FIRMA SUBITO PER CHIEDERE IL REFERENDUM SULLE OLIMPIADI!
SIAMO ANCORA IN TEMPO PER APRIRE UN DIBATTITO SUI COSTI DI UN PROGETTO CHE COSTERÀ MILIARDI DELLE NOSTRE TASSE
Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Al Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo TroncaVogliamo che siano i cittadini a scegliere se fare le Olimpiadi a Roma nel 2024. Saranno loro a pagare, con un referendum potranno scegliere.
La candidatura è ufficiale, c’è il sostegno politico e finanziario del governo, insomma sembra già tutto deciso. Invece siamo ancora in tempo per aprire un dibattito sui costi e sui benefici di un progetto che costerà miliardi di euro delle nostre tasse. A Roma servono interventi efficaci, una buona amministrazione, riforme “olimpioniche”, ma abbiamo davvero bisogno di Olimpiadi?
Negli ultimi 50 anni, i budget presentati dalle città in sede di candidatura olimpica sono stati puntualmente sforati. Le spese effettive sono sempre lievitate rispetto alle previsioni iniziali, in alcuni casi anche dell’800%, con evidenti conseguenze sulle tasche dei cittadini.
Per i Giochi di Sochi si è raggiunto il picco di 50 miliardi di euro. Per ripianare il deficit dei Giochi olimpici di Grenoble, i contribuenti francesi hanno dovuto pagare una tassa speciale per 24 anni, i canadesi lo hanno fatto per 30 anni. I cittadini di Barcellona hanno dovuto versare negli anni 1,7 miliardi di tasse in più. Gli economisti ormai la chiamano ‘maledizione del vincitore’ perché la città che vince i Giochi non fa che aggravare la sua situazione economica.
Grazie ai referendum e alla partecipazione attiva dei cittadini Davos, Cracovia, Oslo, Monaco e Amburgo hanno rinunciato alle olimpiadi. A Boston è bastato il dibattito in vista del referendum per fare un passo indietro.
Per le Olimpiadi del 2024 l’Italia non ha ancora reso pubblico il suo dossier o le cifre ufficiali. Di reale ci sono i protagonisti dei peggiori fallimenti organizzativi, finanziari e infrastrutturali degli ultimi vent’anni nella Capitale – dalla candidatura ai giochi del 2004, alla Metro C, ai Mondiali di nuoto del 2009.
Per non lasciare ad altri una decisione così importante per il futuro di Roma e per le nostre tasche lanciamo una sfida: un referendum attraverso cui i cittadini possano esprimersi e decidere.
Per conoscere e firmare la petizione Qui ed anche su Changhe