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Circolo e Congresso “Gosth” in III Municipo

Circolo Vigne Nuove
la sede occasionale del Congresso Pd a “Vigne Nuove”

L’ennesima vergogna di questo Pd “storto”. 

Oggi pomeriggio a Roma nel quartiere Vigne Nuove intimidazione ed aggressione al presidente del Consiglio del 3 Municipio Riccardo Corbucci da parte del coordinatore municipale del Pd Claudio Maria Ricozzi.

L’aggressione violenta, prima verbale e poi fisica è avvenuta mentre Corbucci tentava di esporre, anche in rappresentava della candidatura Giuntella, le sue argomentazioni nel merito della legittimità di un congresso di circolo che è ben noto non esistere né politicamente né organizzativamente nel territorio.

Sulla questione si erano già espressi chiedendone la verbalizzazione i rappresentanti di Adesso! Roma 3 Silvia Di Stefano e Carlo D’Aloisio presenti a sostegno della candidatura di Tobia Zevi.

Riccardo Corbucci nel subire l’aggressione fisica veniva preso di petto dal Ricozzi che lo spintonava con la sua corporatura molto robusta, mettendogli entrambe le mani sul volto e facendolo violentemente cadere all’indietro, così sbattendo la nuca.

In conseguenza di ció oltre alla Polizia veniva chiamata un’ambulanza che ha trasportato Riccardo all’Ospedale Pertini dove sono in corso gli accertamenti sanitari.

Oltre al gesto violento, incompatibile con l’appartenenza ad un vero Partito Democratico ed ancor di più con ruoli di rappresentanza e dirigenza e la cui responsabilità non potrà certamente essere oggetto di ulteriori ipocriti opportunismi o tatticismi, è altrettanto doveroso denunciare l’ignominia di alcuni dei presenti, tra cui consiglieri municipali e dirigenti locali, che – per plateali meschine ragioni di calcolo politico ed interesse personale – minimizzavano o addirittura alteravano quanto accaduto, strumentalizzandolo indegnamente, sia sul piano del rispetto umano che della dignità democratica.

Da chi ne ha il ruolo e la responsabilità ci aspettiamo coraggio e determinazione affinché la credibilità del Pd sia ricostruita con fatti e presupposti metodologici e comportamentali ben diversi da quelli accaduti oggi.

Agorà RAI TRE
Agorà RAI TRE – puntata di martedì 5 novembre –
servizio giornalistico sul Pd Romano “Caos non calmo” di Rosa Melucci – interviste a Riccardo Corbucci, Silvia Di Stefano e Carlo d’Aloisio
TG 5
… Riccardo Corbucci intervistato sui “circoli fantasma” dal Tg di Canale 5 di mercoledì 6 novembre ore 20 ….
Roma Post
29 ottobre – “Vigne Nuove –
Pd, ring nel III Municipio. Ricozzi stende Corbucci” di Claudio Bellumori
Repubblica Roma
30 Ottobre – “Corsa alla tessere nei circoli pd. E a Montesacro finisce in rissa” di Monica Serloni
Roma post
30 Ottobre – “Stracci nel Pd, chieste le dimissioni di Ricozzi” di Claudio Bellumori
Il-Tempo
2 novembre – “Risse, polizia e feriti. Com’è manesco il Pd” – di Daniele Di Mario
Repubblica Roma
30 ottobre – “Corsa alla tessere nei circoli pd. E a Montesacro finisce in rissa” di Monica Serloni
Roma Post
30 Ottobre – “Pd, ring nel III Municipio. Ricozzi: E’ una montatura” di Claudio Bellumori
Fatto quotidiano
3 Novembre – articolo di Luce De Carolis
Luciana Miocchi
Blog Giornalistico del III Municipio e non solo
TG Roma Talenti
30 ottobre – “Clamoroso !”

Big Bang Adesso! Roma 3

Big Bang Adesso! Roma3

Open Pd Viareggio – 21-22 settembre 2013

Open Pd Viareggio 2013

Per chi non c’era, per chi c’era ma vuole riascoltare …

#OpenPd Viareggio

grazie alla nostra radio preferita, Radio Radicale …

Sabato 21 settembre – prima parte –

Sabato 21 settembre – seconda parte –

Domenica 22 settembre – intera giornata –

Da non perdere l’ultimo intervento: un grandissimo Oscar Farinetti che ha fatto un intervento davvero interessante e appassionante !

Oscar Farinetti
Oscar Farinetti a Open Pd Viareggio
– Metodo “CI RIESCO” –

La Tessera del partito non è quella del “Tifoso” !

Tessera Tifoso Tessera PartitoTessere o non Tessere, questo è il problema ? 

Dagli oltre 800.000 iscritti dei promettenti esordi, ai 500.000 del 2012 – quindi ancor prima del “peccato originale” delle primarie e del “rigore” elettorale sbagliato, con tutti gli “effetti” che ne sono conseguiti – ad oggi le notizie indicano in un ulteriore dimezzamento lo stato associativo di questo Pd “storto”.

Una progressiva ed inesorabile erosione che ha riguardato le persone più lontane ed indipendenti dagli interessi contingenti di appartenenza al partito, coloro che vi avevano aderito più per “opinione” (alcuni anche per vetero-ideologia di “appartenenza”) e che poi si sono via via allontanati, delusi dalle progressive incongruenze politiche tra le belle speranze di un progetto “nuovo” e la cruda realtà di una storia ancora “vecchia”.

Viceversa, questa emorragia non ha intaccato i signori dei “pacchetti tessere”, anzi ne ha rafforzato il peso interno, il controllo dell’Apparato storico e consolidato; paradossalmente (non per loro, ma democraticamente parlando) questa condizione franante del consenso non li preoccupa affatto (e si vede !); anzi, avvantaggiandoli, li incoraggia nella direzione di tentare di trasformare il partito ancor di più in una “cosa loro”.

Se alle primarie 2012 con il 98% del controllo politico-territoriale, Matteo Renzi si è permesso di raccogliere un quasi 40% di consensi spontanei nella base democratica del centro-sinistra, non è difficile immaginare – alla luce di quanto accaduto in questi mesi e del diffuso crescente apprezzamento della base verso la figura del Sindaco fiorentino – quale possa essere oggi il “loro” pensiero ed il loro stato d’animo di prospettiva, ben testimoniato dal fattivo impegno a scongiurare in ogni modo i “rischi” (per loro) di ogni ulteriore apertura degli strumenti congressuali (che invece sarebbero il volano per liberare potenzialità di nuova crescita democratica del partito), ma anzi tesi come sono a sviluppare teorie per circoscriverli ed incastrarli in un puzzle tra date e regole a “loro” più congeniale.

Personalmente non mi sono ancora riscritto per il 2013. Questa pantomima della convocazione e delle regole del Congresso va avanti da oltre 3 mesi. E’ un’ulteriore grave prova di inadeguatezza del “loro” Metodo democratico. Fino a quando non avverrà il parto o se dovessero abortire un altro bel “pacco incartato” non so se troverei il senso “politico” per farlo. Sarebbe un riconoscimento immotivato, solo un atto di fede, più o meno l’equivalente della “tessera del tifoso”. Preferirei agevolare in altro modo la loro “estinzione”, lasciando a sé stessa l’agonia di questo Pd “storto”. Prendere la Tessera del Mio partito deve essere un atto di libertà, di gioia, di convinzione e di condivisione costruttiva !

Ma se invece il quadro cupo si schiarisse e se la sfida proposta da Matteo si delineasse da subito anche nei Circoli e nei Territori, mi metterei ben volentieri a disposizione del progetto per costruire un vero open “Partito Democratico”!

Carlo d’Aloisio Mayo

Pericle – Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

Pericle - discorso agli Ateniesi

Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Coraggio ! Circoli, Congressi, Primarie … ALL OPEN PD !

Open Democrats Stato Pd

(Closed Pd = Dead Pd !)

Prendo spunto dal non soltanto provocatorio, ma certamente drastico invito di Don Paolo Farinella (pubblicato su MicroMega) a “dimettersi tutti” dal PD.

L’esortazione è espressa senza alcuna indulgenza in particolare verso la base, additata così – nel suo “resistere” – di essere di fatto complice e connivente delle responsabilità del vertice.

E’ una posizione discutibile, ma comunque interessante per ragionare a voce alta.

Diciamo che sarebbe un po’ come invitare gli italiani a dimettersi dalla loro cittadinanza come atto estremo di “forza” per non continuare ad avallare il “golpe” alla democrazia, alla legalità, allo stato di diritto che si perpetra oramai da decenni. E perché non farlo ?

Noi democratici – liberi – denunciamo la casta che si è impadronita del Pd, dimettendoci – se iscritti – da “pdemocratici” !?

E’ una proposta emotivamente comprensibile e forse politicamente anche condivisibile, magari, però, propagandandone l’iniziativa come pubblica azione individuale e collettiva di disobbedienza, ma anche di svuotamento definitivo di questo partito, di chiusura e di restituzione delle Tessere e delle chiavi dei Circoli, per liberarlo dal suo problema atavico …

Sarebbe da proporre per boicottare ogni scongiurabile ma – viste le ultime dichiarazioni – plausibilmente temibile ambigua decisione sulle “regole” dei Congressi che nelle prossime settimane segni definitivamente il destino funesto del partito.

La domanda, quindi, è pertinente: che ci stiamo a fare in questo Pd ?

La mia risposta, però, penso lo sia altrettanto: cosa ci sta a fare tutto questo vertice-apparato – eredità partitocratica della prima repubblica – nel “Partito Democratico” ?

Tutto qua ! Una naturale e legittima rivendicazione di appartenenza al “brand” politico, di indisponibilità a capitolare davanti alla flagrante appropriazione indebita del copyright mondiale della democrazia politica. Forse se ne potrebbe discutere in qualche Tribunale, magari internazionale ?

Però, in pratica, ciò che Don Paolo chiede così perentoriamente è già nei fatti.

E’ l’emorragia progressiva degli iscritti (oltre che di simpatizzanti, di militanti, di credibilità, di voti), stillicidio che – prevalentemente in solitudine di scelta – già accade diffusamente e spontaneamente almeno da mesi (per alcuni, da anni).

In tanti hanno strappato o bruciato platealmente la tessera, in molti non la stanno rinnovando, alcuni in via forse definitiva, altri quanto meno fino alla conoscenza del destino di questo partito, così come sarà certamente segnato almeno dalla definizione di regole e di politiche, credibilmente anche comunicative, realmente “all open” – anziché definitivamente “closed” – nella dinamica partecipativa e democratica di tutti i Congressi, dei Circoli, delle Primarie …

Siamo davanti allo scenario così ben info-graficamente rappresentato dal lavoro di Juri Marini per Open Democrats: un “partito democratico” nato a vocazione maggioritaria, prigioniero di un gruppo dirigente auto-referenziale, senza più credibilità, disposto a perdere consensi, a renderlo forza minoritaria, pur di salvaguardare nella stagnazione di politiche consociative il consolidato interesse di potere ed il proprio continuismo personale.

E’ nelle leggi della natura che un “sistema in crisi” cerchi soluzioni – anche fino all’ultimo respiro – per sopravvivere, per auto-conservarsi come anche – se intelligente – per adattarsi ed evolversi.

Ma l’attuale capacità da parte dei dirigenti del Pd – locali e nazionali – di elaborare e praticare scelte “illuministe” nell’interesse del partito e della politica per il Paese è purtroppo nei fatti che osserviamo ogni giorno. Ragionevolmente non vi sono molte speranze. Ci vorrebbero dignità, lealtà e Coraggio !

Mentre la trasformazione della materia necessità di grandi eventi, di grandi fenomeni, dirompenti, rivoluzionanti.

Occorre, quindi, che questo “sistema Pd” finisca di implodere nelle sue contraddizioni, per consentire alle nuove energie di liberarsi ?

Forse si.

Ma il dovere (e il piacere) di ciascun “democratico libero” – iscritto o non iscritto – non può che essere quello di continuare a denunciare le cause, le responsabilità ed a prefigurare le soluzioni, per poter arrivare a costruire – il prima possibile – il vero “Partito Democratico”, un modello di partito moderno che sappia conquistare nuovo consenso partendo dalla credibilità del Metodo, delle Idee, delle Persone, una forza democratica organizzata necessaria per cambiare l’Italia, in meglio !

Carlo d’Aloisio Mayo

Daje Marino ! Nun fa’ parla’ Bersani, la Bindi, la Finocchiaro, Fassina & Co. … e vinciamo a Roma !

Renzi e Marino cartello Garbatella

… questa la reazione divertita di Ignazio Marino e di Matteo Renzi alla vista del cartello “Daje Marino ! – nun fa parlà Bersani, la Bindi, la Finocchiaro, D’Alema, Fassina & C. … e Vinciamo a Roma !” … quando l’ho esposto alla fine dei loro interventi ieri mattina al teatro Ambra alla Garbatella … (CdA)

dall’articolo di Nicola Imberti su “Il Tempo” di domenica 2 giugno …

Di simboli del Pd nemmeno l’ombra.
Al teatro Ambra di Garbatella l’unica bandiera è quella che con la scritta «Marino sindaco» che viene appesa (male visto che ad un certo punto si stacca) sul pannello alle spalle dei due protagonisti della giornata: Ignazio Marino e Matteo Renzi.
In sala, piena nonostante l’evento non sia stato pubblicizzato granché, niente.
Solo un cartello, evidentemente realizzato da un militante democratico di provata fede renziana, con scritto:
«Daje Marino! Nun fa’ parla’ Bersani, la Bindi, la Finocchiaro, Fassina & Co. …. e vinciamo a Roma! Open Pd Adesso!»
Il sindaco di Firenze, appena finito l’incontro, lo vede, sorride e, indicandolo, batte le mani.
È l’unica «polemica» che si consente nei confronti del partito.
Per il resto del tempo mantiene un rigoroso silenzio stampa. …

Carlo alla Garbatella

L’INCIUCIO dei MANIFESTI ABUSIVI ! … questa è l’anti-politica !

Inciucio Manifesti 5
… ecco un esempio del “da dove inizia l’INCIUCIO” – ovvero la complicità e la connivenza nelle scelte e nei comportamenti che inquinano e devastano l’Amministrazione Pubblica e la Politica (… e per quanto mi riguarda la credibilità del PD … attraverso quella dei suoi Candidati che partecipano – anziché denunciarlo ed opporsi – a questo sistematico comportamento assai poco “democratico”)

… in ognuna delle migliaia di tabelle elettorali esposte in giro per i Municipi e per la Città … vengono affissi – uno dopo l’altro ed uno sopra l’altro – decine e decine di manifesti … che tra stampa e affissione hanno un costo in media di circa 1/2 euro ciascuno … moltiplicate ed ottenete il risultato di quanti SOLDI vengono SPESI (… da dove provengono ?) ... per una forma di comunicazione selvaggia, prevaricatrice, arrogante, inquinante del decoro urbano … che finisce con una sorta di “spartizione” finale … (come si può vedere nelle foto scattate questa mattina nel III Municipio)

Inciucio Manifesti

… il risultato è quello che ognuno può valutare … e magari giudicare con il VOTO … ma certamente chi NON vuole partecipare a questo “sporco gioco” … come chi non ha le risorse per “competervi” … in pratica i Candidati ed i Partiti più leali, più onesti e/o più piccoli … probabilmente quelli meno “compromessi con altri interessi” … vengono di fatto calpestati nel rispetto dei loro diritti di comunicazione … e penalizzati sul piano della partecipazione democratica …

… il regolamento di queste affissioni prevede l’assegnazione di ciascuna tabella ad un Partito e/o ad un Candidato .. in modo tale che ciascun competitor – con una spesa minima – possa “comunicare” la sua idea … e soprattutto metterla a “confronto” con quella degli altri partecipanti ….

Inciucio Manifesti 1

… la violazione di tale regolamento prevederebbe RIMOZIONI tempestive e SANZIONI che non vengono di fatto MAI applicate e riscosse … perché sono poi gli stessi Eletti che sistematicamente ne stabiliscono e favoriscono l’auto-CONDONO …

… questo scandalo – come la sua denuncia – va avanti da decenni (ricordo le prime campagne de “Il Messaggero” nel 1975 … “non votare chi imbratta la tua città”) … senza che la gran parte degli Amministratori e dei Politici che calcano la scena da anni vi abbia VOLUTO e SAPUTO porre FINE ! …

… perché ?

(CdA)

Assemblea Nazionale del PD – Roma 11 maggio 2013

Carlo D'Aloisio Assemblea PD 11 maggio 2013

IO C’ERO !

… il gruppo dei ragazzi di “OCCUPY PD” con la visibilità delle loro magliette e con i nostri stessi obiettivi hanno catturato l’interesse dei giornalisti e delle troupe televisive … fino al punto di riuscire – per iniziativa di Paola Concia – ad intervenire in Assemblea con un messaggio “vero” !

… io ho inizialmente pensato di entrare nella hall con i cartelli (chiusi) per poi appendermene uno al collo … e distribuire i dossier … ma il rigido servizio d’ordine ha subodorato l’intenzione e mi ha chiesto di vedere il contenuto degli stessi per ovviamente censurarlo …

… al tempo stesso mi sono reso conto che “da solo” sarebbe stata più una “mitomanata” … anche se la stampa mi curiosava intorno chiedendo lumi sul contenuto dei cartelli …

… ho preferito quindi – con dispiacere, ma in “economia di risorse umane” – procedere per la mia strada “concreta” ed ho iniziato a distribuire il documento-dossier ai delegati, cercando di selezionarli – ovviamente solo percettivamente – per auspicata “freschezza” morale e politica …

… non poche volte mi sono ritrovato davanti Nico Stumpo che mi guardava in cagnesco … mentre quando mi è passato davanti Berlinguer sono stato tentato di interrogarlo … ma poi ho desistito … (anche perché francamente mi pare un po’ “rinco” … e probabilmente è per questo che lo “usano” …)

… già in questa fase hanno cominciato ad avvicinarsi ed incuriosirsi giornalisti che ne chiedevano copia … anche con loro ho cercato di patrimonializzare il materiale … non volantinandolo … tra i presenti ho beccato Laura Cesaretti che ora lavora a “Il Giornale” e che conosco da una vita …

… una troupe di Mediaset (per la trasmissione “Quinta Colonna“) mi ha intervistato sul gradimento per la scelta di Epifani e ne ho approfittato per comunicare la “necessità per il PD di resettare tutta la classe dirigente ed il metodo organizzativo” …

… quando è arrivato sono anche riuscito a parlare con Matteo … facendo riferimento sia alla telefonata che alla mail dell’altra notte … si è comunque preso il dossier cartaceo … di cui ha letto davanti a me la copertina …

… più avanti nella hall sono stato avvicinato da un avvocato fiorentino che mi ha chiesto il dossier e mi ha raccontato di essere stato lui a suo tempo a fare i ricorsi al Garante per conto di Matteo, sulle modalità di registrazione sia per le primarie comunali fiorentine del 2009 che poi per quelle di novembre 2012 …

… mi ha confermato la rilevanza della questione sollevata, convenendo su tutti gli aspetti e sulla gravità delle responsabilità di cui i “vertici-apparato” sembrano non essersi lontanamente resi conto … ed ovviamente anche sul fattore “condizionamento politico” che incombe sull’Autorità Garante …

… a quel punto mi ha accompagnato in sala stampa e mi ha presentato ad alcuni giornalisti secondo lui più coraggiosi ed “ad hoc” per la questione … tra cui Marco Esposito dell’Espresso ….

l’Assemblea ?
come si poteva immaginare … il rituale ecumenico (ed anche un po’ triste) era prevedibile e tale è stato … in effetti mi domando quanto possa essere gratificante fare il delegato … farsi magari centinaia di Km in auto o in treno o in aereo … semplicemente per sedersi, ascoltare, sfogarsi con qualche amico e poi votare una scelta già decisa il giorno prima …

… ma la soddisfazione (per ora) l’ho colta tutta nell’intervento di Matteo … che in dieci minuti – secondo me – ha condensato un insieme di messaggi metaforici ma espliciti ed una piattaforma di lavoro straordinariamente incoraggiante … per chi vuole credere nel vero “Partito Democratico” …

… certo era ben percepibile nell’aria che ancora in molti “non lo amano” … in tanti cercheranno di ostacolarlo … qualcuno penso mollerà … altri cercheranno di riciclarsi … ma un po’ la strada è segnata … è questione di tempi nei quali “si vuole” e si riesce ad “agire” … in primis sul metodo organizzativo … (altrimenti non basta Renzi a cambiare il PD !)

… però … non so se lo avete ascoltato e notato … ma quando l’ho sentito … sinceramente mi sono emozionato …

vi allego il file video dell’estratto di 30 secondi e vi riporto il testo delle sue parole

Assemblea Nazionale del PD – Roma 11 maggio 2013
… e – dopo – il mio “orgoglioso ed auspicato riferimento” …

“secondo ed ultimo punto e chiudo
il partito.
che cosa è il Partito Democratico oggi ?
come lo gestiamo questo Partito Democratico nei prossimi mesi ?
io credo che sia molto bello il tentativo di occupare il PD …
… fatemi dire che forse va aperto il PD più che occupato …
“OPEN PD” più che “OCCUPY PD”

(applauso accennato)

OPEN PD significa che …
… noi abbiamo iniziato a perdere
quando abbiamo respinto ai seggi
le persone che venivano con il certificato medico …
… io avrei perso lo stesso le primarie ! …
ma forse abbiamo iniziato a perdere le secondarie in quel momento …”

(applauso ben più deciso)

insomma in trenta parole … – oltre al bellissimo – e su cui lavorare – “OPEN PD” –
… ovvero la visione organizzativa Inclusiva, Aperta e Trasparente del partito …
è comunque esplicito ed inequivocabile il riferimento –
– forse indebito da parte mia … ma mi piace pensare di no … 😉 –
ai concetti condivisi:

– “abbiamo iniziato a perdere” … alias … “il peccato originale”
– “abbiamo respinto ai seggi” … alias … “i respingimenti democratici”
– “le persone che venivano con il certificato medico” … alias … “la questione della privacy”

… io c’ero !

Carlo d’Aloisio Mayo

il Riferimento è al Documento-Denuncia: “Il Peccato Originale
– il boomerang dei Respingimenti Democratici”
Dossier “La Verità sulle Primarie 2012:
Partecipazione & Democrazia & Trasparenza e Privacy ?”

… presentato sabato all’Assemblea Nazionale del PD – ai Delegati ed ai Giornalisti – analizza e denuncia le Responsabilità Politiche su quanto è accaduto alle Primarie dal punto di vista del comportamento DEMOCRATICO e LEGALITARIO rispetto alla Partecipazione Popolare …
… anche quale riflesso “genetico” dell’organizzazione e generante politicamente il “disastro” poi perpetrato dal PD in queste ultime settimane …
https://www.facebook.com/groups/474498742622373/480203778718536/

“Il PECCATO ORIGINALE” – Dossier “la Verità sulle Primarie 2012: Partecipazione & Democrazia & Trasparenza & Privacy ?”

peccato_originale
Cronistoria politica e legalitaria della genesi della devastazione in sconfitta (annunciata) 
delle ragioni costitutive e della grande speranza del “Partito Democratico”,
per l’arrocco degli interessi di potere conservativo della “casta del Vertice-Apparato”
– o – o – o –
ovvero (sotto-titolo in chiave politica)
il Boomerang dei “Respingimenti Democratici”
… può un Partito che si chiama “Democratico” 
sfavorire la partecipazione popolare
fino al punto – per far ciò – di “valutare” la privacy dei Cittadini ?
– o – o – o –
ovvero (sotto-titolo in chiave ironica)
la “Più Grande Bomba” 
(pro Rifondazione del “Partito Democratico”) 
dopo il “Big Bang” (di M. Renzi) e le “AUTO-BOMBE” (di Bersani & Co.)
– di chi le Responsabilità Politiche (e Legali ?) – cosa dice il Garante della Privacy ? –
.
– la Premessa –
 
14 ottobre 2007 – fondazione del “Partito Democratico”
– finalmente, anche in Italia – viene costituito ed organizzato il “Partito Democratico” …
– un “progetto politico” … concepito in coerenza con la nuova prefigurata visione maggioritaria ed anglosassone della democrazia italiana … la cui ambizione di rappresentare rinnovate “ragioni e speranze” è già definito nel nome, evocativo di straordinarie storie politiche mondiali, testimoniate anche da figure entrate nella storia dell’umanità, quali Jefferson, Roosvelt, Kennedy, Marthin Luther king, Gandhi, Mandela, Clinton, Blair, Obama,  …
 
Statuto del Partito Democratico – i principi “partecipativi”
– art. 1.2 – Il Partito Democratico affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali.
– art. 1.4 – Il Partito Democratico promuove la partecipazione politica delle giovani donne e dei giovani uomini, delle cittadine e dei cittadini dell’Unione Europea residenti ovvero delle cittadine e dei cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, garantendo pari opportunità a tutti e a tutti i livelli.
– art. 1.8 –  Il Partito Democratico promuove la trasparenza …
– art. 2.4 – Tutti gli elettori e le elettrici del Partito Democratico hanno diritto di: … b) partecipare alle elezioni primarie per la scelta dei candidati del partito alle principali cariche istituzionali …
 
Codice Etico del Partito Democratico – le premesse
1. Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità politica. Considerano i suoi principi … il riferimento di un impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
2. Oltre al rispetto doveroso delle leggi, l’adesione al Partito Democratico impegna a comportamenti ispirati ai principi etici contenuti in questo Codice.
 
Codice “Privacy” – Legge n. 196/2003
Art. 13. Informativa
1. L’interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono previamente informati oralmente o per iscritto …
Art. 16. Cessazione del trattamento
1. In caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento i dati sono: distrutti, conservati o ceduti
Art. 23. Consenso
1. Il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell’interessato.
3. Il consenso è validamente prestato solo se è espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato, se è documentato per iscritto, e se sono state rese all’interessato le informazioni di cui all’articolo 13.
4. Il consenso è manifestato in forma scritta quando il trattamento riguarda dati sensibili
Art. 26. Garanzie per i dati sensibili
1. I dati sensibili possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell’interessato e previa autorizzazione del Garante …
Art. 161. Omessa o inidonea informativa all’interessato
1. La violazione delle disposizioni di cui all’articolo 13 (Informativa) è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da seimila euro a trentaseimila euro.
– i Fatti & i Misfatti –
 
25 novembre 2012 – Primarie “Italia Bene Comune”
– si svolgono le prime “vere” – in quanto democraticamente competitive – primarie per la scelta del candidato premier del centro-sinistra …
– al candidato naturale, in quanto Segretario del PD, PierLuigi Bersani si contrappone il Sindaco di Firenze Matteo Renzi … con un progetto alternativo di visione della Politica e del Partito …
– la candidatura di Renzi – la cui popolarità si manifesta come già crescente sia nell’area del centro-sinistra, che tra i Cittadini pregiudizialmente non schierati – viene “coraggiosamente” accolta dal partito, consentendola con una modifica dello Statuto …
– al tempo stesso, il “riflesso dell’organizzazione” – per ragioni “meno democratiche” – impone la modifica delle Regole per la partecipazione – limitandola e condizionandola nei fatti – alterandole nelle modalità sia rispetto a tutte le precedenti Primarie, che poi, dopo, anche rispetto alle successive svoltesi il 7 aprile 2013 per il Comune di Roma …
– lo strumento delle Primarie – come ci insegnano le consolidate esperienze maggioritarie ed anglosassoni – se concepito, pubblicizzato e praticato realmente aperto e democratico, serve proprio a diffondere la conoscenza delle proposte – mettendole a confronto – ed a far crescere la credibilità ed il consenso tra la gente, attraendola alla Politica ed avvicinandola verso le potenzialità migliori che possano liberamente e credibilmente riuscire ad esprimersi ed a rappresentarla …
– invece, purtroppo, le regole delle Primarie del 2012 sono state “aggiustate” per bilanciare il “rischio” che – per mancanza di adeguato coraggio e rispetto democratico, nonché capacità di messa in discussione delle proprie posizioni di potere – la candidatura di Renzi poteva rappresentare per il Vertice storico e per tutto l’Apparato ben consolidato sul territorio nazionale …
– regole che fino a quel momento avevano avuto – come deve essere in una democrazia moderna – modalità semplici, trasparenti e chiare, sono state, invece, rese complesse, burocratiche, farraginose, contraddittorie, … ed alla fine anche manipolate ed improvvisate, così – di fatto – da circoscrivere l’esperienza democratica di queste Primarie e, conseguentemente, producendo un boomerang per la credibilità del PD e della coalizione sulla capacità di poter attrarre e rappresentare un elettorato più vasto, crescente, anziché esprimere solo una mera “conta” tra quello già consolidato …
– l’effetto politico di questa scelta – democraticamente contraddittoria ed al di là della “vis polemica” di quei giorni – rappresenta un grave – probabilmente primo decisivo – “passo falso” compiuto nel rapporto di credibilità con l’elettorato tutto; nel periodo “vivo” delle primarie, infatti, il consenso verso il PD era diffusamente ben stimato dai sondaggi ed in crescita intorno al 35% ! …
– ancor più chiara ed evidente è la lettura dei risultati numerici in termini di partecipazione, che sono poi il termometro del vero consenso tra la popolazione: in 7 anni, dal 2005 si sono “perse” oltre 1,2 milioni di Persone – (pari a circa il 30 %, ossia la stessa percentuale che il PD ha poi perso alle elezioni di febbraio !) – disposte a compiere un gesto di impegno per scegliere un candidato dello schieramento … ed il leader vincente Bersani ha raccolto quasi 1,5 milioni di voti in meno (oltre il – 40%) di quanti ne aveva avuti Prodi nel 2005 …
– questo meccanismo selettivo ha, quindi, di fatto rappresentato un “filtro politico attivo” verso tutta la gran parte dell’elettorato potenziale – al quale, invece, una coalizione che aspira a divenire maggioranza nel Paese dovrebbe avere il dovere e l’interesse di rivolgersi – e che è costituito da oltre 45 milioni di italiani con diritto di voto ! …
– filtro che è andato certamente a sommarsi con tutte le ragioni della crescente e oramai dilagata disaffezione e sfiducia verso la politica; ragioni che, anzi – non essendo di “origine astrologica” – avrebbero dovuto far riflettere diversamente verso scelte di “apertura” e di “attrazione alla politica democratica” e NON di “chiusura”: alla fine, in pratica, Bersani è stato eletto candidato Premier della coalizione di Centro-Sinistra con gli stessi voti che aveva raccolto nel 2009 alle Primarie di Partito per l’elezione a Segretario …
– anche nei commenti del dopo ballottaggio – a fronte della forse prima vera leale ammissione di sconfitta da parte di un Uomo Politico nella storia della politica italiana – sarebbe stato opportuno essere più riflessivi e meno propagandisticamente enfatici (cit. Bersani: “Un risultato di queste proporzioni non me lo aspettavo” – cit. Prodi: “Il segretario ora è fortissimo”) …
– i numeri hanno “parlato chiaro” e si doveva seriamente riflettere sul fatto che ci fosse stato un quasi 40% delle persone che erano “riuscite” ad esprimersi alle Primarie indicando un’ “alternativa politica” a quella che nel Partito Democratico, negli Organi Dirigenti, nei Parlamentari, negli Eletti e nei Partiti della Coalizione esprimeva una rappresentanza ed una forza organizzativa del 96/97 % ! …
– alle Primarie del 2005 si invitavano a coinvolgersi i ragazzi che avrebbero compiuto i 18 anni nei 5 anni previsti per la Legislatura ! … ossia si proponeva addirittura ai tredicenni di scegliere per il loro futuro ! … nel 2012 addirittura si è impedito di partecipare ai maggiorenni che sarebbero andati a votare alle politiche di febbraio, ma che non avevano compiuto i 18 anni entro il 25 novembre ! … (cfr. …”qualcuno, oggi, si domanda – magari con stupore – come mai l’elettorato del M5* sia maggioritario nella fascia più giovanile ?”) …
– anche il versamento obbligatorio dei 2 euro – inteso, quindi, NON come “invito” e “facoltà” di libera contribuzione alle spese, ma come “vincolo partecipativo” – ha rappresentato un ulteriore elemento di selezione discriminante alla partecipazione più ampia e quindi di attrazione del consenso … facendo, anche in questo caso contraddittoriamente, venir meno – in questa delicata fase storica – un ragionevole e doveroso rispetto della diffusa “sensibilità” popolare sul controverso tema del Finanziamento Pubblico dei Partiti e della Politica …
– già al primo turno, per la complessità del meccanismo, l’inadeguatezza delle istruzioni, del supporto fornito e per ragioni di umana impraticabilità, si è ragionevolmente stimato che – in una buona percentuale, se non addirittura almeno nella metà dei seggi nazionali – non sia stata raccolta l’unica firma (l’ultima, tra le tante previste) davvero fondamentale per accertare la corretta corrispondenza con i cedolini e le schede nell’urna ! …
– tante, quindi, le assurdità nella complessità del meccanismo, le cui prime vittime sono stati i veramente straordinari volontari, ossia i militanti di base … sproporzionalmente costretti ad impegnarsi più nello svolgere adempimenti burocratici da “vecchio stato” … ed al tempo stesso lasciati da soli a ”giustificare tutto ciò” nel rapporto diretto con i Cittadini … piuttosto che attività politica di rappresentanza e di promozione politica della straordinaria “occasione democratica” …
2 dicembre 2012 – Secondo Turno di Ballottaggio delle Primarie
– quanto accaduto per il ballottaggio rappresenta una responsabilità complessiva ancora più grave, inquietante e devastante sul piano politico e legalitario …
– le Delibere interpretative, e quindi di fatto restrittive, emesse tra il 26 e il 29 novembre dal Coordinamento Nazionale e dal Collegio dei Garanti costituiscono un “escalation involutiva” che ha rappresentato una pessima testimonianza politica di come – per ragioni di strumentale opportunità – si possano malversare i valori della democrazia, della legalità, del rispetto per i Cittadini …
– dopo aver contestato lo scandalo del “Porcellum”, ma anche il non averlo irresponsabilmente cambiato almeno nei 18 mesi del Governo Prodi … e dopo aver “denunciato” per anni la logica inaccettabile delle leggi “ad personam” … si è persa l’occasione per dimostrare l’auspicata profonda diversità intellettuale e morale che un vero “Partito Democratico” dovrebbe avere nel suo DNA … mancando di smentire la tesi Machiavellica del “fine che giustifica i mezzi”, piuttosto che testimoniare come sia essenziale alla credibilità del fine, che i mezzi lo prefigurino coerentemente, a maggior ragione in fatti di democrazia …
– gli episodi imbarazzanti ai seggi, in particolare tra i volontari e tra gli elettori in fila nel “dover/veder” esercitare l’umiliante “respingimento democratico” verso altri Cittadini che si avvicinavano per chiedere di poter votare … anche con in mano la copia delle richiesta inviata ai sensi del Regolamento delle Primarie … hanno rappresentato uno “spot-live” che è andato drammaticamente a sfavore della credibilità del centro-sinistra … Cittadini indignati, molti anche iscritti al PD, ai quali andava quanto meno chiesto “scusa” … e che è assai presumibile – visti i risultati elettorali – che abbiano dirottato altrove il loro successivo voto alle elezioni politiche …
– nel secondo turno tantissimi sono stati i casi di Persone residenti che, però, la domenica precedente avevano votato fuori sede e che avrebbero dovuto dichiarare il loro rientro a casa solo entro la giornata del venerdì, ma che comprensibilmente – non adeguatamente informate di questo dettaglio, o perché avevano preso la decisione successivamente – non comprendevano – anche alterandosi, a fronte dell’assurdo rigido diniego – perché mai non avrebbero più potuto votare nel loro seggio naturale ! …
– quale è stata la “vera ragione” ed il conseguente “vantaggio politico e democratico” della ambigua, effettiva “limitata” apertura delle registrazioni al secondo turno ? …
– il Partito Democratico – con deliberazione presa all’unanimità dalla Direzione Nazionale – da anni sostiene, condivisibilmente, che il modello elettorale di riferimento è quello francese, uninominale a doppio turno di collegio …
– ebbene, anche le primarie francesi del centro-sinistra si sono svolte con due turni ed alle ultime Primarie, quelle che hanno incoronato il segretario del PS Hollande (… non la figlia di Le Pen …) al primo turno sono andati a votare 2.6 milioni di francesi ed al ballottaggio 2,8 milioni ! … 200.000 elettori in più ! … e – “coincidenza” – poi Hollande ha battuto Sarkozy ! … mentre qui da noi – oltre a NON ammetterne di nuovi – si sono persi oltre 300.000 elettori tra il primo ed il secondo turno ! …
– dovrebbe essere politicamente evidente che la passione per la competizione elettorale sale di livello quando la scelta politica diviene più interessante, credibile, approfondita nei contenuti, decisiva e attraente verso la partecipazione popolare …
– nelle Delibere che hanno modificato il Regolamento in senso restrittivo – NON prima, ma durante il rivendicato “intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita” (cfr. Bersani) – si è introdotto il concetto della non alterazione del “corpo elettorale così come costituitosi al primo turno”; ma, allora, per coerenza – se questa tesi fosse stata intellettualmente coerente e corretta, anche se comunque smentita dallo stesso Regolamento che all’art. 3 sanciva il “carattere aperto delle Primarie” – il Regolamento stesso NON avrebbe dovuto consentire alcuna nuova registrazione, perché è evidente che in un ballottaggio si può vincere anche per un solo voto … e i 7.094 nuovi elettori ammessi hanno comunque rappresentato 7.094 alterazioni del corpo elettorale ! …
– purtroppo, tra i diversi “aspetti strumentalizzati” è stata anche la tesi – diffusamente sbandierata (cit. Moretti, etc.) – per cui si avevano avute 3 settimane per registrarsi e quindi la “motivazione dell’impossibilità” doveva estendersi per tutto questo arco di tempo ! … 
– è anche in questo caso evidente che non si doveva confondere una facoltà con un vincolo: chiunque poteva aver ben deciso, nel diritto, di registrarsi e votare direttamente la domenica … e d’altronde con la registrazione on line – anche dall’estero e/o effettuabile di fatto anche c/terzi – l’unica ipotesi plausibile di effettiva impossibilità ad esercitare la registrazione nelle tre settimane precedenti sarebbe potuta essere la “condizione di coma” o comunque di “stato di incoscienza” …
– ma quelle fin qui evidenziate sono solo alcune delle “incongruenze più veniali” …
– Franco Bassanini, già parlamentare di sinistra, nel 1997 ha dato il nome alla prima Legge sulla semplificazione della burocrazia introducendo uno strumento elementare di una società moderna: il “diritto all’auto-certificazione” …
– la possibilità che il Regolamento delle Primarie prevedeva – tra l’altro esplicitamente evidenziata e propagandata via TV da Luigi Berlinguer ad urne ancora aperte domenica 25 novembre – consentendo di poter “partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre” … è stata, invece, confutata con un “meccanismo progressivamente perverso”, che ha portato all’assurda ed inaccettabile condizione di dover “dimostrare” le motivazioni dell’impossibilità e quindi di veder “valutata” da una Commissione Partitica la “credibilità e la coerenza della motivazione” ovvero la “messa in discussione soggettiva della buona fede” di ciascun singolo Cittadino richiedente di partecipare al voto, con criteri di discrezionalità di cui non ci è stato dato conoscere, con una modalità sommaria di ricezione e di raccolta delle richieste e con un’acquisizione e gestione di informazioni personali e sensibili … condizione di per sè già INACCETTABILE sul piano politico e democratico … ma anche quanto meno “inquietante” sotto il profilo della mancata gestione delle garanzie previste dalla “Legge sulla Privacy“…
– meglio sorvolare su troppo facili ed istintivi riferimenti a “spettri del passato” che tal simili procedure rievocano nella coscienza di ogni “vero democratico” …
– il risultato pratico ? … su stimate circa 228.733 nuove richieste di Cittadini per votare (dato complessivamente aggregato sulla base delle indicazioni pubblicate dagli organizzatori/promotori) … solo 7.094 (pari al 3,1 %) sono state “valutate credibili e coerenti” … per cui – di fatto – si è sostanzialmente risposto – anche qui con una modalità di vecchio stampo amministrativo, quella del “silenzio/diniego” – a 221.639 potenziali elettori del centro-sinistra di non essere “credibili”! …
– tutto questo articolato approfondimento non ha alcuna “presunzione semplicemente tecnicistica” … ma intende, invece, affrontare il problema Politico delle scelte compiute e delle conseguenti necessarie assunzioni delle specifiche e delle complessive responsabilità … allo scopo di chiarire, definire, costruire e praticare – con modalità certe, partecipate, trasparenti e democratiche – condizioni nuove di Credibilità Politica per il rilancio del “Vero Partito Democratico”, coerentemente ispirato alla consolidata tradizione anglo-sassone …
– in particolare, l’adozione di visioni settarie della coalizione e di modalità limitative della partecipazione – come nelle diverse forme denunciate per l’evento delle Primarie 2012 – si è dimostrato concretizzarsi come un boomerang contro-producente sul piano della capacità di attrazione e di inclusività democratica tanto da criticizzarne la credibilità e disperderne il consenso …
– lo strumento democratico delle Primarie deve invece sempre di più divenire e rappresentare un costante e crescente volano di dialogo e di partecipazione popolare  …
 
– o – o – o –
 
– la Questione Legalitaria –
 
18 dicembre 2012 – Segnalazione al Garante della Privacy
– a seguito dell’osservazione di quanto sopra esposto ed in particolare valutando la gravità Legalitaria e Politica di quanto accaduto con specifica attenzione alla gestione della Privacy dei Cittadini in occasione delle richieste di partecipazione al secondo turno delle Primarie del 2 dicembre 2012 … un gruppo di Cittadini Democratici ha inteso approfondire e poi procedere sulla questione … inoltrando una Segnalazione al Garante della Privacy  … (ai sensi dell’articolo 141, comma 1, lett. b) del Codice in materia di protezione dei dati personali e Regolamento n. 1/2007 articoli 13 e 14) … ritenendo di fornire elementi utili al fine di accertare da parte dell’Autorità Garante la violazione della normativa in materia di acquisizione, trattamento e protezione dei dati personali … così articolata e argomentata … 
– In data 25 novembre 2012 si sono svolte le “Primarie Italia Bene Comune”, indette ed organizzate – con specifico Regolamento pubblicato sul sito www.primarieitaliabenecomune.it – dallo schieramento politico “coalizione di centro-sinistra” composto dalle organizzazioni politiche “Partito Democratico”, “Partito Socialista” e “Sinistra, Ecologia e Libertà” ed alla cui partecipazione pubblica ci si poteva registrare con le modalità previste dal Regolamento ed in ottemperanza con la sottoscrizione dell’informativa sulla privacy dei dati raccolti, sia a mezzo di procedura on-line che diretta personalmente presso le sedi fisicamente preposte.
– In conseguenza delle votazione svoltesi – non essendo risultato un candidato vincente – è stato indetto un secondo turno di ballottaggio per la giornata del 2 dicembre 2012.
– La partecipazione al secondo turno di persone non risultanti registrate entro la data del 25 novembre era regolata dall’Art.14 comma 4 del Regolamento il quale sancisce: 
“Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori .” (la Delibera n.21 ha poi fissato i due giorni nel 29 e nel 30 novembre)
– Successivamente, invece, il Coordinamento Nazionale nella delibera n.25 del 26-11-12 chiariva che – a suo avviso – non bisognava aprire la votazione a coloro che semplicemente dichiaravano l’impossibilità per cause indipendenti dalla loro volontà a partecipare all’iscrizione all’albo degli elettori entro il 25 novembre, sottoscrivendo l’appello pubblico e iscrivendosi all’albo elettori, ma delegando in modo soggettivo la valutazione al Coordinamento provinciale competente: 
“Spetta al Coordinamento provinciale valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell’elettore, che ne hanno impedito l’iscrizione all’Albo degli elettori entro il 25 novembre, ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o meno la registrazione all’Albo degli elettori.”
– Il 28 novembre il Collegio dei Garanti si riuniva per deliberare – tra le altre cose – quanto segue: “la dichiarazione che gli interessati debbono presentare per la registrazione dopo il 25 novembre deve essere adeguatamente motivata in relazione alle situazioni addotte, di natura strettamente personale, relative alla impossibilità di registrarsi – anche on line – tra il 4 e il 25 novembre”
– Il 28 novembre la delibera n.26 del Coordinamento Nazionale stabiliva che: 
– “tutte le richieste di nuova registrazione, ai sensi del art. 14 comma 4 del Regolamento nazionale in qualunque modo pervenute ai Coordinamenti Provinciali devono avere una consistenza ed una specificità personale delle motivazioni. Le motivazioni dell’impossibilità personale di registrarsi devono essere coerenti e credibili rispetto alla facoltà che era data di potersi registrare fisicamente oppure online nei 22 giorni compresi dal 4 novembre al 25 novembre.”
– “Motivazioni di carattere generico e aleatorio, non vanno prese in considerazione perché non rispettano il carattere derogatorio ed eccezionale della suddetta norma. Per tali richieste, pertanto, la mancata risposta equivale al non accoglimento della medesima.”
– “… per garantire l’interesse generale della coerenza e non alterazione del corpo elettorale tra un turno e l’altro della medesima votazione, principio democratico e di legalità, le richieste che si intendono accolte sono esclusivamente quelle che hanno ricevuto una risposta positiva, specifica e individuale sul caso …”
– Il 28 novembre in una lettera del Coordinatore Nazionale inviata ai Coordinamenti Provinciali e Regionali si legge quanto segue: 
“vi consigliamo di organizzare il vostro lavoro raccogliendo fino alle ore 20.00 di venerdì 30 novembre le richieste in proposito pervenute, anche per fax o per mail, e quindi immediatamente dopo riunirvi per assumere le relative decisioni”.
– Pertanto, tale modalità di invio della richiesta di registrazione – non gestita come nella prima fase con un’adeguata e garantita procedura on line ovvero cartacea resa disponibile dagli organizzatori – ha comportato per gli interessati la condizione di invio generalizzato a mezzo fax ovvero e-mail certamente di dati personali, ma anche – in considerazione della non più sufficiente formula della semplice “dichiarazione” – quanto meno anche di informazioni sensibili se non di vera e propria documentazione contenente dati sensibili (ad es. certificazioni mediche, cartelle cliniche, attestazioni lavorative o familiari, …) , e ciò al fine di poter comprovare la  “consistenza e la specificità delle motivazioni di natura strettamente personale, relativamente alla impossibilità di registrarsi entro il 25 novembre”, da sottoporre alla valutazione di coerenza e credibilità per l’ammissione alla votazione.
– Dai comunicati diffusi dagli organismi organizzativi e dalle notizie pubblicate sugli organi di informazione, risulterebbero pervenute richieste di nuove registrazione da parte di circa n.228.733 Cittadini (di cui n.128.733 acquisite – con regolare informativa sulla privacy – ed inoltrate dal portale “domenica voto”); di queste solo n.7.094 avrebbero superato la valutazione dei Coordinamenti Provinciali per essere ammessi – previa risposta positiva – alle votazioni; dalle casistiche accertate l’elemento discriminante della selezione sarebbe stato l’aver fornito adeguata documentazione – e non solo l’auto-dichiarazione argomentata – comprovante la  “consistenza e la specificità personale delle motivazioni”.
– Allegando la documentazione richiamata, si sottopone quanto sopra esposto, al fine di valutazione da parte dell’Autorità competente di ogni eventuale violazione delle normative vigenti, per gli eventuali provvedimenti amministrativi che riterrà di dover attuare a tutela dei diritti violati dei Cittadini.
 
19 dicembre 2012 – protocollo e assegnazione della pratica
– in data 19 dicembre 2012 l’Ufficio del Garante della Privacy ha protocollato la Segnalazione con il n. 84.167 assegnandola per competenza al “Dipartimento della Realtà Economiche e Produttive” …
 
11 marzo 2013 – documentazione e richiesta integrativa all’Ufficio del Garante
– a seguito di riscontri informali con gli uffici del Garante della Privacy, si è proceduto ad inoltrare un’integrativa specifica richiesta … come di seguito articolata ed argomentata … – Si sottopone nello specifico l’esigenza di accertamento dei seguenti aspetti sostanziali relativi alle modalità di acquisizione e di trattamento dei Dati Personali – contenenti anche “informazioni e documentazioni con dati Sensibili” – in occasione della raccolta delle richieste delle nuove registrazioni per partecipare al secondo turno delle “Primarie Italia Bene Comune” del 02-12-2012 … acquisizione avvenuta tramite mail e fax nei due giorni precedenti del 29 e del 30 novembre e riguardante la complessiva stimata ricezione di circa n. 228.733 richieste di Cittadini (stima aggregata in base ai dati pubblicati dagli organismi organizzatori e sui media).
– E’ da evidenziare che tale modalità ha differito da quella per la registrazione al primo turno – dove era prevista la compilazione di un modulo cartaceo ovvero attraverso un form on line sul sito www.primarieitaliabenecomune.it con l’esplicita sottoscrizione dell’Informativa e del Consenso al Trattamento dei Dati Personali – ed è stata subordinata – come documentato nella segnalazione del 18-12-2012 – all’evolversi in quei giorni delle indicazioni fornite dagli Organizzatori circa i criteri di raccolta e di valutazione delle richieste da parte dei Cittadini ed in particolare – come precisato nella Delibera n.26 – “… che tutte le richieste di nuova registrazione … in qualunque modo pervenute ai Coordinamenti Provinciali devono avere una consistenza ed una specificità personale delle motivazioni. Le motivazioni dell’impossibilità personale di registrarsi devono essere coerenti e credibili … Motivazioni di carattere generico e aleatorio, non vanno prese in considerazione … … pertanto, la mancata risposta equivale al non accoglimento della medesima.” … con ciò determinando l’invio generalizzato a mezzo fax ovvero e-mail certamente di dati personali, ma anche – in considerazione della non più sufficiente formula della semplice “dichiarazione di auto- certificazione” – quanto meno anche di informazioni sensibili, se non di vera e propria documentazione contenente dati sensibili, e ciò al fine di poter comprovare la “consistenza e la specificità personale delle motivazioni” sottoposte alla valutazione di coerenza e credibilità per l’ammissione alla votazione.
1) – la violazione (o meno) dell’ Art.161 del DLGS 196/2003 per l’Omessa o inidonea Informativa all’interessato di cui all’Art.13 in relazione all’assenza di qualsiasi forma di Informativa sulla Privacy – o di richiamo anche indiretto ad essa – sia nelle modalità di comunicazione intraprese per l’acquisizione delle richieste (via mail e via fax), che nel riscontro formale ad esse alla ricezione delle richieste (via mail), ovvero anche nei riscontri ai soli casi di favorevole ammissione al voto (via mail) con esclusione di qualsiasi forma di riscontro e comunicazione per tutte le altre.
2) – la violazione (o meno) degli Artt.23 e 26 (ed ev. correlabili) del DLGS 196/2003 circa il Consenso e le Garanzie al Trattamento dei dati Sensibili in relazione all’assenza di acquisizione formale per ciascuno dei richiedenti del consenso espresso e/o scritto al Trattamento dei dati personali e di quelli sensibili, nonché l’accertamento circa da quali Persone e con quale modalità incaricate ed in base a quale criterio discrezionale e/o valutativo di approfondimento nel dettaglio e/o nel merito delle complessive informazioni così acquisite, sia stato svolto il trattamento dei Dati al fine di “attestare la validità delle motivazioni soggettive” per consentire l’ammissione al voto di n. 7.094 Cittadini, pari a circa il 3% delle richieste inoltrate.
3) – la violazione (o meno) dell’ Art.16 (ed ev. correlabili) del DLGS 196/2003 sulla Cessazione del Trattamento in relazione alle condizioni di verificabile certezza circa la successiva gestione e destinazione dei dati complessivamente raccolti, conseguente all’esito dell’evento di propaganda politica.
 
aprile 2013 – istruita richiesta per “apertura del procedimento istruttorio”
– in conseguenza di quanto esposto – da contatti informali con gli uffici del Garante – dalla fine del mese di marzo, risulta formalmente predisposta – dal competente ufficio del “Dipartimento della Realtà Economiche e Produttive” – la richiesta di apertura di un procedimento istruttorio sulla vicenda oggetto della segnalazione … istanza sottoposta e “ferma” da alcune settimane alle firme dirigenziali …
– certamente, gli eventi straordinari di queste settimane – le elezioni, la mancata formazione del Governo per oltre due mesi e la complessa vicenda dell’elezione del Presidente della Repubblica – hanno rappresentato ragioni di doverosa attenzione e prudenza da parte dell’Autorità Garante …
– si può ora supporre, quindi, che a breve sia attesa la determinazione dirigenziale sulla vicenda …
 
– le Conclusioni Politiche –
 
11 maggio 2013 – Assemblea Nazionale del PD
– presentazione del Documento “Il Peccato Originale – Primarie 2012: Partecipazione & Democrazia & Trasparenza & Privacy” e del Ricorso alla Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico, al fine dell’accertamento politico di quanto esposto, anche ai sensi dello Statuto e del Codice Etico.
– Alla luce di quanto esposto e documentato, si ritiene che Tutto il “Partito Democratico” – nei suoi Organi Dirigenziali e Territoriali – debba prendere politicamente atto e rispondere su:
Quali siano state le ragioni, le conseguenze democratiche e di chi le responsabilità politiche delle scelte compiute per comunque “limitare” la partecipazione alle Primarie del 2012 e, poi, in particolare dell’ambigua ed inquietante “gestione manipolativa” al secondo turno, in danno e strumentalizzazione – a fini politici – dei diritti privati dei Cittadini ? …
 
– Per cui:
1) – Dimissioni di TUTTO il Vertice-Apparato e convocazione dei Congressi “veri” a tutti i livelli
2) – Irricandidabilità di TUTTI gli attuali dirigenti
3) – Revisione dello Statuto sui modelli anglo-sassoni
4) – Organizzazione Aperta e Trasparente – anche attraverso la piattaforma del Web – della Democrazia del Partito e delle Primarie per garantire la partecipazione e la condivisione alle scelte, partendo dal Territorio e dai Cittadini
5) – Principio base: il consenso passa per la credibilità delle Idee, del Metodo, delle Persone
– o – o – o –

Lettera Aperta a Matteo Renzi

Adesso Matteo Renzi Primarie 2012

Ciao Matteo !

sono un piccolo imprenditore artigiano di Roma e sono con te !

ti reputo la “speranza” possibile e spero “probabile” di cambiare questa Italia soprattutto nei suoi assurdi e incancreniti meccanismi – pubblici e privati – di conservazione e sopravvivenza (in un modo o nell’altro …) di uno “status quo” fatto di NON trasparenza, NON certezza, NON diritto, NON doveri, NON libertà, NON legalità, NON responsabilità, … UGUALI per TUTTI !

Credo che il problema basico sia infatti proprio quello del pieno e reale funzionamento della Democrazia, condizione che in Italia negli ultimi decenni NON si è – di fatto – realizzata !

Come negli USA e in Gran Bretagna – Democrazie pluri-Centenarie ! – ciò dovrebbe voler dire poter scegliere ed eleggere direttamente le Persone che ci devono rappresentare e che ci devono Governare così come quelle che devono Controllare dall’Opposizione !

Qui, invece, da decenni, a turno, qualcuno formalmente “Governa” ma sistematicamente concertando condividendo con TUTTI gli altri (o quasi …) l’Amministrazione della Cosa Pubblica a Tutti i livelli, dalle Alte Cariche fino ai Comitati di Gestione degli Asili Nido !!!

il Risultato ?

Tutti (o quasi) hanno partecipato al Sistema, alla sua degenerazione, ma nessuno è – di fatto – Responsabile verso gli Italiani (salvo i comodi “capi espiatori” di turno) e Nessuno Paga per lo sfascio che ovviamente si è prodotto nella Società sperperando e consumando irresponsabilmente le Risorse Economiche del Paese, ma anche malversando il Diritto e la Verità per decenni !

Ho letto il tuo programma che condivido nelle sue idee, ispirazioni e proposte, ma mi permetto di suggerirti e di valutare di inserire una tematica seria e concreta altrettanto urgente e grave, che – di fatto – è VITALE per l’Economia del nostro Paese, ma contestualmente anche per la nostra Democrazia e la nostra Libertà !

Come giustamente evidenzi, l’Italia è un Paese con risorse umane, intellettuali, culturali e imprenditoriali storicamente straordinarie …

Ma possiamo avere tutte le Idee più belle, innovative, avanzate, … agevolare imprese, consumi, iniziative, … promuovere la “Qualità” come valore … ma nessuna Impresa “sana” potrà MAI crescere e consolidarsi in Italia se il Mercato in cui deve competere è slealmente inquinato e condizionato (anzi oramai sempre di più DOMINATO) da chi NON rispetta le stesse Regole e Condizioni Economiche e di Diritto …

… è una osservazione elementare, quasi banale, … ma oggi drammatica …!

Se io produco e vendo (ad es.) Mobili e faccio tutto in regola, rispettando le leggi e le normative sul Lavoro, sulle Retribuzioni, sull’Ambiente, sulla Sicurezza, sul Fisco, ecc. ovviamente e comprensibilmente sostengo COSTI che saranno incidenti sul mio prezzo di vendita … e poi accanto a me arriva uno che vende merci analoghe a prezzi più bassi, che però sono state prodotte senza rispettare le mie stesse condizioni (e magari copiandomi l’idea)… questa possiamo chiamarla LIBERA CONCORRENZA ?

E’ ragionevolmente evidente che:

– o mi “adeguo” alle condizioni di produzione per diventare competitivo con il mio “concorrente” e quindi comincio ad “arrangiarmi” sfruttando i lavoratorievadendo le norme e il fisco, ecc … o magari – per trarne vantaggi ancora più competitivi – a trasferire anch’io la mia produzione all’estero dove posso “legalmente” sfruttare – senza scrupoli – ogni risorsa umana come quelle ambientali, ecc. … e di fatto contribuendo ad impoverire le ricchezza ed il potere di acquisto il mio Paese …

– oppure sono destinato a chiudere ! …a morire come impresa ! …e a volte anche come “uomo” … e come un domino … prima e dopo di me … tanti, tanti altri !

Questa è un capitolo fondamentale della storia imprenditoriale ed economica del nostro paese (certamente non solo del nostro) degli ultimi decenni !

Confusi anche dall‘illusione effimera del benessere consumistico abbiamo – di fatto – assistito pavidi, impotenti e, in alcuni casi anche opportunistici, all’evolversi di questo meccanismo che ha solo impoverito e degradato la nostra società … e più ci impoveriamo più diventiamo dipendenti da questa condizione … che riguarda il destino di TUTTA la nostra ECONOMIA … ma anche della nostra DEMOCRAZIA e delle nostra LIBERTA’ !

Sono già stato un po’ lungo, ma molto ci sarebbe da analizzare e riflettere.

Ti allego una memoria di considerazioni sintetiche, ma credo concrete sul problema e sul da farsi.

Parlandone in giro, ovviamente e comprensibilmente in tantissimi si dicono d’accordo, ma perché NESSUNO che ne abbia l’autorità e la possibilità si fa carico di affrontare apertamente e chiaramente il problema ?

Spero che tu (o chi per te) possa leggerle e valutarle attentamente e ovviamente auspico ogni utile approfondimento ed iniziativa nel merito.

Con stima e disponibilità

Carlo d’Aloisio