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Lettera aperta all’Assemblea Nazionale: in Direzione eleggiamo Simona Bazzoni !

Simona Bazzoni primo piano

Domani, domenica 15 dicembre 2013, la nuova Assemblea Nazionale del Pd eleggerà la Direzione Nazionale del partito, ossia l’organo di indirizzo politico e di esecuzione degli indirizzi dell’Assemblea.
Quali saranno i criteri di scelta?
Saranno i “soliti noti” a sgomitare tra di loro per garantirsi un posto nell’assise politica del Pd?
Noi chiediamo che il nuovo Partito Democratico cambi verso sin dalle sue prime mosse.
Il nuovo PD che vogliamo deve rinnovare la propria classe dirigente usando un metodo democratico e trasparente, valorizzando il merito, le competenze professionali e personali, la rappresentanza dei territori .
Per tali motivi chiediamo che Simona Bazzoni, mamma, manager internazionale, espressione vera del territorio di Roma, sia eletta in Direzione Nazionale.

Il Curriculum di Simona

Simona Bazzoni, laurea in Economia e Commercio Università Cattolica, durante gli anni della laurea ha lavorato, in Europa, per Tyco Ltd come Oracle development.
In seguito revisore dei conti presso Ernst&Young Milano per cinque anni e dopo una breve parentesi in Leroy Merlin si è trasferita in Thailandia come Direttore Generale di una società di food trading e ristorazione. A conclusione di questa esperienza è stata chiamata a dirigere il settore della ristorazione e delle sponsorizzazioni food and beverage nel Padiglione Italiano Expo di Shanghai 2010. In seguito dopo una breve esperienza nelle istituzioni a Roma, ha intrapreso la carriera di libera professionista come esperta organizzativa di aziende italiane nei mercati stranieri dirigendo progetti a New York, Brisbane ed Hong Kong.
Da pochi mesi mamma è tornata in Italia, dove, come volontaria per il comitato Renzi si è occupata di organizzare le candidature, i seggi e seguire le elezioni dei delegati esteri in quota Matteo Renzi nel collegio “PD Mondo”.

Perché Simona ?

Il grande successo ottenuto da Matteo Renzi nel voto all’estero porta anche il nome di Simona che ha saputo trovare soluzioni ad ogni problema, ha saputo essere un punto di riferimento per i nostri italiani all’estero, e che non si è mai tirata indietro ad ogni sfida, soprattutto del voto online, permettendo di far votare migliaia di italiani sparsi nel mondo e che volevano esprimere il loro voto.
La sua esperienza all’estero è una caratteristica alla quale non possiamo rinunciare, per la visione del futuro, per la visione del lavoro, per la visione dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, per la visione che non esistono più confini nazionali o europei ma solo globali.
I mercati europei sono saturi e maturi: se si vuole essere competitivi e si vuole veramente uscire dalla crisi occorre guardare ai nuovi mercati e questo è l’apporto di valore che può dare Simona al PD.

Link

appello promosso da Agatino Grillo e Carlo d’Aloisio Mayo e pubblicato su Democratici Digitali

Adesso! Roma 3: Festa e discussione sul futuro dei comitati

131210-discussione-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Quale futuro per i comitati per Matteo Renzi? Appassionata discussione ad “Adesso Roma 3”. Occorre “fare rete” per collaborare in modo efficace su campagne politiche comuni

Ieri sera sono andato alla festa del comitato “Adesso Roma 3”  presso il circolo “Nuovo Salario” in piazza Bortolo Belotti 37 per festeggiare la vittoria di Matteo Renzi e, come recitava l’invito, “scambiarci le prime opinioni ed idee sul da farsi con tutti coloro che hanno apertamente e concretamente sostenuto il progetto di Matteo in questi anni, in questi mesi, in queste settimane o anche solo in questi giorni!” All’incontro erano presenti anche Valentina Grippo e Simona Bazzoni elette in Assemblea nazionale nel collegio IV della Capitale (municipi III e IV). Assente il 3° eletto Fabrizio Panecaldo sebbene invitato.

Valentina e Simona

Valentina e Simona hanno dato inizio alla discussione politica dando una prima lettura dei risultati delle primarie dell’8 dicembre e garantendo che il loro impegno in Assemblea nazionale sarà improntato alla massima trasparenza tenendo costantemente informati i comitati, gli iscritti al partito e gli elettori delle discussioni e delle decisioni adottate. 131210-discussione-bis-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Cambiare verso

Silvia Di Stefano, già segretaria del circolo Pd Castel Giubileo Settebagni di Roma, ha ricordato quanto accaduto in fase di compilazione delle liste per l’Assemblea nazionale: i comitati e i segretari di circolo sono stati “tagliati fuori” dal tavolo delle decisioni per privilegiare “accordi di corrente” che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana. Silvia ha auspicato che il neosegretario Matteo Renzi sappia cambiare verso al PD e ristabilire criteri di scelta delle candidature basate sul merito e non sull’appartenenza a filiere di potere. 131210-discussione-ter-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

Il futuro dei comitati

Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III Municipio, ha dato il via alla discussione sul futuro dei comitati auspicandone lo scioglimento. “Renzi è adesso il segretario di tutti” ha sottolineato Riccardo “e dunque i comitati hanno esaurito il loro compito storico. I componenti dei comitati devono confluire nei circoli del PD portando loro nuove energie e idee” Agatino Grillo (cioè io) è intervenuto sostenendo invece la tesi opposta: “Occorre rilanciare l’azione politica dei comitati: per la loro diffusione capillare e per la composizione dei loro associati i comitati sono una risorsa preziosa sui cui il neosegretario del PD potrà far ricorso nella lunga battaglia che lo vedrà impegnato per il rinnovamento del partito e del Paese” Sul tema “sciogliere o rilanciare i comitati” sono intervenuti con tesi e proposte diverse tutti i convenuti ciascuno sottolineando vantaggi e svantaggi delle 2 opzioni.

Conclusioni

Le conclusioni comuni del dibattito sono state sintetizzate da Carlo d’Aloisio Mayo individuando nell’obiettivo prioritario quello di costruire da subito strumenti ed iniziative per riuscire a far ripartire la Politica dai Cittadini e dai Territori, quale strumento per incidere nelle scelte comuni del nostro futuro, riconquistando fiducia e credibilità verso la Democrazia, per cui:

  • i comitati possono evolversi in libere forme associative per promuovere iniziativa politica e culturale che sia da volano dinamico tra i Cittadini e il Partito Democratico
  • è necessario lavorare nei e con i circoli PD per rendere il partito sempre più inclusivo e trasparente
  • occorre complessivamente “fare rete”, promuovere “servizi comuni” quali infrastrutture web (sito, social network, piattaforma liquida di partecipazione), format di eventi partecipativi per l’elaborazione politica ed economica, condivisione delle best practice sui territori…

La festa

Torte e spumante, birra e pizza, battute e sfottò, palloncini rossi hanno segnato la fine della serata. 131210-palloncini-2 (clicca per ingrandire immagine. Foto tratta da Facebook, qui l’intero album)

articolo ripreso da Democratici Digitali

Video-Foto Clip: “Le Primarie dei Comitati Romani per Matteo Renzi”

comitati Renzi Roma

Il più Grande Spettacolo dopo il Big Bang
Libera interpretazione fotografica della campagna dei Comitati Romani per Matteo Renzi alle Primarie 2013 per l’elezione del Segretario del Partito Democratico

di Patrizia Cini

Con Matteo Renzi contro i circoli fantasma ed i signori delle tessere: intervista a Silvia Di Stefano (di Democratici Digitali)

Comitato III Municipio
Silvia manifesta il suo entusiasmo durante le primarie del 2012 – Auditorium della Conciliazione

A Roma ci sono stati accordi territoriali con l’imposizione di nomi e metodi che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana col risultato che i risultati per Renzi nella Capitale sono insoddisfacenti

Agatino Grillo: Ciao Silvia, ti vuoi presentare?

Silvia Di Stefano: Mi chiamo Silvia Di Stefano, sono stata fra le fondatrici del Partito Democratico e da allora sono coordinatrice del circolo Pd Castel Giubileo Settebagni di Roma oggi facente parte del III Municipio della Capitale. Mi sono avvicinata alla politica per cercare di fare del bene al mio quartieree sono stata eletta nel 2006-2008 con la lista civica per Veltroni come indipendente. Ho sostenuto Matteo Renzi alle scorse primarie per cambiare il Partito Democratico e il centrosinistra.

Agatino Grillo: Silvia e il Pd: come nasce tutto?

Silvia Di Stefano: Entro nel Partito Democratico nel momento della sua fondazione con Walter Veltroni.Insieme con tante persone del mio territorio decidiamo di costruire un circolo, perché crediamo nella forza dello stare assieme per il raggiungimento del bene comune. In questi anni ho condiviso insieme ad alcune persone perbene un cammino nel Partito Democratico, per cercare di rinnovarlo ed innovarlo dall’interno, non riuscendo tuttavia a scardinare le logiche delle correnti e delle appartenenze, che Matteo Renzi dichiara di voler finalmente combattere.

Agatino Grillo: Silvia e Matteo Renzi: dicci tutto?

Silvia Di Stefano: Ho sostenuto Matteo fin dal primo giorno. Il circolo di Castel Giubileo Settebagni è stato l’unico circolo che ha dato la maggioranza dei consensi a Renzi nelle primarie del 2012, organizzando la copertura dei gazebo sul territorio del III municipio. In quell’occasione abbiamo avuto tutto l’apparato del partito a sostegno di Bersani. Molti di quelli, oggi dicono di sostenere Renzi, ma lo fanno perché oggi Matteo è sufficientemente forte per poter vincere anche senza il loro apporto. Quando Renzi venne a Roma ho cercato di trascinare a quell’incontro quelle persone che credo possano fare il bene del nostro territorio. Ho sempre riservato molta attenzione alle parole di Renzi, non condividendo anche qualche tono eccessivo sulla “rottamazione”, parola che ha spaventato molte persone. Tuttavia mi auguro che oggi che non la usa più come un tempo, applichi comunque criteri oggettivi ed innovativi per la scelta della sua squadra nei territori. La sua vera vittoria Matteo dovrà conquistarla con la composizione delle liste nazionali a suo sostegno l’8 dicembre, dimostrando quale classe politica vorrà al suo fianco.

Silvia Di Stefano denuncia il carro
la denuncia pubblica di Silvia Di Stefano alla riunione del Comitato per Matteo Renzi a Roma in Via dei Cerchi giovedì 14 novembre

Agatino Grillo: Hai denunciato l’inquinamento politico nel movimento per Matteo Renzi a Roma, spiegaci meglio …

Silvia Di Stefano: Mi rendo conto che Matteo non ha il tempo per poter osservare in tutto il Paese quello che succede sui territori e per questo ho ritenuto prioritario raccontare quello che ho visto. A Roma ci sono stati accordi territoriali che nulla hanno a che vedere con la rivoluzione democratica renziana , e che sono stati confermati dai risultati che hanno portato ad avere Cosentino segretario e Giuntella presidente. Aldilà delle persone, c’è stata l’imposizione di nomi e metodi lontani anni luci dal cambiamento e da ciò che Matteo Renzi vuole rappresentare. La conferma mi pare sia nel risultato  negativo avuto a Roma, ampiamente al di sotto della media nazionale.

Agatino Grillo: Ti accusano di indebolire Matteo Renzi con le tue denunce così come accusarono De Sicaper ladri di biciclette … Cosa rispondi?

Silvia Di Stefano: Il metodo lo conosco bene, è lo stesso utilizzato per far fuori Veltroni e chi ha creduto nel PD come “altro” da Margherita e DS messi insieme. Le nostre denunce servono a tutelare il partito democratico e Matteo Renzi. Chi sottrae tempo e risorse alla propria vita per dedicarle al bene collettivo senza un tornaconto personale non dovrebbe aver bisogno di giustificare le propria azioni. Consentire ai circoli finti di votare, ai signori delle tessere di contare, rappresenta la morte del partito democratico che ho contribuito a fondare, quando alcuni di questi signori magari erano pure in un altro partito politico.

Agatino Grillo: Come gesto di protesta hai chiuso il tuo circolo. Non è tafazzismo?

Silvia Di Stefano: Dopo anni di lavoro nel territorio, sfoghi accorati da parte dei cittadini per gli errori clamorosi commessi dalla dirigenza nazionale del Pd, battaglie contro i potenti sostenute in solitudine e senza l’avallo del partito romano, abbiamo deciso di non accettare più questa sciatteria e questo pressappochismo di un partito che non è in grado di far rispettare nemmeno le regole che si è dato. O il partito diventa quello che si promette in televisione e sui giornali oppure per noi non è più sostenibile metterci la faccia sul territorio.

Agatino Grillo: Uscirai dal Pd?

Silvia Di Stefano: Io rimango nel Pd certo!….e spero che anche il PD di Renzi non esca dal PD….mantenendosi fedele ai suoi principi fondatori.

Agatino Grillo: Un’ultima domanda. Davvero non sei su FaceBook?

Silvia Di Stefano: Il tempo che dedico alla politica è fatto di persone ed azioni. Credo sia una questione di ampiezza della propria azione politica: Facebook è ottimo strumento per raggiungere tante persone col proprio pensiero, ma mi pare che ci siano delle degenerazioni preoccupanti, in particolare relativamente a giudizi superficiali e discussioni “tra pochi” che facilmente diventano teorie politiche.
Mi piacerebbe che queste piazze virtuali diventassero reali, con persone che si confrontano e crescono insieme, facendo esercizio di democrazia, sono sicura che tanti “teorici” della politica e dell’azione sui territori, avrebbero parecchie difficoltà se anzichè fare un post su Facebook, dovessero spiegare personalmente ai cittadini il perchè delle loro decisioni e prese di posizione.

Agatino Grillo: Grazie Silvia e buon lavoro!

Silvia Di Stefano: Grazie a voi tutti

Democratici Digitali

 

 

 

articolo pubblicato da Democratici Digitali il 20 novembre 2013