“C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi,
né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno
dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran
numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati
(ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi
non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si
potevano avere solo illecitamente cioè chiedendoli a chi li aveva, in
cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in
genere già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in
precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo
circolare e non privo d’una sua armonia.”.
Italo Calvino, Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti, da Repubblica, 15 marzo 1980
Dossier Chi soffoca Roma