30 ottobre 2015: Caporetto Pd Roma

Caporetto Pd Roma

dalla Enews 398 di Matteo Renzi

… 5) Civis romanus sum.
Si è conclusa la telenovela dell’amministrazione comunale di Roma. Dopo balletti, dimissioni e controdimissioni, abbiamo registrato un fatto singolare: ben ventisei consiglieri comunali hanno scelto di rinunciare alla poltrona, dimettendosi contestualmente e dunque sciogliendo la consiliatura. In un Paese in cui i politici non si dimettono mai o quasi, vorrei evidenziare la serietà di questi rappresentanti del popolo che hanno scelto di fare chiarezza, lasciando la poltrona vista la crisi. Quando la maggioranza dei consiglieri dice basta non si chiama congiura: si chiama democrazia. Adesso al lavoro sulle sfide concrete in vista del Giubileo: abbiamo dimostrato con Expo che quando l’Italia si mette in moto nessuna impresa è impossibile. Cercheremo di fare del Giubileo con Roma ciò che è stato con l’Expo a Milano. Per sei mesi vorrei che non ci fosse spazio per le polemiche, ma per i nuovi autobus, per la pulizia, per il verde pubblico, per le periferie, per lo straordinario centro storico. E vorrei che l’espressione “Sono un cittadino romano” tornasse a essere motivo di vanto, di orgoglio, di onore come accadeva in passato. La città capitale d’Italia, non la città degli scandali e delle polemiche. Insieme, ce la faremo. Poi i romani si sceglieranno il loro sindaco. Da qui ad allora tutti al lavoro per il bene comune, senza le solite polemiche miopi e meschine.

Caro Matteo, quando nel 2012 l’allora classe dirigente del Pd violentò in nome del “bene comune” il valore democratico e partecipativo delle primarie nelle quali concorrevi con Bersani … tu ne fosti sconfitto, ma in realtà ne fu drammaticamente sconfitta l’identità culturale e la credibilità politica di quello che doveva essere la mission del “Partito Democratico” … quelle primarie furono la Caporetto di quel Pd …

… ed infatti di lì a poco il Pd perse clamorosamente le elezioni, poi perse ulteriore credibilità nella vicenda dell’elezione del Presidente della Repubblica e Bersani si dimise

… la tua innovativa leadership ebbe la strada spianata ed oggi da Segretario e Premier ti stai concretamente ed efficacemente adoperando per trasformare in meglio questo Paese, così ingiustamente malridotto da una pluridecennale cattiva Politica, conservativa e consociativa, che ne ha minato, compromettendole, quasi tutte le ricchezze e le potenzialità …

Purtroppo, come ben sai, in questo epocale salto di qualità Tu sei stato ben capace di assumerti nuove e straordinarie responsabilità … scavalcando e portandoti dietro (colpa della voluta dinamica congressuale del 2013 che la vecchia classe dirigente si è garantita per tentare di mantenere il proprio controllo) un Pd locale però ancora zuppo di logiche e personalità della vecchia politica …

Fatte le dovute proporzioni oggi a Roma è accaduto qualcosa di simile … al di là dei giochi delle parti (ragioni e torti sono molto ben distribuite in tutto questo percorso come dici tu di “balletti”) … quello che ne è emerso è che ragioni di partito e di potere hanno violentemente prevalso su ragioni di vera democrazia … ossia quella che si fonda sul confronto nel merito e sulla responsabilità pubblica … 

Ora certamente il commissariamento porterà ordine e benefici amministrativi, ma non vi è dubbio che la strada scelta e la sua modalità hanno ulteriormente lacerato, depredato ed umiliato la dignità civica di ogni “Cittadino Romano” (qualsiasi posizione si abbia) nel rapporto con la “res publica” … ed infatti in tale direzione futura è da leggere il tuo auspicio “Civis romanus sum” …

Ed in questo il Pd romano – con tutta la sua recente storia piena di vergognose incongruenze e incapacità (non per altro anch’esso commissariato) – ne esce definitivamente sconfitto.

Ora, per rinascere in termini di credibilità e quindi verso una nuova costruzione del consenso, ovvero nella direzione delle ragioni di un vero “Partito Democratico”, inclusivo e partecipativo in una visione bi/tripartitica … occorrerà fare umilmente molti passi indietro per azzerare e rinnovare radicalmente metodi, idee e classe dirigente !

Ci riusciremo, ma non a breve.

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