Archivi categoria: Partito Democratico

#FamoqualcosadiSinistra? Sì, Sostegno al Terzo Settore !

Dopo decenni di attesa, molte parole e nessun fatto …

Donare il 5 x 1.000 è Legge dello Stato !

La Riforma è stata voluta dal Governo Renzi … un governo non “di solo sinistra” ma di necessaria coalizione visto l’esito delle elezioni del 2013 … eppure la Riforma è stata una conquista per Tutti !

#1000giorni di Governo Renzi

Costruiamo insieme il Vero Partito Democratico, aperto, inclusivo, partecipato, credibile e vincente … grande coalizione delle Idee e delle Persone libere e per bene …

… per divenire Forza di Governo del nostro Paese ed alternativa ai massimalismi ideologici, populisti e reazionari … e riprendere il cammino delle Riforme per l’Italia e per l’Europa !

Partecipa anche Tu ! Mettiti nel gioco della Partecipazione Democratica per costruire insieme il Futuro che Tu senti Giusto !

… con Adesso! Roma 3 per il Vero Partito Democratico ! 

scrivici per partecipare e contare !

#FamoqualcosadiSinistra? Sì, basta con i furbetti del Cartellino !

Dopo decenni di attesa, molte parole e nessun fatto …

il Licenziamento di chi Truffa lo Stato è Legge !

La Riforma è stata voluta dal Governo Renzi … un governo non “di solo sinistra” ma di necessaria coalizione visto l’esito delle elezioni del 2013 … eppure la Riforma è stata una conquista per Tutti !

#1000giorni di Governo Renzi

Costruiamo insieme il Vero Partito Democratico, aperto, inclusivo, partecipato, credibile e vincente … grande coalizione delle Idee e delle Persone libere e per bene …

… per divenire Forza di Governo del nostro Paese ed alternativa ai massimalismi ideologici, populisti e reazionari … e riprendere il cammino delle Riforme per l’Italia e per l’Europa !

Partecipa anche Tu ! Mettiti nel gioco della Partecipazione Democratica per costruire insieme il Futuro che Tu senti Giusto !

… con Adesso! Roma 3 per il Vero Partito Democratico ! 

scrivici per partecipare e contare !

#FamoqualcosadiSinistra? Sì, 1 euro in Cultura ogni euro in Sicurezza

Dopo decenni di attesa, molte parole e nessun fatto …

lo Stato investe 1 euro in Cultura ogni euro speso in Sicurezza !

Le Risorse per Musei e Cinema sono stati voluti dal Governo Renzi … un governo non “di solo sinistra” ma di necessaria coalizione visto l’esito delle elezioni del 2013 … eppure la Riforma è stata una conquista per Tutti !

#1000giorni di Governo Renzi

Costruiamo insieme il Vero Partito Democratico, aperto, inclusivo, partecipato, credibile e vincente … grande coalizione delle Idee e delle Persone libere e per bene …

… per divenire Forza di Governo del nostro Paese ed alternativa ai massimalismi ideologici, populisti e reazionari … e riprendere il cammino delle Riforme per l’Italia e per l’Europa !

Partecipa anche Tu ! Mettiti nel gioco della Partecipazione Democratica per costruire insieme il Futuro che Tu senti Giusto !

… con Adesso! Roma 3 per il Vero Partito Democratico ! 

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#FamoqualcosadiSinistra? Sì, Piste Ciclabili e Cammini della Pace !

Dopo decenni di attesa, molte parole e nessun fatto …

lo Stato investe risorse in mobilità eco-alternative !

Gli Investimenti sono stati voluti dal Governo Renzi … un governo non “di solo sinistra” ma di necessaria coalizione visto l’esito delle elezioni del 2013 … eppure la Riforma è stata una conquista per Tutti !

#1000giorni di Governo Renzi

Costruiamo insieme il Vero Partito Democratico, aperto, inclusivo, partecipato, credibile e vincente … grande coalizione delle Idee e delle Persone libere e per bene …

… per divenire Forza di Governo del nostro Paese ed alternativa ai massimalismi ideologici, populisti e reazionari … e riprendere il cammino delle Riforme per l’Italia e per l’Europa !

Partecipa anche Tu ! Mettiti nel gioco della Partecipazione Democratica per costruire insieme il Futuro che Tu senti Giusto !

… con Adesso! Roma 3 per il Vero Partito Democratico ! 

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#FamoqualcosadiSinistra? Sì, le Unioni Civili !

Dopo decenni di attesa, molte parole e nessun fatto …

le Unioni Civili sono Legge dello Stato !

La Riforma è stata voluta dal Governo Renzi … un governo non “di solo sinistra” ma di necessaria coalizione visto l’esito delle elezioni del 2013 … eppure la Riforma è stata una conquista per Tutti !

#1000giorni di Governo Renzi

Costruiamo insieme il Vero Partito Democratico, aperto, inclusivo, partecipato, credibile e vincente … grande coalizione delle Idee e delle Persone libere e per bene …

… per divenire Forza di Governo del nostro Paese ed alternativa ai massimalismi ideologici, populisti e reazionari … e riprendere il cammino delle Riforme per l’Italia e per l’Europa !

Partecipa anche Tu ! Mettiti nel gioco della Partecipazione Democratica per costruire insieme il Futuro che Tu senti Giusto !

… con Adesso! Roma 3 per il Vero Partito Democratico ! 

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TrasformaRoma e il PD che vogliamo ?

TrasformaRoma e il PD che vogliamo ?o meglio … “Trasformiamo il PD e la Roma che vogliamo ” … e aggiungerei … con quale Politica, con quale MODO di FARE POLITICA ?

E per Politica intendo il combinato disposto, nell’ordine NON casuale, di Metodo, Idee, Persone.

In tre minuti provo telegraficamente a porre 3 domande, molto radicali, ed ipotizzare risposte, altrettanto radicali. Tanto per non parlarci addosso.

1.domanda) Cosa è o cosa dovrebbe essere la “Politica” ?

Torno a richiamare due definizioni, due visioni della “Politica” che reputo radicalmente alternative; 2 concetti che furono pubblicamente espressi dagli antagonisti delle primarie del 2012, quindi certamente appartengono alle anime legittimamente competitive di questo partito:

visione A) – “la Politica deve essere PIU’ sobria. DISPOSTA a fare sacrifici e a RICONOSCERE autonomia e spazio alla società civile”

visione B) – “richiamare la Politica alla sua missione: essere lo strumento ATTRAVERSO il quale i Cittadini DECIDONO del proprio futuro” …

Ognuno di noi sa bene in quale delle due si riconosce. Sta a noi scegliere definitivamente quale intraprendere.

2.domanda)  Partito Democratico” (non altri nomi o sigle) è un Brand negoziabile ?

Se si, consiglio da subito di cambiare nome; è l’operazione più semplice per provare a riciclarsi e sopravvivere a sé stessi, soprattutto per chi fa Politica per investitura divina, per prescrizione medica, per mestiere o comunque per campare …

Se No, dobbiamo prendere atto che tutta la governance romana di questi anni ha FALLITO. Non possono esserci – per serietà e realismo come per rispetto della sensibilità civica (e i voti persi sono un certificato di bocciatura senza appello) – “giustificazionismi” sul fatto che il “Partito “Democratico” romano sia finito – non per caso – per essere “Commissariato”, ad oggi, già da oltre un anno e mezzo. È un ossimoro nei termini, che ha un valore storico che non può essere travisato o ambiguamente archiviato: il problema va messo al centro dell’Attenzione, anche Pubblica !

Siamo qui perché siamo consapevoli che occorra cambiare MOLTO, io dico quasi TUTTO. Analogamente, Non dico “a casa tutti”. In un modello democratico – e quindi non centralista ed autoritario – ognuno può svolgere un ruolo prezioso.

Ma per chi – sia pure in presunzione di buona fede, ma evidentemente con limiti o condizionamenti di valutazione politica – ha politicamente concorso a questa disfatta politica e reputazionale, ruoli e responsabilità dovranno essere altri, di retroguardia, di operatività, come tutti.

Verso chi, invece – avendo agito parassitariamente per interessi prevalentemente personali, tatticamente riposizionandosi ad ogni passaggio per far pesare le proprie tessere e i propri voti – un vero e sano sistema democratico dovrà saper garantire anche le funzioni di adeguato ANTI-CORPO, limitando nei fatti le ragioni di potere per cui fino ad oggi ne siamo invece stati invischiati e condizionati.

… e quindi vengo alla 3 domanda. Come dovrebbe essere una “Politica Democratica” ?

Questo è il PUNTO. Non basta e non serve fare valutazioni pro o contro se servono più il Web e i Social o più i Circoli o i Gazebo. Questi sono gli Strumenti, i Media a disposizione, come altri ce ne possono essere. La differenza la fa il Modo, il Contenuto con cui li vogliamo USARE .

Possiamo fare Tutti i gazebo di questo mondo e poi avere tutto il tempo di farci i selfie per testimoniare di averli fatti. D’altronde, l’appello presentato in questa stessa assemblea è stato raccolto con i “Like” su Fb.

Il Mondo intorno a ciascuno di Noi, nella vita Quotidiana, in quella Lavorativa, in quella Sociale, in quella Economica, anche in quella Culturale … VIVE in pieno l’ERA dell’INNOVAZIONE … Innovazione che apparentemente sembra essere solo Tecnologica, ma che invece per essere effettivamente evolutiva e migliorativa del Bene Comune, della comunità e del Territorio, deve essere anche di METODO e di PROCESSO.

Questo è il PUNTO. Non tanto e non solo per il PD: la POLITICA DEMOCRATICA deve fare un SALTO di QUALITA’, deve essere in grado di svolgere la sua reale funzione. Ed oggi questa funzione può essere svolta SOLO DISINTERMEDIANDO RADICALMENTE il Sistema.

Questo significa utilizzare BENE e con INTELLIGENZA tutti gli Strumenti disponibili – Reali e Virtuali – come Piattaforma per favorire processi VERI (non simulazioni strumentali, quanto sterili) di ASCOLTO, di COMUNICAZIONE, di RESPONSABILIZZAZIONE e di PARTECIPAZIONE DECISIONALE.

Temi e decisioni devono essere governati con l’apporto di tutti.

Fare i rappresentanti eletti deve essere il frutto di una naturale selezione per meriti sul campo; essere i rappresentanti eletti deve essere una “rogna”, non un’ambizione o un orticello personale !

Molti Circoli ancora oggi sono Uffici Contabilità dei Voti, delle preferenze Personali di questo o di quello: Nel M5* ci sono eletti municipali con 40/50 voti, ma nel Pd ce ne sono con 3/400: in entrambi i casi sono TROPPO POCHI per essere rappresentanti di un territorio con centinaia di migliaia di residenti !

E’ questo meccanismo perverso e sbagliato che ha condizionato e condiziona il tutto: la Politica e il Partito Democratico: Roma (e il Pd) sono stati governati da chi ha controllato poche migliaia di voti, con clientelismo e spesso anche attraverso le funzioni parassitarie dei corpi intermedi, su una platea di milioni di Cittadini. A chi dovevano rispondere ?

E la logica delle correnti risponde a questo meccanismo. Occorre liberarsene e per farlo la strada è quella di un sistematico decentramento decisionale: Lo statuto del 2007 del PD prevedeva anche l’uso del Referendum interno: Strumento MAI attuato: oggi non basta più da solo e tanto meno come rituale: occorre dare vita ad una effettiva Piattaforma Democratica Partecipata.

Mettiamoci in discussione su questo e potremo avere un futuro.

Per concludere propongo di sottotitolare la sigla PD magari di volta in volta con “Partecipazione Democratica“, o meglio “Piattaforma Democratica” o meglio ancora “Politica Democratica“.

A presto.

Carlo d’Aloisio Mayo

Ballottaggio Roma: Consenso vs. Dissenso !

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Roma è dal 1870 la Capitale dell’Italia. Ma dell’immensa nomea storica che l’ha resa in oltre 2000 anni la Città “Caput Mundi”, da capitale del più grande impero della storia a sede del Feudo temporale della più grande religione dell’umanità … sembra aver ereditato – senza nemmeno saperle oggi valorizzare troppo bene – solo straordinarie architetture, opere di arte e di patrimonio culturale. Una ricchezza quindi soprattutto statica, eterea, museale, speculativa, tutt’altro che fermento di vitalità sociale capace di rigenerarsi.

Ammesso che vi sia mai stata, considerando che per oltre 20 secoli Roma è stata governata pressoché solo da poteri autoritari – dai Re agli Imperatori, dai Papi finanche al Duce – nonostante la sua grandezza storica, oggi la Polis, il valore civico della comunità, la responsabilità sociale diffusa è percepibilmente inconsistente ed evanescente.

Le responsabilità sono della politica di chi ha malgovernato Roma in questi ultimi decenni, che oltre ad amministrare (più male che bene, visti i debiti consolidati) non ha saputo andare oltre un vacuo quanto sterile tentativo conservativo, piuttosto che invece saper concepire una visione di futuro per la Città, perseguendo lo sviluppo di un moderno processo partecipativo che favorisse la crescita di valori civici e culturali e di anti corpi realmente democratici.

Ma la responsabilità è anche di chi ha votato questa politica e questi politici. O per connivenza o per conformismo acritico e di appartenenza, come anche di chi si è astenuto dal votare per ignavia a volte anche mascherata da presunzione di superiorità, non votando alternative o non proponendosi come tale.

Le ragioni sono in quella infinita trama di poteri e sottopoteri corporativi, pagani e religiosi, che animano diffusamente quanto contraddittoriamente il tessuto sociale “romano”, almeno dall’inizio del secolo scorso.

Lobby opache che in un complesso incastro di piccoli interessi hanno via via strutturato il castello di un consenso viziato, nel quale la perversa logica del controllo con i mezzi del “potere” di poche migliaia di preferenze – complice anche della intrigata cooptazione della macchina amministrativa e di corpi intermedi pseudo rappresentativi – si è abilmente posizionata e sovrapposta a quella del voto dei più, determinando la classe dirigente che ha governato e controllato questa Città.

Oggi, il M5* coagula – legittimamente e comprensibilmente – la gran parte del dissenso verso tutto questo sistema, raccogliendo un consenso significativamente superiore alla sua media nazionale, frutto quindi, certamente anche di un apprezzabile lavoro civico di ascolto e di progettazione territoriale (che sono e dovrebbero essere per tutti i veri metodi del Fare Politica), ma certamente al di sopra dei suoi specifici meriti sul campo, in quanto, appunto, prevalentemente effetto della capacità di catalizzare la sommatoria dei demeriti altrui.

Al consenso/dissenso in tal modo raccolto, Virginia Raggi vedrà probabilmente sovrapporsi al ballottaggio anche quello di chi, non rinunciando al diritto/dovere del voto, andrà a votare nuovamente per esprimere una preferenza prevalentemente motivata da ragioni “contro” appartenenze competitor, piuttosto che “per” specifiche progettualità.

Progettualità per la Città nelle quali il M5* ad oggi, rendendosi conto delle enormi difficoltà da affrontare, naviga con estrema prudenza, forse anche insicurezza e certamente condizionato coraggio; tatticismo dovuto dalla necessità di andare a scoprire come realmente funziona la macchina amministrativa.

Gli attivisti penta stellati non scendono però dalla Luna; sono Cittadini come noi tutti, che hanno vissuto i pregi e i difetti di questa Città, ognuno per la propria parte e come tali vanno giudicati per quello che dicono e per quello che dimostrano di saper fare o meno.

Come in ogni nuova comunità che si affaccia sulla scena, le possibilità di contaminazione e inquinamento sono endemiche. La differenza e l’immunità dai rischi, non possono però anche in questo caso essere una pregiudiziale né ideologica né autoritaria; possono essere garantite solo dal Metodo con cui ci si organizza e si lavora.

In questo, il centralismo personalizzato in Grillo e nella Società di Casaleggio – e rivendicato nel “Movimento” come ruolo di “garanzia” – rappresenta paradossalmente una contraddizione in termini di democrazia; esprimendo e “comunicando” un valore di effettivo “autoritarismo”, per alcuni è letto come ragione rassicurante (chi “sbaglia” o anche solo “forse sbaglia”, paga subito! qualsiasi sia lo “sbaglio”, senza contraddittorio e senza appello), mentre per altri è comprensibilmente percepito come arrogante ed inquietante limite oggettivo al pluralismo dialettico e relazionale, valore basico di un reale sistema democratico. Il concetto monocratico del presuntivo “solo noi siamo onesti” è eticamente e storicamente inaccettabile.

Dall’altra parte il radical-democratico Roberto Giachetti, della cui qualità e integrità personale e politica parla la sua storia e che in questi mesi ha svolto una campagna significativamente innovativa e qualitativa in termini di metodo, praticando l’ascolto diffuso sul territorio e sviluppando una progettualità ampia, innovativa e partecipata.

Un lavoro Politico finalmente vero, serio e concreto, questo sì da extra terrestre rispetto ai format a cui siamo stati abituati e che hanno ridotto il Pd romano nello stato di commissariamento vegetativo, dopo essere stato la terra dei fuochi di una parte (non tutta) di alcune delle vicende di malaffare emerse e mediaticamente etichettate come Mafia Capitale.

Fenomeni deviati riconducibili nient’altro che ad una delle molteplici e solo più recenti forme con cui per decenni si è sviluppata la connivente Mafiosità Partitocratica del Sistema, generando il disastro della Città, come tutte le ragioni del dissenso oggi diffuso.

Per Roberto Giachetti, partito perdente, tre mesi di lavoro fatto bene, rischiano comunque di non bastare per ricostruire un consenso maggioritario devastato nell’immaginario comune da anni di inadeguatezze; ogni suo voto conquistato è certamente frutto del suo lavoro.

Non molti saranno poi i voti a suo favore derivanti da una pregiudiziale verso il M5*. In fondo il luogo comune del “tutti gli altri non sono stati capaci, proviamo con loro” trova le sue ragioni nella più spontanea semplificazione popolare.

Lo statuto del Partito Democratico è fondativo di un soggetto che aspira ad essere tale, ma, almeno a Roma, questo ancora non è accaduto; il lavoro di Giachetti potrebbe averne prefigurato il nuovo scenario, certamente però tutto ancora da costruire.

Per far tornare a far vivere Roma, chiunque vinca (e vinca il migliore !), occorre comunque che vincano le ragioni del Consenso per – non quello delle appartenenze tout court, ma quello capace di generare e favorire scelte responsabili e partecipate – rispetto a quelle del più facile, mediocre e sterile Dissenso contro“.

Carlo d’Aloisio Mayo

Domani si Vota.

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Caro Roberto, ti ho scritto all’inizio, lo faccio anche alla fine di questa lunga campagna elettorale.

Lo faccio per la stima e l’amicizia storica e politica che mi lega a te. Lo faccio anche per amore e rispetto verso i valori della politica, della Buona e Concreta Politica, in cui credo e che tu hai sempre dimostrato di voler e saper praticare, che sono quelli anche del rispetto della verità delle Idee, ma anche della moralità e dell’onestà intellettuale di riconoscerla e di non tacerla, anche quando è scomoda o potrebbe non convenire sostenerla …

Marco ne è stato Maestro, Marco ce lo ha testimoniato … con le mani vuote di bottino … e tu ne sei degno e coraggioso allievo.

Domani si vota. Domani raccoglierai i frutti del tuo impegno straordinario di queste settimane, di questi mesi, da quando hai accettato di metterti in gioco in una sfida quasi impossibile, tutta in salita e piena di ostacoli.

Un fardello demerito di altri, demerito di chi, in questa politica con la “p” minuscola, come nel Partito che dovrebbe essere il Partito Democratico di Tutti, ha praticato o comunque colluso a lungo con metodi della Brutta e della Cattiva Politica, quella che ne mortifica la nobiltà, che ne altera le regole, che ne condiziona la qualità della vita di ciascuno di noi, che ne fagocita – non casualmente – il disamore, l’indifferenza, propagandando e favorendo di fatto massimalismi e demagogie populiste in nome dell’ “anti” e del “contro” …

La stessa sfida che accettò Emma 6 anni fa.

Chissà perché quando le cose sono messe male, nel Pd, in questo Pd romano ancora “storto” (non è cinismo ricordare che è ancora commissariato da 18 mesi …), non si fa avanti nessuno, allora si cerca e si trova solo chi ha un pedigree radicale, un’identità sana e spendibile …

Mentre quando il vento tira in poppa, allora i radicali tornano scomodi …

Lo voglio ricordare ancora una volta (sempre per quel maledetto rispetto della verità …): Emma, con il flusso elettorale in controtendenza dopo la vicenda Marrazzo, perse, prendendo però più voti di quanti ne prese 3 anni dopo Zingaretti per vincere facile dopo il disastro Polverini …

Ed il caro Nicola in quell’occasione, ritenne opportuno, in nome del “cambiamento”, nell’affermare propagandisticamente di “far fuori” i vergognosi consiglieri uscenti del Pd (poi pero quasi tutti premiati con l’elezione a Parlamentari o a Sindaco) … “opportunamente” liberarsi dei consiglieri Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, scomodi rei di aver scoperchiato il consociativismo partitocratico che regnava in regione …

O come l’ineffabile Pierluigi Bersani che nel 2004 volle evitare intese elettorali con i Radicali perché, lo ricordo, disse che voleva prefigurarsi una legislatura “tranquilla” … da grande statista, la storia a breve gli dimostrò che non aveva capito molto di quello che stava accadendo …

Hai vissuto queste settimane, questi mesi, imponendo il tuo metodo, il tuo stile; metodo e stile che la tua storia ben rappresenta …

Hai impostato l’ASCOLTO come condizione prioritaria, ma non per farti vedere in giro facendo finti sorrisi e stringendo mani di circostanza o dare risposte di convenienza … piuttosto, prendendoti magari anche insulti (a nome di altri), lo hai fatto per capire la città, per capire il pensiero delle persone, la dimensione dei problemi della comunità, … e su questo ascolto hai tessuto la ricostruzione di una progettualità civica, partecipata, condizione ineluttabile per costruire un consenso vero, non quello frutto di stereotipate promesse di facciata o peggio dei soliti ben noti interessi sotterranei di questa o di quella lobby o corpo intermedio che sia …

Ecco, forse il fatto di non aver ricandidato alcuni vecchi personaggi della politica romana ti farà indirettamente perdere alcuni voti, quelli delle loro preferenze cristallizzate (che probabilmente saranno andati a cercare altre sponde di rappresentanza …), ma penso e spero che ne potrai conquistare altri sulla base della stima verso di te, verso l’idea che possa rinascere una vera Buona Politica Democratica …

Detto questo, mi sento di essere altrettanto consapevole che non possono bastare alcuni mesi di buon metodo di lavoro democratico per ricucire criticità frutto di anni di errori (non tuoi, ma del Pd si)

Come anche mi sento di dover e voler evidenziare come anche in altri schieramenti vi siano persone, non solo per bene (l’onestà la si misura sul campo, non è un brand proprietario, come il Di Battista rivendicava urlandola incautamente in faccia a Riccardo Magi), ma anche capaci di cogliere costruttivamente i valori e i bisogni della Città …

Il problema è che però spesso a vincere non sono i migliori, perché nella costruzione semplificata del consenso a cui siamo abituati sono spesso le scorciatoie strumentali quelle che portano più facilmente i voti …

Uno degli obiettivi prioritari per rigenerare Buona Politica deve invece essere proprio quello di ridare valore alla partecipazione, che non può interessarci solo quando si va ad elezioni, ma che deve significare restituire Metodo alla Politica e questo vuol dire comunicazione circolare, ascolto e responsabilizzazione nella condivisione dei momenti decisionali, voto non solo per delegare rappresentanze, ma anche per decidere e scegliere su temi importanti, favorendo così effettivo protagonismo e responsabilità nella vita civica …

Posso testimoniare che anche nel tuo staff (non anonimo come quello di altri… 🙂 ) nel proporre anche al tuo programma la progettualità (piuttosto ri-evoluzionaria) per il #MadeinRome sulla quale insieme a centinaia di altri operatori economici e culturali stiamo lavorando da diversi anni … ho riscontrato attenzione e intelligenza inclusiva potendomi relazionare con persone come Gianpaolo Manzella (che già conoscevo) o come Andrea Bernardi (che ho avuto il piacere di conoscere in questa occasione) … ritrovando recepito nel Tuo programma, oltre a diversi altri spunti innovativi da noi proposti a partire dal tema identitario, quello che nel progetto #MadeinRome rappresenta l’incipit da noi delineato e presentato oltre un anno fa quando il progetto fu premiato come “Idea Capitale per Roma”: il big bang per un nuovo modello economico e culturale della Città, capace di coniugare in chiave innovativa i valori dell’artigianato creativo romano, riqualificando ed attivando Luoghi simbolo del centro e della periferia, a partire dal combinato disposto delle Botteghe del San Michele a Ripa e dell’ex Arsenale Pontificio di Porta Portese !

Ma, avendoli conosciuti personalmente in relazione ai temi dell’impegno progettuale #MadeinRome, anche per par condicio, mi sento di citare alcune persone “in gamba”, tra le tante presenti su altri fronti elettorali: Massimiliano Giannocco con la Meloni, Paola Mattoccia con Marchini, Enrico Stefano con i 5*, Andrea Valeri con Fassina, …

Ben venga quindi una Buona, Bella e Concreta Politica fatta alla luce del sole, senza pregiudizialità, lobbysmi e strumentalità.

Buon 5 giugno Roberto, comunque vada sei stato degno della tua storia.

Ti abbraccio

Carlo

PS – Vorranno però ben significare qualcosa gli endorsement-spot di Buzzi a favore di Riccardo Magi, registrati però un anno prima che scoppiasse lo scandalo di Mafia Capitale ! Perché Buzzi non cita un consigliere comunale del Pd ? Perché Buzzi non cita un Consigliere della destra ? Perché Buzzi non cita un Consigliere della lista Marchini ? Perché Buzzi non cita un Consigliere del M5* ?

con Simona Sortino, Cittadina non “politica” per il III Municipio !

Simona Sortino

Ho 43 anni, sono nata a Londra e vivo da sempre a Montesacro con mio marito e i nostri due figli. Sono una psicologa e non ho mai aderito ad un partito politico, pur essendomi impegnata nel territorio, svolgendo in questi anni il ruolo di presidente del comitato di quartiere Città Giardino e di vicepresidente del consiglio dell’Istituto Comprensivo Piazza Capri.

Ho accettato di candidarmi per proseguire con più forza e insieme ai cittadini il mio percorso civico nelle istituzioni, avendo chiaro che le azioni dell’amministrazione devono essere il risultato dell’ascolto continuo della cittadinanza e delle realtà territoriali.

Le mie priorità per il territorio saranno la tutela della sicurezza urbana, il contrasto alla microcriminalità diffusa e la lotta al degrado e all’inciviltà. Dobbiamo saper uscire dall’urgenza e dall’emergenza, migliorando la gestione delle risorse economiche e condividendone le scelte con la cittadinanza attraverso lo strumento di un vero bilancio partecipativo.

La mia attenzione sarà rivolta in particolare alle esigenze dei bambini in ambito scolastico e sociale, a quella delle donne, degli anziani e delle categorie con disabilità psico-fisica. Inoltre vorrei istituire il portierato di quartiere, un punto di riferimento per le segnalazioni e di aiuto ai cittadini nella soluzione dei problemi quotidiani.

Simona Sortino e Riccardo Corbucci

SI PARTE per ROMA ! (scendano i portoghesi della Democrazia)

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Un tempo lì c’era una stazione.

Forse è solo una coincidenza. O forse un segno.

In fondo la campagna elettorale è come un viaggio: duro, difficile, ma appassionante e straordinario.

Ma il viaggio continuerà anche dopo, per dare corpo alle Idee, alla responsabilità della conoscenza e della condivisione, alla Politica del “Fare Bene Comune” – radicalmente democratico, trasparente e partecipato – per dare nuova nobiltà di valore alla parola e nuova dignità di cittadinanza alla Comunità; nuova prospettiva di Rinascita per la Città.

Ognuno dovrà fare fino in fondo la sua parte, alla pari: chi si candida per assumersi una responsabilità rappresentativa e chi vuole legittimamente svolgere il suo ruolo – critico e costruttivo – di Cittadino.

Si parte dalla «Stazione Giachetti» in via dello Scalo di San Lorenzo 8, domani giovedì 14 aprile alle 18.

PS – Un consiglio. Chi si appresta a ripercorrere vecchie logiche per fare i suoi piccoli o grandi Affari, facendo danni alla Città e degradando l’immagine della Comunità di PERSONE PER BENE che vogliono impegnarsi per rigenerare un Nuovo Vero Partito Democratico romano, fa meglio a restarsene a casa. Per parte nostra (anche) questa volta (e con più nettezza) non faremo sconti a nessuno … Emoticon smile e con Roberto Giachetti non troverà pane !

Concetto chiave: “Polis”, innovare la Politica per una “Comunità della Ragione”

Polis Innovare la Politica

Lettera Aperta a Roberto Giachetti

Caro Roberto,
spero tu possa trovare qualche minuto per leggere fino in fondo queste mie righe che sono personali, ma per questo altrettanto politiche ed ovviamente finalizzate a cercare di darti una mano, vera, non solo per ragioni di stima verso di te, ma anche per le Ragioni della Politica per bene e per fare bene.

Ho il piacere e l’onore di conoscerti dai tempi di Torre Argentina, 18 (+/- dal 1978/79 credo …)

Tu della Politica ne hai saputo fare una straordinaria e coerente ragione di impegno primario; io ho cercato di viverla nel mio quotidiano come passione ed esperienza costruttiva.

Credo che in entrambi, fatte le debite proporzioni, il DNA radicale sia stata la linfa per fare Politica vera, non politica per il Potere.

Non puoi immaginare quanto abbia anch’io amato scoprire ed ammirare il quadro senza tempo nel quale hai voluto e saputo far incontrare Marco e Matteo.

Come te, ho infatti anche il difetto di essere renziano della primissima ora; alle primarie 2012, ti assicuro, nel mio Municipio (il III) eravamo in 4 (quattro) a fare iniziativa per sostenere le ragioni della politica coraggiosamente proposta da Matteo ed abbiamo preso schiaffi (anche veri) da tutto il Partito, soprattutto dagli stessi che ancora oggi sono lì, in prima fila, “renziana”, ovviamente.

A dicembre incontrando Rita gli dissi che temevo per la tua ipotesi di candidatura.

Conoscendo (ahimè) il Pd romano ne vedevo tutti i rischi solo per te; né più né meno gli stessi che avevano già “fregato” Emma.

Lo sai bene, solitamente i radicali vengono evitati, sono piuttosto scomodi, ma non è la prima volta che il Pd nelle situazioni più critiche, non trovando altre storie che ci possano mettano la faccia, va cercando la credibilità di un radicale.

Solo che poi vengono fuori le solite altre logiche e succede che Emma perde per pochi voti perché una certa parte del Pd non aveva subdolamente “interesse” a sostenerla; ma guarda un po’ però Emma, in piena ondata sfavorevole post Marrazzo, prende più voti di quanti ne serviranno 3 anni dopo al “grande” Zingaretti per divenire presidente, in piena ondata favorevole post Polverini (nessuno ricorda mai questo dato: 1.331.375 vs. 1.330.398).

Ecco, ora tu ti trovi in piena ondata sfavorevole post Marino, ma anche post Mafia Capitale, post Pd romano commissariato, post consiglieri che vanno dal Notaio per far dimettere il proprio Sindaco … insomma più difficile di così non poteva capitarti …

Rita invece mi sorprese (al solito) dicendo “Magari !”, che se te lo avesse chiesto Matteo lo avresti fatto (le tue parole a lei).

Certo il coraggio della sfida apparentemente impossibile è nel DNA radicale ed è incarnato in te, nelle lotte con cui hai testimoniato il tuo valore.

Però, con tutta sincerità e in onestà intellettuale, penso che oggi per vincere (e poi soprattutto per governare) a Roma non basti solo il tuo coraggio, la coerenza della tua storia personale ed anche l’appoggio e il riflesso positivo del lavoro su scala nazionale di Matteo & C. , … la condizione è certamente preziosa, necessaria, ma non sufficiente …

dem+part

Tu stai girando per la Città e lo sai meglio di me; la gente è arrabbiata, delusa, disincantata, forse non del tutto rassegnata come dici tu, ma spesso anche ironicamente beffarda, … nei miei contatti in tanti esprimono parole di apprezzamento per te … ma poi aggiungono che il “resto”, gli “altri”, il “partito” … e al meglio sorridono sarcastici per non offendere …

Questo è certamente un tema serio. Non è questo il momento di parlarne, ma un partito che arriva ad essere commissariato non è certamente spendibile come democratico; la verità delle responsabilità diffuse (ma molto diffuse) andrà radicalmente affrontata se se ne vorrà uscire in dignità e credibilità … per generare un Vero Partito Democratico.

Al congresso romano, da radicale, da radicalmente democratico feci la mia parte … insieme a pochissimi altri … per denunciare connivenze trasversali nella copertura della logica dei circoli di puro potere, dei congressi fantasma, dei tesseramenti da bar sport … ma anche allora indifferenza e schiaffi … per poi veder subire la verità con il commissariamento e lo scandalizzarsi con Barca …

Oggi e a Roma a maggior ragione, sempre meno il consenso politico va radicalizzandosi secondo i vecchi schemi di sinistra, centro e destra, sempre più secondo riflessi di identificazione con i benefit o i vizi del Potere …

E in questo quadro prevalente, nella città si stanno delineando tre ambiti di opinione:

– quella degli indifferenti e dei demotivati, in crescita, che probabilmente non voteranno o se voteranno lo faranno facendo scelte poco mediate … frutto forse anche di possibili reattività (per fatti positivi o negativi) negli ultimi giorni …

– quella degli appartenenti a qualcosa, per affetto, per ideologia o per interesse, che fanno più che altro il tifo alzando e sventolando bandiere (componente sempre più minoritaria) … ambito con pochi margini di spostamento … se non per le dinamiche del ballottaggio …

– quella del civismo a vario titolo, ossia di chi ha esaurito le batterie della fiducia verso le forme troppo strutturate della politica, dei corpi intermedi, del sistema pubblico istituzionale, del consenso per schieramento … che si sta orientando sulla base di progettualità ritenute sostenibili …

E’ evidente come quest’ultima sia l’area più fertile su cui puntare ed in questa emergono situazioni competitor complementari; quella più popolare, di rabbia e protesta, ma anche molto giovanile e in parte intellettuale, che si muove soprattutto verso il M5* … quella più borghese, ben pensante, ma anche fatta di competenze mature, che si esprime con interesse verso Marchini … e quella verso la Meloni che raccoglie consenso sia tra la borghesia nostalgica che nel disagio sociale …

Roberto Giachetti

Con la tua candidatura, con la tua personalità, con la tua azione hai certamente già fatto riavvicinare una parte del consenso crollato nei mesi scorsi … non so quanto, ma non basta ancora per vincere … nei prossimi due mesi occorre riuscire a convincere soprattutto l’opinione più civica, e forse conseguentemente – per conquistata maggiore credibilità complessiva – poter puntare anche ad attrarre almeno una parte del probabile non voto.

Non sta a me darti consigli, anche perché sono certo che se – da Radicale e da Democratico – ti sei impegnato in questa impresa (quasi impossibile in partenza) non è per servire il partito ma è per servire alla Tua Città !

E tu stai già lanciando messaggi significativi in tal senso. Così come per cultura e stile sai bene che la politica di criminalizzazione dell’avversario come nemico non ha senso politico vero, è indice di pochezza e serve a racimolare pochi voti … forse anche perdendone di più …

Oggi il “nemico” sono i problemi e i difetti di Roma, legittimamente incarnati nell’immaginario comune in chi l’ha governata in questi ultimi anni, … gli avversari, sopratutto i principali, tutto sommato possono dimostrare di essere più o meno capaci nell’affrontarli … Ma questa è la vera sfida, la Credibilità, non solo di un singolo, ma di un Progetto !

maxresdefault

Certo i problemi di Roma sono tanti, complessi e cronici, … ma non sono nemmeno piovuti dal cielo ! … sono la conseguenza dell’incancrenimento auto-referenziale e auto-conservativo di un metodo e di un sistema di poteri diffusi, impermeabili, che hanno anche condizionato la cultura e l’agire politico … e quindi la formazione del consenso.

Questo sistema però non è astratto, impalpabile, solo sterilmente evocabile … è costituito di fatti, di modi di agire, di soggetti e di persone, di nomi e di cognomi che hanno abitato ed abitano le leve decisionali, a vari livelli, da quelli politici a quelli amministrativi e istituzionali, praticamente promiscui anche con quelli degli altri corpi intermedi, i peggiori, perché a differenza dei partiti nessuno li mette mai in discussione, non hanno vere forme elettive aperte, non entrano nemmeno in competizione nella raccolta del consenso (vai a vedere come si forma la rappresentanza in Camera di Commercio ! … non a caso già nel primo programma di Matteo se ne delineava la necessità del superamento …)

Questi soggetti coprono ruoli di responsabilità e al tempo stesso di rappresentanza per carriera, per investitura oramai cristallizzata, ma nella realtà sociale sono marginali, se non per quello che risponde alla perversa logica degli “amici degli amici” … sono lontani dalla comunità, ma ne amministrano le risorse pubbliche destinate …

Roma ha invece innanzitutto bisogno di riconquistare la sua dignità, la dignità di essere una Polis, una Comunità della Ragione, in base ad un ordine non calato dall’alto, nella quale i Cittadini si sentano parte attiva, decisionale e quindi anche responsabile e responsabilizzata, non solo nei momenti elettorali, ma nella quotidianità delle scelte … per ritrovare anche la propria ragione e realizzazione identitaria, nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del Bene Comune …

Polis Innovare la Politica

Oggi, sopratutto in ambito di new economy, si parla diffusamente di “innovazione” … come strumento di disintermediazione e di accelerazione verso i risultati … invece la Politica è involuta su se stessa da decenni, degradando e screditando il valore di nobiltà della parola stessa.

L’innovazione, a partire da quella tecnologica, non rituale o strumentale, ma finalizzata a qualificarne diffusamente metodo partecipativo e processo decisionale, va applicata da subito anche alla politica !

Non solo Profili e Documenti per un formale atto di trasparenza, ma anche problemi, idee, progetti, programmi, competenze di candidati ed eletti, opportunità, dibattiti, consultazioni, processi decisionali, assunzioni di responsabilità, … possono essere oggi resi dinamicamente disponibili, comprensibili, misurabili, reputazionabili, valutabili e condivisibili con un clic !

Pensa quanto potrebbe cambiare la Città e la Cultura Politica di ogni Cittadino se ognuno di noi fosse responsabilizzato e reso protagonista del proprio “metro quadro civico” ?

Insomma, Roma è ancora ricca di competenze, di eccellenze, di storie, idee e capacità che possono fare la differenza rispetto ai logori meccanismi della politica partitocratica, della quale e nella quali in tanti, in troppi ne hanno fatto un “mestiere”, una ragione promiscua di carriera personale (a volte anche di lavoro, pure per incapacità nel “saper fare” altro) … piuttosto che di passione disinteressata e di impegno civico.

Apriamo la caccia al tesoro !

Un solo consiglio, quindi: ampliamo e qualifichiamo la squadra e i contenuti oltre il Pd romano, cominciando così anche a ricostruire una nuova storia politica per Roma !

Ti abbraccio.

Carlo (d’Aloisio Mayo)

Primarie per far Vincere Roma ! … non per “solo” Partecipare …

Democrazia-senza-cittadin Roberto Giachetti Morassut

Cari “Roberto”

… chiedere e praticare la Democrazia è l’unica strada per riconquistare credibilità e perseguire risultati sostenibili con il consenso …

… se le vostre candidature vogliono essere vincenti per Roma (e non di difesa di uno status quo residuale di un vecchio gruppo dirigente) … occorre armarsi di molto coraggio ed uscire dai logori schemi interni al vecchio Pd romano per aprire la politica alla ricchezza delle competenze che ancora animano questa Città …

… detto francamente troppi comitati sembrano scacchieri di riposizionamento di chi “ha già dato” e continua a “cercare” … fare politica non è una prescrizione medica né un investitura divina … e sarebbe miope non essere consapevoli che Roma “abbia già pagato troppo” per queste logiche e non ci siano più “tempi supplementari” …

… se voi “Roberto” volete fare la differenza e ridare dignità a questa Città, cominciate con il praticarlo visibilmente, prendendo le distanze dai protagonisti del “già visto” e sostenendo ogni strumento e metodo che favorisca la trasparenza, la partecipazione e la selezione delle idee e delle persone in base alla conoscenza e misurazione del merito !

… a cominciare dalle Primarie Municipali, dal Referendum sulle Olimpiadi, dalla pubblicazione on line dei progetti e dei profili delle candidature a Vostro sostegno !

… che sia un Buon Lavoro … per Roma !

Carlo d’Aloisio Mayo