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Lettera Aperta al Pd del III Municipio

Pd uovo rotto“Nessun giorno è sbagliato per provare a cambiare”

Caro Coordinatore Vittorio Pietrosante,

Cari Segretari dei Circoli Pd del III Municipio,

Cari Consiglieri Municipali

e, tramite Voi,

a Tutti i Cittadini in qualche modo vicini ed interessati al “Partito Democratico”

Le recenti elezioni comunali e municipali ci hanno consentito di poter festeggiare un risultato fondamentale per Roma ed altrettanto importante per questo nostro territorio.

Come per Roma anche nel nostro Municipio dobbiamo lavorare seriamente e credibilmente per invertire le nefaste, miopi e modeste amministrazioni, segnate dal malaffare, del Sindaco Alemanno e del Presidente Bonelli; per questo abbiamo scelto di impegnarci per sostenere l’esperienza del Presidente Paolo Marchionne.

Lo intendiamo fare, in coerenza con il nostro spirito, con lealtà e franchezza, pur non condividendo fino in fondo le modalità democraticamente limitate con cui la struttura organizzativa del partito ha gestito le Primarie Municipali e di fatto ha sostenuto organicamente questa candidatura.

Avendolo anche apertamente appoggiato, riteniamo che il lavoro politico svolto da Riccardo Corbucci sia stato molto più generosamente rivolto all’ascolto ed al dialogo con la Cittadinanza, cercando di avvicinarla alla politica ed alle primarie, così come poi d’altronde attestato dallo straordinario risultato elettorale che lo ha visto come il Consigliere Municipale di gran lunga il più votato in Tutta Roma !

Non possiamo però non partire dall’osservazione della realtà: il calo dell’affluenza ma anche dei consensi in tutto il territorio cittadino e nel nostro Municipio, una volta IV oggi III.

Nel 2008 il Pd “perdeva” con 38.589 voti, oggi abbiamo “vinto” con 22.278 voti !

Sono dati paradossali e sintomatici che richiedono una riflessione seria, non rituale ed una reazione intelligente, uno scatto in avanti che dovremo essere capaci di imprimere nei prossimi cruciali mesi, anche partendo dall’occasione delle diverse fasi congressuali che ci attendono.

Sabato 1 giugno abbiamo potuto ascoltare Matteo Renzi al Teatro Ambra alla Garbatella sostenere il nostro candidato Sindaco Ignazio Marino, un sostegno fatto di parole e di visione innovativa e comune tra i due Sindaci, che riteniamo tutto il partito debba far suo ed utilizzare con convinzione.

Abbiamo bisogno di andare oltre la “rottamazione” come abbiamo bisogno di andare oltre i confini delle rituali abitudini e consuetudini politiche – evidentemente dimostratesi inadeguate e penalizzanti il consenso – mettendole profondamente in discussione e sapendo creare nuove, più efficaci, aperte ed attrattive modalità di funzionamento del partito, costruendo un innovativo modello di essere e fare politica, capace di rendere il Pd effettivo, efficace e credibile volano partecipativo democratico per i Cittadini e per migliorare la Qualità della vita nel nostro Territorio.

Per questo:

–       Non vogliamo più Circoli limitati a cordate correntizie ed elettorali … vogliamo Circoli aperti ai Cittadini, ai Comitati, alle Associazioni, … !

–       Non vogliamo più Decisioni calate dall’alto o prese con logiche di bilancino tra interessi e tatticismi non sempre chiari … vogliamo Iniziative Pubbliche, Comunicazione e Partecipazione condivisa, per scelte fondate su merito e competenza !

–       Non vogliamo più Social Network usati solo come scarne e statiche vetrine e le Sedi per rituali e sempre più rare Assemblee “sfogatoio” … vogliamo usare la Rete, le Piazze ed i Circoli come Agorà delle idee e del confronto !

–       Non vogliamo più Cittadini respinti ai seggi, censurati, delusi, demotivati a partecipare, selezionati per “pedigree” o addirittura invitati a non iscriversi al partito(!)… vogliamo un vero “Partito Democratico” a vocazione maggioritaria, plurale, capace di ascoltare, trasparente ed inclusivo delle diversità, innovativo e coraggioso, un Metodo “Open PD” come ricchezza feconda per rigenerare idee democratiche e scegliere persone credibili per rappresentarle !

Per questo abbiamo deciso, nelle scorse settimane, anche per dare maggiore forza al nostro partito ed alla coalizione di centrosinistra del Terzo Municipio, di costituire – in continuità con il “Comitato Renzi alle Primarie 2012” – un’Associazione politico culturale che sia di sprone e di sostegno al dibattito pluralistico nel nostro territorio e che mettiamo a disposizione di Tutti i Cittadini Democratici !

Viva Roma ed il nostro Municipio,

Viva il Partito Democratico !

                 Associazione Adesso! Roma 3

Pericle – Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

Pericle - discorso agli Ateniesi

Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.

STATUTO dell’Associazione politico culturale ADESSO! ROMA 3

Associazione politico culturale Adesso! Roma 3

Art. 1 – Costituzione 

È costituita l’associazione culturale di promozione civile, sociale e politica, senza scopi di lucro, denominata “Adesso! Roma 3”, definita nel prosieguo – per semplicità – con il termine “Associazione”. 

Essa è retta dal presente Statuto e dalle vigenti norme in materia. 

Art. 2 – Sede e Simbolo 

L’Associazione ha sede legale presso il domicilio del Socio nel Comune di Roma che assume la carica di Presidente del Consiglio Direttivo, pertanto varia in funzione del variare del Presidente del Consiglio Direttivo.

L’Associazione adotta come proprio simbolo il logo forma rettangolare con la scritta Adesso! di colore blu posto nella parte superiore e Roma 3 di colore Rosso posto nella parte inferiore il tutto in campo bianco o neutro.

L’Associazione potrà ricorrere all’uso di segni distintivi, loghi e marchi, che restano di proprietà esclusiva dell’Associazione, e potranno essere utilizzati da qualsivoglia terzo solo dietro preventivo consenso scritto del presidente o chi ne fa le veci.

Art. 3 – Scopi dell’Associazione

L’Associazione si propone di:

–     favorire la partecipazione diretta degli associati alla vita politica della Città e delle istituzioni pubbliche locali e nazionali, attraverso l’elaborazione e la promozione di una cultura politica innovativa, fondata sui principi di libertà, solidarietà ed eguaglianza, alla base della Costituzione italiana;

–     valorizzare, difendere e diffondere la piena affermazione della cultura della legalità, dei diritti e dei doveri, dello stato di diritto, del principio della responsabilità e delle pari opportunità, della trasparenza politica ed amministrativa, dei diritti civili, di libertà e della persona, della laicità e della pluralità dello Stato, delle ragioni del buon governo, del merito, dell’efficacia e della correttezza nell’agire pubblico, del pieno rispetto delle regole, dell’efficienza e dell’indipendenza dei diversi poteri e del loro bilanciamento e controllo democratico;

–     concorrere a promuovere la creazione diffusa del “luogo” – fisico e digitale – del “fare politica democratica”, a partire dal territorio, l’incubatore di “buone prassi” e di contenuti condivisi per meglio favorire il processo di rinnovamento politico ed istituzionale, anche attraverso l’elaborazione, la proposta e la sperimentazione di innovative forme partecipativeattrattive e coinvolgenti – che contribuiscano alla responsabile espressione democratica dei Cittadini ed al progresso sociale della Comunità;

–     dare impulso a rapporti, collaborazioni ed intese con soggetti terzi, persone fisiche e giuridiche, enti, organizzazioni, movimenti, partiti politici, altre associazioni e fondazioni che perseguano fini analoghi, anche mediante reciproca federazione e/o condivisione di obiettivi ed iniziative.

A tal fine l’Associazione può:

1.   promuovere incontri, dibattiti, seminari, convegni e ogni altra forma di iniziativa sui predetti argomenti;

2.   redigere, pubblicare e divulgare, anche per il tramite della rete informatica, materiale informativo, stimolando il dibattito tra gli associati e tra i cittadini;

3.   organizzare, in autonomia o con entità affini, iniziative culturali e politiche;

4.   collaborare con altre organizzazioni ed enti allo scopo di potenziare le attività istituzionali;

5.   svolgere qualsiasi altra attività che possa contribuire al perseguimento delle finalità associative. 

Art. 4 – I Soci

Sono ammessi a far parte dell’Associazione tutti coloro che condividono gli scopi dell’Associazione, si impegnino a contribuire alla loro realizzazione e dichiarino di accettare lo Statuto e l’eventuale regolamento interno.

L’ammissione all’Associazione è deliberata dal Consiglio Direttivo su domanda scritta del richiedente nella quale dovrà specificare le proprie complete generalità.

In base alle disposizioni di legge 196/2003 tutti i dati personali raccolti saranno soggetti alla riservatezza ed impiegati per le sole finalità dell’Associazione previo assenso scritto del Socio.

Il diniego di ammissione deve essere motivato.

All’atto dell’ammissione il Socio si impegna al versamento della quota associativa annuale nella misura fissata dal Consiglio Direttivo.

La quota associativa è intrasmissibile.

L’Associazione può in caso di particolare necessità, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo.

Art. 5 – Diritti e doveri dei Soci

I Soci aderenti all’Associazione hanno diritto di elettorato attivo/passivo negli organi sociali.

Tutti i Soci hanno i diritti di informazione e di controllo stabiliti dalle leggi e dal presente Statuto: il socio volontario non potrà in alcun modo essere retribuito, ma avrà diritto al solo rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’attività prestata.

Tutti i Soci hanno diritto di accesso ai documenti, delibere, bilanci, rendiconti e registri dell’associazione.

Le attività svolte dai Soci a favore dell’Associazione e per il raggiungimento dei fini sociali sono svolte a titolo di volontariato e totalmente gratuite, salvo l’eventuale rimborso delle spese preventivamente autorizzate dal Consiglio Direttivo e documentate.

Il comportamento del Socio verso gli altri aderenti ed all’esterno dell’Associazione deve essere animato da spirito di solidarietà ed attuato con correttezza, buona fede, onestà, probità e rigore morale, nel rispetto del presente Statuto e delle linee programmatiche emanate.

Art. 6 – Recesso ed esclusione del Socio

Il Socio può recedere dall’Associazione mediante comunicazione scritta da inviare al Consiglio Direttivo.

Il recesso ha effetto dalla data di chiusura dell’esercizio sociale nel corso del quale è stato esercitato.

Il Socio può essere escluso dall’Associazione in caso di inadempienza dei doveri previsti dallo Statuto o dai regolamenti interni o per altri gravi motivi che abbiano arrecato danno morale e/o materiale all’associazione stessa.

L’esclusione del Socio è deliberata dal Consiglio Direttivo. Deve essere comunicata a mezzo lettera raccomandata al medesimo, assieme alle motivazioni che hanno dato luogo all’esclusione e ratificata dall’assemblea soci nella prima riunione utile.

I Soci receduti e/o esclusi che abbiano cessato di appartenere all’Associazione, non possono richiedere la restituzione dei contributi versati, né hanno diritto alcuno sul patrimonio dell’associazione.

Art. 7 – Gli organi sociali

Gli organi dell’Associazione sono:

–     l’Assemblea dei Soci

–     il Consiglio Direttivo

–     il Presidente del Consiglio Direttivo

Tutte le cariche sociali sono assunte e assolte a titolo gratuito.

Art. 8 – L’Assemblea

L’Assemblea è organo sovrano dell’Associazione.

Essa è costituita dai Soci, è convocata almeno una volta all’anno dal Presidente del Consiglio Direttivo o da chi ne fa le veci, mediante avviso scritto, che può essere inviato con lettera semplice o mediante e-mail, almeno 8 giorni prima di quello fissato per l’adunanza.

L’Assemblea dei Soci è presieduta dal Presidente stesso o da un suo delegato nominato tra i membri del Consiglio Direttivo.

Deve inoltre essere convocata:

a)  quando il Direttivo lo ritenga necessario;

b)  quando la richiede almeno un quinto dei Soci.

Gli avvisi di convocazione devono contenere l’ordine del giorno dei lavori e la sede ove si tiene la riunione.

Gli interventi durante l’Assemblea ordinaria devono essere conformi ai temi trattati nell’ordine del giorno. Il Presidente ha la facoltà di interrompere gli interventi mancanti di detta caratteristica.

L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o in caso di suo impedimento da altro partecipante all’Assemblea eletto tra i membri del Consiglio Direttivo se presenti od in mancanza del delegato Il Presidente nomina un segretario. Spetta al Presidente  accertare la regolarità della convocazione e della costituzione dell’Assemblea e il diritto ad intervenire.

Delle riunioni dell’Assemblea si redige un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.

L’Assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

E’ straordinaria l’Assemblea convocata per la modifica dello Statuto o deliberare il trasferimento della sede legale in altro comune o lo scioglimento dell’Associazione.

E’ ordinaria in tutti gli altri casi.

L’Assemblea ordinaria:

  1. elegge il Consiglio Direttivo;
  2. propone iniziative indicandone modalità e supporti organizzativi; nomina i responsabili e relatori dei settori culturali e del sapere ove l’Associazione intende intervenire mediante conferenze, forum, corsi di approfondimento e aggiornamento
  3. approva il bilancio consuntivo annuale ed il rendiconto predisposti dal Direttivo per il tramite del Consigliere Tesoriere;
  4. fissa annualmente l’importo della quota sociale di adesione;
  5. ratifica le esclusioni dei soci deliberate dal Consiglio Direttivo;
  6. approva il programma annuale dell’Associazione.

L’Assemblea ordinaria è valida in prima convocazione se è presente (personalmente o per delega, che può essere rilasciata solo ad altri Soci) la maggioranza degli iscritti aventi diritto di voto; in seconda convocazione, da tenersi anche nello stesso giorno, qualunque sia il numero dei presenti.

Le deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria vengono prese a maggioranza dei presenti.

L’Assemblea straordinaria:

  1. approva eventuali modifiche allo Statuto con la presenza di 2/3 dei Soci e con decisione deliberata a maggioranza dei presenti;
  2. scioglie l’Associazione e ne devolve il patrimonio col voto favorevole di 3/4 dei Soci.

Le deliberazioni dell’Assemblea sono espresse con voto palese, o, quando l’Assemblea lo ritenga opportuno, con voto segreto.

Le discussioni e le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria e straordinaria sono riassunte in un verbale che viene redatto dal segretario o da un componente dell’Assemblea appositamente nominato.

Il verbale viene sottoscritto dal Presidente del Consiglio Direttivo e dall’estensore è trascritto su apposito registro, conservato a cura del Presidente del Consiglio Direttivo nella sede dell’Associazione.

Ogni Socio ha diritto di consultare i verbali delle sedute e chiederne, a proprie spese, una copia.

Hanno diritto di partecipare alle Assemblee, di votare e di essere eletti, tutti i Soci iscritti, purché in regola con il pagamento della quota.

Art. 9 – Il Consiglio Direttivo

L’Associazione è diretta da un Consiglio Direttivo composto da tre a quindici membri, composto dai Soci fondatori e successivamente, se all’ordine del giorno, eletto dall’Assemblea almeno una volta all’anno.

La convocazione del Consiglio Direttivo è decisa dal Presidente del Consiglio o richiesta e automaticamente convocata da tre membri del Consiglio Direttivo stesso.

Le delibere devono avere il voto della maggioranza assoluta dei presenti, a parità di voti prevale il voto del Presidente.

Il Consiglio Direttivo:

  1. concorre collegialmente alla definizione dell’indirizzo politico dell’Associazione.
  2. elegge nel proprio seno il Presidente del Consiglio Direttivo che ha la rappresentanza dell’Associazione di fronte ai Soci. Il Consiglio può nominare uno o più Vice Presidenti, i quali sostituiscono il Presidente del Consiglio in caso di sua assenza o impedimento per qualsiasi causa. Il Consiglio Direttivo nomina nel proprio seno un Consigliere Segretario ed un Consigliere Tesoriere.
  3. Le riunioni del Consiglio Direttivo sono legalmente costituite quando è presente la maggioranza dei suoi componenti.
  4. compie tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione.
  5. redige e presenta all’Assemblea il rapporto annuale sulle attività dell’Associazione
  6. redige, avvalendosi del Consigliere Tesoriere, il bilancio consuntivo ed il rendiconto economico, e li presenta all’Assemblea per l’approvazione.
  7. ammette i nuovi Soci
  8. esclude i Soci salva successiva ratifica dell’Assemblea, ai sensi dell’art. 5 del presente Statuto.
  9. dispone delle risorse associative

10. nomina i responsabili per le funzioni necessarie per raggiungere lo scopo dell’Associazione.

Art. 10 – Il Presidente del Consiglio Direttivo

Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’Associazione, presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei  Soci.

Rappresenta l’Associazione di fronte a terzi ed è il suo portavoce ufficiale.

Convoca l’Assemblea dei Soci ed il Consiglio Direttivo sia in caso di convocazioni ordinarie che straordinarie.

Art. 11 – I mezzi finanziari

I mezzi finanziari per il funzionamento dell’Associazione provengono:

–     dalle quote versate dai Soci nella misura decisa annualmente dal Consiglio Direttivo;

–     dai contributi, donazioni, lasciti in denaro o in natura provenienti da persone e/o enti le cui finalità non siano in contrasto con gli scopi sociali; il Consiglio Direttivo potrà rifiutare qualsiasi donazione che sia tesa a condizionare in qualsivoglia modo l’Associazione;

–     da iniziative promozionali e di autofinanziamento.

Il Consigliere Tesoriere tiene con ordine la cassa e monitora la situazione finanziaria dell’Associazione.

Art. 12 – Bilancio

Il bilancio ed il rendiconto sono predisposti dal Consiglio Direttivo e approvati dall’Assemblea.

Il bilancio consuntivo è approvato dall’Assemblea Generale ordinaria a maggioranza e con voto palese.

L’Assemblea di Approvazione del bilancio consuntivo deve tenersi entro la data del 30 aprile dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio sociale.

Il Bilancio Consuntivo è depositato presso la sede dell’Associazione almeno 20 giorni prima dell’Assemblea e può essere consultato da ogni associato.

Art. 13 – Modifiche statutarie

Questo statuto è modificabile dall’Assemblea straordinaria, con la presenza dei due terzi dei Soci dell’Associazione e con voto favorevole della maggioranza dei presenti.

Art. 14 – Scioglimento dell’Associazione

Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati convocati in Assemblea Straordinaria.

L’Assemblea che delibera lo scioglimento dell’Associazione nomina uno o più liquidatori e delibera sulla destinazione del patrimonio che residua dalla liquidazione stessa.

La devoluzione del patrimonio sarà effettuata con finalità di pubblica utilità a favore di associazioni di promozione sociale di finalità similari.

Art. 15 – Disposizioni finali

Per tutto ciò che non è espressamente previsto si applicano le disposizioni contenute nel Codice Civile e nelle leggi vigenti in materia.

MANIFESTO dell’Associazione Politico Culturale ADESSO ! ROMA 3

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il III Municipio di Roma – “Ponte Vecchio Nomentano”

Adesso! è il momento di partecipare al cambiamento dell’Italia, per costruire il futuro che in molti hanno promesso, ma che ancora non si è realizzato, un futuro di cui i Cittadini hanno bisogno, un futuro che permetta ad ognuno di costruire un progetto di vita all’altezza dei propri sogni e delle proprie speranze. 

La Politica deve tornare ad essere una cosa “bella” !: libertà, entusiasmo, passione, operosità, servizio civile, uguaglianza, solidarietà. Crediamo che questi principi siano propri della nostra democrazia, radicati nella nostra costituzione, ma che il tempo ed un ambiguo e strumentale conservatorismo ne abbiano indebolito il valore. Una politica appassionata, che saldi i diritti ai doveri, rispetti la sostenibilità e la sussidiarietà e punti allo sviluppo economico – in condizioni garantite di libera concorrenza leale e di equità sociale – per dare a TUTTI le stesse opportunità. Una politica ed una democrazia che sappiano usare anche il digitale traendo il meglio dai nuovi strumenti di socialità e di cittadinanza.

Crediamo che questi ideali siano l’orizzonte per l’Italia che vogliamo costruire e che per questo vadano promossi cambiando il presente, riaffermandone il valore politico, avendo il coraggio di usare tutte le forme di espressione e di partecipazione democratica a nostra disposizione.

Vogliamo un’Italia che valorizzi il merito e non le rendite. Un’Italia che non si affidi più a logore ed inique logiche corporative. Crediamo che il lavoro non sia la semplice contrapposizione tra salario e impresa. “Destra” e “Sinistra” non sono più parole sufficienti in sé, troppo spesso ridotte a mere identità di bandiera, invece che qualità e contenuto delle proprie proposte.

Ci impegniamo per costruire un “partito inclusivo e competitivo”, che serva all’Italia. Che metta la cultura e la scuola, l’ambiente e il territorio al primo posto. E che non tema la libertà dei propri cittadini. Un partito che punti sulla fiducia più che sui divieti, sulle regole condivise e sulla responsabilità, sul Metodo Partecipativo Democratico aperto e trasparente. Un’Italia che guardi all’Europa non come ad un ostacolo da superare, ma come il Futuro. Nostro e dei nostri figli.

Sogniamo una democrazia costruita intorno al Cittadino, dove le idee concorrano e competano liberamente; garantite e rappresentate da istituzioni trasparenti, autorevoli e giuste; dove partiti a vocazione maggioritaria si rigenerino continuamente dalla società, rappresentandola realmente, e per Noi il “Partito Democratico”, anche per il nome importante ed evocativo che porta. Un partito che, invece, ancora oggi è oligarchico, correntizio, indebolito dalla propria eredità partitocratica, sconnesso dai sentimenti e dai bisogni dei Cittadini, ma che ha in sé la promessa del cambiamento che milioni di cittadini hanno liberamente testimoniato partecipando alle primarie sin dalla sua fondazione. Un Partito Democratico che per essere tale sappia coniugare leggerezza, innovazione e competenza, autenticamente democratico e per questo rigoroso nella tutela dei più deboli e dei loro diritti.

Lavoriamo per un partito che non sia più una “ditta”, un ufficio di collocamento per posti di “potere”, una statica piramide verticistica, auto-referenziale ed auto-conservativa, troppo strutturato e chiuso in sé stesso. Vogliamo contribuire a costruire un partito vivo ed aperto a tutti, che attragga e non respinga. Un partito dove le opinioni circolino liberamente e le scelte avvengano democraticamente, condividendole. Ed al valore dell’esperienza possa coniugarsi la freschezza e l’innovazione delle idee. Un “luogo” – fisico e digitale – del “fare politica democratica” di militanza spontanea ed auto-finanziata, che fondi la sua credibilità sul Metodo, sulle Idee e sulle Persone.

Questi cambiamenti così grandi devono – per realizzarsi a partire anche da qui, dal nostro territorio – derivare dall’impegno e dalle capacità che ognuno saprà offrire, dalla responsabilità e dalla solidarietà di chi è vicino, dalla possibilità di ognuno di poter concorrere tramite le proprie possibilità al cambiamento che desideriamo.

Per il nostro territorio: Adesso! Roma 3

Vogliamo concorrere in modo nuovo alla politica del nostro Municipio, della nostra Città, del nostro Paese, ascoltando e sostenendo le voci di tutti i Cittadini e delle forme libere, spontanee e di base in cui si organizzano.

Un nuovo inizio perché si possano costruire e ricostruire i luoghi di partecipazione civile, dalle piazze ai circoli, che talvolta dimentichiamo essere il primo luogo di legame con il territorio.

Per questo, come Associazione, ci proponiamo di:

–  confrontarci costruttivamente con le istituzioni rappresentative e di governo, dialogando apertamente sulle scelte da compiere, offrendo studi, analisi e proposte su tutti quei provvedimenti che possono incidere sulla qualità della vita dei Cittadini e del Territorio

–  promuovere un osservatorio-laboratorio permanente di ascolto, di monitoraggio, di ricerca e di intervento, per conoscere e valutare i bisogni dei Cittadini e delle famiglie nel nostro territorio (welfare, istruzione, lavoro)

L’INCIUCIO dei MANIFESTI ABUSIVI ! … questa è l’anti-politica !

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… ecco un esempio del “da dove inizia l’INCIUCIO” – ovvero la complicità e la connivenza nelle scelte e nei comportamenti che inquinano e devastano l’Amministrazione Pubblica e la Politica (… e per quanto mi riguarda la credibilità del PD … attraverso quella dei suoi Candidati che partecipano – anziché denunciarlo ed opporsi – a questo sistematico comportamento assai poco “democratico”)

… in ognuna delle migliaia di tabelle elettorali esposte in giro per i Municipi e per la Città … vengono affissi – uno dopo l’altro ed uno sopra l’altro – decine e decine di manifesti … che tra stampa e affissione hanno un costo in media di circa 1/2 euro ciascuno … moltiplicate ed ottenete il risultato di quanti SOLDI vengono SPESI (… da dove provengono ?) ... per una forma di comunicazione selvaggia, prevaricatrice, arrogante, inquinante del decoro urbano … che finisce con una sorta di “spartizione” finale … (come si può vedere nelle foto scattate questa mattina nel III Municipio)

Inciucio Manifesti

… il risultato è quello che ognuno può valutare … e magari giudicare con il VOTO … ma certamente chi NON vuole partecipare a questo “sporco gioco” … come chi non ha le risorse per “competervi” … in pratica i Candidati ed i Partiti più leali, più onesti e/o più piccoli … probabilmente quelli meno “compromessi con altri interessi” … vengono di fatto calpestati nel rispetto dei loro diritti di comunicazione … e penalizzati sul piano della partecipazione democratica …

… il regolamento di queste affissioni prevede l’assegnazione di ciascuna tabella ad un Partito e/o ad un Candidato .. in modo tale che ciascun competitor – con una spesa minima – possa “comunicare” la sua idea … e soprattutto metterla a “confronto” con quella degli altri partecipanti ….

Inciucio Manifesti 1

… la violazione di tale regolamento prevederebbe RIMOZIONI tempestive e SANZIONI che non vengono di fatto MAI applicate e riscosse … perché sono poi gli stessi Eletti che sistematicamente ne stabiliscono e favoriscono l’auto-CONDONO …

… questo scandalo – come la sua denuncia – va avanti da decenni (ricordo le prime campagne de “Il Messaggero” nel 1975 … “non votare chi imbratta la tua città”) … senza che la gran parte degli Amministratori e dei Politici che calcano la scena da anni vi abbia VOLUTO e SAPUTO porre FINE ! …

… perché ?

(CdA)

Mozione “Ricominciamo da Due, anzi da Zero !”

Primarie PD 2 Euro
2 Euro = Contributo per Partecipare alle Primarie

ai Circoli Pd di Roma

alla Segreteria Pd di Roma

Primarie per la Candidatura a Sindaco di Roma e per i Presidenti dei Municipi


“Partecipazione Libera e Aperta a Tutti i Cittadini:
il contributo di 2 Euro deve essere un invito ed una facoltà, ma NON un obbligo vincolante”

L’esperienza delle recenti Primarie nazionali ci ha testimoniato come l’adozione di regole restrittive e di modalità limitative della partecipazione dei Cittadini all’espressione volontaria di un voto di indicazione politica – oltre che ad appesantire e complicare impropriamente la macchina organizzativa, aggravando di sproporzionate difficoltà operative l’impegno già straordinario dei volontari – si concreta come un boomerang contro-producente sul piano della capacità di attrazione e di inclusività democratica e quindi di consenso per il PD.

Lo strumento delle Primarie deve invece sempre di più divenire e rappresentare un costante e crescente volano di dialogo e di aggregazione popolare, verso il quale il “Partito Democratico” deve saper investire le sue risorse per tornare a conquistare sempre più credibilità e consenso democratico.

Accogliamo, quindi, con soddisfazione il fatto che le Primarie per la Candidatura a Sindaco di Roma e per i Presidenti dei Municipi siano state convocate con nuove modalità in coerenza con tale valutazione.

Ma per dare un nuovo ed ulteriore – oggi inderogabile – slancio di apertura e di fruibilità dello strumento di partecipazione democratica, siamo consapevoli che si debba rispettare la “sensibilità” dei Cittadini – oggi di rilievo evidente – circa la dibattuta tematica del Finanziamento Pubblico ai Partiti – e che quindi NON si possa – contraddittoriamente – porre come elemento discriminante il versamento obbligatorio del contributo di Euro 2,00 per ogni Cittadino partecipante.

Tale condizione, posta come vincolo e non semplicemente come invito e facoltà, siamo consapevoli che penalizzerebbe la partecipazione ed anche il giudizio politico dei Cittadini verso il “Partito Democratico” e quindi verso le Politiche e le Candidature che noi Tutti vorremmo vincenti.

Per tutto questo invitiamo gli Organi Dirigenti del PD ed Organizzatori delle Primarie a fare urgentemente propria tale nostra istanza di semplificazione, facendo altresì con trasparenza presente che – nello scongiurabile caso di diniego – ci riserviamo di intraprendere iniziative di disobbedienza in tal senso, oggi necessarie per salvaguardare le ragioni del miglior rapporto di dialogo e di credibilità con la Cittadinanza invitata a partecipare all’evento democratico.

Comitato Renzi IV Municipio

Riccardo Corbucci for President !

Riccardo Corbucci

Sosteniamo con stima personale e convinzione politica la candidatura di Riccardo Corbucci alle primarie municipali della coalizione di centro-sinistra per la candidatura alla Presidenza del IV Municipio …

Corbucci for President

… di Riccardo ci piace e ci convince il Metodo: trasparenza, contenuti e passione nel promuovere il suo progetto politico tra i Cittadini e nel Territorio, senza andare a cercare voti con accordi lobbystici o promesse improbabili e foriere di corruttele e malgoverno …

Questo il suo programma elettorale: Riccardo Corbucci

Le primarie sono in programma per domenica 7 aprile

Primarie Bene Comune !

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Lettera aperta a Francesca Leoncini, segretaria del Circolo Pd di Talenti dopo le vicende del primo turno delle Primarie 2012

Cara Francesca

pur comprendendo tutte le ragioni di stress e stanchezza per lo straordinario lavoro svolto da tutti i volontari del circolo per garantire il migliore svolgimento delle primarie a Talenti, – di cui ribadisco il profondo rispetto e stima per l’impegno profuso e augurandomi fuori da ogni dubbio qualsiasi questione pregiudiziale di carattere personale, anche se la degenerazione polemica e strumentale susseguita – nel merito, verso di me e verso altre persone – non avrebbe dovuto trovare proprio sede in quel contesto di “esercizio della democrazia” – per quanto accaduto domenica sera ritengo necessario che si definisca un chiarimento che – per quanto mi riguarda – ha significato sostanziale e politico.

La mia presenza, al di là anche che da iscritto, era ed è quella di rappresentante di uno dei candidati alle Primarie e come tale legittimamente di poter collaborare al regolare svolgimento delle votazioni.

Nella mattinata di domenica mi sono reso conto che, sia al Gazebo che a Verga (facendolo presente sia a PierGiuseppe che a Roberta) – a fronte della complessità delle diverse procedure di registrazione e voto in corso – non risultava essere raccolta in modo univoco la firma attestante l’avvenuto esercizio di voto, così come espressamente indicata al punto 10.4 del Regolamento delle Primarie, strumento necessario ed indispensabile per poi – come indicato al punto 11,1 – riscontrandole con i cedolini e con le schede vidimate ma non votate, poter verificare – con certezza – l’esatto numero di elettori che avevano votato al seggio al fine di averne certa corrispondenza, come indicata al punto 11.2, condizione che purtroppo non è stata potuta rispettare.

Penso che – a fronte della serietà e importanza della questione per la certezza del risultato delle primarie – avendola anche posta in termini informali – per tramite della telefonata di Silvia – con l’invito – accolto, ma poi disatteso da parte di PierGiuseppe – a mettere un punto sulla situazione fino ad allora maturata ed a proseguire come da regolamento, fosse mio dovere (e diritto) richiedere – come ho fatto – al termine delle operazioni di voto di poter annotare a verbale la semplice osservazione sulle ragioni delle mancate condizioni di rispetto del punto 10.4, per il riscontro previsto dal punto 11.1 e conseguentemente disattese al punto 11.2

Tale nota – come hai potuto leggere nella bozza poi non trascritta nel verbale – non aveva assolutamente alcuna vis polemica o insinuativa verso chi aveva operato nel seggio, ma bensì – nel riconoscerne e sottolinearne i meriti e l’impegno – voleva proprio – nell’interesse del seggio e della validità delle votazioni svolte – tutelarne le ragioni a fronte dell’anomalia procedurale ma anche sostanziale, che in sede di presumibile verifica centrale sarebbe certamente emersa.

Non comprendendone le ragioni o non conoscendo diverse motivazioni, la reazione che si è prodotta nel seggio è stata certamente inattesa e sproporzionata, protrattasi troppo a lungo con plateali atteggiamenti di incomprensione su ciò che avevo posto e non confortata da una gestione serena ed equilibrata di chi ne aveva la responsabilità formale.

Ovviamente, a maggior ragione per il ballottaggio di domani domenica 2 dicembre, ritengo essenziale che vengano rispettate nei seggi di nostra competenza, come negli altri, le condizioni previste dal Regolamento per le Primarie Bene Comune ed in particolare i punti 7.8 – 10.4 – 11.1 – 11.2 – 11.3

con serenità
Carlo

PRIMARIE 2012 “ITALIA Bene Comune” – Nota integrativa al Verbale di Scrutinio del Seggio “Circolo PD Talenti” di Via Giovanni Verga, 54 a Roma

italia-bene-comune
Primarie “Italia bene comune” – 25 novembre 2012 –
 
alla Commissione Elettorale Nazionale
alla Commissione Elettorale Provinciale
al Collegio dei Garanti delle Primarie
al Comitato Elettorale competente
 
Nota integrativa al Verbale di Scrutinio 
del Seggio Circolo PD di Via Giovanni Verga, 54 a Roma
 
Il sottoscritto Carlo D’Aloisio (…) in qualità di rappresentante delegato al seggio del candidato Matteo Renzi, ai sensi del punto 13.7 del regolamento delle Primarie ritiene di far presente quanto segue:
 
– nel corso delle votazioni (mattina) rilevavo e facevo presente al presidente del seggio Roberta Leoncini che la raccolta delle firme dei votanti previste dal punto 10.4 del regolamento delle primarie avveniva in condizioni non conformi a quanto previsto, in quanto la firma veniva fatta apporre non in un unico registro a lista, ma in modulistica diversa a seconda della condizione di registrazione (pre-registrati on-line – registrati on-line dell’ultimo giorno – registrati al seggio); 
 
– in effetti, la presidente mi informava che la situazione non gli era stata prospettata chiaramente nelle istruzioni e nel materiale fornito e che non era oggettivamente nelle condizioni di poter computare con certezza le firme, anche perchè in alcuni casi – nelle condizioni di confusione e incertezza – si erano probabilmente create delle duplicazioni;
 
– al termine dello spoglio ed all’atto della verbalizzazione risultavano n.968 cedolini e n.971 schede votate, mentre le schede non votate non venivano contabilizzate, anche poichè – come spiegato dal Presidente – non vi era certezza del numero originale in quanto non contate al momento dell’apertura dei plichi nella prima mattina;
 
– si era pertanto determinata una situazione di non riscontro certo – come indicato al punto 11.1 del regolamento delle primarie – tra i cedolini, le schede votate, quelle non votate e le firme dei votanti (le quali ad un successivo sommario conteggio tra i vari elenchi risultavano – come riferitomi dal presidente – in numero superiore alle schede e ai cedolini);
 
– richiedevo, pertanto, ritenendolo un atto dovuto e doveroso nella mia qualità di rappresentante, di poter mettere a verbale tale osservazione, volendo al tempo stesso esplicitamente sottolineare che tale disguido procedurale era certamente non imputabile alla responsabilità soggettiva degli operatori del seggio – a cui andava tutto il mio rispetto personale e la mia stima per l’impegno profuso nel garantire lo svolgimento delle votazioni – ma alla complessità del meccanismo elettorale ed all’inadeguatezza delle istruzioni e del supporto fornito ai componenti del seggio stesso, a fronte di uno sforzo da loro tutti profuso in condizioni veramente straordinarie.
 
– purtroppo – ritengo e mi auguro più per la stanchezza dell’esperienza vissuta – mi si contestava da parte di tutti i componenti del seggio questa mia richiesta, ritenendola offensiva del loro lavoro e strumentale verso il Circolo del Pd e verso l’organizzazione delle Primarie;
 
– la discussione si protraeva per molto tempo, purtroppo anche degenerando nei toni, senza però poter addivenire alla soluzione originariamente richiesta (ad un certo punto mi è stato proposto di fare una nota a parte da allegare al verbale, alla quale, però, avrebbero a loro volta risposto con un “comunicato” di denuncia del mio atteggiamento, il che mi appariva come un ulteriore degenerazione della polemica), che da parte mia era invece proprio volta a tutelare la loro responsabilità ed il loro lavoro, a mio parere strumentalizzato da difficoltà procedurali a loro non imputabili.
 
Roma, 26 novembre 2012
Cordiali saluti
Carlo d’Aloisio

Lettera Aperta a Francesca Leoncini, Coordinatrice del Circolo Pd Talenti

PD talenti

Salve Francesca !
innanzitutto ti voglio ringraziare per aver organizzato l’evento di mercoledì sera.

Per me è stata un’occasione molto interessante di approfondimento (non ti nascondo che nella nottata ripensando a quanto ascoltato, mi si sono aperti molti nuovi interrogativi, alcuni anche piuttosto inquietanti,  rispetto a quelli con i quali ero venuto all’incontro con Ichino …)  … e devo dirti anche emozionante sul piano personale, essendomi ritrovato dopo quasi 30 anni (sic!) a partecipare ad una riunione politica nel quartiere di Monte Sacro…

In effetti, a cavallo tra gli anni 70 e 80 la mia passione ed il mio impegno sono stati molto attivi nella politica e nel sociale del territorio … da studente e con molti amici e compagni  (tra cui appunto Marco, Stefano (!), ma anche i Guzzanti (padre e figlia) e tantissimi altri di cui purtroppo di molti ho perso i contatti … ma ho visto con piacere che ad es. Francesca B. è tra gli Amici del PD Talenti …) intraprendemmo tantissime iniziative di aggregazione e di promozione sociale e politica, soprattutto imperniate intorno all’idea di diffondere informazione e partecipazione nel territorio, ad es. pubblicando i primi giornalini di circoscrizione, … facendo tavoli per raccogliere firme … organizzando eventi culturali pubblici … coordinando notiziari e dibattiti nelle prime radio locali di zona … (ovviamente il web era ancora lontano da venire ! …)

… poi, negli anni, gli impegni crescenti prima nel lavoro e poi nella famiglia,  mi hanno portato a selezionare l’attenzione e la passione politica su questioni di diverso respiro, pur continuando ad abitare sempre qui a Talenti  e poi avendoci, già da qualche anno, insediato anche le attività lavorative …

E’ stato anche emozionante ritrovare alcune “dinamiche di vivacità” tipiche dei circoli politici compositi ed in effetti ti riconosco il merito di aver, un po’ “coraggiosamente”, promosso la presenza di Ichino, che, forse un po’ scomodamente, piuttosto che venire a “sventolar bandiere” ci ha spiegato, senza tante mezze parole, cause/effetti di molti aspetti “crudi” della realtà che stiamo vivendo …

Con l’occasione, mi sembra anche corretto e trasparente spiegarti le ragioni della mia iscrizione al PD, “paradossalmente” proprio nel momento in cui l’attrattività della “Politica Partitica” è ai minimi storici …

Ho sempre sperato e partecipato nella costruzione dell’idea che in Italia la Politica  potesse uscire dalla deleteria pratica “ideologica” da una parte e “consociativa” dall’altra, con cui, soprattutto nell’era proporzionalista, si sono – a mio parere – di fatto prodotte  le condizioni – anche culturali – dello “sfascio dello Stato” in cui oggi ci ritroviamo …

Purtroppo, il passaggio al sistema e quindi anche alla cultura del maggioritario uninominale (che per me significa cultura e assunzione diretta delle scelte e delle responsabilità) di fatto NON c’è (ancora) stato … (checche ne dica il neo-democristiano Rutelli – sic!) e il sistema ibrido – anche assai poco democratico – che ne è scaturito  si è dimostrato incapace di favorire qualsiasi vera Riforma dello Stato, anzi incancrenendo e degenerando ancor di più le criticità e le illegalità, fino alla condizione – anche di diffusa non credibilità – in cui ci troviamo oggi …

… ma, per me, la costituzione del “Partito Democratico è stata certamente una scommessa straordinaria, che sottintendeva il prefigurare della costruzione di un percorso bi/tri-partitico piuttosto che solamente bi/tri-polare (altrimenti si poteva restare con il PDS, la Margherita, ecc. ecc.),  percorso che negli ultimi anni si è purtroppo insabbiato nella melina e negli equilibrismi di certa Politica  …

Comprensibilmente, l’obiettivo di costruire di fatto una “Casa Comune Democratica”,  nella quale si riuniscano e convivano, come ricchezza feconda, storie e istanze a volte anche molto diverse,
necessita e comporta il praticare ed il crescere – come metodo, anche pragmatico –  della continua ricerca del confronto aperto tra idee, opinioni, proposte e soluzioni, che possono e “devono essere” vissute anche in contraddittorio (piuttosto che sotto “dottrina” …), proprio per favorire anche la naturale e antropologica evoluzione del pensiero e della sua libertà … e quale strumento coerente per l’adeguata crescita evolutiva della società, anche necessario per superare “visioni e posizioni sistematicamente conservatrici“,  spesso più espressione di “retroguardie ideologiche e/o teologiche” piuttosto che di natura sociale …

Oggi, la situazione nazionale è di “coatta” ed anche un po’ imbarazzante,  ma di fatto necessaria, “auto-deresponsabilizzazione” dei Partiti rispetto al loro naturale “ruolo costituzionale”, per tentare di “concorrere” alla realizzazione di Riforme strutturali nell’organizzazione della “res publica” emergenzialmente indispensabili, urgenti ed inderogabili per il Paese …

Questa contingente “responsabilità civica”, prima ancora che politica, deve fare i conti con la responsabile necessaria condizione  di dover fare scelte ed individuare soluzioni assolutamente sane” e “serie“, scongiurando scorciatoie “ipocrite“, “artificiose” e “apparenti”  che avrebbero effetti solo palliativi e/o elusivi dei problemi, fatto che sarebbe foriero di ulteriori – forse irreparabili – drammatici rischi degenerativi …

Temo che il non fare urgentemente, coerentemente e concretamente “fino in fondo”  ciò di cui c’è “radicalmente” bisogno per affermare eque ed efficaci regole di certezza, legalità e democrazia,  ancor di più alimenterebbe e aggraverebbe i drammi sociali, già oggi pesantemente incalzanti, e diverrebbe anche terreno fertile per strumentalizzazioni autoritarie ed estremistiche, facilmente cavalcabili in nome dell’ormai diffusamente crescente “antagonismo al sistema”, incarnato nella cd. “anti-politica” … (temo ad es. che molti già vedano con “simpatia” gli attentati ad Equitalia …)

Voglio, perciò, credere ed investire nella volontà e nella capacità del PD di promuovere e concorrere a tutto ciò con chiarezza, trasparenza, determinazione  e (importantissimo) promuovendo la partecipazione alla conoscenza ed alla ricerca del consenso, svolgendo, proprio e soprattutto in questa fase storica, quel ruolo da “protagonista aggregante”, a mio avviso insito nella sua genesi costitutiva …

Penso che, nel nostro piccolo, al Circolo Talenti e/o nel nostro Municipio sarebbe interessante ed utile promuovere altre occasioni di incontro come quella con Ichino, – potendo, anche con più ampie possibilità di aperto confronto – per il necessario approfondimento sulle diverse questioni di stringente attualità, quali, ad es., sul finanziamento pubblico, sul ruolo e sulla riforma dei Partiti (e magari anche approfondendo la conoscenza dello statuto del PD), sulla legge elettorale, su equità ed evasione fiscale, su spesa pubblica e spesa sociale, sull’efficienza della P.A, su crisi e crescita economica, su informazione e democrazia, su legalità e giustizia, …

Ti ringrazio dell’attenzione … e spero a presto !

Carlo (d’Aloisio)