà del guado.

E quindi oggi il rischio più grande che Roma sta correndo è proprio quello di essere fagocitata in un gorgo infernale come quello che ha inghiottito il Sud del Paese. Un gorgo che annega le nostre ambizioni, allontana qualsiasi idea di sviluppo, produce paura su chi desideri investire, lasciando dietro di sé il vuoto. Per questo è urgente una risposta politica credibile. Diversamente capace di amministrare la città.

Apertura totale alle forze nuove, ricambio sostanziale di tutti coloro che hanno avuto un ruolo attivo nella gestione della cosa pubblica. Commissariamento dei Municipi e riorganizzazione delle competenze, usando le nuove leggi sulla Città Metropolitana. Credo che sia il tempo delle scelte e della responsabilità.

Siamo al culmine di una svolta e nessuno oggi può arrogarsi il diritto di decidere senza consultare i cittadini. Credo che la politica ed i partiti debbano innanzitutto creare le condizioni. Poi spetterà alla nostra città, a Roma e ai romani, decidere come proseguire.

Renato Giallombardo

articolo ripreso dal sito Formiche.net pubblicato il 22-08-2015

Stessa CHIESA, stessa STORIA ?

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… c’è un dettaglio che è sfuggito ai più … la chiesa che ha celebrato in pompa magna le esequie del “Re di Roma” Vittorio Casamonica è la Basilica di Don Bosco … la stessa che il giorno di Natale del 2006 non volle tenere il funerale di Piergiorgio Welby … riportando come motivazione espressa dal Vicariato che il soggetto, in vita, aveva condotto un comportamento e composto scritti che erano in conflitto con la dottrina cattolica.

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Per la chiesa, Piergiorgio Welby era colpevole di essersi battuto per la concessione del diritto alla scelta dell’eutanasia e per la rinuncia alle cure mediche che sfociavano nell’accanimento terapeutico … (ed il “bellissimo” funerale, al quale partecipai, si tenne in forma laica sul piazzale antistante, con la presenza spontanea di alcune suore …)

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… se ricordiamo anche la sepoltura del capo della Banda della Magliana Renatino De Pedis nella Basilica di Sant’Apollinaire (con tutte le vicende ancora misteriose che vi sono dietro) … sarebbe serio domandarsi se questi episodi così clamorosamente GRAVI … non rappresentino più un indicatore di coerenza che di contraddizione di questa Chiesa, ancora troppo Romana e poco universale …

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#‎papafrancescocommissariaanchetu‬

Carlo d’Aloisio Mayo

Matteo, “Festa o non Festa”, questo è il problema ?

Matteo Renzi alla Festa dell'Unità di Roma

Caro Matteo, spiace dirlo, anzi scriverlo,
ma la scelta politica di NON intervenire ieri sera alla Festa dell’Unità è stata negativa, per non dire pessima …

1) se si prende un impegno lo si mantiene
2) tante persone non sono state nella condizione di saperlo per cui sono venute apposta per ascoltarti, rimanendo deluse … addirittura molte da fuori Roma ….
3) se vi erano rischi di contestazioni, un leader li deve saper affrontare con coraggio … (e penso non te ne manchi)
4) testimoniare la presenza alla Festa di Roma anticipandola di un giorno con una partita a biliardino …
Commissarianti” vs. “Commissari e Commissariati
(qualcuno ha ironizzato la metafora … “palline” = “Marino”)
non aiuta certo a fare chiarezza su questo Pd romano … che per tornare ad essere credibile (o forse, meglio, per divenirlo) … invece di selfie protezionistici e conservativi … avrebbe bisogno di essere radicalmente rivoluzionato nel metodo, nelle idee e nelle persone !

Commissarianti" vs. "Commissari e Commissariati Pd
Commissarianti” vs. “Commissari e Commissariati Pd
Commissarianti" vs. "Commissari e Commissariati Pd
Commissarianti” vs. “Commissari e Commissariati Pd

‪#‎cambiamoversoalpdroma‬ Forse era il momento di dirlo !

Carlo d’Aloisio Mayo

Noi stiamo con il Sindaco Marino !

Marino Sindaco

Noi stiamo con il sindaco Marino perché nei primi 11 mesi dall’insediamento della Giunta:

• Ha ridotto il Consiglio di Amministrazione delle municipalizzate (e non ha finito)
• Ha dimostrato di NON farsi sottomettere dai poteri forti e tanto meno dai capi-corrente del Pd Roma
• Ha denunciato gli autori dei biglietti falsi dell’ATAC
• Ha accolto l’invito a partecipare al Gay Pride romano e sarà la prima volta per il sindaco di Roma
• Ha sottoscritto il Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo, impegnandosi contro questa piaga sociale
• Ha chiuso Malagrotta, la più grande discarica a cielo aperto d’Europa
• Non si impone sugli assessori e garantisce la loro autonomia
• Ha avviato la mappatura e il recupero del patrimonio immobiliare del Comune
• Ha predisposto per l’approvazione il Regolamento per il verde urbano
• Ha approvato il progetto di un Piano regolatore degli impianti di affissione
• Ha risparmiato finora 117 milioni
• Ha implementato il Car sharing
• Ha aumentato la tassa sui camion-bar da 3 a 30 euro al giorno
• Ha già recuperato 40 milioni di evasione fiscale
• Ha annullato la TASI per le seconde case ai figli con meno di 15.000€ ISEE
• Ha deliberato per 1.072 alloggi popolari in 18 mesi
• Ha procurato 400 nuovi posti negli asili e nelle scuole d’infanzia
• Ha ridotto la TASI al minimo, con un risparmio medio per famiglia di 109 € rispetto all’IMU
• Ha collaborato all’approvazione in Parlamento del decreto enti locali
• Ha aumentato la tassa di concessione del suolo pubblico per gli eventi musicali
• Ha stanziato 384 milioni per il sociale tra dipartimento, trasferimenti diretti e municipi
• Ha risolto il problema del salario accessorio per i dipendenti comunali
• Ha eliminato l’IRPEF per 530.000 cittadini che guadagnano meno di 10.000 € l’anno
• Ha portato la raccolta differenziata dei rifiuti dal 23 al 38% 
• Ha progettato e sta realizzano il più grande parco archeologico del mondo con la chiusura dei Fori Imperiali

Noi stiamo con il sindaco Marino perché contro di lui si sono schierati tutti i maneggioni – soprattutto, purtroppo, quelli ancora nel Pd – che non riescono più a fare tutto quello che vogliono.