… in questa brutta storia per Roma, per la Politica e per il PD (brutta perché francamente non c’è nulla di cui sentirsi democraticamente orgogliosi e gratificati …) pare evidente che quanto meno si sia vissuto lo stesso deficit di COMUNICAZIONE che è stato – giustamente – rimproverato a Marino (e che pare essere piuttosto cronico in questo Pd romano) …
… se si vuole affrontare il tema seriamente sarebbe corretto non cavalcare la scorciatoia dei giochi di ruolo dei Soldatini/Traditori o degli Eroi/Martiri … del fare il solito quadrato massimalista e sterile delle parti tra Buoni e Cattivi …
… piuttosto sarebbe prezioso discutere di metodo e scelte politiche, per le quali chiunque faccia politica ed a maggior ragione chiunque sia eletto, avrebbe il dovere di risponderne relazionandosi con il proprio elettorato – reale e potenziale – prima, durante e dopo ….
… in questa vicenda, il prima e il durante a quanto pare ce lo siamo giocato non al meglio (e gli effetti siano piuttosto devastanti e di questo risultato ci dovrebbe essere un livello di responsabilità …)
… per il dopo sarebbe auspicabile – per chi ha a cuore un nuovo scenario per un vero Partito Democratico – che chi ha fatto scelte importanti e gravi (in un senso o nell’altro) si faccia carico di venirle a spiegare e discutere pubblicamente nelle diverse sedi che consentano la crescita politica e democratica del consenso …
… altrimenti ognuno finirà per sentirsi sicuro nella sua torre d’avorio ed il fiume continuerà a scorrere …