… forse mi sono distratto, ma ho sentito dire che Marino è stato dimesso ? … è vero ? … mica sarà stato il Pd a dimetterlo ? … forse saranno stati i tifosi dell’anti-politica spiccia o i media scandalistici a gettone a dimetterlo ? … o quelli che hanno cominciato a chiederlo il giorno dopo la sua elezione, tipo i Gramazio & C. per intenderci … o tipo quei boss del Pd ritrovatisi senza Assessorato, senza o con pochi poteri (con tutta la fatica fatta in campagna elettorale per raccogliere democraticamente i consensi …) … alcuni di loro poi chiamati in causa dai vari Buzzi e Carminati ?
Certo in una “democratica” visione anglo-sassone è sana e sacrosanta l’idea che un amministratore debba sempre essere trasparente, anche sulle piccole cose … e se sbaglia vuol dire che non è pienamente affidabile … quanto meno per amministrare l’interesse comune …
Solo che a Roma (e in Italia) a me me pare che i problemi siano ancora un tantino più grossi di questa bella visione idilliaca … insomma che le alternative nel migliore e più sano dei casi qui si misurano ancora non con i “migliori” … ma con “i meno peggio” …
A Roma (e in Italia) è pieno di “personaggi” – burocrati e politicanti di mestiere – che occupano le stanze dei bottoni da anni, da decenni, che al meglio si trasferiscono da un potere all’altro, da una lobby istituzionalizzata all’altra, relazionandosi e scambiandosi favori … quelli – fatto strano – non vengono quasi MAI di(s)messi (se non proprio alla frutta o quando presi con le mani nel sacco) … passano i Sindaci e questi ramificati e clientelari poteri intermedi restano lì e continuano ad aggiustarsi le cose e pure a pontificare sul rinnovamento (oggi in molti pure simpatizzanti “renziani” … si sa è di moda e conviene …) … insomma è pieno di “gente di potere” – quello delle stanze, quello poco visibile, a cui nessuno fa il pelo né il contropelo sui loro sistematici affari, sulle loro modalità di gestione del “bene comune” (… insomma , qualcosa di più e altro che scontrini di cene con moglie a spese del comune …)
Beh ? allora … mica sarà stato il Pd romano – si, quello commissariato – a dimettere Marino ? … sarebbe come suicidarsi quando si è in fin di vita … dopo aver scoperto improvvisamente che si è pieni di metastasi (ben 27 circoli “potere per il potere” su 108 !) … una sorta di auto-eutanasia … ma dai non ci credo …
beh vabbè … se si va al voto di nuovo toccherà rimboccarsi le maniche … trovare un nuovo candidato … e come ? … beh facendo stavolta delle belle primarie, veramente aperte e libere … nelle quali avremo file di persone “democratiche” … certamente già piene di voglia di scegliere un nuovo – questa volta affidabile e preparato – candidato per la poltrona di sindaco della Città eterna ….
Mica sarà più come agli ultimi congressi romani e regionali del Pd dove il voto quasi ovunque era un flusso omogeneo di truppe cammellate al servizio del proprio ras locale … fenomeno riprovevole del quale oggi tutti fanno a gara nella scena di scandalizzarsi … ma che allora al quale tutti – ma proprio quasi tutti – si adeguavano per cercare di rosicchiare qualche decimo di percentuale utile da far pesare altrove … (ah già, ma i Circoli “potere per il potere” erano solo 27 su 108 ? … +/- 1/4 ? … in effetti allora il problema quasi non c’era … perché tutto questo casino ?)
Non vedo proprio l’ora che arrivino le primarie di primavera, sono certo, finalmente il “partito democratico” aprirà alla società civile per accogliere nuove persone, nuove idee, nuove energie per cambiare e migliorare radicalmente questa Città !
Come ? Matteo ha detto che a Roma non si fanno Primarie ? … che decide Lui il candidato ? … caspita ! beh … – a parte che mi pare improbabile che il leader delle primarie censuri le primarie – … però potrebbe essere un vantaggio … così certi giochi di potere locale potrebbero rimanere effettivamente tagliati fuori … però, certo, sarebbe un atto di centralismo … insomma piuttosto contro natura rispetto all’idea bella e sana di “Partito Democratico” … diciamo che la cosa potrebbe avere pro e contro e varrebbe la pena valutarne il saldo in termini di benefit … così su due piedi mi verrebbe da pensare che – ad oggi – possa servire a perdere onorevolmente la Città … (insomma invece che 6 a 1, magari 4 a 3) …
E quale potrebbe essere il candidato ideale da tirar fuori dal cilindro ? … innanzitutto direi un romano, poi un politico trendy credibile o un tecnico ? … ma quanti ce ne sono a Roma ? mmh … secondo me pochi, pochissimi, … uno tipo Bob Giachetti ? … o un magistrato alla Sabella ? … ma si presterebbero alla disfatta, sia pure onorevole ? … ne dubito.
Quindi ? una figura con esperienza amministrativa discretamente consolidata, una personalità verso fine carriera tale da poter poi onorevolmente lasciare il campo come eroe immolato al ruolo di salvatore della Patria (anzi della Capitale) dai brutti, sporchi e cattivi altri (fascisti, grillini, boh …) …
Diciamocelo francamente che per come sta messo oggi il Pd, per vincere a Roma, bisognerebbe ingaggiare solo che una figura di sintesi popolare straordinaria … ad esempio un Papa Francesco o … un Francesco Totti … o meglio ! … un Papa Francesco Totti !
Fantasie a parte … e tornando ad oggi, quale è il senso di tutto ciò ? Marino è un ladro ? Marino ha fatto tutto male ? Qualcuno può dimostrare che un “altro” avrebbe potuto fare certamente di meglio ? … forse ? … è legittimo, ben venga, lo spero, lo speriamo in tanti.
Però penso che Marino sia stato eletto (sia pure con un consenso popolare in recessione generale) e che debba onorare il suo impegno e che debba essere messo nella condizione di poterlo portare a termine … e comunque tutto questo deve avvenire nelle sedi istituzionali, non via whatsapp o nelle solite stanze …
Come ? … dandogli pieni poteri e piena fiducia, a partire dal manipolo dei Consiglieri del Pd e di SEL (ma quanti di loro saranno mai rieletti, oltre una parte di loro esserlo stato grazie al premio di maggioranza conquistato proprio da Marino ! …) … consentendogli ed aiutandolo – sostenendolo con i fatti – a fare piazza pulita di quei poteri parassitari, di quei burocrati, di quei corpi intermedi istituzionalizzati che tirano giacche da tutte le parti pro domo propria in nome di un controllo del consenso che oggi deve essere drasticamente ridimensionato per riqualificarne le condizioni di costruzione in tutt’altra direzione e metodo …
Per me, ad oggi 11 ottobre, per Roma, ma soprattutto per il Pd – consentendo ai Commissari di Rottamare radicalmente ed effettivamente con i FATTI e non con le Aspirine il marcio che lo ha ridotto allo stato pietoso attuale – il dopo Marino può essere solo che … Marino.
Carlo d’Aloisio