OPEN LIVEPOST: RIFORME SUBITO !

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Caro Matteo,

il Paese sta vivendo un momento molto difficile, per alcuni drammatico. Non è solo colpa della crisi, ma soprattutto delle gravi responsabilità di una classe dirigente e politica che ha vissuto su un diffuso sistema di corruttela, di clientele, di raccomandazioni, di privilegi. Un sistema che vogliamo rottamare fino in fondo. E’ tempo di cambiare verso e questa è la volta buona.

Per questo, noi elettori democratici, abbiamo deciso di “teletrasportarci” dalla rete alla piazza, per testimoniare dal vivo tutto il nostro sostegno a te e al percorso di profonde riforme che hai iniziato con il tuo Governo, e per manifestare tutto il nostro sdegno contro le resistenze irresponsabili delle opposizioni conservatrici: chi ha paura di perdere la poltrona sta facendo di tutto perché nulla cambi, per tenere il Paese impaludato. E’ semplicemente vergognoso, ed è inaccettabile.

Quindi avanti tutta con le riforme Matteo! Adesso è il momento di accelerare, portando a meta la riforma del Fisco, della PA, della Giustizia, lo Sblocca Italia per far ripartire gli investimenti. Fare tutti quei decreti attuativi sui quali in precedenza si sono accumulati troppi ritardi. Altro che gufi e sciacalli, altro che perditempo e gattopardi. C’è ancora tantissimo lavoro da fare. Solo per citare alcuni argomenti emersi in rete: ridurre seriamente la spesa pubblica, applicare la spending review, ridurre drasticamente e subito le partecipate, adottare soluzioni come costi standard, acquisti centralizzati, ma anche il software libero per tutte le amministrazioni; e poi trasparenza totale della PA e introduzione del principio di “accountability”, con sanzioni certe per gli Enti che non si adeguano; puntare sul merito; obiettivi trasparenti e possibilità di licenziamento degli alti dirigenti pubblici; accelerare sul lavoro, per arrivare il prima possibile alla “flexsecurity”, e quindi al contratto unico a tutele crescenti; occhio, occhio, occhio agli appalti pubblici, alle grandi opere esposte alla corruzione e a possibili infiltrazioni mafiose; e poi rafforzare la lotta all’evasione fiscale; introdurre il principio del conflitto di interessi fiscale; basta sussidi di Stato a vantaggio di pochi, per abbassare le tasse a tutti; non arrendersi alle preferenze(!), vogliamo collegi uninominali molto piccoli e primarie per legge; studiare un nuovo assetto dello Stato, con l’abolizione definitiva delle Province, nuove Regioni, superando anche gli statuti speciali; cominciare a parlare seriamente di Stati Uniti d’Europa, perché l’Italia può diventare la capofila di una grande rivoluzione democratica; e non dimenticarsi dei diritti: è ora di portare a casa la civil partnership; aggredire infine i soliti vecchi privilegi, fare finalmente una legge sulla costituzione di partiti, movimenti e sindacati, abolire gli albi professionali, abolire i vitalizi.

Sappiamo bene che ci saranno ancora tante resistenze e difficoltà. Ma non dimenticare che siamo tutti prontissimi a tornare al voto. Anche domani se serve. E saremo di nuovo tantissimi, perché non possiamo e non vogliamo lasciare il nostro futuro a chi scommette sul nostro fallimento. Quindi non mollare di un centimetro Matteo. Continua a correre, corri come un forsennato! Perché questa è davvero la volta buona. Coraggio!

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